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L'arte è tutto ciò che nasce dal sogno, e plasmato dalle mani dell'uomo diventa realtà....

martedì 31 luglio 2018

Si chiama Bologna Cake, ma non è una torta...

Si chiama “Bologna Cake”, non è una torta e di certo non è nata a Bologna; è in realtà una ricetta tipica Americana, e non fermatevi alle apparenze, non è proprio quello che sembra, si chiama “torta” perché è presentata come un dessert, a strati per di più, ma è un antipasto, non si mangia a fette ma si taglia a striscioline e lo si serve con pane o gallette, il risultato è una sorta di millefoglie di mortadella e formaggio spalmabile, arricchito a piacere con frutta secca.
La ricetta è una di quelle così semplici da sembrare ridicole, e concede l’opportunità di fare tante varianti, l’importante è utilizzare la mortadella come base, che in molte parti del mondo viene chiamata “Bologna” e da qui il nome “Bologna cake.
Il mio consiglio è di servire la Bologna Cake insieme a gallette e crostini accompagnando con varie erbe aromatiche fresche da aggiungere a piacere su ogni crostino, così da conferire una nota fresca e leggera che va a sgrassare il piatto.
Scegliete una buona mortadella e tagliatela in fette spesse circa mezzo centimetro ed il gioco è fatto.

Bologna Cake

Mortadella 300 g
Formaggio spalmabile 500 g
Parmigiano grattugiato 250 g
Pepe bianco macinato fresco 1 macinata abbondante
Tabasco verde 3 gocce
Frutta secca a piacere: noci, pistacchi, anacardi, semi di sesamo….
Erbe fresche a piacere: aneto, borraggine, coriandolo, germogli di barbabietola, piselli, daikon…
Fiori eduli a piacere: Dalie, bocche di leone, borragine…

In una bowl sbatti con le fruste il formaggio spalmabile fino ad ottenere una crema liscia, aggiungi il pepe macinato fresco, una manciata di parmigiano e il tabasco, sbatti ancora e tieni in fresco.
Taglia una sezione di mortadella in fette spesse circa mezzo centimetro, disponi su un tagliere una fetta di mortadella, spalma un abbondante strato di formaggio spalmabile e disponi un’altra fetta di mortadella, continua così fino ad esaurire le fette.
Ricopri il cilindro ottenuto con il formaggio spalmabile e spolveralo con il restante parmigiano, decora con la frutta secca e i fiori, servi con germogli, erbe aromatiche fresche, bruschette e gallette.

Tagliate a fette sottilissime ed adagiatele sulle gallette.

Come vi ho già detto, questa è una ricetta che si presta a tantissime varianti, potete arricchire il formaggio spalmabile con farine di frutta secca, potete colorare il formaggio con della curcuma o dello zafferano, potete poi inserirlo in un sac a poche e creare delle graziose decorazioni, potete creare delle finte ciliegine” con dei piccoli pomodorini o con dei peperoni frullati addensati poi con agar agar, fidatevi, sarà divertente da fare, in più si realizza davvero in pochi minuti ed in tavola fa una gran figura, un modo alternativo di servire mortadella e formaggio.

domenica 15 luglio 2018

La Bulgaria in 5 giorni

Cinque giorni sono troppo pochi per godersi la Bulgaria, che, al contrario di quanto molti di voi pensino, è una nazione piena di sorprese, l'aria è pulita, l'inquinamento praticamente inesistente, la fauna locale è riccae varia, la Bulgaria è anche una nazione con una bella  storia alle spalle, da qui sono passati i Romani, i Bizantini, i Turchi, i Traci, ed ognuno ha lasciato una traccia di se, qui potrete trovare grotte con pitture rupestri, rovine Romane, musei, chiese e cattedrali di rara bellezza, e non ci fermiamo qui, la Bulgaria è verde, piena di grotte e paesaggi da esplorare ed ha un mare cristallino con spiagge bianche: il Mar Nero.
I prezzi sono decisamente abbordabili, pensante che in media, in alta stagione potrete trovare un Hotel 4 stelle per 5 notti a 300 metri dal mare, con uso piscina, mezza pensione e camera deluxe con balcone vista mare a meno di 100€ totali, non a testa, ma per 3, almeno per noi, 2 adulti e una bambina è stato così.

