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L'arte è tutto ciò che nasce dal sogno, e plasmato dalle mani dell'uomo diventa realtà....

mercoledì 11 dicembre 2013

Il Grinch

Natale è il giorno più silenzioso dell'anno.
Poco importa quale sia la religione che segui, o il Dio in cui credi, Natale è silenzio, sempre.
Anche se ci sono delle famiglie felici radunate nelle case, sotto l'albero, anche se i bambini non vedono l'ora di essere svegliati per scoprire cosa hanno ricevuto...
Il Natale è silenzio, le strade sono vuote, ed a parte qualche fugace apparizione di poche persone indaffarate a portar pacchetti e rintanarsi velocemente nei portoni, non si vede nessuno per strada.
Lo si aspetta, tutto l'anno, specialmente quando siamo bambini, ed attendiamo con ansia il momento in cui l'albero verrà addobbato, in cui le luci si accenderanno, in cui decoreremo la casa, ma poi, succede che cresci, e ti rendi conto che le decorazioni, per quanto belle, non fanno il Natale.
Che una volta arrivati al 25, l'ora di pranzo non arriva mai, ma poi è un attimo che è già buio, e che il Natale è passato, e dovremmo fare i conti con un nuovo anno ormai alle porte.
Il Natale non è fuori, è dentro di noi, e per quanto lo si desideri e lo si attenda, a volte, dentro di noi, il Natale sparisce, e ci lascia in silenzio, a guardare i minuti della giornata tanto attesa che ci scorrono via come granelli di sabbia tra le dita.
Le persone dicono che a Natale bisogna essere più buoni.
Dubito che la bontà, quella vera, si manifesti solo una volta l'anno, penso invece che molte azioni, siano indotte, più che dal desiderio di essere più buoni, dal fatto che ci rendiamo conto di essere arrivati, su carta, alla fine di un altro anno, e guardando indietro, vediamo qualche cosa bella che vale la pena di ricordare, e qualche cosa brutta, che vorremmo dimenticare, o a cui vorremmo porre rimedio, ed usiamo la scusa del Natale per chiedere perdono, per essere a nostro modo più generosi, per fare qualche buona azione.

Che poi, non credo che alle porte del paradiso, la buona azione che ti redime da una vita di scelleratezze, sia quella che hai compiuto a Natale, anche perchè, il significato di "buona azione" si è perso.

Nessuno invita alla propria tavola il barbone che dorme sulla panchina all'angolo della strada, anche se poi quel barbone, fino a pochi mesi prima, era quello che chiamavamo "Signore" e che ci serviva il pesce al banco del mercato, e poco importa se è uno sconosciuto che ci sorrideva tutti i giorni, lui, non merita la nostra buona azione.
La merita invece quel pugno di parenti, che non sopportiamo, troppo diversi da noi, con quei modi di fare altezzosi ed ignoranti, quei parenti di cui abbiamo parlato male per l'intero anno, allora si, loro meritano la "buona azione", ma invitarli al cenone di Natale, cancella forse tutto ciò che è stato fatto o detto?
Perchè una cosa del genere ci fa sentire meglio?
Nessuno chiede mai scusa, come si deve, a Natale, si pensa invece, che un regalo costoso, o un pacco in più, possano fare la differenza, per riconquistare stima e affetto di quella persona a cui durante l'anno abbiamo fatto un grande torto.

Come se il perdono si potesse comprare.

Perchè a Natale siamo più buoni?
Perchè ci danniamo giornate intere per cercare i regali a persone che durante l'anno non vediamo nè sentiamo mai, e che il solo pensiero di dover spendere tutti quei soldi ci fa venire la nausea?
E vorremmo passare quel tempo speso a cercare regali per delle persone che chiamiamo amici, ma che in realtà sono perfettamente estranei, a riposare, o a non pensare a niente.
Però non sta bene non fare il regalo, allora, spendiamo i nostri soldi, per fare i regali a queste persone, in base a quanto hanno speso loro l'anno scorso, non in base all'affetto, ma al valore dell'oggetto che ci hanno affibbiato un anno prima.
Passiamo ore a ordinare casa, e l'attesa di questi individui, più estranei del barbone all'angolo, ci stressa, perchè deve essere tutto in ordine, perchè i bambini devono essere ben pettinati e con il vestito appena stirato, perchè dobbiamo essere impeccabili e dare l'idea della perfetta famiglia felice che vive in una casa finta, quasi una cartolina casalinga degli anni 50, o una pubblicità di un surgelato.


Ed intanto, dentro di noi, mandiamo a quel paese queste persone, che dovevano presentarsi ormai più di mezz'ora fa, e ci tocca stare li, ad attenderli, mentre i bambini si lagnano, i parenti si annoiano, e mentre tutti, vorrebbero solo mettersi in ciabatte a leggere il nuovo libro, o guardare la messa alla tv, o giocare con il nuovo aeroplenino sotto l'albero, per terra, senza paura che il vestito si possa spiegazzare.

