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L'arte è tutto ciò che nasce dal sogno, e plasmato dalle mani dell'uomo diventa realtà....

martedì 22 marzo 2016

Finale del Contest del Tartufo Marzuolo e la ricetta segreta della mia super salsa verde

Qualche giorno fa ho partecipato in extremis alla seconda edizione del contest sul Tartufo Marzuolo, l'ho fatto perchè amo il tartufo, e perchè volevo dare il mio contributo, non immaginavo neanche nei miei sogni più reconditi di arrivare in finale, figuriamoci di vincere...

 

Ed invece venedì mi arriva una telefona, ero in finale ed ero attesa per domenica a San Miniato, visto che per i finalisti era previsto un pernottamente per 2 persone nel magnifico Hotel San Miniato, io e Keira siamo partite di sabato pomeriggio, alla volta di questa avventura, e per fortuna siamo partite il pomeriggio, dato che i treni della linea livorno firenze, sarebbero stati
Il sabato mattina mi aspettava un bel risveglio soppressi dalla sera, per via di alcuni lavori.
C'è da dire che questa avventura è iniziata poco dopo la telefonata di venerdì pomeriggio, in cui Alessandro, l'organizzatore del contest, mi comunicava appunto che ero in finale, dato che, a disposizione durante la gara avremmo avuto solo pochi strumenti, potevamo portare qualcosa di già pronto, e visto che, la mia ricetta prevedeva un consommè, mi sembrava il caso avvantaggiarmi, la fortuna ha voluto che io avessi sul fuoco gà un buonissimo brodo di carne, così ho proceduto subito a farlo restringere, a filtrarlo ed a realizzarne del caviale con l'agar agar.
Sabato sveglia all'alba, e per alzare Keira dal letto ho dovuto letteralmente prenderla per i piedi, tuttavia una volta sveglia non ha fatto storie, era ancora più eccitata di me, complice anche il fatto che avremmo preso il treno, e dato che del suo primo viaggio in treno non aveva memoria, le sembrava un'avventura magnifica, e non vedeva l'ora di partire.
Intanto io la trascinavo a mò di bandierina da un negozio all'altro, per comprare un bel polleto livornese, un bel mazzetto di prezzemolo, una bella piccia di pane...
Arrivata a casa, correndo come una disperata, ho realizzato il mio rollè di patè di pollo, ammetto che le mie ricette sono, il più delle volte, molto elaborate, tuttavia c'è da dire che hano una cosa veramente bella: si possono preparare tutte con largo anticipo, e poi cuocere prima di servire, con il minimo sforzo, e con poco ammattimento.


Scomponiamo, ad esempio, la ricetta con la quale ho vinto:
il rollè di pollo sottovuoto, lo si può preparare da 1 a 2 giorni prima
il caviale di consommè, lo si può preparare con 1 giorno di anticipo
la salsa verde è quasi indispensabile prepararla almeno con 1 giorno di anticipo
Perciò, ho pensato bene di avvantaggiarmi il più possibile, così, correndo come una matta, ho preparato tutto e poi sono corsa a prendere il treno.

 

Keira era emozionatissima, con la sua min valigetta delle principesse si sentiva davvero importante,ed io ero così felice di vederla così raggiante, che per me la vittoria più grande era poter vivere quell'avventura.
Arrivata a San Miniato, tra corse e cambi vari in cui, non so bene per quale motivo, il treno cambiava binario all'ultimo secondo, costringendo i malcapitati a correre da un lato all'altro della stazione, trovo ad attendermi alla stazione Alessandro con il figlio, e qui vorrei soffermarmi un attimo, Alessandro e sua moglie sono stati davvero gentilissimi, sono due persone squisite ed hanno due figli bellissimi e buonissimi, con la quale Keira ha fatto immediatamente amicizia, cosa assai strana per lei, incontrare persone così gentili è raro, mosse da una grande passione, l'amore che mettevano in ciò che facevano era davvero tangibile.
Io e Keira siamo state portate in albergo, e da li ci siamo fatte un giro per il paese, dove abbiamo trovato un localino che si chiama "birra & acciughe", e ve lo dico, è una tappa imperdibile se andate San Miniato, con pochi spiccioli abbiamo mangiato due panini divini, ed io mi sono presa una birra ottima, hanno una quantità di birre a dir poco incredibile un piccolo angolo di paradiso!
Però, visto che alla fine era il primo "viaggio" vero, in cui io e Keira eravamo sole, abbiamo comunque deciso di cenare al ristorante dell'hotel...