Presto detto: la Bulgaria è una meta adatta a tutti e per tutte le tasche, perfetta se amate i musei e la storia, o la natura incontaminata, se preferite la movida e la tintarella la costa del Mar Nero sarà per voi un paradiso, grandi hotel, ombrelloni di paglia e durante l'happy hour 2 cocktail al prezzo di uno!

Sono 2 gli itinerari che vengono proposti maggiormente dalle agenzie: la visita al monastero di Rila e l'escursione ai vicini 7 laghi, bellissimi posti senza dubbio, ma noi abbiamo deciso invece di noleggiare un auto e tracciare un itinerario tutto nostro.

Prima di tutto qualche dritta:
Per noleggiare un auto in Bulgaria (le auto partono a grandi linee da 7€ al giorno) occorre la carta di credito, niente Bancomat, prepagate o carte di debito; se non avete una carta di credito il mio consiglio è quello di cercare su internet i noleggi auto vicini all'aeroporto, scrivete loro una mail dicendo che siete disposti a lasciare la caparra in contanti e molte di loro accetteranno, ve lo scrivo per esperienza personale, questa è una regola che vale in molti paesi dell'est Europa.
Noi ci siamo affidati a Top Rent a Car, distano poche centinaia di metri dall'aeroporto, vi vengono a prendere al gate e vi accompagnano alla vostra macchina, ed al ritorno quando lasciate la macchina vi riaccompagnano in aeroporto aiutandovi con i bagagli; sono gentilissimi e disponibili, le loro auto sono nuove e sicure, ed in più vi lasciano con un piccolo regalo al momento dei saluti, il nostro era una palla di vetro con dentro una miniatura del monastero di Rila, sono davvero super consigliati, noi ci affideremo a loro anche per il prossimo viaggio!

Non abbiate paura, c'è chi vi dirà che le strade sono dissestate e i cartelli solo in cirillico, niente di più sbagliato, le strade sono nuovissime, e tutti i cartelli riportano scritte in inglese, munitevi di un buon navigatore e perdersi sarà impossibile.
Gli abitanti nei piccoli paesi non parlano inglese, ma sono così gentili che cercheranno il modo di capirvi, ci sarà chi cercherà di farsi capire a gesti, chi vi spiegherà la strada in 10 parole, ognuna di una lingua diversa, cercando di farsi capire, chi invece vi trascinerò dall'amica, che vi poterà a sua volta da una signora anziana che vende le ciliege del suo albero a bordo strada, che chiamerà suo marito intento a raccogliere il miele, li scoprirete con sorpresa che i Bulgari amano l'Italia, e che un buon 80% di loro ha fatto una vacanza a Venezia, o il viaggio di nozze a Roma, o ha un fratello a Como, e una buona parte di loro si è sudiata l'Italiano prima di partire ed ancora se lo ricorda (dopotutto io mi sono studiata il cirillico prima di partire per la Bulgaria e probabilmente se non avessi avuto una buona maestra anni fa, che me lo insegnò con pazienza, avrei ottenuto scarsi risultati)

Questo è stato il nostro itinerario, in questo post ho deciso di concentrarlo in 5 giorni.

Giorno 1 Belogradchik e Magura
2 ore e 56 minuti di macchina dal centro di Sofia



Belogradchik è una piccola città situata ai piedi del Balcani, vicina al confine con la Serbi, è conosciuta per le formazioni rocciose che coprono una superficie di 90 Km quadrati e arrivano fino a 200 metri di altezza, al tramonto queste rocce in arenaria e pietra calcarea, modellate nel corso di milioni di anni dal vento e dalla pioggia si colorano di rosso.
Superando la città vi ritroverete su una strada in salita, seguendo le indicazioni per la fortezza di Kaleto arriverete alla parte più conosciuta, tenendovi sulla sinistra e seguendo le indicazioni per il ristorante Mislen Kamak, arriverete ad un piccolo punto panoramico molto bello, vi consiglio di pranzare in questo ristorante, si mangia bene ed i prezzi sono bassissimi, qui trovate specialità Serbe e Bulgare, inoltre il panorama è mozzafiato!

