Lo scorso anno grazie all'iniziativa di Msr in collaborazione con La Fabbrica della Pasta di Gragnano e La Fiammante, ho avuto la possibilità di partecipare in compagnia di mia figlia ad un tour fantastico: “Pomorosso d’autore”, un viaggio alla scoperta della filiera del pomodoro che ci ha portato a conoscere i produttori e le aziende, toccando con mano il prodotto e viaggiando insieme a lui, dal campo alla tavola, un’ esperienza così unica ed emozionante che è riuscita a coinvolgere anche mia figlia che allora aveva 9 anni, e coinvolgere i bambini in cose del genere è cosa ardua, a meno che non siano organizzate a regola d’arte.
Tuttavia il sole caldo della Campania, l’accoglienza riservataci dagli organizzatori, dai contadini e dai proprietari delle aziende ha reso il tutto veramente indimenticabile, un viaggio che ognuno dovrebbe fare almeno una volta nella vita, quel viaggio fu per me una crescita personale, come dal seme nasce la pianta, e come il pomodoro arriva dalle mani del coltivatore alla tavola e dall’azienda al cliente, sono partita immaginando un percorso produttivo e sono tornata che avevo conosciuto un nuovo mondo, come dissi lo scorso anno: “questo viaggio parte dai campi e arriva alla tavola, ma quello che questa esperienza ci ha lasciato, arriva dritto al cuore.”
Msr altro non è che My Social Recipe, la prima piattaforma web che vi consente di registrare e certificare la creazione delle vostre ricette, tramite una certificazione storica e digitale rilasciata dal sito che dimostrerà a tutti che quella ricetta è stata realizzata da voi. La Fiammante è una storica azienda che si occupa della produzione di conserve alimentari, pelati, pomodorini, polpa di pomodoro, e chi più ne ha più ne metta, una filiera controllata e certificata, con una grande trasparenza, il nostro viaggio è iniziato proprio qui, alle pendici del Vesuvio, tra coltivatori e cooperative che si prendono cura dei pomodori migliori per poi far si che La Fiammante li imbarattoli, per portare il vero pomodoro Italiano nel mondo.
Quest’anno sono stata davvero impegnatissima, tra vari lavori a Milano con chef stellati e press tour, però, spinta anche da mia figlia che ormai adora questo tour, ho fatto i salti mortali per partecipare, il contest si divideva in 3 fasi, la prima in cui si dovevano mandare 2 ricette, una dolce e/o una salata, da li si passava in semifinale, perciò nuova ricetta e nuova selezione, incrociando le dita per arrivare in finale che si sarebbe svolta a Napoli.
Inizialmente volevo partecipare con una pappa al pomodoro a forma di fragola, ma non trovavo un benedetto stampo che soddisfacesse le mie aspettative, o erano troppo piccoli o troppo poco realistici, alla fine mi sono decisa a ordinare uno stampo su un sito internet che ovviamente non è arrivato in tempo per partecipare alla prima fase del contest e quando è arrivato era decisamente troppo piccolo e inadatto, tuttavia avevo una ricetta su cui meditavo da tempo, che volevo chiamare “la spada nella roccia”, si trattava, letteralmente, di una spada nella roccia; in quanto consisteva in una galantina di pesce spada al pomodoro incastonata dentro una finta roccia e adagiata sopra un morbido strato di mousse di olio alle erbe ed una delicata insalatina di germogli di barbabietola, mizuna viola, germogli di ravanelli, finocchietto e coriandolo, il tutto impreziosito da una croccante granella di pistacchio, a dare un tocco in più, fiori e germogli di aglietto selvatico; il pesce spada, trasformato in una galantina, se ne stava avvolto da un croccante strato di finta roccia al nero di seppia su cui troneggiava una minuscola spada che fungeva da coltello.
Al taglio l'effetto era bellissimo, la crosticina croccante, quasi una meringa si apriva rivelando una galantina rossa come un tramonto, la mousse d'olio con una lieve nota agra data dal limone si sposava a meraviglia con questa galantina, che poi avevo ordinato su internet anche una mini-spada da infilare nella galantina e non il coltellino che ho utilizzato, ma non è arrivata in tempo neanche quella, tuttavia questa ricetta mi ha fatto entrare in semifinale, ed ero al settimo cielo.
Più decisa che mai a realizzare il mio piatto a base di pappa al pomodoro a forma di fragola, ho ordinato della gomma siliconica alimentare, mentre ero in treno, dopo quasi un mese fuori casa, direzione San Benedetto del Tronto per il tour delle #100orenelPiceno, incrociando dita di mani e piedi perché al mio ritrono dalle Marche avrei avuto solo 2 giorni per realizzare gli stampi, la ricetta e il post, e visto che lo stampo a forma di fragole che avevo ordinato non era ancora arrivato, questa sarebbe stata la mia unica possibilità di realizzarlo…
Alla fine la gomma siliconica è arrivata a destinazione un giorno prima di me, ed anche se avevo perso la coincidenza grazie al carnissimo ritardo di soli “49” minuti di Trenitalia che mi ha fatto rincasare di notte, ho messo la sveglia all’alba per fiondarmi a prendere le fragole.
Il mattino dopo, per completare questa odissea, è venuto fuori che nessuno nei dintorni aveva un cesto di fragole, alla fine sono riuscita a trovarlo dopo varie telefonate e giri per negozi, alle 18, una vera e propria corsa contro il tempo, ma alla fine sono riuscita a fare gli stampi, il giorno dopo ho realizzato e fotografato la ricetta, che è stata poi la nostra cena, ero più che soddisfatta del risultato e tutta quell’attesa ne era valsa la pena, ero riuscita a realizzare esattamente il piatto che avevo in mente e che avevo progettato appositamente per questo contest!
