About me

L'arte è tutto ciò che nasce dal sogno, e plasmato dalle mani dell'uomo diventa realtà....

giovedì 31 marzo 2011

Cucina molecolare - Vetrificazione del Fruttosio - Coppette

Ben tornati miei cari lettori al nostro consueto appuntamento con la rubrica molecolare, siamo al 24° appuntamento, sempre incentrato sulla Vetrificazione del fruttosio.
La settimana scorsa vi ho spiegato come funziona la Vetrificazione, quest'oggi la ricetta è la stessa, l'idea è diversa, ma siete lettori pieni di fantasia, scommetto che ci eravate gia arrivati!!

Abbiamo appurato che il fruttosio è modellabile, e lo si può fare comodamente con le mani, senza complesse tecniche o macchinari inutili, quindi, una volta fuso, come il caramello, lo si versa su una superficie anti aderente e lo si fa raffreddare per qualche istante,


poi lo si modella, il risultato ottenuto sarà appunto simile al vetro, e quindi, l'altra volta vi ho fatto vedere che lo si può usare per creare delle decorazioni per torte, questa volta vi farò vedere che, con le mani o con degli stampi in silicone, possiamo ottenere tazzine, coppette, cucchiai e bicchierini, e possiamo usarli per servire il gelato, o una bella crema, non cose bollenti perchè è sempre zucchero, con il calore tente a sciogliersi!!
Ed altra raccomandazione, riempite solo al momento di servire!


mercoledì 30 marzo 2011

Borsa Pianoforte by Me

Iniziamo con il dire che io sono brava in cucina.
Io con ago e filo sono NEGATA.
Ogni anno a Natale mi ripropongo di regalare sciarpe fatte ai ferri, ma sono così negata che gli unici ferri che potrei usare sono quelli del grill...
Il punto croce mi riesce, e mi rilassa.
Per il resto non so attaccare neanche un bottone...
Però anni fa progettai una borsa, di quelle che si portano a tracolla, avevo circa 18 anni, comprai la stoffa, mi misi a cucire il sacchetto, e si, so che ci vuole la macchina da cucire, che per altro ho a disposizione in casa, eredità di mia nonna, purtroppo non ho ereditato il suo talento...
Tuttavia, in 2 giorni, armata di ago e filo, ci sono riuscita!!
Un bel lavorino per una che riattaccherebbe i bottoni con la colla...
Sono orgogliosa e soddisfatta!
Scoprire di avere talento con ago e filo, non ha prezzo
per tutto il resto c'è mastercard...


E ad avercela la mastercard probabilmente avrei una gucci...
Ma questa borsa è mia, l'ho progettata io, diegnata, inventata da capo a piedi e cucita mettendo insieme i miei colori preferiti, e così, a 5 anni di distanza, mi sono decisa a finirla ahahahahah!!!
Spero che vi piaccia tanto quanto piace a me!!!!!!
Adesso voglio cimentarmi in un regalino da fare a Keira per il compleanno, devo solo trovare la stoffa con le ciliegine e con i cupcake!!!!
Vi piace?



Gia che ci sono colgo l'occasione per girare un premio che mi è stato gentilmente dato da Claudia con la quale mi scuso per il ritardo che ci ho messo a postarlo ma credimi è un periodo ricco di impegni!!
Claudia è la gentilissima e simpaticissima autrice del blog (s)cene da film che vi consiglio di andare a vedere!!!
Il premio lo passo a :

Dolcezze e Magia
Cuoche a casa tua
17 modi di mangiare il mango

Che a loro volta, se avranno voglia, lo passeranno a 3 o 5 blog ^^

domenica 27 marzo 2011

Insalata al sapor d'ostrica con avocado e polpa di granchio

Con l'arrivo della bella stagione una bella insalatina ci sta sempre bene!
E poi ci prepariamo all'arrivo dell'estate, ed io, ammetto che, strano ma vero, sono gia abbronzata!
In questi giorni, il sole ha fatto capolino ed io me ne sono stata sul tetto a prendere il sole, (la gatta sul tetto che scotta) ed in effetti il tetto scottava parecchio, ma ci stavo così bene stile lucertola, ah, il dolce far niente...
Musica, tè freddo home made e via, una meraviglia!!
Una volta o l'altra dovrò mettervele le foto del mio tetto, praticamente un settimo piano, si vede tutta la città e ci si abbronza.
Strano per me che essendo chiarissima di pelle solitamente mi ustiono e divento un gamberetto, avete presente le tedesche in vacanza al mare?
Ecco, uguale, dovrei andare in giro ricoperta di protezione dalla testa ai piedi, perchè nel giro di 2 minuti mi riempio di lentiggini e divento rossa aragosta, dei capelli non ne parliamo che mi basta una giornata al sole per riempirmi di ciuffi simil-bianchi, che qualche giorno fa quando sono tornata a casa mia mamma pensava che me li fossi schiariti intenzionalmente, sembravo la moglie di Frankenstein versione bionda...
Vabbè, caliamo il sipario su questa piccola parentesi su di me che prendo fuoco al sole (è imbarazzante) e che, fatto straordinario quest'anno ho una parvenza di normalità.
La mia passione per gli anni 50 sta aumentando in modo clamoroso, non lo so, mi è presa parecchio male, e mi piace particolarmente il fatto che in questo momento l'unica cosa rosso fuoco su di me, siano le unghie!
Ho una voglia sfrenata di comprarmi un sacco di vestitini nuovi, si sa, quando una donna dimagrisce, fa shopping, oddio, una donna fa shopping perennemente, per ristorare l'anima, curare l'ego, riprendersi da un brutto colpo, per festeggiare...
Una donna fa shopping giusto perchè le viene naturale come respirare, e non intendo solo shopping di abbigliamento, ma anche di utensili per la cucina o di ingredienti vari; via, le donne sono bravissime a spendacchiare ahahahahahah!
Quindi, riprendiamo con l'insalata, ovviamente semplicissima da fare, basta unire tutti gli ingredienti, questa è da servire accompagnata da delle ostriche.

Insalatatina pan di zucchero
rucola
1 avocado a cubetti
polpa di granchio
acqua delle ostriche filtrata (volendo si può non mettere)
sale
olio
limone
ostriche per accompagnare

venerdì 25 marzo 2011

Da un piccolo seme

All'asilo di mia figlia stiamo facendo un piccolo lavoro sui semi del mondo, stiamo spiegando ai bambini che per fare un albero ci vuole un seme, ed anche per fare i fiori, e tutto nasce da un seme, ci è stato chiesto di raccontare ai bambini una storia della nostra infanzia inerente alla campagna, e questa è la mia :

Da un piccolo seme...