La fortezza di Kaleto è immersa in questo meraviglioso e strano paesaggio, dalla cima potrete godere di una bellissima vista sulla vallata e sulla città, si paga un ingresso per entrare circa 3€ a testa.
Questa fortezza fu costruita dai romani e poi ampliata dai bizantini, dai bulgari e dai turchi, la sua particolarità è quella di avere le mura che si fondono quasi letteralmente nella roccia,il posto è molto suggestivo, all'uscita troverete piccole bancarelle di contadini che vendono miele.


Da qui fate rotta per la grotta Magura, circa 10 minuti di macchina, la lunghezza totale della grotta è di 2,5 km, la temperatura media annuale va dai 12°C ai 15°C, portatevi una felpa, o meglio ancora un giacchetto impermeabile.
La grotta si formò naturalmente 15 milioni di anni fa nella collina calcarea di Rabisha, qui sono state ritrovate ossa di diverse specie preistoriche, come l'orso e la iena delle caverne, la volpe, il lupo, il gatto selvatico e la lontra, oggi la grotta è abitata da quattro specie di pipistrelli, tra cui il pipistrello dalle orecchie di topo e il pipistrello di Schreiber.
Tuttavia i pipistrelli non sono l'attrazione principale delle grotte, lo sono invece le pitture rupestri risalenti al post-Paleolitico, al tardo Neolitico, al Mesolitico e alla prima età del bronzo, idipinti più antichi sono stati stimati avere tra gli 8.000 e i 10.000 anni. 
I disegni rappresentano cerimonie religiose, scene di caccia e raffigurazioni di divinità.


Consiglio: 
Partite la mattina presto da Sofia, in modo da visitare la fortezza di Kaleto e poi fare una sosta al ristorante Mislen Kamak, partite poi alla volta della grotta Magura, seguendo il navigatore, la grotta infatti non è ben segnalata, saprete di essere arrivati solo quando vi ritroverete davanti ad un piccolo hotel abbandonato con un affresco fi un pipistrello viola, a questo punto dovrete lasciare l'auto e proseguire per il vialetto sterrato in salita che si trova sulla destra dello spiazzo.
Vi consiglio anche di chiamare prima di andare, o comunque di arrivare prima delle 15:30 dato che la grotta chiude prestissimo, a volte anche alle 16:30, ma se avvertite c'è la possibilità che vi aspettino.

Mislen Kamak: Belogradchik 102, Belogradchik 3900, Bulgaria
Magura: Rabisha Lake, Rabisha 3938, Bulgaria
Fortezza di Kaleto: ul. "Dedo Bozhin" 15, 3900 Belogradchik, Bulgaria


Giorno 2 Karlukovo Prohodna
1 ora e 18 minuti di macchina dal centro di Sofia 


 Karlukovo è il piccolissimo paese che attraverserete per andare a visitare le Prohodna, qui tante case sono abbandonate, noi ci siamo imbattuti in un ristorante in rovina con un bellissimo camino ancora intatto e visibile dall'esterno, sarete sorpassati da carretti trainati dai cavalli, attenzione ai pali della luce ed ai comignoli sui tetti, in maggio- giugno si popolano di nidi di cicogne!
Proseguite e fermatevi alla grotta, viene chiamata "Gli occhi di Dio", ed è una cavità carsica lunga 262 metri famosa per i due enormi lucernari formatisi grazie al processo di erosione, sembrano proprio due occhi giganti.
Non sono solo questi due lucernari ad aver creato un alone di mistero intorno a questa grotta, ma anche il fatto che, a seconda di come la si guarda, la grotta si trasforma in un volto umano, sotto gli occhi si trova infatti una protuberanza che sembra un naso.
Se avete fortuna ed incontrate un temporale lo spettacolo sarà unico, noi siamo entrati con il sole, ed una volta dentro ha iniziato a diluviare, i tuoni rimbombavano nella grotta e gli occhi piangevano!
Se non avete fretta fate una sosta al passo di  Iskar Gorge, un valico che passa attraverso i monti Balcani, collegando Sofia a Mezdra, il panorama è molto suggestivo.

