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venerdì 2 novembre 2018

Itinerari per Famiglie: Bulgaria, giorno 2, tra Belogradichk e le grotte Magura


Con il racconto del primo giorno diviaggio vi ho elencato tutto ciò che dovete sapere prima di partire per la Bulgaria, le varie regole e i consigli, oggi iniziamo con il racconto vero e proprio, 8 giorni alla coperta di una nazione, ci riusciremo?
Se noi ci siamo riusciti potete farlo anche voi!

La miglior cosa da fare per esplorare tutta la Bulgaria è scegliere due punti base per stabilirsi: Sofia per visitare la parte ovest, e Sunny Beach, Nessebar o Varna per visitare la parte est, sono tante le escursioni che potrete fare stando come base a Sofia, le più consigliate e gettonate sono i 7 laghi e il monastero di Rila, ma siccome noi siamo viaggiatori e non turisti, ed amiamo l’avventura più che il viaggio di gruppo con la guida e l’autista, preferiamo andare a scoprire ciò che consigliano gli abitanti e non i tour operator.
Abbiamo alloggiato a Sofia per 4 giorni, da qui è possibile raggiungere:

Belogradchik in 2 ore e 56 minuti
Il monastero di Rila in 1 ora e 40 minuti
Le grotte Prohodna in 1 ora e 18 minuti
Plovdiv in 1 ora e 30 minuti

Tenete conto che per visitare Belogradchik, Rila e Plovdiv ci vorrà almeno una giornata, per le grotte Prohodna circa un pomeriggio.


Il secondo giorno io e Keira ci siamo svegliate presto, abbiamo lasciato Valerio dormire e siamo andate in avanscoperta, dal nostro appartamento il Sofia Style Apartments immettendosi sulla strada principale (Bul. kniaz Aleksandar Dondukov) e girando a destra abbiamo trovato un piccolo panificio, di cui vi ho accennato ieri, dentro trovate una signora anziana che non parla una parola d’Inglese e non capisce i gesti, abbiamo iniziato un’improbabile conversazione Bulgaro-Croata e credetemi, nonostante tutto non è stato facile capirsi,ma alla fine ho preso dei biscottini alle mandorle molto buoni.

I dolci nei panifici sono forse i meno sciropposi che la Bulgaria propone, per il resto sono molto simili ai dessert della vicina Grecia, come appunto la Baklava.
Per la prima escursione abbiamo scelto Belogradchik, che dista da Sofia 2 ore e 56 minuti, per arrivarci attraverserete paesaggi splendidi, in maggio le valli si riempiono di farfalle bianche, noi ne abbiamo viste così tante da non crederci, milioni di farfalle tutte insieme, le pozze d’acqua erano interamente ricoperte di farfalle svolazzanti, bastava star fermi per farsele posare sulle mani, uno spettacolo che non ci aspettavamo di trovare, ed in effetti nessuno ce ne aveva parlato, le abbiamo trovate solo per la strada per Belogradchik, oltre ad una moltitudine di animali che ovviamente vi elencherò.

 

Attraversate le valli verdi e soleggiate passerete ad un paesaggio completamente diverso,attraversando le montagne costellate da alberi altissimi e ruscelli, al chè dopo una lunga strada di campagna immersa nel nulla il paesaggio cambia ancora, le rocce diventano sempre più alte e rosse, fino a formare quasi delle torri color mattone, il bello è che non sono opere costruite dalle mani dell’uomo, no, siete finalmente arrivati a Belogradchik!


Belogradchik è una città che si trova nel nord-ovest della Bulgaria, vicino alla Serbia, a 170 km da Sofia, ed ha concorso nella votazione per le 7 meraviglie del mondo, in effetti già solo il panorama qui è qualcosa di meraviglioso, la città se ne sta ai piedi di rocce che esistono da oltre duecento milioni di anni e coprono il territorio per oltre 30 km di lunghezza e 7 di larghezza, alcune di queste “torri rocciose” sono alte anche 200 metri, non a caso Belogradchik viene chiamata “la regione delle rocce”, e sulla parte più alta, incastonata tra di esse, troviamo una Fortezza.
Al centro della città c’è anche un bellissimo Museo di storia Naturale inaugurato nel 1975, contenente di 3000 varietà di animali e vegetali della regione.
Vi trovate esattamente sulla cima dei Monti Balcani ed è davvero emozionante, l’inverno il panorama si ricopre di neve, ed anche l’estate la sera fa freschino, a Belogradchik praticamente nessuno se non i negozianti delle bancarelle all’inizio della Fortezza parlano Inglese, qui troverete anche contadini che vendono il miele, ed anche animali impagliati, che ho la netta sensazione provengano dai bordi delle strade, purtroppo ne abbiamo trovati davvero molti, per questo vi ho detto di non correre con la macchina, perché qui la natura è ancora selvaggia e incontaminata, e gli animali non sono abituati al passaggio di molte auto, e spesso ci finiscono sotto…