Questa storia inizia tanto tempo fa, quando ancora ero piccolina...
Ero sedauta a tavola con la mia famiglia a casa dei miei zii nell'isola di Cherso, in Istria.
Zia Maria stava spolverando quando zio Antonio rincasò con una piccola damigiana d'olio.
-Zio ma da dove viene l'olio?- domandai.
-dal frantoio-
-e al frantoio come ci arriva?-
Mio zio sorrise, mi prese per mano e mi disse: - vieni con me.-
Dovete sapere che la mia Cherso è una bellissima isola sulle pareti rocciose poco distanti da casa dei miei zii ci sono gli olivi ultracentenari che si stagliano verso il cielo e crescono a pochi passi dal mare cristallino.
Zio Antonio ed io ci inoltrammo in un sentiero di sassolini bianchi.
-Allora zio da dove viene l'olio?-
Mio zio si chinò e raccolse un nocciolo d'oliva.
-Da questo.-
-Da quello!?Ma quello è un seme!-
-Si-
-E come fa un seme a fare l'olio?!-
-Abbi pazienza, ora te lo spiegherò- mentre zio iniziò il suo racconto ci inoltrammo sempre di più nel sentiero.
Alla mia destra c'era un ripida salita verde costellata da moltissimi olivi, e sulla sinistra, al limite del sentiero, una lunga discesa che portava a scogliere di pietra bianca dove si infrangevano le onde, e sulla discesa c'erano ancora olivi.
-Un seme non può fare l'olio- riprese mio zio- un seme però può crescere, proprio come te, può mettere su una bella corteccia e delle foglie-
-E con le foglie e la corteccia possiamo fare l'olio?-
-No, ma quel piccolo seme crescendo crea qualcosa di grande, crea un piccolo albero che cresce, cresce e cresce fino a diventare grande e alto, e lascia il suo segno nel mondo, proprio come farai te-
-Ma quindi zio quest'olio da dove viene?-
-Da molto lontano, ed ha tanti anni, perchè l'olio viene usato fin dall'antichità, ed il seme dell'olivo ha viaggiato molto per arrivare fin qui, proprio come il tuo tris nonno-
-Il mio tris nonno viaggiava?-
-Si, viaggiava tantissimo, era nostromo su una grande nave, ed anche lui ha lasciato un piccolo segno nella storia di quest'isola, ha portato due bellissimi vasi da uno dei suoi tanti viaggi e li ha donati alla chiesa, lui aveva gli occhi azzurri, proprio come te-
Proprio in quel momento entrammo in chiesa e mi mostrò i vasi.
Quando uscimmo il sole mi accecò gli occhi, era un caldo pomeriggio assolato, la chiesina era immersa nel verde, eravamo in piena campagna, ormai alle nostre spalle in paese non si vedeva più.
Cammina cammina attraversammo grandi prati alberati con bianche farfalle e fiori gialli, ad un certo punto la salita alberata si fece collina che scendeva ripida verso il mare, poco distante da li c'era una casetta con un giardino.
-Di chi è quella casa zio?-
-Quella casa era della tua bis nonna Tona, e del tuo bis nonno Francesco-
-E anche loro hanno lasciato un segno nella storia di quest'isola?-
-Si, anche, hanno lasciato un segno nella storia della nostra famiglia-
Entrammo nella casa dei miei bis nonni, andammo in giardino e ci fermammo a fare merenda.
Nel giardino c'erano tanti alberi, uno di susine, uno di prugne ed uno di mandorle.
Le mandorle erano ancora acerbe, ma le susine erano dolcissime.
Mio zio mi prese sulle spalle e me ne fece raccogliere un sacco.
Ci sedemmo sul muretto di mattoncini con le gambe distese nell'erba, le susine erano succose, sapevano di sole ed il loro succo mi si appiccicava sulle dita.
-Cos'hanno fatto i miei bis nonni nella storia della nostra famiglia?-
-Bhè, i genitori del tuo bis nonno Francesco avevano una grande fabbrica di tessuti, e furono i primi abitanti dell'isola ad avere una macchina!-
-Davvero?!-
-Si, ma la parte più bella della storia non è questa, ti piacciono le principesse?-
-Si zio!!-
-E i principi?-
-Certo!-
Ecco, devi sapere che quando il tuo bis nonno e suo fratello sono nati, in Austria c'era l'imperatore Francesco Giuseppe, un imperatore è un'pò come un principe, era sposato con la bellissima principessa Sissi, e siccome il tuo bis nonno e suo fratello si chiamavano come l'imperatore, l'imperatore stesso donò loro una medaglia!-
-Davvero!?-
Mi sdraiai sull'erba seccata dal caldo, la terra era arida, non pioveva da giorni.
Tutt'intorno a noi le cicale cantavano ed ogni tanto si sentiva il ronzio di qualche ape che si posava sulle margherite.
-Vedi- riprese mio zio- ognuno di noi è come un seme, che crescendo da vita ad un albero, quello che facciamo sono i nostri frutti, ed i frutti sono i semi con la quale le nuove generazioni costruiranno.
Questo piccolo seme, anche se molto piccolo, con il tempo crescerà, diventerà un grande albero d'olivo, che farà tanti fiori, dai fiori nasceranno dei frutti, e l'uomo, raccoglierà quei frutti e spremendoli ci farà l'olio, ecco da dove viene l'olio, da un piccolo seme che nasce, cresce, diventa albero, fiorisce, e poi fa nascere tanti frutti-
Il sole stava ormai tramontando e così ci avviammo verso casa.
Da allora sono cresciuta, ed ogni anno con mio nonno Mauro andiamo a raccogliere le olive, si dura tanta fatica e ci vuole tanta pazienza, poi le portaimo al frantoio, la parte più bella, dopo tanta fatica, è assaggiare il primo filo d'olio dell'anno su una fetta di pane abbrustolito.
Io ora so che i grandi alberi sono nati da piccoli semi, so che per le cose belle ci vuole tempo, e pazienza; e quando Keira mi chiederà da dove viene l'olio io saprò cosa raccontarle, la meravigliosa storia che mi raccontò zio Antonio quel giorno di tanti anni fa.



Shamira
per Keira Yamila


giovedì 24 marzo 2011

Cucina molecolare - Vetrificazione del Fruttosio

Quest'oggi si apre un nuovo capitolo della mia rubrica di Cucina Molecolare, breve capitolo della durata di sole 2 puntate perchè una volta spiegato il procedimento sta a voi ed alla vostra fantasia creare cose nuove.