Ma poi, quando arrivano queste persone, che attendiamo, ecco che, automaticamente, si trasformano in grandi amici, e tra baci ed abbracci ricordiamo con piacere l'ultima volta che li abbiamo visti, appunto un anno prima, ci scambiamo i regali, speriamo dentro di noi che se ne vadano presto, e poi, la sera, quando anche l'ultimo parente che noncurante ha finito il panettone, con grande dispiacere del nipotino che reclamava l'ultima fetta per impiastricciarsi le manine, se ne va, tiriamo un sospiro di sollievo.
Poi guardiamo la tavola, i piatti da lavare, ed anche se l'unica cosa che vorremmo è stare sul divano a guardare con i bambini, il solito film Natalizio, trito e ritrito, diamo uno sguardo alla sala, e sbuffando ci mettiamo a ripulire.
Ecco il Natale Italiano.

Ed io mi chiedo: ma come mai le persone vogliono essere più buone solo a Natale?
Essere più buoni, non significa fare delle azioni, che noi giudichiamo "buone", e che servono a far sentire meglio noi, ad alleggerirci la coscienza, fare delle buone azioni è tutta un'altra cosa...
E' aiutare la signora sconosciuta , è sorreggere quell'anziano in difficoltà, è offrire qualcosa a chi non se lo può permettere, è fermarsi a parlare con quel signore triste, ed ascolatere le sue storie, che nessuno ascolta più, perchè i nipoti sono cresciuti, e non vanno mai a trovarlo.
E la ricompensa più grande, di tutto questo e molto altro, è vedere il sorriso delle persone che cerchiamo di aiutare, perchè la felicità di una buona azione, non viene dall'averla compiuta, viene dalla sua buona riuscita, quando la persona che abbiamo davanti ci sorride con il cuore.

I regali non fanno la felicità, i regali costosi ancora meno, donare un qualcosa di costoso e di marca, non ci farà guadagnare la stima della persone che abbiamo difronte, donare qualcosa di ricercato non farà si che quella persona ci perdoni più facilmente, un pacchetto ben incartato non cancellerà tutto ciò che è stato fatto, o non fatto, durante l'anno...

La felicità la fa la sincerità, la presenza di quella persona che ha piacere a stare li con te, la felicità è fare qualcosa insieme, la felicità la fanno le cose semplici, i sorrisi spontanei, gli sguardi sinceri, i regali incartati male, ma che sono fatti con il cuore, quei parenti e quegli amici che, anche se non vedi da anni, sai che per te ci saranno sempre, non solo a Natale, perchè te ci sarai sempre per loro, e perchè c'è un legame speciale che vi unisce.



Frosty The Cheeseman


Questo è uno sfiziosissimo antipasto, facilissimo da preparare, lo si può preparare anche con molto anticipo, e poi, basta servirlo con crostini croccanti ed abbrustoliti, o grissini.
La base si presta a mille varianti, io vi do tre idee, ma voi potrete sbizzarrirvi ed aromatizzarlo al gusto che più vi piace!

Per la base (per 3 omini di neve)


150 g di formaggio spalmabile tipo quark
100 g di caprino
20 d di stracchino
30 g  di parmigiano grattugiato
1 presa di sale


Unite tutti gli ingredienti, mescolandoli con una forchetta, quindi dividete il composto in tre ciotoline.

L'aromatizzazione


Pesto Roi
Aroma al Tartufo Flavourart
formaggi misti (io ho utilizzato un formaggio di Capra Olandese all'aglio ed ortica)

Dopo aver diviso il composto in 3 parti uguali, procedete ad aromatizzarlo.
Nella prima ciotolina unirete l'aroma al tartufo, nella seconda una punta di pesto, nella terza formaggi misti grattugiati.


Componiamo il piatto


Versate il composto nel sac à poche, quindi procedete creando tre "pallette" che formeranno poi il corpo del nostro pupazzo di neve.
Ripetete l'operazione.
Decorate i pupazzi di neve con verdurine, noci, mandorle, pistacchi....


Le Varianti


La base del composto ormai la sapete, potrete però sostituire parte del formaggio con della ricotta, e tritare dentro al composto delle noci,  otterrete una buona crema spalmabile ricotta e noci, ma così via se volete osare, parmigiano & pere, se volete andare sul classico basteranno erbette fresche tritate, o sullo chic, con crema di porcini!




1 commento:

  1. Ma che carini questi omini di neve! e saranno senz'altro buonissimi! Grazie per le tue ricette (ti ho scoperta grazie al tuo-utilissimo-libro) e auguri per un sereno Natale del cuore..sempre. :)

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