La città a parte un paio di musei non offre tantissimo, ma il panorama è unico nel suo genere e le escursioni proposte sono molte, noi per prima cosa ci siamo concessi una bella sosta, anche se durante il tragitto ci siamo fermati più volte per fotografare le farfalle, per prendere un caffè ad un bar sperduto nel nulla (che vendeva 2 litri di birra a 50 centesimi e in cui era possibile pranzare con una manciata di spiccioli), ed ovviamente abbiamo fatto un paio di soste anche per ammirare le cicogne, è già, se andate da maggio in poi troverete le cicogne che nidificano sui pali della luce e sui comignoli!
 

Qui c’è un piccolo ristorante, non ben segnalato, ammattirete un poco per trovarlo, il cartello che lo indica è solo in cirillico, ma con un po’ di attenzione lo troverete, è sulla destra della strada principale sulla salita che porta alla fortezza, si chiama “MislenKamak”, appuntatevi il nome in cirillico così troverete subito il cartello (Мислен Камък), hanno solo una pagina Facebook dove non troverete tantissime informazioni, ma io sono qui per dirvi tutto ciò che dovete sapere, e se dimentico qualcosa chiedete pure.
 

Il ristorante è situato davanti ad un bellissimo punto panoramico, la vista è grandiosa, non a caso qui si festeggiano eventi e cerimonie, noi abbiamo pranzato in terrazza ammirando il panorama, il menù è molto economico, i camerieri gentili e pazienti; si mangia bene, le porzioni non sono abbondanti come nella capitale ma saziano, la cucina è diversa, siete a pochi passi dal confine con la Serbia e si sente anche nei piatti, meno spezie e più erbe, più salsicce e meno salamini, meno salse e più olio a crudo, dolci di tutti i tipi con frutta secca e tanto miele.
Il menù è ricco e davvero economico, assolutamente consigliato!


Il nostro menù:

Di solito prendo solo cose tipiche, ma il mio fidanzato ha letto che servivano la carne dorata e fritta e l’ha voluta prendere, devo dire che era buona, ma il mio piatto mi piaceva di più!

Tarator soup

Per iniziare io ho preso una zuppa fredda a base di cetrioli, aneto, erba cipollina e yogurt, è molto particolare e tipica della Bulgaria, in estate è veramente rinfrescante, volevo assolutamente assaggiarla, è delicata, leggera e fresca, non male!
Poi qui viene 80 centesimi di € quindi potete assaggiarla anche solo per curiosità.

Formaggio fritto

Tanto per rimanere leggeri come antipasto abbiamo preso anche una porzione di formaggio fritto, due grandi fette che ci siamo divisi, giusto per assaggiare tutto, il piatto viene solo 2€.

Shnitzel di manzo

 
Carne dorata e fritta per Valerio, una porzione viene 1,60€, ben cotta, buona ma per me non esaltante.

Alette di pollo
Keira ha preso invece delle alette di pollo, anche queste veniva 1,60€, davvero buone, le ha divorate!

Serbian sausage

Per me il piatto più costoso del menù, con 2, 60€ mi hanno portato due succulente salsiccione di maiale che niente hanno a che vedere con quelle Italiane, sono lunghe, non stuccano, sono saporite al punto giusto e lievemente speziate, assolutamente consigliate!
Vengono servite con formaggio e verdure grigliate di contorno.

Yogurt

Yogurt molto compatto addolcito con miele e spolverato con granella di nocciole


Abbiamo ordinato anche 2 birre medie, 1 spremuta, pane fatto in casa, patatine di contorno e un caffè, spesa totale: 12,60€ in tre per un pranzo davvero buono.
Il ristorante offre anche piatti più elaborati ma noi volevamo concederci un pranzo veloce per avere più tempo per scoprire la zona.

