Con il racconto del primo giorno diviaggio vi ho elencato tutto ciò che dovete sapere prima di partire per la
Bulgaria, le varie regole e i consigli, oggi iniziamo con il racconto vero e
proprio, 8 giorni alla coperta di una nazione, ci riusciremo?
Se noi ci siamo riusciti potete
farlo anche voi!
La miglior cosa da fare per
esplorare tutta la Bulgaria è scegliere due punti base per stabilirsi: Sofia per visitare la
parte ovest, e Sunny Beach, Nessebar o Varna per visitare la parte est, sono
tante le escursioni che potrete fare stando come base a Sofia, le più
consigliate e gettonate sono i 7 laghi e il monastero di Rila, ma siccome noi
siamo viaggiatori e non turisti, ed amiamo l’avventura più che il viaggio di
gruppo con la guida e l’autista, preferiamo andare a scoprire ciò che consigliano
gli abitanti e non i tour operator.
Abbiamo alloggiato a Sofia per 4
giorni, da qui è possibile raggiungere:
Belogradchik in 2 ore e 56 minuti
Il monastero di Rila in 1 ora e 40
minuti
Le grotte Prohodna in 1 ora e 18
minuti
Plovdiv in 1 ora e 30 minuti
Tenete conto che per visitare
Belogradchik, Rila e Plovdiv ci vorrà almeno una giornata, per le grotte
Prohodna circa un pomeriggio.
Il secondo giorno io e Keira ci siamo svegliate presto, abbiamo lasciato Valerio dormire e siamo andate in avanscoperta, dal nostro appartamento il Sofia Style Apartments immettendosi sulla strada principale (Bul. kniaz Aleksandar Dondukov) e girando a destra abbiamo trovato un piccolo panificio, di cui vi ho accennato ieri, dentro trovate una signora anziana che non parla una parola d’Inglese e non capisce i gesti, abbiamo iniziato un’improbabile conversazione Bulgaro-Croata e credetemi, nonostante tutto non è stato facile capirsi,ma alla fine ho preso dei biscottini alle mandorle molto buoni.
I dolci nei panifici sono forse i
meno sciropposi che la Bulgaria propone, per il resto sono molto simili ai
dessert della vicina Grecia, come appunto la Baklava.
Per la prima escursione abbiamo scelto
Belogradchik, che dista da Sofia 2 ore e 56 minuti, per arrivarci attraverserete paesaggi
splendidi, in maggio le valli si riempiono di farfalle bianche, noi ne abbiamo
viste così tante da non crederci, milioni di farfalle tutte insieme, le pozze
d’acqua erano interamente ricoperte di farfalle svolazzanti, bastava star fermi
per farsele posare sulle mani, uno spettacolo che non ci aspettavamo di
trovare, ed in effetti nessuno ce ne aveva parlato, le abbiamo trovate solo per
la strada per Belogradchik, oltre ad una moltitudine di animali che ovviamente
vi elencherò.
Attraversate le valli verdi e soleggiate passerete ad un paesaggio completamente diverso,attraversando le montagne costellate da alberi altissimi e ruscelli, al chè dopo una lunga strada di campagna immersa nel nulla il paesaggio cambia ancora, le rocce diventano sempre più alte e rosse, fino a formare quasi delle torri color mattone, il bello è che non sono opere costruite dalle mani dell’uomo, no, siete finalmente arrivati a Belogradchik!
Belogradchik è una città che si trova nel nord-ovest della Bulgaria, vicino alla Serbia, a 170 km da Sofia, ed ha concorso nella votazione per le 7 meraviglie del mondo, in effetti già solo il panorama qui è qualcosa di meraviglioso, la città se ne sta ai piedi di rocce che esistono da oltre duecento milioni di anni e coprono il territorio per oltre 30 km di lunghezza e 7 di larghezza, alcune di queste “torri rocciose” sono alte anche 200 metri, non a caso Belogradchik viene chiamata “la regione delle rocce”, e sulla parte più alta, incastonata tra di esse, troviamo una Fortezza.
Al centro della città c’è anche un
bellissimo Museo di storia Naturale inaugurato nel 1975, contenente di 3000
varietà di animali e vegetali della regione.
