About me

L'arte è tutto ciò che nasce dal sogno, e plasmato dalle mani dell'uomo diventa realtà....

venerdì 21 febbraio 2014

Il mondo del food blog, ecco cosa non va...

A volte ci rimango davvero male, a vedere certe cose, un milione di clic ad una ricetta che anche mia figlia di 6 anni, bendata, saprebbe fare.
Sia chiaro, non è invidia nè tantomeno gelosia, questo blog, il mio, è nato per caso, per la voglia di condividere con voi ed imparare da voi.
E sono felicissima quando trovo un blog che mi piace, tanto che, con alcuni di voi è nata una fantastica amicizia, e vi basti pensare che sento più vicina a me una foodblogger conosciuta anni fa, che sta dall'altra parte del pianeta, che magari, la signora della porta accanto, che ormai "conosco" da una vita.

Perchè il mondo del food online, dei blog, è anche questo, un mondo senza limiti e senza confini, in cui, la grande passione che ci unisce, polverizza lingue, credo e distanze, e così siamo tutti uniti, dall'Italia al Marocco, dal Marocco all'India, passando per Singapore ed arrivando fino al Messico...
Dovremmo essere un grande gruppo, unito e solidale, ed invece, c'è sempre chi non perde occasione per fare cappottini o sminuire il lavoro degli altri.
Come vi ho già detto, ed adesso ripeto, ho aperto questo blog per condividere ed imparare, non perchè il mio scopo è andare il tv e diventare la nuova star mondiale dei fornelli, anche perchè, come mi si mette davanti ad una telecamera, divento rossa come un gambero e mi scordo pure l'Italiano, quindi, non sarei un gran bel vedere.
Tuttavia, in questi anni ho imparato tante cose dal popolo del food, e non solo ricette, ho imparato cose belle, si, a volte bellissime, ma a volte, sono arrivate anche le cose brutte, e lo diventavano ancora di più, quando queste persone, non avevano il coraggio delle loro azioni, e sparlavano, o in questo caso, "scrivevano" male di te agli altri...
Voglio dire, ma cosa ci guadagnano???

E quindi ho deciso di stilare un decalogo per essere o diventare un buon food blogger, buono ed onesto dovrei aggiungere....
Molti di voi non ne avranno bisogno, già lo so, ma alcuni ste cose dovrebbero leggersele, forse perchè dei punti non gli sono ancora molto chiari...
Lo so, mi attirerò le antipatie di molti, ma "quando ce vò, ce vò!"

Laspetto fisico, la bellezza o la non bellezza (che son comunque cose soggettive) non influiscono sul saper o meno cucinare, perciò sappiate che: "quella li è troppo appariscente, sempre truccata e pettinata, farebbe meglio a fare le passeggiate nella sua città invece di cucinare" è un offesa a se stessi, manco alla persona di cui si sta sparlando male, perchè un simile atteggiamento denota immaturità, inadeguatezza e sopratutto invidia.
E credetemi, non è bello!


I concorsi in cui vince chi ha più "mi piace" : diciamocelo, ci hanno leggermente rotto le scatole, ma ci mancherebbe, mica a voi che tentate di vincerli, ma a noi che ogni giorno, puntualmente, veniamo subissati di richieste di "metti il mi piace qui", "metti il mi piace li", metto subito le mani avanti, l'ho fatto anch'io, è!
Però mi sono resa conto che:
A: è inutile anche solo provarci, questi concorsi non li vince chi è più bravo ma solo chi ha più tempo da spendere a chiedere i "mi piace" alle amicizie che ha su facebook.
B: Vada una volta, anche due, passi la terza e se è dopo un paio di mesi pure la quarta, e così via, vi voto volentieri, ma se avete intenzione di partecipare ad eventi del genere una volta a settimana (e credetemi, c'è gente che lo fa), rischiate seriamente di far innervosire chi sta dall'altra parte dello schermo, che magari accede ad internet una volta al giorno, o una volta ogni due, e si ritrova la casella mail invasa da richieste...
C: Non vince la bravura, vince chi ha più amici, ed anche se mi è capitato di gareggiare e veder vincere, persone competenti, mi è anche capitato, di ricevere richieste di voti per sfide a due, in cui i due piatti, dei due rispettivi avversari erano: piatto n1 scatoletta di tonno e pomodoro a cubetti 995 "mi piace"; piatto n2 tagliatelline all'uovo, fatte a mano, con crema di porcini, fonduta di parmigiano e scaglie di tartufo, 4 "mi piace"...
Che poi ci mettete anche in difficoltà, è ovvio che io voterei il piatto numero 2, anche se poi a chiedermi il voto è la n1, che ha più diritto perchè magari è l'amica di Caio o perchè ti ha votata la volta scorsa...


