Allora ho cercato di tenere l'ultimo brandello di sogno stretto a me, per cercare di strapparlo all'oblio dell'alba, e per ammirare l'arazzo che la notte aveva tessuto.
Per prima cosa ho chiamato il mio ragazzo, dicendogli che avevo fatto un sogno splendido, e che volevo assolutamente raccontarglielo, ma dato che non c'era tempo per stare al telefono, gli ho chiesto di ricordarmi "fichi ed oro".
Più che un sogno sembrava una favola, una di quelle in cui ti immergi incantato da bambino, quando la mamma te la racconta, leggendola da un vecchio libro...
Mi trovavo in una terra nuova e sconosciuta, che, a quanto pare, era più vicina a casa mia di quanto io pensassi, una città fatta di pietra e di ponti, venivo attirata da alcuni alberi maestosi, così tanti da non poterli contare, grandi come secolari querce, le cui fronde più alte sembravano sfiorare il cielo, le foglie erano grandi più di quattro mani, e di un verde brillante, ed i rami piegati sotto il peso di enormi fichi, grandi quanto meloni, i trochi di questi alberi erano così possenti che neanche quattro persone che si tenevano per mano sarebbero riuscite ad abbracciarli nella loro interezza.
Questi alberi da sogno immergevano le loro radici in un fiume, le cui acque vorticanti, ma serene, creavano ipnotizzanti spirali di oro liquido.
Oro, un fiume d'acqua d'oro, ed una grande festa sotto le chiome centenarie di migliaia di alberi di fico....
Quando l'ho raccontato a Keira è rimasta ipnotizzata, voleva sapere tutto di ciò che avevo vissuto nel sogno, dal sapore dolce, mieloso e nettarino dei fichi, alla forma dei palloncini colorati che si libravano in volo durante la festa, voleva le parlassi del chiasso che eccheggiava tra i vicoli di pietra, delle persone che ridevano, delle mille lingue che parlavano, delle canzoni che cantavano...
Sono riuscita a tenermi per me quel meraviglioso arazzo che il sogno aveva tessuto durante la notte, l'ho tenuto con me per ammirarlo anche dopo le luci dell'alba, per rivivere ancora quel giorno di festa, in una città di pietra, dove fichi secolari sfioravano le acqua di un fiume d'oro...
Inutile dirvi che il sogno mi ha messo una gran voglia di preparare qualcosa con i fichi....
Che però non avevo a disposizione, perciò, ho deciso di mettere a mollo dei fagioli di Controne, regalatemi tempo fa, a cui tenevo particolarmente, anche perchè non è che sia facilissimo trovarli dalle mie parti, per utilizzarli, il giorno dopo, cioè oggi, per preparare un'insolita ricetta per utilizzare le ultime gocce di Ficotto Terravecchia che mi erano rimaste...
Alla luce di ciò che poi è successo dopo, tutto questo ha dell'incredibile....
Nel tardo pomeriggio, dopo aver rivoluzionato camera, è già, perchè questo è il periodo di iniziare e fare cose nuove per, non senza rammarico due giorni fa mi sono tagliata i capelli, lo so che da queste poche righe non potete vedermi, ma erano davvero molto lunghi, un'pò stile raperonzolo, ed ho deciso di darci un taglio, e no, il parrucchiere non ha sbagliato, me li sono auto-tagliati di circa 50 cm....
Comunque, dopo aver messo in ammollo i fagioli e rivoluzionato camera, apro internet, vado su facebook e mi ritrovo davanti il link al post della pubblicazione dei nomi dei finalisti del contest "A me piace Ficotto", lo apro, giusto così per curiosità, convinta di non essere tra i finalisti, ma ne ero davvero certa, ed invece eccomi li, con il mio piatto, i ficotti, i mieii ravioli dorati, non vi immaginate che emozione!
Giuro, non ci credevo, non riuscivo a crederci, stavo sicuramente sognando, non mi ero svegliata dal sogno, stavo ancora sognando i fichi, ed il fiume d'oro, sicuro...
Ed oggi, non c'è piatto migliore per festeggiare se non uno a base di Ficotto, mica potevo Cucinare le lasagne al pesto!
Un sogno, un sogno che si avvera, e che mi vedrà molto presto, partire per Matera, immersa in una nuova, fantastica avventura!
Gelato al Fico Rosa Caramellato di Pisticci
100 ml di latte intero
100 ml di kefir
30g di zucchero
qualche goccia di Ficotto Terravecchia
100 gr di fichi rosa caramellati Terravecchia
Portare ad ebollizione il latte conil kefir, unite i fichi caramellati, e frullate con il frullatore ad immersione fino ad ottenere un composto liscio..
Trasferite nella gelatiera.
Ed ecco la ricetta arrivata in Finale al Contest:
Ovvero: Ravioli al ficotto con ripieno liquido di parmigiano stagionato e tartufo bianco
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