Non vedo l'ora di raccontarvi questa meravigliosa giornata, perciò aspettatevi una bella sfilza di foto ed un bel racconto, perchè sono state due giornate ricche di emozioni, intense sotto ogni punto di vista, il più grande premio che mi porto a casa è l'esperienza bellissima vissuta, e la conoscenza delle meravigliose persone che mi hanno affiancata e guidata in questa avventura.
Perciò, reduce da questa meravigliosa avventura, ed in attesa di avere più tempo per raccontarvela come merita, sono qua, a darvi u na ricettina semplice semplice, ma non troppo veloce, più che altro per i tempi d'attesa, che sono assai lunghi, ma visto che questa ricetta ultimamente, salta spesso fuori mentre chiacchiro con qualcuno, eccomi qua a pubblicarla, e della serie "cose che non pensereste mai di poer fare in casa" ecco a voi...
Il Gorgonzola!
Quando si parla di formaggi si pensa sempre che produrli in casa sia un'impresa titanica, in realtà, il procedimento è molto semplice, è la stagionatura che è lunga, ma il risultato vale l'attesa, fidatevi!
Gorgonzola
Giorno I
300 ml di latte intero
100 g di muffe di gorgonzola
Procuratevi un pezzeto di buon gorgonzola, cercate di raccogliere solo le parti con la muffa, scaldate il latte e scioglietevi le muffe.
Coprite il contenitore, preferibilmente non di plastrica, con della carta velina elasciate riposare a temperatura ambiente per tutta la notte.
Noterete che il giorno dopo, il composto sarà raddoppiatro di volume.
Giorno II
6 litri di latte intero di ottima qualità, preferibilmente crudo
200 ml di panna fresca
1 vasetto di yogurt bianco
caglio
Scaldate il latte, portandolo a 37°, stemperatevi il composto ottenuto il giorno prima e quindi il caglio, la quantità di caglio dipenderà da cosa avete a disposizione, troverete le dosi sulla scatola del caglio, facilmente reperibile in farmacia, io ne ho usato 1 cucchiaino scarso, circa 10 gocce, unite lo yogurt e la panna e mescolate energicamente.
Togliete il composto dal fuoco, coprite con il coperchio ed attendete 1 ora.
Trascorso il tempo di riposo noterete che il latte avrà cagliato, avrete davanti quello che, a prima vista, sembra un budino bianco.
Con una frusta a mano mescolate, dividendo il composto in fiocchi della grandezza di una nocciola.
Quind con un colino a maglie fitte, prelevate il latte cagliato e trasferitelo in una fuscella.
Fate scolare a temperatura ambiente per 4 ore, con un peso sopra, quindi trasferite la fuschella in un sacchetto di plastica ad uso alimentare, facendo attenzione che la plastica non tocchi il formaggio, così facendo si creerà l'umidità giusta, eliminate il peso e lasciatelo a temperatura ambiente per 24 ore.
Giorno III
sale grosso
Il vostro formaggio a questo punto risulterà compatto, massaggiatelo su entrambi i lati con il sale grosso.
Con un bastoncino non troppo fine (usate le bacchette cinesi), praticate dei fori su tutto il formaggio, quindi incartatelo con la carta stagnola e dimenticatevelo in frigorifero.
Ripetete questa operazione per i 3 giorni successivi.
Lasciate che riposi almeno 30 giorni, e ricordate che, in questo caso, più stagiona e più diventa cremoso.
Provatelo in abbinamento a degli spaghetti con la borragine.
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