 


Dopo pranzo rilassatevi al punto panoramico davanti al ristorante e sperate che sia bel tempo, che con il sole qui le foto vengono splendide, con il mal tempo rendono meno ma vi assicuro che il panorama è bellissimo!
Non ci sono davvero parole per descriverlo, è unico nel suo genere.
Oppure rilassatevi con una piacevole passeggiata o cercate di avvistare qualche animale, a parte le api che ronzano sui fiori e i tanti rondoni che popolano il cielo di Belogradchik qui potrete trovare anche cicogne, volpi, criceti, sciacalli, e se avete fortuna anche caprioli, noi abbiamo visto un cervo volante, che non è un cervo con le ali ma un coleottero enorme, che in maggio si riproduce e quindi svolazza tanto, magari a voi fa schifo, ma a me emoziona sempre vedere animali che non ho mai visto nel loro ambiente naturale!

Da qui abbiamo proseguito per la Fortezza, chiamata anche Rocca di Kaleto, eretto dai Romani tra il 1 ° e il 3 ° secolo d.C, il Forte aveva lo scopo di osservare e difendere la città da eventuali attacchi, utilizzarono le rocce come fortificazione naturale, costruendo la parte più alta della costruzione, anche conosciuta come la Cittadella, le mura furono costruite solo sul nord-ovest e sud-est dei lati.
Occupata e poi utilizzata dai Bizantini la Fortezza ha avuto diversi padroni nel corso dei secoli, tra cui lo zar bulgaro di Vidin Ivan Stratsimir che estese le vecchie mura con presidi fortificati, al massimo del suo splendore questa Fortezza inespugnabile divenne una delle roccaforti più importanti della regione, al chè tutti pensavano che fosse indistruttibile, ma poi arrivarono gli Ottomani che la conquistarono ed a loro volta la apliarono.

 In seguito nel 1850 la Fortezza ha svolto un ruolo importante nella soppressione della rivolta ottomana a  Belogradchik, proprio qui sono state eseguite decapitazione degli attivisti catturati, infine la Fortezza fu utilizzata ancora una volta, nel 1885 durante la guerra serbo-bulgara, questo luogo ne ha viste letteralmente di tutti i colori!

Ad oggi è oggi una delle roccaforti meglio conservate in Bulgaria, viene utilizzata anche come location per concerti di musica classica.
L’ingresso alla Fortezza costa 5 Lev, ovvero 2,50€ per un adulto, Keira non ha pagato a quanto pare i bambini  se accompagnati da due adilti, entrano gratis, la biglietteria è poco distante dall’entrata e la scarpinata è fattibile un po’ per tutti, le scale sono tante ma non sono affatto difficili o pericolanti, i turisti ci sono e parecchi anche, ma il posto è immenso e neanche ve ne accorgerete, anzi, noi eravamo stupiti dalla pace e dal silenzio interrotto solo dal canto degli uccelli.


Da qui non potete non proseguire per le Grotte Magura, si trovano a soli 17 km da Belogradchik, trovarle non è affatto semplice come dicono, qui il navigatore vi servirà assolutamente, dovrete seguire le indicazioni fino a Rabisa, un piccolo villaggio di case diroccate e persone anziane che sembrano non aver mai visto un turista e poi proseguire per una lunga strada che sembra non portare da nessuna parte, anzi, vi porterà in quello che sembra un parcheggio deserto, con un hotel abbandonato, le uniche indicazioni che troverete sono quelle per i bagni, che si trovano ai piedi di una scala che si inoltra nel bosco perciò neanche ci siamo azzardati a dare un occhiata.

Ecco, vi trovate in mezzo al niente, nessun cartello, nessuna indicazione, solo una scalinata indicata da una freccia con scritto "entrata" (ma non viene specificato di cosa sia l'entrata), che porta a una stradina stretta e sterrata che risale il bosco lungo la collina, nel mezzo della salite penserete di esservi spersi nel bosco, ma proseguite e non arrendetevi, le grotte sono proprio in cima; noi abbiamo incontrato pure un cane, e dopo tutto quello che avevo letto sul randagismo in Bulgaria pensavo che volesse mangiarmi, io credevo che il cane desiderasse vedermi arrosto con una mela in bocca, in realtà voleva solo giocare.