Consiglio:
qui il clima cambia velocemente, i temporali sono brevi ma forti, portatevi qualcosa per ripararvi.
I panorami per raggiungere la grotta sono fantastici, partendo da Sofia nelle campagne circostanti vi imbatterete (in maggio) in campi in cui svolazzano milioni di farfalle bianche, non è raro imbattersi in tartarughe, sciacalli e aquile, attenzione alle vipere dal corno!
Nei boschi bulgari si trovano anche tantissimi lupi.


Giorno 3 Plovdiv 
1 ora e 22 minuti di macchina dal centro di Sofia 


Lasciate Sofia e dirigetevi verso il Mar Nero, partite la mattina presto e fate tappa a Plovdiv, capitale storica della Tracia è nota per la bellezza del suo centro storico in stile rinascenza bulgara, con gli edifici meglio conservati della nazione, la parte antica si fonde con il viale moderno, cuore pulsante della città, ricco di locali e negozi che vendono prodotti a base di rose, la Bulgaria produce infatti il 70% dell'olio di rose che troviamo in commercio in tutto il mondo, Plovdiv non è distante dalla valle delle rose, di cui parleremo più avanti.
Non potete non andare a visitare il teatro romano, attrattiva principale, anche se l'odeon e lo stadio sono altrettanto belli, dedicatevi perciò alla parte antica e poi visitate la parte nuova, dove tra un vicono e una fontana troverete resti di antiche mura.

Consiglio:
partite presto da Sofia e dedicate tutta la giornata all'esplorazione di Plovdiv, c'è davvero molto da vedere.
Comprate i piccoli cofanetti di legno intagliati a mano contenenti piccoli flaconfini di olio di rose purissimo.
Da qui procedete verso Sunny Beach, così sarete pronti per trascorrere il quarto giorno di vacanza sulla costa del Mar Nero.


Giorno 4 Sunny Beach Nessebar
3 ore e 45 minuti di macchina da Sofia 


Noi ci siamo goduti il Mar Nero per ben 5 giorni, ed in effetti se volete concedervi tanto relax e una bella vita questo è il posto che fa per voi, tuttavia se avete poco tempo e volete verdere assolutamente tutto svegliatevi la mattina presto, lasciate il vostro hotel di Sunny beach e dirigetevi immediatamente a Nesebar, conosciuta anticamente col nome di Mesembria, una delle città più antiche della Bulgaria, è davvero carinissima, piena di ristorantini in cui si mangia ottimo pesce alla brace.
Perdetevi nei vicoli ed ammirate i resti delle numerose chiese, in antichità si raccontava che a Nesebar ci fossero più chiese che case, ed ancora oggi è possibile ammirarle.
Concedetevi un pranzo a base di pesce e correte a fare un bagno nel Mar Nero, fate una breve sosta sulla spiaggia, sgranocchiate un'aragostina comprata da uno dei tanti venditori che vi passeranno accanto, rilassatevi in uno dei tanti locali sorseggiando un drink sulla spiaggia, ed al tramonto fate un salto al piccolo luna park, guardate il sole che si inabissa ed andate a riposarvi.


Consiglio:
i ristoranti chiudono abbastanza presto la sera, cenate verso le 19, andate a letto presto e partite all'alba, per essere a Sofia prima di pranzo.


