C’è un
piatto che non annoia mai, che non è mai scontato o banale, che si presta ad
innumerevoli abbinamenti e che riesce sempre a rinnovarsi.
Di cosa sto
parlando?
Ma della
pizza naturalmente!
Perché nel
posto giusto anche il classico abbinamento “pizza e birra” non è mai banale, è
il caso della pizzeria Disapore a Cecina, dove la pizza diventa gourmet e dove
gli abbinamenti con la birra o con il vino sono studiati nei minimi dettagli,
tanto che organizzano apposite serate per proporre delle degustazioni che sono
autentiche esperienze.
A
trasformare spicchi di pizza in opere d’arte ci pensa Gabriele Dani, bastano
pochi minuti in sua presenza per capire che è una persona fuori dal comune, e
che dietro ad ogni sua creazione ci sono tanta pazienza e conoscenza quasi
maniacale dei prodotti che il territorio Italiano ha da offrire; pazienza nella
ricerca delle farine, dello studio, della lievitazione, l’amore per ogni impasto
che nasce tra le sue mani e piano piano cresce, cullato dal tepore e dal tempo,
attenzione per la qualità di ogni singolo ingrediente e ricerca, tanta ricerca,
che gli permette di servire pizze condite con ingredienti abbinati in maniera
magistrale, vogliamo ad esempio parlare della pizza con doppia cottura?
Il suo
impasto è realizzato con grano macinato a pietra e viene lasciato lievitare per
36 ore, viene poi cotto al vapore con essenza di tè nero ed infine passato al
forno tradizionale, per un risultato croccante e friabile fuori e soffice
dentro, unica nel suo genere.
Ho avuto il
piacere di partecipare ad una serata di degustazione e ne sono rimasta piacevolmente
colpita, che non siamo nella solita pizzeria lo si capisce subito dopo la prima
occhiata al menù, si può scegliere infatti tra 3 tipi di impasto differenti,
Tipo 2 macinato a pietra, multicereale o tradizionale, che possono essere
proposti in altrettante consistenze diverse: in doppia cottura al vapore e poi
passata in forno a legna, con base croccante a cottura prolungata o soffice con
cornicione alto e ben lievitato, alchè è possibile procedere con la scelta
degli ingredienti con cui condirla, una visita qui e Gabriele Dani vi aprirà gli
occhi su un mondo nuovo, cambiando il vostro modo di vedere la pizza.
Tutte e tre
le basi sono altamente digeribili e molto leggere, nonché realizzate con
ingredienti salutari, una volta che vi sarete alzati da tavola non avrete sete,
non vi sentirete appesantiti, ma sazi e felici, e questo è ciò che ogni buona
pizza dovrebbe fare: farvi star bene.
Non ci vuole
molto a capire che gli ingredienti con cui vengono condite le pizze sono frutto
di un’accurata ricerca sul territorio dei migliori prodotti Italiani, anche se
la maggior parte degli ingredienti è a km 0, come i salumi appositamente
realizzati dal norcino di locale, o i formaggi dei caseifici di zona, come pure
i vari tipi di peperoncino…
Torniamo
alla nostra serata degustazione, presentata dalla bravissima Cristina Galliti
con gli abbinamenti studiati dall’esperto birraio Simone Cantoni.
Il Menù
Zonzelle,
burrata affumicata e prosciutto di parma
Focaccia di
trebbie, burro e acciughe di Cetara
Il tutto
accompagnato da una Forst Felsen Keller
Le zonzelle
erano leggere come nuvole, la focaccia di trebbie croccante al punto giusto,
ripiena di burro soffice e spumoso ed arricchita dalle acciughe di Cetara, l’abbinamento
con la Forst mi è piaciuto molto, per iniziare ci è stata servita anche qualche
fetta di pane appena sfornato con olio Toscano, tutto ottimo, ma con il senno
di poi, con quello che abbiamo assaggiato dopo potrei dire che la serata è
iniziata quasi in sordina, per poi esplodere in fuochi d’artificio di gusto e
sapore!