Comunque, una volta trovato l’hotel abbandonato, che riconoscerete dal dipinto di un pipistrello, salite per strada sterrata e troverete la grotta, chiude prestissimo, gli orari cambiano a seconda della stagione, ma assicuratevi di essere li lmeno per le 15, visto che chiude alle 16:30.
 

Noi abbiamo trovato il deserto più completo, nessun turista in vista, e solo un cartello che tradotto diceva qualcosa del tipo “attenzione orsi”, e Keira già mi tirava per scappare, ma io ero intenta a fotografare il cartellone con le varie specie di pipistrelli che la grotta ospita e che ovviamente non abbiamo incontrato, anche se qualche squittio l’abbiamo sentito.
La Grotta Magura è una delle grotte più grandi del paese, la grandezza totale viene stimata intorno ai 28 600 m². 
 

Sapete perché è tanto famosa?
Perché anche qui sono passati tantissimi popoli, è aperta al pubblico solo dal 1961 ma era conosciuta fin dal mesolitico, infatti all’interno sono presenti graffiti attribuiti al mesolitico, al neolitico, all’età del rame e del bronzo, che a quanto pare non emozionarono più di tanto i Romani, che durante il I secolo d.C utilizzarono la grotta come alloggio per gli schiavi, è stato ritrovato anche lo scheletro di una donna decapitata e riccamente vestita, ritrovata con due bracciali d’oro raffiuguranti due serpenti che si mordono la coda, si racconta che sia stata la vittima di un sacrificio umano.
Il nome Magura deriva dal Rumeno e significa “collina”, si è formata oltre 15 milioni di anni fa, è di origine carsica, (vi ricordate che vi ho già parlato del carsismo durante il post sulla Grotta di Levigliani in Toscana?) ed ha uno sviluppo prevalentemente orizzontale che ne rende semplice la visita, all’interno sono presenti stalattiti e stalagmiti, alcune di grandi dimensione, lo stalagmitete chiamato “il Pino Caduto” è lungo oltre 11 metri con una base di 6.
La temperatura si aggira intorno ai 12° e l’umidità è al 70%, in realtà credo che ci sia qualche grado in meno, vi consiglio di portarvi un impermeabile ed una felpa, non temete troppo il freddo, all’iterno della grotta non disperderete calore corporeo e non soffrirete la bassa temperatura.
Il tratto aperto alle visite è lungo poco più di 1 km, contate che tra foto e visita ci vorrà circa 1 ora, è diviso in varie sale, tra cui una gigantesca alta 24 metri e lunga 128, con un’ampiezza di 58, immensa!
Tra il 1974 ed il ’75 una saladella Grotta, detta “La solenne”, ha ospitato un sanatorio sperimentale per la cura dell’asma bronchiale, durante i periodi estivi venivano ospitati in 30 comodi letti i malati.ì, se ha funzionato o no non ci è dato saperlo, o meglio, qualcuno lo saprà, ma io no.
Nella grotta sono stati ritrovati 40 fossili di orsi delle caverne, e tracce di abitazioni umane risalenti al periodo dell’età della pietra e del bronzo, al cui interno sono stati scoperti utensili da lavoro, bracciali e molili in osso, corna di cervo e pietra; le fondamenta di queste abitazioni sono così ben conservate che è stato possibile scoprire come sono state costruite,  ovvero con pali di legno conficcati nel terreno ad una distanza di 25 cm l'uno dall'altro, intorno ai quali venivano intrecciate delle aste tenute insieme da argilla.

Da qui siamo ripartiti alla volta di Sofia, un viaggio lungo ma piacevole, con il sole che tramontava dietro le montagne, per la sera ci aspettava un ristorante tipico nella periferia della capitale, non essendo in centro è molto economico e si mangia davvero bene, anche questo viaggio è stato pieno di soste, le campagne circostanti erano così piene di animali che non abbiamo potuto non fermarci, abbaimo trovato anche una strada piena di tartarughe di terra che attraversavano, e come andavano veloci!
Una era rimasta rovesciata e stava per essere schiacciata da un camion in arrivo, così l’abbiamo presa e l’abbiamo portata poco più avanti in una bella radura erbosa, non vi dico che emozione vedere così tante tartarughe.