Oggi trattiamo un nuovo argomento, la vetrificazione.
Perchè vetrificazione?
Perchè il vetro è una struttura che otteniamo quando facciamo raffreddare velocemente una sostanza fusa, e questa si trasforma in solida e vetrosa.
Se poi volete qualche delucidazione in più vi consiglio sempre di andare su Mouebius a dare un'occhiata.

Noi useremo del Fruttosio, che come tutti sappiamo è uno zucchero semplice, un monosaccaride, lo zucchero più dolce che possiamo trovare, questo zucchero fonde a basse temperature e ci permette di modellarlo a nostro piacimento con le mani, non vi sto dicendo di infilare le mani nel pentolino, il Fruttosio è uno zucchero, dobbiamo comportarci come con il caramello, con attenzione!
Ma una volta fuso, si raffredda velocemente e può essere modellato, quindi, come procediamo?

In un pentolino mettiamo del fruttosio, non aggiungiamo acqua, ma, a piacere potete aggiungere un pizzico di acido citrico in polvere per ottenere l'effetto metallizzato, colorante alimentare a piacere.
Colorante?
Sto parlando di colorante perchè, al contrario del caramello, il fruttosio rimane trasparente (se non lo si brucia ovviamente) e quindi possiamo colorarlo a nostro piacere o lasciarlo trasparente.
L'acido citrico si può anche non mettere, basta mettere il fruttosio in un pentolino e aspettare che si sciolga, poi lo versiamo su un foglio di carta da forno o su un piatto, con una spatolina lo solleviamo, appena sarà solido ma modellabile sarà pronto per essere preso con le mani.
Un trucchetto?
Si solidifica abbastanza velocemente, quindi bisogna essere veloci, se non riuscite a fare la decorazione desiderata potete infilare il fruttosio vetrificato nel microonde per qualche secondo e si ammorbidirà subito!!

In questo modo potete creare decorazioni per i vostri dessert e le vostre torte!!!
Che ne dite, vi piace?

mercoledì 23 marzo 2011

100% Original: The Winner is.....MEEEEEEEEEEEEE

Non so dirvi che enorme emozione ho provato ieri sera quando, per caso, ho controllato le mail e ne ho trovata una di Fabiana, il titolo diceva "Ciao Gattina!!!" e questo era il contenuto:

Ciao carissima...credo proprio d'avere bisogno del tuo numero di telefono....qualcosa mi dice che la Federazione Nazionale Personal Chef ti aspetterà a breve a Zanardi, a Venezia...e tu sai perchè vero?!!
Guarda sul blog!!
Un bacio, Fabi


Sono rimasta senza parole, non ci credevo, macchè, proprio io che ho partecipato convinta di non essere neanche notata?


Mi sono precipitata sul blog di Fabiana, dove ho letto:

TARTARE DI OMBRINA AGLI ASPARAGI
del blog LOVELY CAKE, vince la giovane SHAMIRA GATTA che tanto, tantissimo ci ha insegnato riguardo la cucina molecolare, spume,additivi, sferificazione, gel, amidi ....senza però mai dimenticare i sapori della nostra Italia ed ancor più della sua terra, quindi grande innovazione sostenuta da un'altrettanto profonda conoscenza delle materie prime...e delle tecniche...tutte!!
Comunico a tutti la sua vittoria in attesa di congratularmi con lei anche in privato, ebbene sì ancora non sa di essere stata la prescelta!
Per cosa??Per un'avventura che sperò l'emozionerà e la coinvolgerà così come sta impegnando noi nell'organizzarla!
Shamira sarà ospite della Federazione Nazionale Personal Chef nella sede di Zanardi, a Venezia, per un evento studiato appositamente che la vedrà protagonista in cucina(sostenuta naturalmente da chef professionisti) nel preparare una cena pensata e progettata per un pubblico vero!!!


No, è uno scherzo, ho vinto?
Ma veramente!!??
Con Alessandra che commenta:

Anche se sembra una frase fatta, devo dire che non lo è proprio, non pensavo fosse davvero così difficile fare una scelta tra tante ricette, veramente tutte meritevoli per un aspetto o l'altro. Quindi mi congratulo con tutti i partecipanti, perchè veramente belle ricette e tante idee...e.. mi congratulo, in particolare, con la vincitrice, la giovane Shamira Gatta, perchè oltre all'originalità e bravura, ha anche dimostrato che la cucina molecolare non è affare solo di chimica e "schifezze". Baci Alessandra


Doppia soddisfazione, sono riuscita nel mio intento con la mia rubrica di cucina molecolare, grazie Alessandra!!!
E pensare che l'altro giorno avevo letto un commento di Andrea (la voce di Cannaregio 4132) che diceva:

regalami la ricetta che credi nessuno abbia mai fatto....riprendo lo strillo di questo contest che in sordina e la collaborazione di Fabiana del Nero abbiamo sposato,perchè oltre al nome del vincitore che per il momento resta segretissimo,questo mi dà spunto per ricordare come siamo molto attenti al mondo dei Blogger del food e a quello che ci gira attorno.I risultati mi hanno veramente stupito e il piatto che sarà protagonista a Palazzo ha ,credetemi, tutte le caratteristiche per diventare una piccola icona della ristorazione,se non altro per il modo in cui è stato interpretato...il resto lo lascio ai palati degli ospiti del premio che Cannaregio 4132 ha messo in palio e che ,non ho dubbi,non potranno esimersi di applaudire la creatività e la passione messa in campo dal vincitore e da tutti i partecipanti... ...Quindi anche se ancora non ufficializzato ,complimenti al vincitore ,lo aspettiamo a Cannaregio 4132 per questo evento speciale e non mi resta che augurarvi una gustosa giornata piena di buone cose .... Fervet olla,vivit amicitia Andrea de Forchettis

Non so dirvi quanto sono felice, non vedo l'ora, sarà un'esperienza magnifica.
Bhè, che dire?

Grazie grazie grazie!!

Un grazie enorme a Fabiana che ha indetto questo bellissimo contest e mi ha dato la possibilità di partecipare e di vincere, ed alla giuria che ha creduto nella mia ricetta ed ha scelto me.

Un ringraziamento particolare va anche a Rocco di Roccoeisuoifornelli che mi ha fatta innamorare delle tartare e a Max; è grazie a lui che ho iniziato a cercare nuovi abbinamenti pesce-frutta.

martedì 22 marzo 2011

Tagli e intagli: HO VINTO IO!!!!!

