Io invece sto bene nel mio, a cucinare in silenzio.
Fortuna che l'ho convinta ad ascolatere un'pò di musica classica mentre faceva i compiti per casa, almeno un'pò di relax me lo ha concesso.
Adesso è qui che saltella, vuole accendere il forno per cyocere un drago di Fimo, perchè è fissata con i draghi, e giustamente, adesso che lo abbiamo fatto, giustamente lo vuole cuocere.
Stamani però, le ho preparato una cosina buona buona per merenda!
Un dessert molto semplice, che sono felice di aver realizzato.
Molto felice in realtà, perchè finalmente ho trovato i vassoi giusti per i miei dessert, si, lo so, sembra una sciocchezza, ma per una come me, fissata con la pasticceria, ogni dettaglio è importante, ed il vassoio è alla base di un desert buono e ben presentato.
Tantopiù che finalmente potrò portarli in giro in modo elegante, quando andiamo a cena al mare, perchè questi vassoini hanno anche dei graziosi ed eleganti coperchi trasparenti per poter trasportare le vostre creazioni.
Non vedo l'ora che arrivi il caldo per poter cenare nuovamente fuori, a Castiglioncello con i piedi infilati nella sabbia, o a Chioma.
E con i vassoi Poloplast finalmente potrò trasportare in modo elegante i miei dessert ( chi mi conosce lo sa, li trasportavo usando i piattini delle tazzine del caffè...).
Melita
Il dessert a base di birra e mele
Alla base di questo dessert ci sono 2 ingredienti, che è fondamentale siano ottimi, il primo, ovviamente è la mela.
Scegliete mele freschissime, croccanti e succose, anche miste vanno bene, ma l'importante è che siano:
A: Mature
B:Non ammaccate
C:Succose
Il secondo ingrediente fondamentale per un'ottima riuscita è la birra; la birra in cucina "funziona" come il vino, non sfumereste mai un risotto all'astice con un vino sconosciuto venduto nel cartone (non lo fareste mai, vero!?!?!) perchè in cottura l'alcol sfuma e se ne va, ma il sapore rimane, ed è per questo che è fondamentale un vino buono (ottimo è meglio) in pasticceria è la stessa cosa, per fare i dolci si può tranquillamente usare un vino dolce, un passito o perchè no, anche la birra.
Le regole per utilizzare la birra in pasticceria sono due:
La prima regola fondamentale è che la birra sia artigianale, magari un'pò densa, e deve essere una Signora Birra.
La seconda è tenere a mente che ogni birra ha le sue caratteristiche ed il suo sapore, perciò, abbinatela al dessert con saggezza.
Non usate birra scura o troppo forte se volete esaltare note fruttate, una birra scura si abbinerà perfettamente con il caffè, la liquirizia o il cioccolato fondente o al latte, una birra rossa, con sentori di nocciola starà benissimo con la frutta dal sapore pronunciato come i cachi, il melograno o gli agrumi, o perchè no, il caramello e la frutta secca.
Una birra chiara, come quella che utilizzeremo oggi, si sposa a meraviglia con la frutta, il miele ed i fiori...
Per questo dessert ho utilizzato la birra Flea "Costanza" birra chiara dal gusto fresco, leggermente fruttata, poco amara, cremosa, non pastorizzata, non filtrata e rifermentata in bottiglia.
Per la base di frolla
400g di farina
100g fecola
60 g di zucchero
1 cucchiaio di malto d'orzo
1 tuorlo
150 g di ottimo olio extra vergine d'oliva
170g di Birra Flea Costanza
1 cucchiaino raso di lievito per dolci
1 pizzico di sale
Unite tutti gli ingredienti nel robot a lame e frullate fino ad ottenere un impasto compatto.
Trasferite in frigo coperto dalla pellicola e fate riposare 1 ora.
Quindi stendete su un piano, ricavate tanti cerchietti ed infornate, in forno già caldo a 180° per circa 25-30 minuti.
Per il budino di mele
300 g di centrifuga di mele*
1 cucchiaio di zucchero
3 g di agar agar
1 pizzico di cannella
semi di 1/4 di bacca di vaniglia
Unite tutti gli ingredienti in un pentolino, frullate con il frullatore ad immersione, quindi trasferite sul fuoco e portate ad ebollizione.
Fate sobbollire per un paio di minuti quindi versate il composto negli stampi a semisfera.
Io uso gli stampi a semisfera della Silikomart.
Fate raffreddare
*ottenuta centrifugando 4 mele circa, con l'aggiunta di qualche goccia di succo di limone.
Per il croccante al mandarino e semi di girasole
4 cucchiai di semi di girasole
6 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di succo di mandarino
la scorza grattugiata inemente di un mandarino.
Unite tutti gli ingredienti in un petolino antiaderente, trasferite sul fuoco e mescolate costantemente.
Una volta che lo zucchero si sarà caramellato versate il composto su un piano rivestito di carta da forno.
Fate raffreddare.
Componiamo il dessert
Alla base del dessert disponete il cerchietto di frolla, quindi la semisfera di budino di mele.
Infine, aiutandovi con poco caramello liquido, il croccante di semi di girasole al mandarino.
Ho decorato con pagliuzze di foglia d'oro Berta Battiloro.
Ho servito il tutto su mini vassoi Golden Age Poloplast.
Birra Costanza - La Storia:
Costanza d' Altavilla, la "gran Costanza" celebrata da Dante,
colei "che del secondo vento di Soave / generò il terzo e l' ultima
passanza", fu madre dell' imperatore Federico II di Svevia.
Costanza appare a Dante nel cielo della luna e il Sommo Poeta ne evoca l' immagine regale e ne sottolinea la risolutezza nella scena politica non meno che la finezza morale, ricordando che " non fu dal ver del cor già mai disciolta".
Ma Costanza è anche il nome della prima moglie del sovrano svevo: figlia di Alfonso d' Aragona, la donna portò in dote al giovane consorte l'insegnamento di una vita colta, l'esigenza di un educazione di rango, la raffinatezza delle occupazioni e delle arti di corte. La Birra Costanza è dunque la birra delle due regine.
Costanza appare a Dante nel cielo della luna e il Sommo Poeta ne evoca l' immagine regale e ne sottolinea la risolutezza nella scena politica non meno che la finezza morale, ricordando che " non fu dal ver del cor già mai disciolta".
Ma Costanza è anche il nome della prima moglie del sovrano svevo: figlia di Alfonso d' Aragona, la donna portò in dote al giovane consorte l'insegnamento di una vita colta, l'esigenza di un educazione di rango, la raffinatezza delle occupazioni e delle arti di corte. La Birra Costanza è dunque la birra delle due regine.
Bellerrimo!!!
RispondiEliminaLo divorerei!
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