Vi trovate esattamente sulla cima dei
Monti Balcani ed è davvero emozionante, l’inverno il panorama si ricopre di
neve, ed anche l’estate la sera fa freschino, a Belogradchik praticamente
nessuno se non i negozianti delle bancarelle all’inizio della Fortezza parlano
Inglese, qui troverete anche contadini che vendono il miele, ed anche animali
impagliati, che ho la netta sensazione provengano dai bordi delle strade,
purtroppo ne abbiamo trovati davvero molti, per questo vi ho detto di non
correre con la macchina, perché qui la natura è ancora selvaggia e
incontaminata, e gli animali non sono abituati al passaggio di molte auto, e spesso ci finiscono sotto…
La città a parte un paio di musei
non offre tantissimo, ma il panorama è unico nel suo genere e le escursioni
proposte sono molte, noi per prima cosa ci siamo concessi una bella sosta,
anche se durante il tragitto ci siamo fermati più volte per fotografare le
farfalle, per prendere un caffè ad un bar sperduto nel nulla (che vendeva 2
litri di birra a 50 centesimi e in cui era possibile pranzare con una manciata
di spiccioli), ed ovviamente abbiamo fatto un paio di soste anche per ammirare
le cicogne, è già, se andate da maggio in poi troverete le cicogne che nidificano sui
pali della luce e sui comignoli!
Qui c’è un piccolo ristorante, non ben segnalato, ammattirete un poco per trovarlo, il cartello che lo indica è solo in cirillico, ma con un po’ di attenzione lo troverete, è sulla destra della strada principale sulla salita che porta alla fortezza, si chiama “MislenKamak”, appuntatevi il nome in cirillico così troverete subito il cartello (Мислен Камък), hanno solo una pagina Facebook dove non troverete tantissime informazioni, ma io sono qui per dirvi tutto ciò che dovete sapere, e se dimentico qualcosa chiedete pure.
Il ristorante è situato davanti ad un bellissimo punto panoramico, la vista è grandiosa, non a caso qui si festeggiano eventi e cerimonie, noi abbiamo pranzato in terrazza ammirando il panorama, il menù è molto economico, i camerieri gentili e pazienti; si mangia bene, le porzioni non sono abbondanti come nella capitale ma saziano, la cucina è diversa, siete a pochi passi dal confine con la Serbia e si sente anche nei piatti, meno spezie e più erbe, più salsicce e meno salamini, meno salse e più olio a crudo, dolci di tutti i tipi con frutta secca e tanto miele.
Il nostro menù:
Di
solito prendo solo cose tipiche, ma il mio fidanzato ha letto che servivano la
carne dorata e fritta e l’ha voluta prendere, devo dire che era buona, ma il
mio piatto mi piaceva di più!
Per
iniziare io ho preso una zuppa fredda a base di cetrioli, aneto, erba cipollina
e yogurt, è molto particolare e tipica della Bulgaria, in estate è veramente
rinfrescante, volevo assolutamente assaggiarla, è delicata, leggera e fresca,
non male!
Poi qui
viene 80 centesimi di € quindi potete assaggiarla anche solo per curiosità.
Tanto
per rimanere leggeri come antipasto abbiamo preso anche una porzione di
formaggio fritto, due grandi fette che ci siamo divisi, giusto per assaggiare
tutto, il piatto viene solo 2€.
Carne
dorata e fritta per Valerio, una porzione viene 1,60€, ben cotta, buona ma per
me non esaltante.
Alette
di pollo
Keira ha
preso invece delle alette di pollo, anche queste veniva 1,60€, davvero buone,
le ha divorate!
Per me
il piatto più costoso del menù, con 2, 60€ mi hanno portato due succulente
salsiccione di maiale che niente hanno a che vedere con quelle Italiane, sono
lunghe, non stuccano, sono saporite al punto giusto e lievemente speziate,
assolutamente consigliate!
Vengono
servite con formaggio e verdure grigliate di contorno.
Yogurt
Yogurt molto compatto addolcito con miele e spolverato con granella di nocciole
Yogurt
Yogurt molto compatto addolcito con miele e spolverato con granella di nocciole
Abbiamo
ordinato anche 2 birre medie, 1 spremuta, pane fatto in casa, patatine di
contorno e un caffè, spesa totale: 12,60€ in tre per un pranzo davvero buono.
Il
ristorante offre anche piatti più elaborati ma noi volevamo concederci un
pranzo veloce per avere più tempo per scoprire la zona.
Dopo
pranzo rilassatevi al punto panoramico davanti al ristorante e sperate che sia
bel tempo, che con il sole qui le foto vengono splendide, con il mal tempo
rendono meno ma vi assicuro che il panorama è bellissimo!
Non ci
sono davvero parole per descriverlo, è unico nel suo genere.