Tagli e intagli: ECCO IL VINCITORE!!!!!!!!: "Finalmente ce l'abbiamo fatta!!! Più leggevamo e più sentivamo l'esigenza di rileggere e confrontarci .....ancora e ancora!! Le ricette so..."

lunedì 21 marzo 2011

Filetto di Maiale alla Liquirizia in crosta di Pistacchi con Cipolline brasate

Ultimamente nella mia cucina ha fatto la sua comparsa un nuovo e misterioso ingrediente, una lei per la precisione, mi si è presentata in varie forme, in radice per esempio, o in piccoli confettini neri, purissima certamente, poi in caramelline dal lieve sentore di menta, ha detto di chiamarsi "Liquirizia" e le ho risposto che dato il suo gusto amaro io in questi anni l'avevo apprezzata solo per una delle sue qualità, quella di tirar su la pressione, ma poi, io non mi ci ero messa mai a consumare scatole di caramelle, e neanche mi ero azzardata ad assaggiarne i confetti purissimi, al massimo un bicchierino ogni tanto, ma giusto sporadicamente, di liquore, ma non mi ero mai spinta più in la...
Tuttavia c'è chi dice che la liquirizia è meravigliosa, e quindi, con un'pò di timore l'ho fatta entrare nella mia cucina per un confronto...
"Cosa sai fare?" le ho chiesto, ma ha saputo dirmi poco, o meglio, ha detto che sa fare tutto, ed è vero, perchè con la liquirizia ci possiamo fare le creme, i liquori e le caramelle...
Le pannecotte ed i budini, la carne e...
La carne?!
Si si, proprio la carne, e da scettica quale ero, gia solo a far entrare la liquirizia nella mia cucina, sono rimasta incredula e stupefatta dal perfetto risultato ottenuto...
Procediamo

Filetto di Maiale alla Liquirizia in crosta di Pistacchi con cipolline brasate




1 filetto di maiale
1 manciata di pistacchi
1 albume
olio extra vergine d'oliva
1 confetto di liquirizia purissima
1 noce di burro
sale
1 cipolla rossa bella grossa
cipolline brasate

E che dire, le cipolline dolciastre si abbinano perfettamente alla salsa amarognola alla liquirizia che si bilancia alla perfezione con il tenerissimo e saporito filetto...

In un pentolino sciogliete una noce di burro con 2 cucchiai di olio, unite il confettino di liquirizia tritato e fate sciogliere a fuoco molto basso, quindi unite il pizzico di farina ed il sale e fate addensare, togliete dal fuoco e tenete da parte.
Intanto tritate i pistacchi e metteteli da parte.
Prendete il filetto, massaggiatelo con il sale, tagliatelo in tranci spessi.
Adesso prendete una pirofila da forno, ungetela con qualche cucchiaio d'olio, tagliate a rondelle la cipolla e disponetela come base nella pirofila, sopra alla cipolla adagerete il filetto.
Infornate.
A questo punto non posso dirvi ne tempo ne temperatura, è preferibile cuocere la carne a temperatura molto bassa per molto tempo (90° o 100°) in modo che si mantenga morbidissima, se non avete molto tempo potete anche alzare la temperatura e diminuire il tempo di cottura.
La carne sarà pronta quando, forandola con uno stecchino, farà uscire un liquido trasparente.
Prendete qualche cucchiaio di olio dal fondo della pirofila quando la carne è quasi cotta, per unirlo alla salsa di liquirizia, che dovremmo riportare sul fuoco e tenere in caldo.
Prendiamo i tranci di carne, spennelliamo i lati con l'albume e cospargiamoli con i pistacchi tritati, passare in forno ancora per un minuto.

Impiattiamo!!!
Adagiate sul piatto i tocchi di carne, irrorateli con la salsa alla liquirizia e accompagnateli con le cipolline brasate.

sabato 19 marzo 2011

Festa del papà

Non che in casa mia si festeggi, anche perchè ho avuto parecchio da lavorare, qui potete vedere parte della mia produzione ^^

venerdì 18 marzo 2011

L'Amore per la cucina si nasconde in ogni ingrediente

(il cuoricino che ci crediate o no è venuto per caso)

Sono fermamente convinta che esistano cose che in cucina non possono mai mancare.
Per me, le cose indispensabili e che mi vengono in mente in questo momento sono queste:
  • Limoni
  • Lievito
  • Formaggio Spalmabile
  • Cioccolato (bianco fondente e al latte)
  • Cacao in polvere
  • Gamberetti surgelati
  • Gelatina in fogli
  • Uova

Ovviamente l'uno con l'altro c'entrano poco questi ingredienti, ma stanno alla base di un sacco di ricette!!!
Ed io veramente mi sentirei persa senza, ed al momento ho veramente bisogno di cacao amaro...
E di formaggio spalmabile!!
Ovviamente non posso uscire di casa perchè sto aspettando un pacco, che dovrebbe essere gia qui, e a questo punto comincio a pensare che me lo abbiano portato in quei 35 secondi in cui ho accompagnato la bimba all'asilo, e al ritorno non ho controllato se c'era la cedolina nella cassetta delle lettere...
Quindi, mi trovo in casa, e mi rifiuto di uscire, perchè tanto, i pacchi arrivano nei 2 minuti in cui ti sei assentata per andare a prendere quell'ingrediente che ti mancava per fare una torta che potresti tranquillamente fare a meno di preparare...
E' matematico, un'pò come quando non devi attraversare la strada e non passa nessuno e come guardi dall'altro lato ed hai l'urgenza di attraversare c'è il mondo, tutto li, condensato in una stradina di una via normalmente deserta, passano tutti di li, autobus, macchine, caravan, carretti...
Tutti in quel momento, e non si ferma nessuno...
Anche per i parcheggi funziona così, non ti fermi mai in quel negozio, a quel tabaccaio, a quella latteria, ma i marciapiedi sono sempre vuoti, però, stai tranquilla che se hai urgenza di fermarti, sicuramente le macchine sono parcheggiate in tripla fila, magari hai 12 secondi di autonomia poi devi rientrare per forza a lavoro e ti tocca parcheggiare 2 km più avanti, o rinunci...
Come quando c'è il sole, le previsioni prevedono sole per le prossime 2 settimane, vai a lavare la macchina, fatichi il doppio perchè c'è il sole e fa caldo, poi ti fermi ad ammirarla, eccola li, bella splendente e luccicosa, te ne stai li con un sorriso beato e le mani sui fianchi quasi fosse una vittoria ed un orgoglio averla così pulita e poi senti uno strano rumore, alzi gli occhi e vedi che si sta avvicinando un temporale dalle catastrofiche proporzioni che nel giro di 2 minuti vien giu il diluvio...Sulla tua macchina...
Stesso discorso per le file, ma qui potrei continuare il discorso in eterno, e penso sia meglio fermarci qui.
Vi ho detto che sono arrivate le rondini?
2 giorni fa, il 16 marzo, mi segno sempre l'arrivo delle rondini, ma quest'anno sono arrivate molto più tardi del solito..
Amo le rondini, le amo profondamente e con tutto il cuore, mi danno un senso di pace, di libertà, serenità e speranza, il cielo è più grande quando ci sono loro, il mondo è più bello..
Mia nonna diceva sempre "Dio del cielo se fossi una colomba..."
Io invece vorrei tanto essere una rondine...
Per volare, migrare, seguire il caldo, i sogni, e amare il cielo.
Potrei passare diverse ore a scrivervi di quanto mi piacerebbe essere una rondine, ma sono clemente e ve lo risparmierò..

