"Possis nihil Urbe Roma visere maius"
"non potrai mai vedere nulla più grande di Roma"
scriveva Orazio.
La città eterna ha il dono di entrare nel cuore delle persone, e dare un senso di maestosità e di grandezza.
Tutto di Roma fa pensare alla gloria ed all'eternità, in ogni passo che compiamo sulle sue strade è racchiusa la storia di secoli, ogni angolo è pregno di tracce lasciate dai più famosi artisti.
Dall'antichità, fino ai giorni nostri Roma è stata un'egregia protagonista della storia, palcoscenico di grandi uomini e di grandi menti.
Come si può non amare Roma?
Ah, io la amo davvero, credo di amarla alla pari di quanto amo Parigi...
Iniziamo il mio raccontino breve ma ispirato:
Mercoledì 26 maggio 2010 sono andata a Roma,
mi hanno chiamata per un provino (incrociamo le dita!!!!).
Sono partita dalla stazione della mia città, che per chi non lo sapesse ancora è Livorno, alle 9 e 16 in punto.
Mp3 e libro alla mano ed ero pronta ad affrontare da sola il lungo viaggio, credo sia stata la prima volta che ho fatto un viaggio così lungo da sola.
Il tempo è passato velocemente, e mi sono ritrovata alla stazione di Roma Termini in un lampo (o quasi...) accolta da 2 delle mucche della Cow Parade 2010,
che immagino sappiate cosa sia,
è una mostra d'arte contemporanea che vede le sue opere sparse per le più grandi metropoli del mondo, questa volta, fino al 4 luglio, tocca a Roma, 100 opere, o mucche, di altrettanti artisti esposte tra piazze e vicoli di Roma, alcune molto carine e simpatiche,
anche se io speravo di vedere la mucca nella tazza di caffè che avevo visto alla tv.... Data l'ora mi sono fermata a pranzo per poi chiamare un taxi per farmi portare a destinazione.
Il provino credo sia andato bene, ma per scaramanzia me ne starò zitta zitta e buona buona.
Reduce dalla mia ultima esperienza a Roma (quando diventai chef del piacere Voiello) ho chiamato un taxi e mi sono fatta lasciare in Piazza di Spagna, trovandomi abbastanza bene a Roma ho deciso di farmi una lunga passeggiata ed un piccolo tour di chiese e monumenti.
Dunque, eravamo rimasti al Taxi;
dovete sapere che Livorno è una città molto piccola, e non ci salterebbe mai in mente di prendere un Taxi per andare da un capo all'altro della città, piuttosto un autobus, quindi, tutto ciò che c'è da sapere sui Taxi, una buona Livornese lo impara da "Sex and the City" e le più giovani da "Gossip Girl"...
Salgo sul Taxi molto tranquillamente, e con fare quasi da diva esordisco con :
"piazza di Spagna per favore!"
mi sistemo i capelli, un'aggiustatina al rossetto e voilà, è come se prendessi il Taxi tutti i giorni ^^.
Mi faccio lasciare in Via Condotti, un giro tra vetrine e poi,
cartina alla mano, decido di raggiungere la mia prima meta:
Piazza di Spagna,
dove, miei cari lettori ho pensato a voi, quello che mi ha colpito di più di Piazza di Spagna è stato un piccolo banchetto in un angolo, prima di svelarvi cosa vendeva devo precisare, per farvi capire bene perchè ero così stupita, che benchè mi trovassi in pieno centro di Roma alle 15 di un'assolata giornata di fine maggio,
sembrava di essere in Sicilia, in pieno agosto, sole caldissimo e non un filo di vento..
E questo banchetto,
che se fosse per me avrebbe venduto granite e ventagli, vendeva... Caldarroste!!! Si si, proprio le caldarroste, deliziosissime castagne arrostite...
Quelle che l'inverno ti scaldano pure l'anima, e che da noi vengono chiamate "ballotte" e da li il detto "caldo come una ballotta" ringraziando il cielo per il loro potere ustionante,
ma ringraziando il cielo a Dicembre a - 2 ° ,non a maggio a +32°!!!
I Tedeschi, e non avevo dubbi, in calzini sandali e pantaloncini color cachi ne facevano scorta complimentandosi con il venditore....
Ad ogni modo Roma non delude mai,
in ogni angolo c'è lo "zampino" di qualche genio dell'arte, la fontana ai piedi della scalinata di Trinità dei Monti è stata scolpita dai Bernini ("dai" perchè l'hanno scolpita il padre ed il figlio insieme).
Da li, mi sono diretta verso Piazza Barberini, rigorosamente a piedi a vedere
la Fontana del Tritone,
fontana che fu commissionata da Papa Urbano VIII a Lorenzo Bernini nel 1642.
Proseguo per "Via delle 4 fontane", dove ad ogni angolo dell'incrocio con Via del Quirinale troviamo una fontana incastonata nel muro.
Proseguo ancora, ed arrivo in Piazza S. Bernardo,
dove si trova una piccola chiesetta,
"S.Maria della Vittoria"
al cui interno è situata un opera di rara bellezza:
L'Estasi di Santa Teresa.
Molti di voi l'avranno forse vista nel film "Angeli e Demoni" tratto dal famoso thriller di Dan Brown,
cioè, hanno visto magari la fedele riproduzione, visto che non è stato dato il permesso di effettuare le riprese nei luoghi sacri.
Scultura del Bernini realizzata in marmo e bronzo tra il 1647 ed il 1652 è un capolavoro che denota una rara maestria e lascia a bocca aperta.
Da li poi sono andata
in Piazza della Repubblica
dove si trova la Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri,
ed appena varcata la soglia sono stata avvolta da un senso di pace. La particolarità di questa basilica è la meridiana del Bianchini che la attraversa,
questa meridiana fu voluta da Papa Clemente XI nel 1702 per dimostrare la correttezza del calendario Gregoriano. Questa è stata praticamente la mia ultima meta,
a questo punto un giro per vetrine, un bellissimo souvenir per la mia piccolina: una maglietta con il colosseo e Romeo degli aristogatti disegnato con scritto "Er mejo der Colosseo. Roma" simpaticissima!!!
Una capatina
al Teatro dell'opera,
un nuovo libro per passare il viaggio in treno (niente di più azzeccato di "Angeli e Demoni di Dan Brown" dopo la mia giornatina a Roma).
Mi prendo un frappè e mi avvio passo passo alla stazione,
aspetto le 18.00 e prendo il diretto per Livorno,
di tempo per leggere ne ho avuto grazie ai 50 minuti di ritardo del treno...
Che giornata meravigliosa!!!!
Grande Gatta....gran bella recensione con un tocco di storia...!!!!!
RispondiEliminaLa prossima volta ti accompagno!!!!! XD