Oppure rilassatevi con una piacevole passeggiata o cercate di avvistare qualche animale, a parte le api che ronzano sui fiori e i tanti rondoni che popolano il cielo di Belogradchik qui potrete trovare anche cicogne, volpi, criceti, sciacalli, e se avete fortuna anche caprioli, noi abbiamo visto un cervo volante, che non è un cervo con le ali ma un coleottero enorme, che in maggio si riproduce e quindi svolazza tanto, magari a voi fa schifo, ma a me emoziona sempre vedere animali che non ho mai visto nel loro ambiente naturale!
Oppure rilassatevi con una piacevole passeggiata o cercate di avvistare qualche animale, a parte le api che ronzano sui fiori e i tanti rondoni che popolano il cielo di Belogradchik qui potrete trovare anche cicogne, volpi, criceti, sciacalli, e se avete fortuna anche caprioli, noi abbiamo visto un cervo volante, che non è un cervo con le ali ma un coleottero enorme, che in maggio si riproduce e quindi svolazza tanto, magari a voi fa schifo, ma a me emoziona sempre vedere animali che non ho mai visto nel loro ambiente naturale!
Da qui
abbiamo proseguito per la Fortezza, chiamata anche Rocca di Kaleto, eretto dai
Romani tra il 1 °
e il 3 ° secolo d.C, il Forte aveva lo scopo di osservare e difendere la città
da eventuali attacchi, utilizzarono le rocce come fortificazione naturale,
costruendo la parte più alta della costruzione, anche conosciuta come la
Cittadella, le mura furono costruite solo sul nord-ovest e sud-est dei lati.
Occupata e poi
utilizzata dai Bizantini la Fortezza ha avuto diversi padroni nel corso dei
secoli, tra cui lo zar bulgaro di Vidin Ivan Stratsimir che estese le vecchie
mura con presidi fortificati, al massimo del suo splendore questa Fortezza
inespugnabile divenne una delle roccaforti più importanti della regione, al chè
tutti pensavano che fosse indistruttibile, ma poi arrivarono gli Ottomani che
la conquistarono ed a loro volta la apliarono.
In seguito nel 1850 la
Fortezza ha svolto un ruolo importante nella soppressione della rivolta
ottomana a Belogradchik, proprio qui sono state eseguite decapitazione
degli attivisti catturati, infine la Fortezza fu utilizzata ancora una volta,
nel 1885 durante la guerra serbo-bulgara, questo luogo ne ha viste
letteralmente di tutti i colori!
Ad oggi è oggi una delle roccaforti meglio conservate in Bulgaria, viene utilizzata anche come location per concerti di musica classica.
L’ingresso alla Fortezza
costa 5 Lev, ovvero 2,50€ per un adulto, Keira non ha pagato a quanto pare i
bambini se accompagnati da due adilti, entrano gratis, la biglietteria è poco distante dall’entrata e la
scarpinata è fattibile un po’ per tutti, le scale sono tante ma non sono
affatto difficili o pericolanti, i turisti ci sono e parecchi anche, ma il posto è
immenso e neanche ve ne accorgerete, anzi, noi eravamo stupiti dalla pace e dal
silenzio interrotto solo dal canto degli uccelli.
Da qui non potete non proseguire per le Grotte Magura, si trovano a soli 17 km da Belogradchik, trovarle non è affatto semplice come dicono, qui il navigatore vi servirà assolutamente, dovrete seguire le indicazioni fino a Rabisa, un piccolo villaggio di case diroccate e persone anziane che sembrano non aver mai visto un turista e poi proseguire per una lunga strada che sembra non portare da nessuna parte, anzi, vi porterà in quello che sembra un parcheggio deserto, con un hotel abbandonato, le uniche indicazioni che troverete sono quelle per i bagni, che si trovano ai piedi di una scala che si inoltra nel bosco perciò neanche ci siamo azzardati a dare un occhiata.
Ecco, vi trovate in
mezzo al niente, nessun cartello, nessuna indicazione, solo una scalinata indicata da una freccia con scritto "entrata" (ma non viene specificato di cosa sia l'entrata), che porta a una stradina
stretta e sterrata che risale il bosco lungo la collina, nel mezzo della salite penserete di esservi spersi nel bosco, ma proseguite e non arrendetevi, le grotte sono proprio in cima; noi abbiamo incontrato
pure un cane, e dopo tutto quello che avevo letto sul randagismo in Bulgaria
pensavo che volesse mangiarmi, io credevo che il cane desiderasse vedermi
arrosto con una mela in bocca, in realtà voleva solo giocare.
Comunque, una volta
trovato l’hotel abbandonato, che riconoscerete dal dipinto di un pipistrello,
salite per strada sterrata e troverete la grotta, chiude prestissimo, gli orari
cambiano a seconda della stagione, ma assicuratevi di essere li lmeno per le 15,
visto che chiude alle 16:30.