Grissini al Nero di Seppia

Sono carini, sono neri, e sono al nero!!!
Sono saporiti, sicuramente diversi dal solito ed a breve vi proporrò un paio di ricette che avranno proprio questi grissini come accompagnamento.

Grissini al Nero di Seppia


250 GR DI FARINA
150 GR DI LATTE
1/2 BUSTINA DI LIEVITO SECCO
1 CUCCHIAINO DI SALE
30 ML DI OLIO
1 BUSTINA DI NERO DI SEPPIA

Unite le polveri, poi unite gli ingredienti liquidi, impastate e formate tanti cordoncini di impasto.
Cercate di farli il più fine possibile!!
Spennellate di olio, spolverate con il sale ed infornate a 200° per circa 20- 25 minuti.

Sono davvero velocissimi da fare, e chiusi in un contenitore ermetico rimangono croccanti a lungo.

giovedì 17 marzo 2011

Cucina molecolare - gel di Amidi - Ravioli verdi Ricotta e Carote

Bentornati su Lovely Cake miei carissimi lettori!!
Con questo post si conclude il capitolo dedicato ai Gel di Amidi, e spero davvero che vi sia piaciuto!



Vi invito a guardare l'indice della rubrica creato poco tempo fa, una pagina del mio blog interamente dedicata alla raccolta dei link della mia rubrica molecolare, dove, qualche volta, troverete qualche piccola anticipazione sull'argomento del capitolo successivo!!

Passiamo alla ricetta!!
Allora, abbiamo osservato il comportamento degli amidi in presenza di liquido e calore, abbiamo creato i gel, abbimo creato delle cialde, abbiamo visto come possiamo fare gli gnocchi di amidi, il tutto senza glutine, ed il tutto ottenendo una consistenza particolare che si scioglie in bocca, quest'oggi, vi do l'ennesima alternativa per l'utilizzo di un gel di amidi, lo utilizziamo come ripieno dei ravioli


Ravioli verdi Ricotta e Carote



100 gr di purea di carote, ottenuta passando le carote precedentemente lessate
1 pizzico di sale
10 gr di maizena
10 gr di amido di riso

Unite tutti gli ingredienti a freddo e poi mettere sul fuoco fino ad ottenere un gel che si stacca dalle pareti della pentola, a questo punto unite

2 cucchiai di ricotta

mescolate bene e riportate sul fuoco, fate raffreddare ed usate questo gel per il ripieno della vostra pasta fatta in casa.
Per la ricetta della pasta, avrete sicuramente la vostra,ma io uso sempre la stessa ogni 100 gr di farina un uovo, un pizzico di sale ed olio o acqua q.b, per questa volta io ho aggiunto anche un tocco di verde, che potete ottenere aggiungendo un tocco di purea di spinaci o di basilico.
Li ho conditi con del Burro al Pistacchio Home Made.



Germogli di Soia Home Made


Home made?
Home made direte voi, e che c'è da fare?
Non si fanno da soli?
Non si trovano gia pronti al supermercato?

Io so che i germogli di soia sono buoni, e sono ancora più buoni se fatti in casa, come si fa?
Semplice!!
Dovete comprare dei fagioli mungo verdi, li trovate anche sotto il nome di soia o soia verde, li ammollate per almeno 12 ore in acqua fredda, e poi li scolate, li disponete in un contenitore di plastica e lasciate il coperchio semi aperto.
Dovete tenere tutto al buio o dentro un contenitore non trasparente, per evitare che i germogli si colorino, devono rimanere bianchi.
Li lasciate nel vostro contenitore il tempo necessario per farli germogliare, passandoli sotto l'acqua una volta al giorno, ci vorranno tre giorni al massimo, fatto questo li passate sotto l'acqua e li conservate in frigo.
Potete mangiarli crudi in insalata o cotti al vapore, o saltati in padella...
Io ormai ne produco tantissimi!!!

Nella foto potete vedere sulla destra i fagioli mungo e sulla sinistra il risultato che ho ottenuto, buoni buoni buoni!!!!

sabato 12 marzo 2011

Compressione di pasta e fagioli di Massimo Bottura



Bottura è un grande, questo è ciò che ho pensato al primo assaggio della sua compressione di pasta e fagioli, un sapore unico, indescrivibile, magnifico!!!
Non pensavo che dall'unione di pochi ingredienti, così semplici, potesse nascere uno spettacolo simile!!!
E se è buona la mia versione, fatta con la ricetta che ho trovato in rete, chissà quant'è buona la sua!!!!
Sarò sincera, ero scettica all'inizio, un bicchierino così piccolino, di fagioli e parmigiano, cosa avrà di tanto speciale?
Poi mi sono decisa a farlo ed è stato veramente incredibile, mi ha lasciata senza parole, è piaciuto a tutti, un'esperienza unica!!
MERAVIGLIOSA!!!



L a Compressione di Pasta e Fagioli viene servita in un bicchierino, a strati, e bisogna coglierli tutti con il cucchiaino per mischiare i sapori ed ottenere la pura estasi!

Primo livello:
(a partire dal basso) è una crema ottenuta con fagioli borlotti di Lamon (io ho usato i cannellini perchè i borlotti non li ho trovati) ed un tocco di Foie Gras, il tutto frullato con un albume d'uovo, passato al setaccio, messo nei bicchierini e fatto cuocere a 90° per 40 minuti.

Secondo Livello:
Composto da uno strato di radicchio a tocchettini, solo la parte bianca, la più amarognola, (io ho usato il radicchio rosso) viene poi saltato in padella, salato e sfumato con il vino.

Terzo Livello:
Il terzo livello è composto da “Maltagliati di Croste di Parmigiano”.
La crosta del Parmigiano viene bollita insieme ai fagioli e grattuggiata finemente a scaglie.

Quarto Livello:
Il quarto livello è una crema di fagioli frullata e passata al setaccio.