Pizza al
vapore con impasto piccante, tataki di tonno, cipolle caramellate e soncino in
abbinamento a Cristine 5.9 Märzen, iniziamo con il descrivere l’impasto,
dopotutto è dall’inizio del post che ve lo decanto tanto, questa è stata la
pizza che il mio ragazzo ha adorato di più in assoluto, la piccantezza si sentiva
ma non era invadente il tonno succoso, la sua nota ferrosa smorzata dalle
cipolle caramellate, la nota fresca del soncino, l’impasto soffice ed etereo
ricoperto da una lievissima crosticina croccante che a parole non si piò
descrivere, pizza favolosa, abbinamento perfetto, birra sublime!
Pizza
croccante con petto d’oca affumicato, spinacino e salsa ai lamponi in
accompagnamento a Forst Sixtus, ho sempre adorato la pizza croccante, e l’oca,
e la salsa ai lamponi, perciò immaginate quanto ho adorato questa pizza, l’abbinamento
oca e frutta è quasi un classico dell’alta cucina, solo un gran maestro può
avere la brillante idea di riproporlo in una pizza, immaginate: la base
croccante, leggera e fragrante, il petto d’oca tagliato in succulente e morbide
fette dal leggero aroma affumicato che riprende la nota di brace della pizza
cotta a legna, la salsa di lamponi che sgrassa il piatto e lo spinacino che da
uno sprint in più, ancora me la sogno e la birra era fantastica.
La soffice,
pizza verace Margherita, San Marzano, Basilico, fiordilatte e pecorino romano
in abbinamento alla birra La Mancina del Birrificio del forte, sicuramente la
pizza più classica della serata, eseguita in modo magistrale, per un attimo mi
è sembrato di essere nuovamente a Napoli!
Buono l’abbinamento,
buonissima la pizza, ma ormai le due pizze precedenti mi avevano rapito il
cuore.
Arriva il
momento del dessert, due pizze: la dolce margherita, con base croccante
spolverata di zucchero, servita con spuma di bufala, pomodori caramellati,
basilico e polvere di caffè, e l’erborinata, con formaggio erborinato vaccino e
confettura di susine ramasin, entrambe in abbinamento alla birra Fortezza Nuova
del Piccolo Birrificio Clandestino, qui vorrei soffermarmi un po’ di più.
Inizialmente
mi sono immaginata che avrebbero servito la solita “Pizza dolce”, quando nel
menù ho letto “la dolce Margherita” ho pensato a qualche rivisitazione con un
semplice impasto di pizza ricoperto, che so, da confettura di fragole, invece
mi è arrivata una pizza con l’impasto croccante e quasi caramellato, sovrastata
da un pomodoro dolce, e chi mi conosce sa quanto io adori utilizzare il
pomodoro per creare dessert, dopotutto sono anni che li abbino a fragole, frutti
rossi e lamponi per creare svariate mie ricette, comunque, tornando alla pizza, la
nota aromatica del basilico e la polvere di caffè a bilanciare il tutto, voi
non avete idea della sorpresa che è stata questa pizza, è imperdibile, una
delizia, un’esplosione di sapore che quasi commuove, tutto il ristorante ha
chiesto il bis, questo la dice lunga.
Poi ho
assaggiato l’erborinata, partiamo dal dire che il formaggio era di qualità
eccellente e che la confettura di susine era abbinata alla perfezione, uno di
quei matrimoni perfetti che si incontrano raramente in cucina, pizza sublime
anche questa, non so dirvi quale mi sia piaciuta di più, se questa o la
Margherita dolce, so solo dirvi che non vedo l’ora di poterle assaggiare
nuovamente, e l’abbinamento con la birra che aveva note di malto e caramello le
ha esaltate entrambe.
Una serata
con i fiocchi, che non dimenticherò facilmente, di pizzerie ne ho girate tante,
ma fidatevi, segnatevi questo nome perché ne sentirete presto parlare, promette
grandi cose, e per me questa pizzeria rientra nella Top 10 delle migliori
pizzerie Italiane che ho provato fino ad oggi, datemi retta, andateci e non
riuscirete più fare a meno delle pizze di Gabriele Dani
Via Aldo
Moro 15, Cecina
Telefono:
327 763 9650
Bellissimo post Shamira! Esprime perfettamente il tuo sincero e appassionato apprezzamento!! Grazie anche per la citazione e felicissima che la nostra dolce Margherita ti abbia entusiasmata così tanto. Lo apprezzo molto,sono abbastanza orgogliosa e affezionata a quella pizza, primo frutto della mia collaborazione con Gabriele. Grazie di cuore
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