 

"Abbiamo"...
Più che altro è Keira che ha deciso, ed io l'ho assecondata più che felice visto che il ristorate del nostro hotel era una Chiesa sconsacrata del 1300, con tanto di altare, cena a lume di candela, luci soffuse, musica di sottofondo, voglio dire, come facevamo a dire di no?
Così, dopo la merenda con il panino brie e miele tartufato, scelto da lei, che si era mangiata a merenda, ha pensato bene di sgraffignare un antipasto misto di affettati sceltissimi del luogo, una bontà pazzesca, prosciutto crudo, cotto, crostini al lardo, pancetta, salame...
Un piatto intero di patate arrosto ed un filetto alla griglia con fonduta tartufata e tartufo fresco, ha mangiato così tanto che sembrava un pozzo semnza fondo, mentre io già meditavo su come raccontarvi del filetto, che era così morbido che lo si tagliava tranquillamente con una forchetta, e giusto per non farlo rimanere un modo di dire, ho pensato bene di tagliarlo con la forchetta.
Dopo cena, pienissime, siamo andate in camera, e dopo una maratona di salti sul letto ed una uona dose di Kung Fu Panda siamo crollate, abbiamo dormito d'incanto nel letto morbidissimo e caldissimo, abbracciate ed accoccolate, e la mattina dopo abbiamo fatto la valigia, e dopo un'abbondante colazione ed una bella passeggiata tra i vicoli di San Miniato, a caccia di falene, mentre le rondini sfrecciavano nel cielo, siamo partite alla volta di Cigoli.


Li abbiamo fattoo un giro per la fiera, abbiamo tirato con l'arco, abbiamo mangiato al ristorante il menù a base di tartufo e poi siamo corse insieme all'altra concorrente, a preparare le ricette.
Ed eccoci li, sul palco, Alessandra a preparare i suoi buonissimi gnocchi allo chevre, e la giuria, pronta a giudicare.
La giuria era composta da Fabrizio Mandorlini, giornalista, scrittore ed editore, nonchè commentatore della gara e vicepresidente dell’Associazione Regionale Giornalisti Agroalimentare.
Dal famoso chef Paolo Fiaschi proprietario dell’esclusivo Ristorante “Papaveri e Paolo” di San Miniato, che mi ha fatto i complimenti per i piatti del mio blog e per la mia tecnica; da Giampiero Montanelli esperto tartufaio ed addestratore di cani da tartufo e da Sara Sguerri, la bravissima foodblogger autrice di www.pixelicious.it e vincitrice della scorsa edizione del contest.

Purtroppo, a metà del concorso, ha iniziato a venir giù un gran diluvio, mentre il vento mi alzava il grembiule da cucina in stile Marilyn Monroe, il che, lasciate che ve lo dica, non è propriamente il massimo mentre si cucina, e nonostante la maglia, la felpae la giacca da chef, avevo un freddo cane.
Ad  Alessandra è andata meglio, durante il suo turno non pioveva ancora, ma durante il mio una catastrofe, che comunque ho preso sul ridere, anche se la pioggia entrava da tutte le parti e mi stava volando di tutto davanti.
Oiù il mio momento si avvicinava più ero emozionata, ma poi, come accade ogni volta, mi basta accendere un fornello o sentire lo sfrigolio di qualcosa in padella, per entrare nel mio mondo, che è la cucina, e sentirmi subito in pace, a casa.
Ero soddisfatta della mia ricetta, non appena ho iniziato a rosolare il rollè si è alzato un profumino che, nonostante il vento e la pioggia, si sentiva in tutta la piazza, sono riuscita ad impiattare le due porzioni per i 4 giudici, ed ho pure avuto il tempo di impiattare, con tanto di decorazione, altri piatti per gli assaggi per il pubblico.
Soddisfatta si, ma non del tutto, la mia simil salsa verde, amata da tutti al primo assaggio, era troppo fredda, perchè con il freddo che ci stava facendo battere i denti si era raffreddata troppo anche lei, perdendo un po' la sua aromaticità, era comunque buona, ma sapete che io non sono mai pienamente soddisfatta di ciò che faccio, e trovo sempre il modo do auto-criticarmi, comunque, buona era buona, ed ha ricevuto un sacco di complimenti, ma se fosse stata leggermente più tiepida, o comunque ad una temperatura "ambiente da interno" e non da quell'inverno piombato giù in meno di un'ora, sarebbe stata migliore.
Alla fine, il gioco di consistenze è rimasto, il gioco di temperatue un po' meno, ma ai giudici è comunque piaciuto, ed io ne ero felice, anche se sapevo che il mio piatto, poteva rendere meglio se lo avessi preparato in condizioni meteo meno avverse, ma continuavo a riderci su ed a ripetere "contest bagnato contest fortunato"!