Il copia e incolla non è un metodo alternativo di creare, è solo un copia ed incolla, è una grave mancanza di rispetto nei confronti di chi quel piatto lo ha cucinato, partendo dal mercato, cercando gli ingredienti, si è messo poi in cucina, si è impegnato, ha impiattato, ha fotografato, e poi arrivate voi, che copiate paro paro foto e testo, e lo spacciate per vostro...
Magari vi prendete pure i complimenti, e dite che era una ricetta banalissima: "si grazie, ma guarda, te lo devo dire, questa 7 veli era così semplice che in 5 minuti era pronta, quasi non mi sono sporcata le mani", e ce credo che non ti sei sporcata le mani, non l'hai fatta tu!
Sappi che, agli occhi di chi si accorge che il tuo è un mero "copia e incolla", sei tale e quale ad una bambina che di soppiatto ruba dall'album di famiglia la foto della propria comunione, e con colla e forbici, attacca, sulla faccia del chirichetto al suo fianco, la foto della faccia di Brad Pitt, giuro, non è credibile...


Le ricette del risparmio monetario o del risparmio delle meningi: guarda, apprezziamo tutti i tuoi enormi sforzi, e sono la prima a dire che la cucina è condivisione, perciò è sempre bene confrontarsi con gli altri ed imparare, e spero che tu in questo momento, confrontandoti con questo mio pensiero, non ti offenda...
Una ricetta "al risparmio di tempo" ogni tanto può capitare, ma se apri un blog, non lo fai per postare purè, riso in bianco, semolino, zucchine lesse e brodo...
Saranno anche buonissimi e: "come li faccio io non li fa nessuno", ma aprire un rotolo di sfoglia già pronta, e spalmarci dentro un sugo già pronto, non è cucinare, è assemblare...
E non puoi nasconderti dietro a scuse del tipo "sono una foodblogger non una chef", nessuno vuole che tu sia una chef e nessuno lo pretende, ma per fare il semolino non occorre essere foodblogger, voglio dire, basterebbe essere malati o neonati o ottantenni senza denti...
La scusa "ho un bambino piccolo non ho tempo questo riso in bianco è il massimo che posso fare" è identica a quella sopra, chi tiene un blog ha una vita, non è una persona che si alza per fare la spesa e cucina per fare le foto, la maggior parte di noi sono mamme, mogli, fidanzate, studentesse o lavoratrici, e se non abbiamo tempo per cucinare, non fotografiamo la frittata per metterla sul blog, semplicemente diciamo ai nostri lettori che il nuovo pargoletto ci porta via parecchio tempo, che gli orari a lavoro sono cambiati e sono così assurdi che, se vogliamo cucinare ci tocca farlo alle 3 di notte, oppure che, per problemi personali rimandiamo la prossima ricetta a data da destinarsi.
Un blog non è una rivista, nessuno si offende se il lunedì non la trova in edicola, o in questo caso online, il lettore lo capisce, non è un automa, chi sta dall'altra parte dello schermo è tale e quale a noi, magari tu che mi stai leggendo sei una mamma, o lavori un sacco, e sai benissimo di cosa sto parlando.


Non tutti siamo nati fotografi (purtroppo e per fortuna), scorrete pure il mio blog, agli inizi ero una 19 che scattava foto con il cellulare, a rivederle oggi mi ci prende il mal di stomaco...
Un blog con belle foto è certamente un blog con una marcia in più (io mi sono accaparata la retromarcia grazie alle mie foto da film horror), ma oltre che alla forma, è bene che ci sia sostanza...