Giorno 5 Sofia
 3 ore e 45 minuti di macchina da Sofia 


Sofia non è grande, potete tranquillamente visitarla in mezza giornata, concentrando le cose ovviamente, sicuramente una meta imperdibile è la cattedrale di Aleksandr Nevskij,
alta 45 metri; il campanile contiene 12 campane e misura 50,52 metri, occupa un'area di 3170 m² e può contenere al suo interno più di 5.000 persone.
Fino al tardo pomeriggio è possibile trovare nei giatdini dietro la cattedrale i mercatini che vendono quadri e icone religiose,da qui prendete un taxi e raggiungete vitosha boulevard, la via dello shopping, ammirate la grandissima piazza alla fine della via con l'enorme fontana e dirigetevi al ristorante Cosmos, che da solo vale il viaggio.
Al Cosmos troverete cucina Bulgara rivisitata in chiave moderna, imperdibili i dessert a base di rosa, il Bloody Mary con la Rakija il tipico liquore Bulgaro, e la trota, una specialità tipica.
Più avanti dedicherò un post apposito a questo ristorante, uno dei migliori della mia vita.


Consigli:
Al Cosmos ordinate il menù degusstazione con vini e cocktail abbinati e non ve ne pentirete!

CosmosLavele St 19, 1000 Sofia Center, Sofia, Bulgaria




venerdì 13 luglio 2018

Lenticchie nel bosco, quando il veg è chic

Piatti vegani gourmet?
Niente di più facile!
Chi lo ha detto che i vegani mangiano solo tristi insalatine?
Esistono piatti totally Veg degni di essere serviti ad un signor ristorante, basta un po' di fantasia e qualche accortezza per gli abbinamenti e il gioco è fatto.

La domanda principale da porsi è: cosa deve avere un piatto vegano per essere un piatto non solo buono, ma appagante?

- Consistenza
- Temperatura
- Acidità
- Dolcezza
- Sapidità

Se in un piatto vegano riuscite ad unire tutti questi elementi non rimpiangerete nè carne nè pesce.
Un piatto che contiene carne, anche se in minima parte, e non come elemento principale, racchiude in se il grasso della carne, che conferisce dolcezza e sapidità, la carne in questione porta nel piatto la consistenza; la carne infatti, a differenza della verdura, ha una masticabilità migliore, questo conferisce al nostro corpo un senso di sazietà maggiore, per questo quando siamo a dieta ci dicono di mangiare lentamente e masticare più a lungo ogni boccone, perchè il cervello invierà con più facilità quello stimolo che ci farà pensare di essere sazi.
La consistenza è fondamentale, per verificare quello che vi ho detto provate a prendere 2 zucchine, di quelle piccole e dolci, dello stesso peso, grattugiate finemente la prima e conditela con olio e sale, tagliate a fette la seconda, grigliatela e conditela con olio e sale.
Mangiate la prima prima a pranzo, noterete che ha una cosnistenza leggera, morbida, che quasi si scioglie in bocca, come la classica insalata, prima di cena mangiate invece la zucchina grigliata bella calda.
Noterete che dopo la zucchina grigliata, nonostante la quantità sia uguale a quella grattugiata, vi sentirete più sazi; questo è dovuto anche al fatto che il calore aiuta, ma alla base c'è la consistenza, la zucchina grigliata sarà croccante, con una consistenza più simile ad una fettina di carne bianca  che ad una verdura, questo ci farà sentire più sazi e quindi appagati.
Stessa cosa per il calore, un piatto caldo, sia esso di carne, pesce o verdura, ci farà sentire un po' più pieni, provate con una zuppa calda e poi assaggiate la stessa zuppa fresca, noterete la differenza.
Quindi, abbiamo capito che dare consistenza, cioè una bella masticabilità, ci fa sentire più sazi, più appagati e non solo, al palato il piatto sembrerà anche più saporito, la consistenza carnosa nel piatto di oggi è data dalle lenticchie cotte ma ancora leggermente croccanti e dalle alghe wakame.
Acidità e dolcezza sono due cose che solitamente vanno di pari passo, quando mangiamo un piatto con ingredienti di una certa dolcezza, cerchiamo sempre di aggiungere una parte acida, facciamo alcuni esempi: il limone sulla bistecca o sul pesce, l'aceto nell'insalata o sulle carote saltate, c'è chi addirittura mette limone o aceto sulle patatine fritte...
Ecco perchè è importante non solo fare un piatto consistente, ma anche ben bilanciato nei sapori, se riuscite ad unire dolcezza e acidità al palato il piatto risulterà più interessante, più "completo", entra poi in scena la sapidità, si sa, aggiungere sale ad un piatto lo migliora sempre, tuttavia la sapidità e salinità di ogni elemento possono essere esaltate non solo dal sale, ma da estratti di erbe aromatiche, in questo caso il rosmarino, dalla salsa di soia, che è sapida di suo, dalla piccantezza (se leggera), in questa ricetta sono presenti in dosi minime, ma minime davvero, tabasco verde, più dolce e delicato di quello rosso, e zenzero fresco, ripeto, le quantità sono minime, ma provate a toglierli e noterete immediatamente la differenza.