Noi abbiamo trovato il deserto più completo, nessun turista in vista, e solo un cartello che tradotto diceva qualcosa del tipo “attenzione orsi”, e Keira già mi tirava per scappare, ma io ero intenta a fotografare il cartellone con le varie specie di pipistrelli che la grotta ospita e che ovviamente non abbiamo incontrato, anche se qualche squittio l’abbiamo sentito.
La Grotta Magura è una
delle grotte più grandi del paese, la grandezza totale viene stimata intorno ai
28 600 m².
Sapete perché è tanto famosa?
Perché anche qui sono passati tantissimi
popoli, è aperta al pubblico solo dal 1961 ma era conosciuta fin dal mesolitico,
infatti all’interno sono presenti graffiti attribuiti al mesolitico, al
neolitico, all’età del rame e del bronzo, che a quanto pare non emozionarono
più di tanto i Romani, che durante il I secolo d.C utilizzarono la grotta come
alloggio per gli schiavi, è stato ritrovato anche lo scheletro di una donna
decapitata e riccamente vestita, ritrovata con due bracciali d’oro
raffiuguranti due serpenti che si mordono la coda, si racconta che sia stata la
vittima di un sacrificio umano.
Il nome Magura deriva dal Rumeno e significa
“collina”, si è formata oltre 15 milioni di anni fa, è di origine carsica, (vi
ricordate che vi ho già parlato del carsismo durante il post sulla Grotta di
Levigliani in Toscana?) ed ha uno sviluppo prevalentemente orizzontale che ne
rende semplice la visita, all’interno sono presenti stalattiti e stalagmiti,
alcune di grandi dimensione, lo stalagmitete chiamato “il Pino Caduto” è lungo
oltre 11 metri con una base di 6.
La temperatura si aggira intorno ai 12° e
l’umidità è al 70%, in realtà credo che ci sia qualche grado in meno, vi
consiglio di portarvi un impermeabile ed una felpa, non temete troppo il
freddo, all’iterno della grotta non disperderete calore corporeo e non
soffrirete la bassa temperatura.
Il tratto aperto alle visite è lungo poco più
di 1 km, contate che tra foto e visita ci vorrà circa 1 ora, è diviso in varie
sale, tra cui una gigantesca alta 24 metri e lunga 128, con un’ampiezza di 58,
immensa!
Tra il 1974 ed il ’75 una saladella Grotta,
detta “La solenne”, ha ospitato un sanatorio sperimentale per la cura dell’asma
bronchiale, durante i periodi estivi venivano ospitati in 30 comodi letti i
malati.ì, se ha funzionato o no non ci è dato saperlo, o meglio, qualcuno lo
saprà, ma io no.
Nella grotta sono stati ritrovati 40 fossili
di orsi delle caverne, e tracce di abitazioni umane risalenti al periodo
dell’età della pietra e del bronzo, al cui interno sono stati scoperti utensili
da lavoro, bracciali e molili in osso, corna di cervo e pietra; le fondamenta
di queste abitazioni sono così ben conservate che è stato possibile scoprire
come sono state costruite, ovvero con
pali di legno conficcati nel terreno ad una distanza di 25 cm l'uno
dall'altro, intorno ai quali venivano intrecciate delle aste tenute insieme da
argilla.
Da qui siamo ripartiti alla volta di Sofia,
un viaggio lungo ma piacevole, con il sole che tramontava dietro le montagne,
per la sera ci aspettava un ristorante tipico nella periferia della capitale,
non essendo in centro è molto economico e si mangia davvero bene, anche questo viaggio
è stato pieno di soste, le campagne circostanti erano così piene di animali che
non abbiamo potuto non fermarci, abbaimo trovato anche una strada piena di tartarughe
di terra che attraversavano, e come andavano veloci!
Una era rimasta rovesciata e stava per essere
schiacciata da un camion in arrivo, così l’abbiamo presa e l’abbiamo portata poco
più avanti in una bella radura erbosa, non vi dico che emozione vedere così tante
tartarughe.
Il ristorante si trova al pian terreno di un
Hotel con una grande insegna luminosa, impossibile sbagliare, si chiama “Simona Restaurant”, è grande e colorato, il fine settima la sera durante la cena
troverete musica dal vivo e ballerini che intrattengono il pubblico con balli
tipici, davvero bello. I loro abiti poi sono sgargianti e festosi, il locale è
rinomato per i suoi spiedi di carne che non potete assolutamente perdere!