Quando la tua ricetta è presa da uno scaffale: Ovvero quando fotografi grissini, biscotti o merendini che non hai fatto con le tue mani, ma hai preso dallo scaffale del supermercato, sappi che la metà di noi se ne accorge, perchè, chi almeno una volta ha provato a fare i pandistelle o le patatine pai sa benissimo che non vengono tali e quali agli originali e conosce le differenze, l'altra metà ci cascherà anche, ma quando proverà a farli senza risultato, tornerà da te a chiederti come hai fatto a farli così perfetti, a questo punto chiediti cosa risponderai...


E' un blog non un albero di Natale, quindi, vi prego, vi scongiuro, evitate sfondi neri con scritte gialle fosforescenti, puntatori con civette infiocchettate che sbattono le ali, orologi digitali che scandicono ore, minuti, secondi, giorni, mesi, anni e moto planetario nonchè segno zodiacale transitante nell'emisfero in quel preciso istante e relativo ascendente, con una stuola di bamboline tirolesi che viene fuori dall'orologio allo scoccare di ogni ora, fiocchi di neve che vengono giù come se piovesse e la canzone che parte mentre meno te lo aspetti ed impalla tutto, ve lo dico con il cuore in mano, una di queste cose può anche essere carina, ma non tutte insieme...




L'impiattamento è come uno stile di vita, ovvio che se vado al ristorante voglio trovare il piatto carino, ordinato e pulito, ma, questo è un parere mio personale, quando si parla di piatti della tradizione, mi piacerebbe anche vedere l'impiattamento tradizionale, altrimenti è una piatti della tradizione, si, ma riisitato, vorrei tanto vedere, se al tempo delle nostre nonne, una ribollita veniva servita in un bicchiere di cristallo...
Rendiamo onore alla tradizione, e lasciamo che il bello, a volte, lasci il posto al veritiero, o alla storia che c'è dietro....



Brodetto de Varagnola




E giusto a quest'ultima nota io mi aggrappo, per parlarvi di una ricetta della mia terra.
Questa ricetta è Istriana, nata sulle zone costiere, come spesso accade, simile a quella di tutte le altre zone costiere limitrofe.
E' una sorta di pesce in umido.
Anche qui sulla costa Toscana abbiamo tanti pesci in umido o brodetti, che dir si voglia, ma qui si usa l'aglio, ed il concentrato di pomodoro, in Istria invece, si usano i pomodori freschi rossi, più son rossi e meglio è, poco importa se son da insalata o da sugo, anche qui vale il detto "tutto fa brodo", e molto spesso, con il pesce si mette la cipolla, e nel soffritto, un sacco di prezzemolo.


La cottura tradizionale di questi piatti è quella lunga e lenta, quella in cui immaginate la moglie del pescatore, con la gonnellona, il grembiule e la pezzolina, con il pargoletto in fasce, che, mentre aspetta che il marito rincasi la sera, dimentica sul fuoco un gran paiolo di rame o di coccio, pieno dì acqua e di pesci, e la sera, pian piano, dopo un lento e quasi poetico sobbollire, ecco che il brodetto è pronto, saporito e ristretto, con il minimo sforzo ed il massimo risultato.
Per questa ricetta solitamente si utilizzano pesci economici o di fondale, di solito in Istria sono scorfani, gallinelle...
Io avevo a disposizione una bella Tracina "Varagnola" in dialetto Istriano, che poi altro non è che il dialetto Veneto, dato che l'stria è stata territorio latino dal 1400, e poi fu territorio Veneto, anche se continuano ad esserci i soliti 4 cani in storia che lo negano...



1 kg di varagnole o de scarpena
1/2 bicer de oio de oliva
6 spighi de aio
sal
600 g de pomidoro fresco
persemolo


Nater le varagnole.
Saltare ne l'olio li spighi de aio, col persemolo.
Nella tecia unir i pomidori, un fià de sal i lassar boir a fogo basso per zinque minuti.
Meter dentro le varagnole, coprir con tanta aqua.