 

Escludevo a priori la possibilità di vincere, proprio non me lo aspettavo, anche perchè in palio c'era il Kitchen Aid Classic, che è sempre stato il mio sogno quando ho iniziato a cucinare...
I giudici erano li che confabulavano, mentre anche il pubblico rimasto assaggiava, "un parimerito" proclamano, e mentre ciarlano tra loro e cercano di individuare la ricetta vincitrice io mi godo il momento, dispensando ricette.
Poi, ecco il verdetto.
Entrambe le ricette erano all'altezza del contest, valorizzavano alla perfezione il tartufo Marzuolo ed erano state eseguite alla perfezione, e sarebbe stato un parimerito se lo Chef Paolo Fiaschi, non avesse premiato la mia ricetta per la tecnica, la storia, il percorso di emozioni immagini e sapori, quel punto in più che fa diventare un parimerito una vittoria, quel punto in più che io proprio non mi aspettavo, infatti un po' confusa, ho guardato la giuria che consegnava il secondo premio ad Alessandra ed io ho farfugliato: "ma... Ho vinto io?!?".
Ebbene si, ho vinto io, e lo ammetto, appena sono arrivata a casa mi sono abbracciata il mio Kitchen Aid, a cui probabilmente, darò anche un niome, visto il colpo di fulmine che abbiamo avuto io e lui.
E non ho portato a casa solo il robot da cucina, ma anche una manciata di tartufi gentilmente regalati da Giampiero Montanelli, che probabilmente non sa ancora quanto io ami il tartufo, ma dovrebbe sapere che ci farei l'aerosol, e che ho passato tutto il viaggio di ritorno a sniffarli avidamente, perciò, mai regalo fu più gradito!
Vorrei ringraziare infinitamente la giuria, per la professionalità e la disponiobilità, vorrei rngraziare Alessandro e la moglie, che hanno provveduto ad organizzare in modo impoeccabile questa giornate, ringrazio di cuore lo chef Paolo Fiaschi, per i complimenti ricevuti, mi sono sentita davvero onorata, Sara Sguerri per la partecipazione e per avermi fatto conoscere questo bellissimo contest.
Ringrazio Fabrizio Mandorlini per avermi messa così a mio agio ed aver diretto il tutto, e Giampiero Montanelli, per i tartufi e gli apprezzamenti sulla salsa, ringrazio tutta Cigoli per l'ospitalità e la calorosa accoglienza e ringrazio anche Alessandra, la mia concorrente, per essere stata una così valida avversaria, sono davvero felice!
Come ho promesso a molti, vi lascio la ricetta della mia simil salsa verde, presentata al contest di Domenica.
Per chi volesse vedere le foto del viaggio e della manifestazione basta un click: QUI.
Qui invece trovate il link della ricetta vincitrice.


Shamira Green Sauce

Questa è la mia personalissima versione della salsa verde, una versione un po' molecolare, con la consistenza di una mousse, che si può servire anche calda.
La preparazione si divide in due fasi, la prima è la preparazione di una base da me ideata che utilizzo spesso nelle mie ricette, sia da sola che come base per altre salse.

Per la base


100 g di mandorle pelate
100 g di latte intero
1 presa di sale
20 g di acqua

Unite nel boccale del robot da cucina tutti gli ingredianti e frullate fino ad ottenere una crema liscia.
Questa base si presta benissimo per accompagnar arrosti e bolliti, ma ancora meglio per accompagnare il quinto quarto, in una ricetta che presto vi darò, oppure per rendere più succulenti delle capesante al forno.

Per la Green Sauce


100 g di cime di prezzemolo
100 g di mollica di pane fresco toscano (ovvero senza sale)
20 g di fiori di borraggine
20 g di cime di aglietto selvaico
40 g di parmigiano grattugiato
60 g di olio
40 g di acqua
1 presa di sale
1 presa di zucchero
1 presa di pepe nero macinato fresco
2 tuorli marinati in olio di semi, sale e zucchero per 24 ore

Unite tutti gli ingredienti nel boccale dl robot da cucina, unite la salsa base e frullate fino ad ottenere una spuma leggera e liscia, omogenea e senza grumi


Questa salsa va preparata almeno 2 ore prima di servirla, meglio il giorno prima, così risulterà più saporita.
E' una salsa delicata e leggera, che può essere scaldata a bagnomaria e servita a temperatura ambiente, le dosi sopra elencate sono le dosi precise che utilizzo, perciò attenetevi scrupolosamente alla ricetta se volete ottenere lo stesso risultato.
Se volete potete utilizzare tranquillamente due tuorli d'uovo non marinati, in questo caso la salsa richiederà una presa di sale in più e risulterà legermente meno spumosa, ma è un piccolo dettaglio che potete trascurare.
Mi raccomand, è una delle mie ricette-inventate alla quale tengo di più, e che ha riscosso sempre un grande successo, perciò possiamo dire che oggi vi ho svelato uno dei miei trucchi di cucina ;)


Mi scusi, posso provare? -

- Certo, ti spiego come si fa...-

- Grazie, non serve, ho osservato gli altri -


...

- E, vabbè, ma tutte al centro...Ma te da quant'è che tiri?-

- Io? Boh, provai ad usare l'arco una volta, credo avrò avuto si e no 8 anni, perchè?... -

- RAGAZZI, HO TROVATO UN ARCIERE!!! -


Che fu circa la stessa cosa che mi dissero la prima volta che presi una semiautomatica in mano, morale della favola: Non fatemi Arrabbiare XD



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