Quinto Livello:
Il Quinto Livello è "Aria di Rosmarino”, non avevo istruzioni su come farla, quindi ho fatto un infuso con il rosmarino fresco in poca acqua, ho aggiunto anche un pizzichino di sale, ho unito un cucchiaino di lecitina ed ho montato il tutto con il minipimer, ho disposto poi l'aria a completare il bicchierino.

venerdì 11 marzo 2011

Pistacchio Sables di Delia Smith (salati)

Pistacchio Sables di Delia Smith


Deliziosi, io li ho trovati deliziosi, così sfiziosi, da sgranocchiare e far fuori uno dietro l'altro...
Croccanti al punto giusto, saporiti quanto basta...
La ricetta l'ho trovata su menu turistico, che lo sappiamo, propone ricette che non ci deludono mai, e quindi sapevo che anche questa sarebbe stata una garanzia!!!
Ovviamente, come sempre, io ho apportato delle (questa volta piccolissime) modifiche, ho tolto le spezie, mi sono limitata ad un pizzichino di pepe nero macinato fresco, perchè io appartengo a quella schiera di persone che si rifiuta di usare pepe, sale e spezie varie gia macinate, e quindi mi armo di macinino e di tanta pazienza e faccio tutto sul momento ^^


Ingredienti:
15 gr di pistacchi sgusciati non salati
40 gr di farina
40 gr di burro morbido
40 gr di di parmigiano grattugiato
una macinata di pepe nero fresco

Tritate finemente i pistacchi nel mixer, metteteli in una ciotola ed unite tutti gli altri ingredienti, lavorateli bene fino ad ottenere un composto omogeneo, un'pò come la frolla dei biscotti.
Formate un rotolo ed avvolgetelo con della pellicola, riponetelo in frigo e fatelo riposare per 30 minuti, dopo di che lo prendete, eliminate la pellicola e tagliate tante fettine che adagerete sulla teglia.
Infornate, in forno gia caldo a 180° e cuocete per 15/20 minuti, a me piacciono quando hanno raggiunto quel grado che non si può più chiamare doratura, ma color caramello chiaro, che diventano super croccanti!!!

giovedì 10 marzo 2011

Cucina molecolare - Gel di amidi - Gnocchi al sedano rapa e mascarpone



21!!!

21° Post della nostra rubrica molecolare!!
Facciamo passi da gigante, e sembra ieri che ho iniziato questa mia piccola grande impresa di creare una rubrica sulla cucina molecolare lunga 1 anno, certo, è previsto un solo post a settimana, ma l'impegno è comunque tanto, devo provare, approvare, fotografare e migliorare le ricette per poi scriverle a voi, una piccola catena di montaggio che parte dalla cucina e finisce nella mia camera dove ho il pc dalla quale di solito vi scrivo.

Quest'oggi, o meglio, anche quest'oggi, ricetta di gnocchi senza glutine.


Gnocchi Molecolari al Sedano Rapa
Ricetta tratta da Moebius.



1oo gr di purea di sedano rapa ottenuta bollendolo e frullandolo
15 gr di fecola
15 gr di amido di riso
40 gr di ricotta o mascarpone (io ho usato il mascarpone)
sale

Per la variante (squisita) al tartufo, aggiungete 1 cucchiaino di crema di tartufo nero alla purea di sedano rapa.

Unite amido e fecola alla purea di sedano rapa (può essere anche purea di ogni tipo di verdura) mettete sul fuoco .
Quando il composto raggiungerà i 70° si formerà il gel, ed otterrete una sorta di gnocco gigante, a questo punto fate raffreddare a circa 40°, non occorrono termometri speciali, quando sarà tiepido e maneggiabile sarà alla temperatura giusta per unire il mascarpone, mescolate bene e con le mani formate gli gnocchi.

A questo punto procedete come con gli gnocchi normali, bolliteli 3 minuti in acqua bollente salata e passateli in padella con il condimento, per me questi andavano fatti classici, senza condimenti che coprono il delicato sapore del sedano rapa, quindi li ho passati in padella pochi secondi con burro e salvia ed ho servito spolverando con abbondate parmigiano!!

Sono facilissimi da fare e davvero buoni, si sciolgono in bocca!!!

mercoledì 9 marzo 2011

Panino S.Pietro


Se vi state chiedendo come mai questo panino si chiami così non chiedetelo a me, è un'invenzione di 200° , io mi sono presa una cotta stratosferica per questo panino, e l'ho tanto cercato, ok, non ho cercato proprio lui, ho cercato la ricetta di un panino senza affettati o insaccati, senza carne via, questo è ciò che succede quando hai una persona a cui vuoi bene che non mangia carne, ti impegni tanto a cercare la ricetta di un panino che non la contenga, e mi sono trovata in difficoltà, perchè non so voi, ma per me un panino senza crudo e senza bresaola non è un panino, al massimo tonno e maionese, ma cercavo qualcosa di più buono, e per buono non intendo il tramezzino al salmone affumicato, volevo proprio un panino, di quelli buoni con tanto ripieno, consistenti da prendere a morsi...
Quindi ho trovato questo, ovviamnete io l'ho modificato, come al solito...
E vi consiglio davvero di provarlo:

1 panino cotto al vapore
rucola
gamberetti lessati
polpa di granchio
salsa rosa

Non c'è mica da spiegarlo il procedimento no?
Aprite il panino e ci infilate tutto, poi mangiate!!
E' davvero divino!!!!
Ed è un ottima alternativa al panino con il prosciutto (anche se crudo salsa verde e melanzane ha un posto nel mio cuore)

martedì 8 marzo 2011

8 Marzo - Festa della donna -

Non vorrei essere banale e scontata scrivendo un post di due righe con scritto "Auguri alle Donne" per poi propinarvi la ricetta di una torta mimosa e finita li, non vorrei essere superficiale perchè a parer mio, gli auguri alle donne, andrebbero fatti ogni giorno dell'anno, e dovremmo ringraziarle perchè ci hanno messo al mondo, perchè sono mamme, perchè sono nonne, perchè se abbiamo degli ideali lo dobbiamo a loro, e perchè hanno un gran cuore.

E penso che ogni donna sia grande a modo suo nel suo piccolo, penso che per essere grandi non dobbiamo essere capaci di grandi imprese che rimarranno impre
sse per sempre nei libri di storia, per essere grandi donne, dobbiamo essere capaci di amare, e diciamoci la verità, a volte ci riusciamo benissimo.
La storia ci insegna che la vita delle donne non è mai stata facile, a parte che in pochi paesi ed in determinati periodi storici, e non c'è bisogno di andare tanto in la con la storia per accorgerci che le donne hanno lottato, e lottano continuamente per essere ciò che sono:
libere.