Traduzione



1kg di tracine o scorfani
1/2 bicchiere di olio di oliva
6 spicchi d'aglio
sale
600 g di pomodori freschi
prezzemolo



Pulite le tracine.
Tritate il sale ed il prezzemolo, soffriggeteli nall'olio, in una pentola, preferibilmente di coccio.
Unite i pomodori a tocchetti, un pizzico di sale e saltate per cinque minuti.
Unite le tracine, coprite con acqua e lasciate cuocere a fuoco lento.

La cottura è lunga, la fiamma bassa un obbligo, altrimenti non si aromatizza per bene il sughetto.
Dopo circa 1 ora sarà pronto, lo vedrete perchè si sarà formato un bel sughetto.
A questo punto aggiustate di sale, se volete pepate e servite.
E' un piatto in cui ci si sporcano le mani, in cui si succhia la polpa del pesce, in cui si pulisce il piatto con la fetta di pane abbrustolito, quindi procuratevi un bel bavagliolino, tipo quello dei vostri bambini, o quello che vi danno in certi ristoranti prima di mangiare un aragosta ed iniziate!
Buon appetito!



19 commenti:

  1. Condivido il tuo lungo sfogo su molti foodblogger che si comportano così! Ne ho incontrati anch'io molti del genere... Per fortuna il web ti fa incontrare anche tante belle persone, pulite, generose, brave... e questo ti fa stare bene e compensare quelle del primo tipo :D
    Un abbraccio dalla Furlania
    Tiziana

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    1. Ciao Tiziana, concordo con te, avere il web a disposizione è una gran fortuna, ho stretto amicizie fantastiche grazie al blog, ed ho conosciuto persone splendide, vissuto attimi indimenticabili, alla fine, preferisco godermi e prendere solo il bello che tutto ciò ha da offrirmi!
      Ma di dove sei tu?
      Baci!

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  2. anche se non ho un blog di cucina,capisco cosa vuoi dire,ed è una riflessione generale che farebbe bene a molti blogger ,''food'' e non credimi ! brava !

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  3. Carissima Shamira concordo con quasi tutto quello che hai scritto, lo sai e ne abbiamo anche parlato, ad esempio, dei contest con i like, non sono mai stata d'accordo, faccio poco volentieri anche i contest dei blog perché non vinci perché hai fatto una buona e bella ricetta ma perché fai parte della casta, perché la casta esiste, si ahimée, le foodblogger stellate, immagino che anche tu ne conosca qualcuna...per il resto concordo con te sulle ricette copiate, sulle cose comprate e buttate lì come se fossero opera tua, io a tutto questo aggiungo la stagionalità, sono stufa di vedere fragole e ciliegie a dicembre, non è corretto verso le persone che ti seguono, le fragole hanno la loro stagione e vanno usate quando è il momento e già allora sono piene di pesticidi...gente piena di commenti, comprati forse, credo, perché non si possono avere 100 commenti sotto ad una pasta condita con una scatoletta di tonno, rimango basita nel vedere certe cose, essere foodblogger ha un significato diverso, vorrei che qualcuno riflettesse, quella di cui si parla è gente disposta anche a dire che l'olio a 2,99 è extravergine se qualcuno glielo regala, e tutto questo non va bene, l'unica cosa su cui sono poco d'accordo è l'impiattamento, secondo me una ribollita, se si sa fare, è mangiabile anche dentro ad una coppa di champagne, ciao carissima un abbraccio