Il ristorante si trova al pian terreno di un Hotel con una grande insegna luminosa, impossibile sbagliare, si chiama “Simona Restaurant”, è grande e colorato, il fine settima la sera durante la cena troverete musica dal vivo e ballerini che intrattengono il pubblico con balli tipici, davvero bello. I loro abiti poi sono sgargianti e festosi, il locale è rinomato per i suoi spiedi di carne che non potete assolutamente perdere!


Le camere dell’hotel sono molto belle e grandi, tutte in legno con tessuti e arredamento caratteristico, ovviamente per i clienti c’è un grande parcheggio.
Dopo una giornata passata a scalare concorderete con me che una bella cena è quello che ci vuole, come vi ho detto al Simona la specialità sono gli spiedi di carne, ed ovviamente noi li abbiamo presi!

Il nostro menù

Cuori di Pollo al burro e soia, 2€
 
Il menù del Simona ha le foto sotto il nome di ogni piatto, questo ha reso facile la scelta per tutti, e per una volta non ho dovuto tradurre, perciò Keira ha puntato il dito sulla foto dei cuori di pollo, e devo dire che erano deliziosi.

Spiedi di carne con verdure alla griglia per 3 persone 13€

700 g di deliziosi bocconcini di carne di maiale, pollo e manzo alternati da zucchine, funghi, cipolline e peperoni alla griglia, il tutto da immergere in deliziose salsine, una piccante e una affumicata, la presentazione è fantastica, la carne ottima e la cottura perfetta, imperdibile!


Crema al forno con caramello croccante 55 cent di €
Dessert fresco e delizioso, davvero buono, ne abbiamo presi 2 e ce li siamo divisi perché gli spiedi di carne ci avevano veramente saziato.

In più abbiamo preso un litro di birra Bulgara (1,80€ al litro) , una coca cola in lattina (90 cent di €), un cestino di pane  al burro (1€) e un caffè (offerto dalla casa)

Spesa totale 21€, abbiamo mangiato davvero bene, le porzioni erano abbondanti e l’atmosfera calda e festosa, non potevamo chiedere di meglio.

Dopo cena siamo tornati al nostro appartamento, abbiamo lasciato la macchina e siamo andati a piedi in uno dei pub più “in” di Sofia, lo Sputnik.
Non potete immaginare la bellezza di questo pub, luci colorate, installazioni luminose, pareti decorate con forme geometriche e poster coloratissimi, buona musica e ottimi cocktail preparati dal preparatissimo personale che parla un ottimo inglese.
L’ambiente è bello ed unico, sempre pieno di giovani, noi siamo andati sul tardi e abbiamo avuto la fortuna di trovare poche persone (che per fare foto è sempre la cosa migliore), realizzano cocktail particolari con spezie ed essenze, ne abbiamo assaggiato uno alla fragola e rosmarino, uno con cetrioli e zenzero ed uno al limone, uno più buono dell’altro!
Questo è un posto che non potete assolutamente perdervi, ha ricevuto tantissimi premi, è uno dei drink bar migliori di tutta la Bulgaria ed il più apprezzato della capitale, se siete amanti della movida, della buona musica e dei locali questo è quello che fa per voi, anche i bambini più grandicelli apprezzeranno molto la magica atmosfera che si respira qui dentro.
Insieme ai cocktail potrete ordinare anche taglieri di salumi tipici e specialità del luogo, hanno anche un menù di drink ispirato alle varie zone della Bulgaria e agli elementi "acqua, fuoco, terra ed aria", con coktail dedicati, assaggiatene uno e vi verrà voglia di provarli tutti!

 


Trovo che lo Sputnik sia uno dei pub più bello che ho avuto occasione di visitare, sicuramente quello che ho apprezzato di più in tutta la Bulgaria, come servizio direi che è stato impeccabile, ma quello che più mi rimarrà nel cuore sono i cocktail, così buoni che non vedo l'ora di tornare a Sofia per assaggiarli tutti.
Felici e soddisfatti ci siamo diretti al nostro appartamento che era davvero vicino, una giornata fantastica!


 
 
 

Dove
Fortezza Belogradchik

102, 3900 Tsentar, Belogradchik, Bulgaria

Grotte Magura

Okolovrasten Pat 721, Sofia 1360 Bulgaria

bul. "Yanko Sakazov" 17, 1527 Sofia Center, Sofia, Bulgaria

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