Il Natale sembra già un ricordo lontano, ed il cielo fuori è così nero che neanche a notte fonda è così scuro, e la pioggia è così fitta che a malapensa si vedono le luci dei lampioni sulla strada, figuriamoci poi le luci di Natale ai balconi...
Ma poco male, per noi, che stiamo in casa a produrre tartufi, quelli dolci ovviamente, anche perchè, se avessi la possibilità di produrre in casa, magari sul terrazzo, tartufi neri o bianchi, sarei di là a mangiarli in questo momento, o a produrli in quantità industriale....
E mentre mi godo il finale di Edward, mi gusto anche dei piccoli dolcetti, accompagnati da del tè caldo, sono semplicissimi da fare, e potete prepararli con una sola piccola controindicazione: "fateli solo se la farina di riso vi piace veramente tanto"!
Sto parlando di quei piccoli dolcettini Giapponesi, quelli che, in film a cartoni animati, si vedono di mille forme e colori.
Wagashi
I Wagashi, tipici dolcetti giapponesi, vengono alla luce durante il periodo Yayoi, circa nel 3000 a.c, ed in origine, venivano farciti con bacche fresche.
Successivamente poi diventarono più dolci, ed iniziarono ad essere serviti accompagnando una buona tazza di tè verde, era usanza regalare queste prelibatezze, in prestigiosi cofanetti di legno laccato, dato che l'arte di bere il tè era una vera e propria arte, nonchè cerimonia, anche i pasticcini con la quale lo si accompgnava dovevano essere regali, e difatti, i wagashi zuccherini erano cibo da ricchi, visto che lo zucchero era molto costoso.
Al contrario della "nostra" pasticceria, questi sono dolcetti leggeri, fatti sdi solo zucchero e farina di riso, i classici sono poi farciti con marmellata di azuchi rossi, molto buona e pastosa, ma ne esistono innumerevoli varianti, ed io, per eliminare quel sapore forte di riso, ho voluto osare un'pò e farcirli con una confettura esotica, per conferire ai miei Wagashi una piacevole nota più aspra, per renderli ancora più stuzzicani e meno stucchevoli.
Si dice che questi dolcetti siano potenti antidoti contro lo stress della vita quotidiana, una sorta di calmante zuccherino, ed in effetti, mangiarli ha un che di calmante...
Wagashi con Confiture D'oranges & Acerola à la Vanille
50 g di farina di riso finissima50 ml di acqua tiepida
12 g di zucchero
Unite zucchero e farina in una pentola, unite quindi l'acqua, trasferite sulla fiamma e mescolate con un mestolo di legno.
Funziona un'pò come i bignè, mescolate costantemente e vedrete l'impasto staccarsi dalle pareti e diventare malleabile.
Mi raccomando, fiamma molto bassa o si brucerà tutto!
Fate raffreddare e quindi ricavate dei cerchietti, che poi andranno farciti a piacere.
Una volta farciti i cerchietti chiudeteli, otterrete delle piccole palline, rotolatele nello zucchero a velo e voilà!
Confiture D'oranges & Acerola à la Vanille
400 g di polpa di Acerla Fruttiamo
100 ml di succo di arancia appena spremuto
i semi di una bacca di vaniglia
150 g di zucchero
1 cucchiaio di pectina
Unite tutti gli ingredienti in una pentola e fate sobbollire a lungo, fino ad ottenre una marmellata.
L'Acerola viene chiamata anche "ciliegia delle Barbados", sono piccoli frutti rossi, molto simili a ciliegie, ha un contenuto di vitamina C superiore a quello di arance e kiwi,
Si un concentrato di vitamina C....ci vorrebbe! Poi mi piace la presentazione ed il sapore deve ESSE bonoooooooooooooooo
RispondiElimina