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    1. Eccome se la casta esiste, ma per quanto riguarda i contest, posso dirti che ho avuto a che fare spesso con gente onestissima e non di parte, altre volte invece...
      Ma sono state più le volte in cui il giudice del contest non era di parte, e quindi era tutto pulito ed alla luce del sole.
      La stagionalità, brava, mica ci avevo pensato!
      Certo, che per quanto riguarda la stagionalità io son da bacchettare è!
      A parte le marmellate, che me le concedo tutto l'anno, mi è capitato a volte di postare "fragole a dicembre", ma mica per niente, è che a volte ripesco qualcosa tra le ricette fatte in precedenza e mai pubblicate, e siccome non ho niente sotto mano, pubblico quelle hehehehe!
      Lo so, lo so, mi meito una bella ramanzina!!!
      A parte le ciliegie, avevo un ciliegio, alla terra, che era vicino al camino, e si vede per il calore del fuoco, non so, mi fioriva sempre a dicembre!
      Difatti, quella dell'impiattamento era una nota mia personale, ma certamente è vero anche, che una buona ricetta, basta saperla fare, e poi la si può servire come e dove ti pare!
      Però credo anche che per certi piatti la miglior soluzione sia non elaborarli troppo, poi vabbè, mi rendo conto che parte di questo mio ragionamento viene dal fatto che sono una schiappa non solo a far le foto ma pure ad impiattare ed a volte non so come diamine servire quel determinato piatto e farlo sembrare appetibile.
      Prendiamo quello di oggi, ad esempio, è brutto vile, e penso che rimanga brutto anche in un calice di cristallo, tu come lo avresti presentato?
      Si accettano suggerimenti!!!

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    2. Shamira non così come l'hai presentato tu, primo ci voleva un piatto ovale molto grande, tinta unita, bianco, beige, un colore chiaro, un po' meno concavo, tanto non è molto brodoso, il pesce si sarebbe visto molto meglio, e soprattutto via tutta quella roba dietro...ciao carissima un abbraccio
      p.s. è un paio di mesi che ho progettato le sferette con l'agar-agar però c'è sempre qualcosa di più urgente, le farò, soprattutto per fare le fotografie, sono belle, diciamo fotogeniche ...

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    3. Ecco vedi, ora che me lo dici ce lo vedo anche bene nel piatto grande ed ovale, ma da sola mica ci arrivavo....

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    4. P.s: è vero, le sfere sono molto fotogeniche e fanno sempre un figurone, ma sono anche buone!
      Se hai bisogno di info sono qui!

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  4. ciao cara,
    concordo su tutta la linea, motivo per cui mi ero"disinnamorata"del mio blog qualche tempo fa...
    queste blogger avranno anche molti mi piace e contatti (che si possono anche acquistare,ci sono siti che vendono il servizio e gruppi su FB in cui ci si scambia like )ma si vede che non hanno passione.
    Attenzione nn dico mancanza di bravura,non sono nessuno per poterlo dire,,,ma piatti sterili o peggio vetrine di pasticceria fotografate..che tristezza!!
    poi arrivi tu con i tuoi piatti e nasce il dubbio..ma e'vero?ormai mi sono abituata cosi tanto ai tui "nulla e'quello che pare"che vedere questo scorfano quasi mi fa sentire piu'brava!!

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    1. Ahahahah ma tu sei bravissima!!
      Io sai, sperimento, ci provo, la mia cucina, che poi è quella di mia mamma, è sempre perennemente un disastro!
      Mi muovo tra fornelli e provette, e non sai che pasticci!

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  5. Ciao Shamira, io sono passata qualche volta da te e di te parlo spesso con Fabiana (Tagli e intagli) che so essere una tua grande amica e fan (tu però non mi hai mai degnata di una risposta ;-) Ho condiviso questo post nel mio blog perchè dice molte verità, verità che tutte conoscono ma poche hanno il coraggio di scrivere (ne va dell'audience!) Io ti smentisco su una cosa però, ho vinto molti contest,senza essere iscritta a fb e questo dimostra che la qualità può ancora vincere sulla superficialità e lapprossimazione. Mi è stato anche chiesto dall'azienda di quantificare le visite ecc. però io mi sono sempre ribellata. Credo che fb sia il nemico numero 1 per chi crede in ciò che fa, non è intelligente accontentarsi dei mi piace che poi sono dei "mi piace" a qualcosa che nessuno ha neanche letto o visto. Io sono una fedelissima del blog, dove sono sicura che chi arriva legge e capisce di cosa parlo. Non mi aspetto nulla da questo, per me il blog è fine a se stesso, non scriverò libri, non parteciperò a trasmissioni perchè se tu diventi rossa io divento viola, anche se, ai provini di Masterchef ti ho vista bella disinvolta, anche se indispettita da un Bastianich che "muoriva soffocato"... Forse dovremmo impararead andare per la nostra strada senza preoccuarci degli altri, alla lunga l'onestà, l'autenticità ed il talento pagano. Una tua commentatrice che, per altro abita a pochi kilometri da casa mia l'ho incontrata in un concorso in FVG, a malapena mi ha rivolto la parola con la conferma che nessuno è profeta in patria e che ognuno, se può, cerca di fare le scarpe e scalzare l'altro. Condivisione, parli bene, dovrebbe essere così ma questo è un mondo di protagonisti ed individualisti e a me non resta che continuare a sognare.Ciao e buon fine settimana.