Le camere dell’hotel sono molto belle e grandi, tutte in legno con tessuti e arredamento caratteristico, ovviamente per i clienti c’è un grande parcheggio.
Dopo una giornata passata a scalare
concorderete con me che una bella cena è quello che ci vuole, come vi ho detto
al Simona la specialità sono gli spiedi di carne, ed ovviamente noi li abbiamo
presi!
Il nostro menù
Il menù del Simona ha le foto sotto il nome
di ogni piatto, questo ha reso facile la scelta per tutti, e per una volta non
ho dovuto tradurre, perciò Keira ha puntato il dito sulla foto dei cuori di
pollo, e devo dire che erano deliziosi.
Spiedi di carne con verdure alla griglia per
3 persone 13€
700 g di deliziosi bocconcini di carne di maiale, pollo e manzo alternati da zucchine, funghi, cipolline e peperoni alla griglia, il tutto da immergere in deliziose salsine, una piccante e una affumicata, la presentazione è fantastica, la carne ottima e la cottura perfetta, imperdibile!
Crema al forno con caramello croccante 55 cent di €
Dessert fresco e delizioso, davvero buono, ne
abbiamo presi 2 e ce li siamo divisi perché gli spiedi di carne ci avevano
veramente saziato.
In più abbiamo preso un litro di birra Bulgara (1,80€ al litro) , una coca cola in lattina (90 cent di €), un cestino di pane al burro (1€) e un caffè (offerto dalla casa)
Spesa totale 21€,
abbiamo mangiato davvero bene, le porzioni erano abbondanti e l’atmosfera calda
e festosa, non potevamo chiedere di meglio.
Dopo cena siamo tornati
al nostro appartamento, abbiamo lasciato la macchina e siamo andati a piedi in
uno dei pub più “in” di Sofia, lo Sputnik.
Non potete immaginare
la bellezza di questo pub, luci colorate, installazioni luminose, pareti
decorate con forme geometriche e poster coloratissimi, buona musica e ottimi
cocktail preparati dal preparatissimo personale che parla un ottimo inglese.
L’ambiente è bello ed
unico, sempre pieno di giovani, noi siamo andati sul tardi e abbiamo avuto la
fortuna di trovare poche persone (che per fare foto è sempre la cosa migliore), realizzano cocktail particolari con spezie ed
essenze, ne abbiamo assaggiato uno alla fragola e rosmarino, uno con cetrioli e
zenzero ed uno al limone, uno più buono dell’altro!
Questo è un posto che non
potete assolutamente perdervi, ha ricevuto tantissimi premi, è uno dei drink bar
migliori di tutta la Bulgaria ed il più apprezzato della capitale, se siete amanti
della movida, della buona musica e dei locali questo è quello che fa per voi, anche
i bambini più grandicelli apprezzeranno molto la magica atmosfera che si respira
qui dentro.
Insieme ai cocktail potrete ordinare anche taglieri di salumi tipici e specialità del luogo, hanno anche un menù di drink ispirato alle varie zone della Bulgaria e agli elementi "acqua, fuoco, terra ed aria", con coktail dedicati, assaggiatene uno e vi verrà voglia di provarli tutti!
Trovo che lo Sputnik sia uno dei pub più bello che ho avuto occasione di visitare, sicuramente quello che ho apprezzato di più in tutta la Bulgaria, come servizio direi che è stato impeccabile, ma quello che più mi rimarrà nel cuore sono i cocktail, così buoni che non vedo l'ora di tornare a Sofia per assaggiarli tutti.
Insieme ai cocktail potrete ordinare anche taglieri di salumi tipici e specialità del luogo, hanno anche un menù di drink ispirato alle varie zone della Bulgaria e agli elementi "acqua, fuoco, terra ed aria", con coktail dedicati, assaggiatene uno e vi verrà voglia di provarli tutti!
Trovo che lo Sputnik sia uno dei pub più bello che ho avuto occasione di visitare, sicuramente quello che ho apprezzato di più in tutta la Bulgaria, come servizio direi che è stato impeccabile, ma quello che più mi rimarrà nel cuore sono i cocktail, così buoni che non vedo l'ora di tornare a Sofia per assaggiarli tutti.
Felici e soddisfatti ci siamo
diretti al nostro appartamento che era davvero vicino, una giornata fantastica!
Fortezza Belogradchik
102,
3900 Tsentar, Belogradchik, Bulgaria
Grotte Magura
Okolovrasten Pat 721,
Sofia 1360 Bulgaria
bul.
"Yanko Sakazov" 17, 1527 Sofia Center, Sofia, Bulgaria
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