Lenticchie nel bosco
 



Per le lenticchie

100 g di lenticchie secche
acqua
sale

Sbollenta le lenticchie in acqua bollente salata fino a che si saranno ammorbidite leggermente, scolale e  trasferiscile in padella.

Per l'estratto di rosmarino

una manciata abbondante cime di rosmarino

Sbollenta per 1 minuto le cime in acqua bollente salata, scolale e tuffale in acqua e ghiaccio, passa in estrattore e tieni da parte.


Per il gel di soia, estratto di rosmarino e zenzero

50 g di estratto di rosmarino
1 pezzetto piccolissimo di zenzero
50 g di salsa di soia
20 g di salsa di soia shoiu
30 g di acqua
1 g di agar agar
3 g di spirulina
25 g di olio evo gusto delicato

Unisci in un pentolino tutti gli ingredienti tranne l'olio, mescola e porta a bollore, cuoci per 2 minuti e fai raffreddare.
Frulla il gel ottenuto aggiungendo l'olio a filo, trasferisci in un biberon.

Per l'essenza nebulizzata di rosmarino

20 g di estratto di rosmarino
20 g di olio extra vergine d'oliva delicato
1 goccia di tabasco verde
1 g di sale

Unisci tutti gli ingredienti, mescola bene e trasferiscili in un contenitore con nebulizzatore spray.

Per le lenticchie saltate

2 spicchi d'aglio in camicia
30 g di olio evo gusto robusto
1 rametto di timo
1 rametto di rosmarino
brodo vegetale 1 l
sale
pepe nero macinato fresco

Soffriggi gli spicchi d'aglio, rosolali per bene da entrambi i lati, schiacciali ed eliminali, aggiungi il rosmarino e il timo e lascia soffriggere un minuto, aggiungi quindi le lenticchie e porta a cottura aggiungendo poco brodo vegetale per volta, dovranno risultare morbide ma consistenti.
Infine quando saranno cotte e ben asciutte, salale e pepale, tieni in caldo.

Impiattiamo

I condimenti:

20 g di polvere di olive nere disidratate
2 cucchiai di polvere di spinaci disidratati
1 cucchiaino di polvere di shiso disidratato
1 cucchiaio di mango verde essiccato (Amchur)

I germogli:

50 g di alghe wakame congelate
germogli di barbabietola
germogli di borragine
germogli di ravanello bianco o daikon
acetosella
aghi di rosmarino fritti
aneto selvatico fiori e foglie
fiori di dente di cane

Disponi sul piatto uno strato di lenticchie, condiscilo con 7 puntini di gel di soia.
Trita finemente le alghe wakame e disponile sopra i untini di gel di soia.
Spolvera la superficie delle lenticchie con la polvere di spinaci, alternata con la polvere di mango verde, disponi in di fianco alle alghe la polvere di olive nere, spolvera il tutto con lo shiso disidratato.
Disponi sulla supericie i germogli e i fiori, condisci i germogli spruzzando dell'essenza nebulizzata di rosmarino e servi.



martedì 3 luglio 2018

La spada nella roccia

Questo è un piatto che avevo in mente di fare già da un po', finalmente mi sono decisa, e l'ho realizzato per il contest indetto da My Social Recipe, grazie a questa ricetta sono passata in semifinale, e giusto ieri ho saputo che grazie alla ricetta "Campi di fragole" sono riuscita ad arrivare in finale, sono davvero emozionatissima!