Potrà sembrare che sia passato tanto tempo da quando le donne venivano bruciate sul rogo perchè considerate streghe, e la consideriamo una cosa disumana, sono passati una manciata di anni da che la donna ha diritto al voto, sono passati una manciata di anni anche da quando la donna si è permessa di scoprire le caviglie, e ci sembra una cosa naturale andare in giro per strada in piena estate in minigonna e sandalini con i capelli al vento, ma non c'è bisogno di andare tanto lontano da qui per vedere che ancora ci sono donne che non possono mostrare il loro corpo, non possono dire la loro, non possono neanche guidare...


Non sono qui per dirvi "auguri" e basta, non sono qui a donarvi un rametto di mimosa, sono qui per ricordarvi che se siamo ciò che siamo, se siamo libere, lo dobbiamo alle grandi donne del passato, non a quelle che ricordiamo grazie ai libri di storia, non a quelle i cui nomi sono stampati a fuoco nella nostra memoria, ma a quelle donne di cui non sappiamo neanche il nome e che si sono battute per i nostri diritti.


Auguri alle nostre mamme che ci hanno cresciuto, auguri alle nostre figlie che si affacciano adesso alla vita con la speranza di un mondo migliore, auguri alle nostre nonne, ed alle donne venute prima di loro, che hanno reso grandi noi, e la nostra storia.

Sfogliatine al Mango Caramellato



Ogni tanto una ricettina facile facile ci vuole, di quelle che rubano giusto un paio di minuti, di quelle dolci, sfiziose, zuccherose...
Questa ci arriva direttamente dai Caraibi, fruttata, calda, profumata dal retrogusto che sa di sole, se chiudiamo gli occhi possiamo anche immaginarci la spiaggia bianca, la palmina ed il mare cristallino...

1 rotolo di pasta sfoglia
1 mango
zucchero di canna
acqua
1 cucchiaino di burro
zucchero a velo.

Sbucciate il mango e tagliate la polpa a tocchetti, in una padella fate carammelare l'acqua con lo zucchero di canna, nell'altra fate saltare i dadini di mango nel burro.
Appena lo zucchero comincerà ad imbrunire diventando caramello tuffateci i dadini di mango belli caldi, mescolate e togliete dal fuoco.
Tagliate la sfoglia in tanti piccoli quadratini, farciteli con il mango, infornate fino a che non si gonfieranno, spolverateli di zucchero a velo, ottimi sia caldi che freddi!!!

lunedì 7 marzo 2011

Carpaccio di Capesante al Pepe Rosa con Mousse di Corallo


I più grandi capolavori li crea la natura,
basta pensare al tramonto, esempio lampante di come la natura, nel suo continuo ripetersi, non crei mai niente di uguale...
Anche l'uomo si impegna a creare dei piccoli capolavori, ciò che noi chiamiamo "arte" e che nel corso dei secoli ha preso il nome di scultura, pittura, poesia...
Ma anche nelle sue opere più belle, l'uomo si ispira alla natura,
Perchè tutto ciò che ci circonda è arte, e la natura trova il modo di creare le sue opere con precisione unica e millimetrica, basta guardare le conchiglie, quelle così perfette con la forma a spirale, quelle dalla quale sembra che si senta il mare, le ostriche che fanno le perle...
Tutto ciò che ci circonda è arte, e l'arte è passione.

Carpaccio di Capesante al Pepe Rosa con Mousse di Corallo

Capesante
zeste di limone candito
pepe rosa sale grigio bretone ( o sale normale)

Per la mousse di Corallo:


Coralli di capesante
burro
sale
panna fresca
formaggio spalmabile tipo philadelphia
sale
pepe bianco
1 goccia di tabasco

Pulite le capesante, togliete la parte rossa e mettete i molluschi nel congelatore giusto il tempo di farli congelare leggermente per poi poter affettare il tutto finemente.
Quindi disponetele in un piatto o nella conchiglia stessa, irrorate con poco succo di limone, spolverate con pepe rosa e sale grigio, guarnite con prezzemolo e zeste di limone candite.
Tenete in frigo a marinare per almeno 1 ora.

Per la mousse di Corallo:
In un pentolino sciogliete una noce di burro, unite i coralli delle capesante tritati fini, unite la panna fresca e fate addensare, salate, pepate, unite 1 o 2 gocce di tabasco e fate raffreddare leggermente, unite quindi il formaggio spalmabile e fate raffreddare completamente in frigorifero.

Servite il carpaccio di Capesante accompagnandolo con la mousse e crostini piccanti

domenica 6 marzo 2011

Sotto il vestito Blogger - Ovvero, Dietro le quinte di Lovely Cake - parte 1

Sotto il Vestito Blogger..... Dietro le quinte di Lovely Cake



E' gia un'pò di tempo che penso a quanto sarebbe carino farvi vedere il dietro le quinte di Lovely Cake, quello che faccio, o meglio quello che combino, dai capricci ai pasticci, dai succesi ai fallimenti, dalle mie grandi e brillanti (si fa per dire) idee, alle grandi figurette...
Un dietro le quinte in tutto e per tutto, e gia che ci sono ne approfitto per partecipare con questo mio primo post di "Dietro le quinte" a "Sotto il vestito Blogger".


Perchè per me la cucina non è solo arte, ma anche divertimento, e grazie al blog conoscete me tramite le mie ricette, ma non sapete quello che accade dietro, e quindi vi farò vedere, dall'orto al mercato, dal viaggio per portare la spesa al piano di lavoro, ed infine, dal piano di lavoro alla tavola.
A volta sarò super agghindatissima in tacchi e lustrini, perchè sono una food blogger, ma prima di tutto sono una donna, a volte sarò in pantaloncini e maglietta con pantofole a forma di muso di gatto ed infarinata da capo a piedi, vi farò vedere come sono, vi farò vedere chi sono, pregi e difetti di una food blogger con la passione per la pasticceria ed i pasticci!!
Dai momenti teneri a quelli intriganti, eccomi qua, sotto il vestito...Blogger!!


L'ultima sigaretta del granchio...


E qui si assaggia di soppiato...



Ed ecco a voi il risultato!!

