Non ci dovrebbe esser bisogno di dirlo: non andate a far funghi per conto vostro se non siete esperti o accompagnati da un esperto, ad oggi i casi di avvelenamento sono ancora un numero preoccupante, e molte volte le conseguenze sono irreversibili; perciò, se raccogliete dei funghi non affidatevi ai metodi dei nonni per decidere se sono o meno commestibili.
di un cucchiaio d’argento, di uno spicchio d'aglio e della cipolla utilizzata in cottura insieme ai funghi, o per mescolare nel caso del cucchiaio, sia sinonimo di tossicità, in realtà non è assolutamente così.Cottura o essiccazione non sono metodi per eliminare il veleno dei funghi, purtroppo, al contrario di quanto si possa pensare, questa è una credenza molto diffusa...
Un'altro mito da sfatare è che gli animali non mangino i funghi velenosi.
I funghi dai colori sgargianti o troppo cupi non sempre sono letali, periò neanche il colore è indice di tossicità, esistono infatti funghi bellissimi, color crema o bianchi, gradevoli al sapore ed all'aspetto, che hanno mandato molte persone in ospedale, l'Amanita primaverile ad esempio rientra in questa categoria ed è uno dei funghi più velenosi in circolazione.
Il funghi sonoun alimento abbastanza completo, hanno un ottimo valore energetico, un alta percentuale di acqua e sono facili da digerire.
Poveri di grassi, ricchi di fibre, sono ottime fonti di vitamine, sopratutto di vitamina D, e contengono minerali e Potassio, utili al mantenimento di una buona salute.
Per questo è bene non sottoporli a cotture troppo lunghe, così facendo si preservà una parte delle loro proprietà.
A parte alcuni funghi come porcini o shitake essiccati, la maggior parte possiede un sapore delicato, che è bene non denaturare troppo con cotture aggressive, ogni tipo di fungo ha una sua cottura o un suo abbinamento preferito, anche se quasi tutti amano essere abbinati al prezzemolo.
I funghi dai sapori decisi, come Shitake e porcini amano l'abbinamento con tartufi e formaggi, i funghi dal sapore più delicato, come gli champignon si sposano alla perfezione con la panna, mentre quelli piccoli e consistenti, come i chiodini o gli shimeji si prestano ad abbinamenti più rustici, come mais e farina di mais, ed a cotture più aggressive, provateli fritti, non ve ne pentirete.
I funghi vanno raccolti e cucinati, evitate di conservarli a lungo in frigorifero, si deteriorano velocemente.
Se avete dei funghi freschi e non sapete proprio che farci avete più opzioni per conservarli: pulirli e taglirli a cubetti o a fette e congelarli ben chiusi in sacchetti ad uso alimentare,
conservarli sott'olio in barattoli di vetro,
seccarli per poi farli rinvenire al momento giusto in acqua calda.
Attenzione però, solo i funghi più grandi e grassocci danno il loro meglio se essiccati, altro trucco importante, non gettate mai l'acqua calda in cui li fate rinvenire, ma unitela a sughi, zuppe, pasta o risotti per insaporirli ulteriormente, nel caso della pasta anche nell'acqua di cottura!
I funghi vanno a braccetto con la storia dell'uomo, ad esempio, in Cina, esiste un fungo utilizzato da centinaia di anni, chiamato anche "fungo dell'immortalità" per i benefici che apporta all'organismo, il Reishi viene ad oggi utilizzato per preparare liquori, infusi e tisane, e la scienza ha recentemente appurato che il suo alto contenuto di sostanze nutritive, minerali e vitamine fa si che sia veramente un prezioso alleato della nostra salute!
Già lo so, che come molti altri, siete abituati a consumare sempre i soliti funghi, ma sapete che si stima che ci siano circa 1 milione di specie di funghi al
mondo?
A oggi soltanto il 10% dei funghi è stato
identificato e catalogato dagli studiosi; internet oggi ci offre infinite possibilità, una di queste è quella di acquistare ingredienti provenienti da ogni parte del mondo, esistono funghi di ogni forma, colore e sapore, provate a cercarli, acquistarli e ad utilizzarli in cucina, rimarrete stupiti!
Ad esempio, provate i sempre più diffusi Shiitake, provenienti dall'estremo Oriente, ricchi di vitamine e minerali, questi funghi crescono sul tronco degli alberi di quercia, da cui prendono il nome, "shii" significa infatti "quercia" e "take" si traduce dal Giapponese come "fungo".
La loro polpa è consiste e carnosa, il sapore molto salino, per questo sono perfetti da utilizzare nelle zuppe.
I funghi Enoki invece sono un po' i modelli dei funghi, con il loro gambo esile e bianco, sembrano quasi dei piccoli e sinuosi giunchi che si stagliano verso il cielo.
Hanno un sapore delicatissimo, ben lontano dal cugino Porcino, quasi dolciastro, la loro consistenza è croccante e nonostante la loro "longilineità" hanno una buona masticabilità.
Sono ottimi anche crudi, o in serviti in abbinamento a uova, pesce o salsa di soia.
Anche i funghi Shimeji sono ottimi, come forma ricordano molto i pioppini, ma sono più teneri, con uno spiccato gusto di nocciole, dal retrogusto legnoso e leggermente amarognolo, ottimi alla brace e fritti, sono, se non sottoposti a cotture troppo lunghe, ottimi alleati della salute, in quanto ricchissimi di vitamina B.
Che dire invece dei Cardoncelli, sicuramente più facili da trovare sul nostro territorio e nei supermercati, rispetto agli Shimeji o agli Enoki, sono ricchissimi di Vitamina C, il loro sapore è inconfondibile e persistente, per questo sono ottimi anche solo passati in padella e saltati con uno spicchio d'aglio ed un filo d'olio, serviti così o su una bruschetta.
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