La spada nella roccia è un piatto in cui, letteralmente, il pesce spada è incastonato dentro una finta roccia.
Adagiata sopra un morbido strato di mousse di olio alle erbe se ne sta una delicata insalatina di germogli di barbabietola, mizuna viola, germogli di ravanallo, finocchietto e coriandolo, il tutto impreziosito da una croccante granella di pistacciho, a dare un tocco in più, fiori e germogli di aglietto selvatico.
Il pesce spada, trasformato in una galantina, è avvolto da un croccante strato di finta roccia al nero di seppia.

La spada nella roccia




Per la galantina di pesce spada

400 g di ritagli di pesce spada
400 g di passata di pomodoro La Fiammante
80 g di tentacoli di seppie
100 g di polpa di gamberoni
50 g di pisellini finissimi
500 g di mollica di pane

2 albumi
2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
1 presa abbondante di peperoncino macinato
1/2 cucchiaino di aglio tritato finemente
1 pezzetto di porro tritato finemente
1 presa abbondante di sale
1 presa abbondante di pepe nero macinato grossolanamente


Preriscaldate il forno a 180°.
Unite tutti gli ingredienti, tranne i tentacoli di seppia, i gamberoni e i piselli, nel robot a lame e frullate fino ad ottenere un composto liscio, aggiustate di sale e di pepe, unite quindi i piselli, i tentacoli tagliati a cocchetti e la polpa dei gamberoni, precedentemente pulita.
Trasferite il composto in una teglia da forno in silicone, dai bordi alti, e cuocete per circa 40 minuti, quindi fate raffreddare.
Una volta che sarà fredda tagliatela in sezioni, ripassatele in forno per 10 minuti a 200° per farle asciugare.

Per la mousse di olio alle erbe


1 mazzetto di prezzemolo
1 mazzetto di mentuccia
1 mazzetto di finocchietto
1 mazzetto di aglietto selvatico
4 cucchiai di limone
1 foglio di colla di pesce
200 ml di olio extra vergine Fam
1 presa di sale

Ammollate la colla di pesce in acqua fredda, quando sarà morbida fatela sciogliere sul fuoco a fiamma bassissima insieme ad un cucchiaio di acqua, unite le erbe, il succo di limone e l'olio, salate, frullate e trasferite in frigo a solidificare, prima di servire si sarà formata una gelatina, unite quindi alla gelatina un cucchiaio di olio, frullate ancora e vedrete formarsi una mousse spumosa.

Per lo strato di roccia croccante 

40 g di caolino
60 g di lattosio in polvere
Una presa di aglio in polvere
1/2 cucchiaino di nero di seppia
n.1 cucchiaino di salsa di soia
1 presa di sale
acqua q.b






Unite tutti gli ingredienti, tranne l'acqua, che dovrete aggiungere a filo fino ad ottenere una sorta di pastella, immergete le sezioni di galantina nella pastella, infilzatele con un coltellino come se fosse una spada ed infornate in forno ventilato a 60° per 50 minuti, la finta roccia dovrà seccarsi perfettamente, come una meringa, risultando asciutta e croccante, una volta pronta fate intiepidire la superficie.

Per la misticanza di germogli

Germogli di ravanello
di finocchietto
di aglietto selvatico
di barbabietola
di mizuna viola
granella di pistacchi
fiori di aneto.

Impiattiamo

  
Disponete un generoso strato di mousse di olio alla base del piatto, adagiatevi sopra abbondante granella di pistacchio e i germogli, ultimate adagiando con delicatezza la galantina, servite subito!


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