I Biscotti delle Principesse




La ricetta dei biscotti è quella classica che uso sempre de "i biscotti della gatta", sopra Royal Icing colorata e brillantinosa via ^^

sabato 5 marzo 2011

Salsa Agrodolce Cinese


Avete presente quella salsina rossa che troviamo al ristorante Cinese?
Io personalmente non ne vado matta, si, è buona, ma preferisco di gran lunga la salsa di soia, forse perchè mi piacciono i sapori forti, decidi, quelli belli salati, quelli amari, anche la cioccolata ad esempio, prendo sempre quella fondente, perchè mi piace quella nota d'amaro.
Da un paio di settimane mi sono data alla preparazione di intingoli e salse varie, un'pò perchè mancano sul mio blog, ed un'pò perchè con l'avvicinarsi della bella stagione ho in programma dei pic nic, e che pic nic sarebbe senza salse?
Non posso mica preparare un tramezzino tonno e maionese senza maionese fatta in casa no??
O della salsa bbq sopra la carne alla brace vogliamo parlarne?
Non può di certo mancare!!
Condimenti e salsette varie per accompagnare fresche insalatine fiorite, salsine agrodolci dove poter inzuppare mini-involtini primavera...
E' si, la salsa è importante, e se è fatta in casa è meglio.

Ingredienti:
1 tazza d'acqua
1/2 tazza di zucchero bianco
1/3 di tazza di aceto bianco
1 cucchiaio colmo di farina
5 cucchiai di passata di pomodoro.

Unite a freddo tutti gli ingredienti e mescolate bene,
trasferite in un pentolino con i bordi alti e mettete sul fuoco.
Fate addensare a fuoco dolce, una volta raggiunta la densità desiderata togliete dal fuoco e lasciate raffreddare.
Si conserva in frigorifero per un paio di giorni o in contenitori chiusi nel congelatore, pronta ad ogni evenienza!! ^^

giovedì 3 marzo 2011

Cucina molecolare - Gel di amidi - Gnocchi di gamberi alla panna rosa

E chi l'ha detto che gli gnocchi si fanno solo con le patate!!??



Bentornati su Lovely Cake miei cari lettori, e lettrici ovviamente!!!
Questa rubrica procede più che bene, sono in anticipo sul programma, rispetto alla grande le scadenze, riesco a creare un sacco di cosine interessanti....
Come quella di oggi, gnocchi senza patate e senza farina, e non contengono glutine!
Siamo sempre in tema "Gel di Amidi", non vi preoccupate, prima o poi questo capitolo sugli amidi finirà heheheheh, ma non trovate che sia estremamente interessante (ed utile creare piatti che non contengono glutine)?

Oggi è il compleanno di mio cugino, quindi, colgo l'occasione per fargli gli auguri!!!
Giusto 2 righe di auguri perchè mio cugino non legge il mio blog, si lo so che dovrebbe, ma non lo fa, che dire, io gli voglio un sacco di bene ugualmente ^^

Procediamo con la ricetta, ormai il procedimento lo avete capito, unire succhi di frutta e amidi o puree di frutta o verdura ed amidi, quest'oggi, ci ho messo pesantemente lo zampino e mi sono chiesta: ma se si possono creare gnocchi molecolari con la purea di verdura, perchè io non posso crearli con la purea di gamberi?

Perchè la purea di gamberi non s'è mai sentita direte voi, e noi la creiamo dico io!!

In realtà non è proprio una purea, ma è semplice, ed il risultato interessante, quindi:

100 gr di gamberetti precedentemente lessati
2 cucchiai di latte
1 presa di sale

Unica regola: tritare i gamberi moooolto finemente, fino ad ottenere una sorta di purea, quindi li saliamo, quanto basta, uniamo il latte e mescoliamo, a questo punto aggiungiamo:

10 gr di amido di riso
10 gr di fecola

e mettiamo sul fuoco fino a che non otteniamo una gelatina, a questo punto togliamo dal fuoco ed aggiungiamo

2 cucchiai di mascarpone o ricotta

amalgamiamo bene, deve essere incorporato dall'impasto, e poi rimettiamo sul fuoco per qualche minuto.

Aspettiamo che la gelatina sia abbastanza fredda da essere presa in mano e procediamo a dare all'impasto la forma di piccoli gnocchetti.

Bene a questo punto in padella scaldiamo un filo d'olio con uno spicchio d'aglio in camicia, uniamo della panna fresca, pochissimo concentrato di pomodoro per dare colore, aggiustiamo di sale, saltiamo un minuto gli gnocchi nella panna, spolveriamo di prezzemolo e serviamo!!!

mercoledì 2 marzo 2011

L'Amore per la cucina si nasconde in ogni ingrediente


Ormai è un piacere trovare e fotografare cose commestibili a forma di cuore..
Per questa patatina fritta ci vuole un'pò di fantasia, ma è comunque cuoriciosa ^^

martedì 1 marzo 2011

Crisi d'identità.....

Ho una "crisi d'identità" ed ho bisogno di voi...
Ieri mi sono imbattuta in un contest carinissimo "Se tu fossi una ricetta" e a me piace molto l'idea di "trasformare" persone e sensazioni in ricette, mi lascio ispirare da momenti indimenticabili o dalle qualità dei miei amici per creare dessert carini e sfiziosi, e così abbino gli ingredienti alle persone, ed Eleonora diventa un morbido dessert alla fragola decorato di cioccolato fondente, mio cugino un dessert di scioglievole crema al latte con una spolverata di cacao amaro, Keira una torta di gelato alla crema e lamponi, Benjamyn un doppio pan di spagna con ganache al triplo cioccolato, e io?
Io amo fare dolci, perchè i dolci sono colorati e mi ci posso sbizzarrire con le decorazioni, ma amo mangiare il salato...
Se fossi un ingrediente probabilmente sarei la vaniglia, se fossi una sensazione sicuramente qualcosa che rievoca i Caraibi, ma se fossi un piatto sarei un antipasto, probabilmente di mare,sicuramente speziato con qualche sale particolare, cosa sono io???
Quindi vi chiedo:
pensando a me, quale ingrediente vi viene in mente?
Quale piatto?
So che è una domanda strana, ma magari verranno fuori un paio di ricette carine!!

Chateaubriand alla Maître d'Hôtel


Iniziamo questo mese in bellezza, con una ricettina semplice ma dal nome abbastanza arzigogolato...


Chateaubriand alla Maître d'Hôtel


Viene chiamato "Chateaubriand" una bistecca di filetto di bue molto spessa,in questo caso non disponevo di bue, ed ho proceduto con del maiale, ma penso che anche il manzo vada benissimo!

1 filetto di bue

burro

sale


Si batte la carne e si cuoce su una griglia ben calda bagnando costantemente con del burro fuso, appena la carne sarà cotta si sala e si serve con sopra del burro alla Maître d'Hôtel che creerà una gustosissima salsina .


Burro Maître d'Hôtel


Burro

limone

prezzemolo

Amalgamiamo il burro con il prezzemolo tritato molto finemente e del succo di limone, fino a che otteniamo una crema.

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails