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L'arte è tutto ciò che nasce dal sogno, e plasmato dalle mani dell'uomo diventa realtà....

giovedì 2 maggio 2019

Tartufi di camembert di bufala e mandorle


Giusto ieri vi ho postato una ricetta con gli ultimi tartufi marzuoli che avevo in cucina, una freschissima e velocissima tartare di vitella con pesto dicavolo nero ed ovviamente tartufo, ma per chi ama questo fungo ipogeo come me, ebbene si, il tartufo non è un tubero come molti credono ma un fungo ipogeo, è possibile averlo comodamente a disposizione per tutto l’anno, basta avere un patè in barattolo, di quelli buoni, da utilizzare all’occorrenza.
Di solito con i patè si condiscono paste e risotti, ma ci sono tanti modi per utilizzarlo, io ad esempio ho realizzato una cosa che mi frullava in testa già da un po’: dei finti tartufi di camembert di bufala con patè di porcini e tartufo, ricoperti di polvere di porcini, shitake e olive nere, ed impreziositi da foglie d’oro.
In pratica una ricetta che quasi si spiega da sola, ma che contiene anche una nota particolare conferita dalle mandorle e dal parmigiano, che ben si sposano con funghi e tartufi.
Tartufi di camembert di bufala




 400 g di camembert di bufala privato della crosta
100 g di mandorle spellate
100 g di parmigiano
Pepe lungo
Sale


Macinate finemente le mandorle fino ad ottenere una farina, passate la polvere ottenuta in forno a 80° per 10 minuti in modo da “asciugarla”.
Grattugiate il parmigiano ed unitelo al camembert, aggiungete anche la farina di mandorle e il patè, pepate e aggiustate di sale se necessario, lasciate questo composto a riposare per 10 minuti in frigorifero.

Per la copertura


5 funghi shitake secchi
Qualche lamella di porcino secco o essiccato
Polvere di olive nere al forno 1 cucchiaio

Se partite da ingredienti freschi tagliateli sottilmente e lasciateli essiccare nell’essiccatore per una notte a 60°.
Frullate gli ingredienti fino ad ottenere una polvere.

Finitura e impiattamento


Crostini

Prelevate con due cucchiaini delle piccole porzioni di impasto di camembert, rotolatele nella polvere per la copertura, a questo punto con le mani procedete a dare un forma irregolare, cercando di imitare un tartufo.
Disponete i tartufi appena ottenuti su un vassoio, decorateli con la foglia d’oro e serviteli accompagnando con crostini croccanti su cui spalmare i tartufi.


In foto l'affettatartufi de I Genietti

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