Fino al 1700 la pizza era servita condita con solo formaggio, una sorta di focaccia condita, non dissimile a quella che conosciamo oggi.
Anche Alexandre Dumas, nel 1843, scrive estasiato di questa delizia e dei suoi vari condimenti, con olio, formaggio e pesce, una bontà infinita.
La pizza marinara nasce nel 1700, ma la "vera" pizza, la Margherita, emblema del nostro paese, nasce nel giugno 1889, vede i natali a Napoli, patria di questa prelibatezza, data alla luce da Raffaele Esposito, che in onore della Regina Margherita di Savoia, condì questa pasta lievitata con salsa di pomodoro, mozzarella e basilico, con i colori della bandiera Italiana.
Riscosse così tanto successo che anche oggi è conosciuta in tutto il mondo.
La pizza è la star della cucina, la conoscono tutti, da occidente a oriente, dal più piccolo al più grande, e tutti la amano, c'è poi chi la preferisce classica, o senza formaggio, chi la condisce con strati e strati di ingredienti, chi la cuoce alla brace, e chi la corona con ingredienti costosi e ricercati come l'oro.
Ognuno ha la sua ricetta, ma la regola base è sempre la solita, per fare la pizza ci vuole amore e passione, la pizza va amata, fin dal primo momento, fin da quando il pensiero della sua preparazione accarezza la nostra mente.
Ho sempre amato preparare la pizza, ogni volta inventavo condimenti diversi e modi insoliti per servirla, a volta mi ispiravo alle regioni, alle nazioni o ai luoghi, e così nasceva la Pizza Sirenetta, con polpa di granchio, patè di wakame e scampi, la Pizza Primavera, con asparagi selvatici, pinoli tostati, mozzarella di Bufala e scaglie di Grana, o la Francesce, con brie, radicchio rosso, fiori di aglio selvatico e noci tostate, la delicata fiori di zucca, robiola e gamberoni, e poi quella di oggi, d'oro puro, si perchè d'oro sono i "pomi" che la coronano, d'oro è la corona della Regina della Mozzarella, ovvero quella di Bufala, d'oro è lo zafferano e l'olio con cui si accompagna, e d'oro è la foglia che la impreziosisce...
Pizza Gourmet Golden Age
ovvero
Pizza con Mozzarella di Bufala Campana, Pomodorini Gialli del Piennolo, Zafferano dell'Aquila, Ricotta dura Pugliese e salsiccia
1 kg di farina tipo 00 W 240-260
500 g di acqua
1 cubetto di lievito di birra
15 g di sale
Intiepidite l'acqua e trasferitela nell'impastatrice, scioglietevi il lievito di birra ed il sale, azionate l'impastatrice ed iniziate ad impastare aggiungendo la farina a filo, lavorate fino ad ottenere un impasto liscio e senza grumi.
Coprite l'impasto con un panno di cotone e tenete in un luogo caldo fino lasciando lievitare fino al raddoppio.
Una volta che l'impasto sarà lievitato dividetelo in palline di circa lo stesso peso, 6 palline per pizze medie, 4 per pizze grandi, quinditrasferite in frigorifero per una notte.
Una volta tirate fuori dal frigo lasciate che le palle di impasto lievito fino al raddoppio.
Stendetele dando loro la classica forma della pizza e conditele.
Io ho condito con:
Mozzarella di bufala
Pomodorini Gialli del Piennolo
Salsiccia
Ricotta dura Pugliese
Foglie di Basilico
Infornate fino a doratura, io ho infornato le mie pizze in un forno a legna, penso si veda, ed ho cotto direttamente su pietra, una volta sfornata la pizza l'ho condita con un filo d'olio extra vergine gusto robusto, emulsonato con una presa abbondante di Zafferano dell'Aquila
una macinata di pepe nero
fiori eduli misti a piacere (borraggine, nasturzio, aglietto selvatico)
foglia d'oro Berta Battiloro
una manciata di ricotta salata
Servite subito!
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