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    1. Ohhh, ma questo non è un commento, è una lettera!!!
      Onoratissima di averti tra le mie pagine!!
      Adoro Fabiana, adoro la persona che è ed i lavori che fa, è una maga dei fornelli!
      Ogni amica sua è anche amica mia, quindi benvenutissima!
      Scusa se non ti ho risposto, non è un bel periodo (diciamo che lo scorso anno è stato da dimenticare e questo non è iniziato nel migliore dei modi) e riesco a stento a scrivere i post ed a rispondere ai commenti, quindi mi scuso tantissimo :((((
      E' lo so che ne va dell'audience, ma a volte un "chissenefrega" vale più di mille parole, tanto già so chi mi fa i cappottini dietro, e se uno si risente leggendo è solo perchè si sente colto in fallo, quindi, ben venga una scematura di gente che non mi apprezza per ciò che amo, faccio e penso.
      Riguardo ai contest mi riferivo proprio a quelli su facebook, dove vince la ricetta che ha più mi piace, li la qualità vince di rado...
      Ahahaha disinvolta io????
      A parte che hanno tagliato tutto quel che ho detto, compreso che per due spaghetti non è mai morto nessuno, e poi ero imbarazzatissimaaaaaa!!!
      Mai più e mai poi parteciperò a cose del genere che più che "talent" sono solamente "show", ormai la mia strada me la sono scelta, e dici bene tu, è bene seguire la propria strada senza preoccuparci degli altri; ma tu di dove sei?

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    2. Ciao Shamira, piacere leggerti,sia qui che da me, quella zuppa è fantastica, tu che sei più esperta potrai fare il caviale (Fabiama me l'ha insegnato ma io sono un'"asina":-D ) Io abito a Udine ma sono orgogliosamente Triestina e, come molti Triestini: tengo cuore Istriano (mia madre era di Rovigno) e questo "brodeto" che mi ha riportato al cuore tanti ricordi, raccontato nel dialetto sul quale noi triestini abbiamo ricamato su un'infinità di battute. Noi Triestini siamo dei ragazzacci, ora vivo a Udine, città diversa, mentalità diversa, gente seriosa, un pò snob ed io ho dovuto moderarmi ed anche, mio malgrado, rattristarmi ;-) Buona domenica :-)

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    3. Fare il caviale non è poi così difficile,, quello con ll'agar agar poi è semplicissimo! Penso che ci riusciresti senza problemi!!!
      Ma dai, quindi anche tu di origine Istriana!!!
      Si, il cuore rimane inspiegabilmente li, anche a distanza di generazioni....
      Sai che siamo in tanti, dopo la pubblicazione dell'articolo del 10 febbraio su Il Tirreno, dove raccontavo la storia dell'esodo vissuta dalla mia famiglia, mi hanno contattata davvero tante persone...
      Non rattristarti mai però!!!!
      Baci!

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    4. Quindi le foto di molte ricette sono una presa in giro? Non ci avevo mai pensato!

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  6. Siamo un istituto finanziario specializzato nel sostenere progetti, aiutare anziani, disoccupati, mutui e pensionati, con un tasso di interesse del 3% durante il periodo di rimborso.

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