Di quelle grandi e polpose, che nascein quella zona denominata "Perla del Tirreno", una di quell poche zone dove ancora l'acqua è cristallina.
L'acciuga nuota e nuota.
A Sorrento conosce i limoni ed il loro profumo, e lascia l'Italia con un bagaglio culturale di ricette, impara a conoscere nuovi metodi di cottura, ed abbandonando le coste della Sicilia, dorata come il suo sole, apprende la frittura.
Nuota e nuota, fino a raggiungere le coste del Marocco, dove conosce nuovi profumi e nuove spezie, e tornando a casa, l'acciuga striata di verde e di blu, si trasforma in un'acciuga che porta con se il sapere delle coste Tirreniche, e la storia delle coste Meditteranee.
Ecco le nostre acciughe.
Questa mattina, quando sono uscita a far commissioni, mi sono fermata ad un nuovo negozietto aprto pochi giorni fa.
Il negozietto in questione vende pesce surgelato, e lo stavo per snobbare, perchè io cercavo acciughe, mica filetti surgelati di sgombro.
Vado a prendere il pane, entra una signora prima di me, e con la ragazza al banco si mette a chiacchierare del nuovo negozio.
Apprendo che non vendono solo pesce surgelato:
- si si hanno anche il fresco!-
- veramente?-
- si, lo abbiamo visto noi, stamani mattina è arrivata una cassa di acciughe che ancora si muovevano!-
E quando mai da me le acciughe arrivano vive!?
E quando mai mi lascio scappare una grandissima occasione come questa!?!?!?
Mi precipito a comprare le acciughe.
Belle, fantastiche, non ne vedevo da tempo di così belle, lucide, turgide e cangianti, e.... Vive!
Arrivata a casa dovevo render giustizia a queste acciughe.
Un'pò perchè giorni fa ho visto Gordon che soffriggeva dei pesciolini invece di friggerli in abbondante olio ( e mi ha messo voglia di acciughe), un'pò perchè Cristina ha riaperto la raccolta sulle acciughe, e questa volta, non potevo non partecipare!
Quando sono così buone e fresche è un piacere cucinare le alici in padella.
Eper creare questa ricetta dovete proprio immaginarvi il viaggio verso le coste del Marocco.
Il Viaggio di un'Acciuga
200 g di acciughe della costa Livornese
1 cucchiaio di miscela di spezie Profumo di Marocco*
100 g di farina
sale e pepe q.b
olio extra vergine d'oliva Novis Azienda Iannarilli Ferruccio
Lo so, ve lo state chiedendo, e parte di voi magari leggendo "Miscela di Spezie Profumo del Marocco" ha pensato di rinunciare, perchè col cavolo che l'alimentari sotto casa la vende...
E no, non la vende perchè è una mia invenzione....
Profumo di Marocco
1/2 cucchiano di semi di cumino
1/2 cucchiaino di semi di coriandolo
10 grani di pepe di sichuan
2 chiodi di garofano
5 macinate di pepe nero
1/2 peperoncino tritato
In una padella fate tostare le spezie, lentamente ed a fuoco dolce, quindi riducetele in polvere con il mortaio.
Il frullatore non vale!
Non si ottiene la stessa "granulosità"!
Incidete la pancia delle acciughe, eliminando l'intestino, mi raccomando, devono rimanere intere!
Scaldate 4 cucchiai di olio in padella (antiaderente).
Mescolate le spezie alla farina.
Infarinate le acciughe dopo averle ben lavate, quindi passatele in padella, dove l'olio sarà bollente!
Cuocete fino a che non si formerà una bella crosticina dorata, sentirete un buon profumino!
Servite spolverando con una pioggia di prezzemolo fresco tritato, sale e pepe.
A piacere condite con del limone.
Lo so, nella miscela di spezie i chiodi di garofano possono sembrare strani, ma vi assicuro che il gusto è perfettamente equilibrato!
stupende! e che voglia di fare lo stesso viaggio....ma non a nuoto :-)
RispondiEliminagrazie!
Cris