“Campi di fragole”, questo il nome del piatto, consisteva in una pappa al pomodoro moderna ricoperta di gelèe di pomodoro su crumble di olio ed estratto di basilico, un antipasto sfizioso e profumato, che mi ha fatto guadagnare un posto in finale, ero al settimo cielo!
Perciò zaino in spalla e partenza per questo nuovo tour “Pomorosso d’autore in Sugo Veritas”, in omaggio al grande Gualtiero Marchesi, indiscusso Maestro della nuova cucina italiana da poco scomparso, il tema del contest 2018 era la verità dei sapori: perché la buona cucina è fatta di semplicità, di armonia e di materie prime autentiche, quest’anno il tutto è stato organizzato da Msr, La Fiammante e Olio Fam la rinomata azienda olearia nel cuore dell'Irpinia, perciò non uno, ma ben due i partner a sostegno del progetto, legati ai prodotti simbolo della dieta Mediterranea, olio e pomodoro, in un matrimonio di gusto e salute.
Il nostro compito era quello di ideare e realizzare una ricetta originale che impiegasse l’olio extravergine d’oliva e la passata di pomodoro quali ingredienti principali.
Quest’anno era presente anche una super giuria presieduta da Allan Bay (scrittore e giornalista enogastronomico), Peppe Guida (chef stellato Antica Osteria Nonna Rosa, Vico Equense - NA), Fabiana Scarica (chef di Villa Chiara – Orto e Cucina, vincitrice di Top Chef 2017), Rossella Guarracino (founder Malvarosa Edizioni), Riccardo Melillo (graphic and food photographer, Italia a Tavola), e Valentina Scotti (foodblogger di An Experimental Cook, vincitrice di Pomorosso d’Autore 2017).
Pomorosso d'Autore, In sugo Veritas, Il Tour 23 luglio 2018
Io e Keira il 23 luglio siamo partite prestissimo per un viaggio interminabile, 90 minuti di ritardo il primo treno Livorno-Roma, e 45 minuti di ritardo con il secondo treno Roma-Napoli, il chè mi ha fatto sperare di trovarlo ancora in stazione a Roma Termini, e così è stato, anche se per prenderlo abbiamo corso come Bolt alle Olimpiadi di Pechino 2008 facendo lo slalom tra i passeggeri in stazione.
Arrivate davanti al nostro treno il controllore ha fischiato per annunciare la partenza, ho volato i bagagli in carrozza mentre Keira ci atterrava sopra ed io dietro di lei, la porta del treno si è chiusa esattamente dopo di me, giusto un millimetro ed ero fuori.
Felici ma affannate abbiamo raggiunto i nostri posti dove ad attenderci c’erano Allan Bay e Riccardo Melillo.
In stazione a Napoli siamo stati accolti dagli organizzatori che non vedevo l’ora di riabbracciare, perché lo scorso anno è nato qualcosa in più che una semplice conoscenza, è nata un’amicizia vera, e rivederli è stato per me un enorme piacere!
Arrivate davanti al nostro treno il controllore ha fischiato per annunciare la partenza, ho volato i bagagli in carrozza mentre Keira ci atterrava sopra ed io dietro di lei, la porta del treno si è chiusa esattamente dopo di me, giusto un millimetro ed ero fuori.
Felici ma affannate abbiamo raggiunto i nostri posti dove ad attenderci c’erano Allan Bay e Riccardo Melillo.
In stazione a Napoli siamo stati accolti dagli organizzatori che non vedevo l’ora di riabbracciare, perché lo scorso anno è nato qualcosa in più che una semplice conoscenza, è nata un’amicizia vera, e rivederli è stato per me un enorme piacere!
Prima tappa: Yacht Club Marina di Stabia, edificio inaugurato nel 2010 al porto turistico, progettato dal famoso architetto Fuksas, lo Yacht Club di Marina di Stabia può ospitare fino a 300 persone, in cucina troverete lo chef stellato Peppe Guida, chef patron dell´Antica Osteria Nonna Rosa, ma il 23 luglio la cucina ha invece ospitato noi finalisti.
Il tema della prova finale è stato scelto da Peppe Guida, una prova che ha spiazzato tutti quanti e che ci è stata svelata solo all’ultimo, avremmo dovuto cimentarci in un piatto di spaghettini al pomodoro.
Un piatto facile, direte voi, non tanto facile se la prova è a tempo, in una cucina che non conosci, e se poi tutti i concorrenti hanno gli stessi ingredienti come fare per distinguersi?
Avevamo a disposizione: passata di pomodoro, paccatelle del Piennolo, corbarino e datterino giallo, sale, olio, aglio e basilico.
Io ho deciso di partire dal sugo, ho soffritto dell’aglio in camicia in dell’olio extra vergine, l’ho fatto dorare per bene facendo attenzione a non bruciarlo troppo, l’ho schiacciato e lasciato dorare da entrambi i lati ed infine l'ho tolto.
Intanto ho frullato la passata, le paccatelle e i corbarino tutti insieme, perché ogni varietà offre un sapore diverso, c’è il pomodoro più dolce, quello più speziato, quello più acido, ho cercato quindi di ottenere un gusto equilibrato, avvolgente e dolce ma non troppo, ho passato il tutto al colino cinese ed ho versato in padella con un mazzetto di basilico.
Ho passato al forno i pomodorini gialli, condendoli con olio e sale e i ho lasciati appassire, ho scolato gli spaghettini molto al dente, ho tolto il basilico dal sugo ed ho proseguito la cottura della pasta in padella nel sugo, infine ho impiattato, ho ultimato con un pomodorino giallo confit, una foglia di basilico fresco ed olio a crudo, la giornata sia stata "fiammante" in tutti i sensi.
Non vi nego che ero emozionatissima, a volte la difficoltà sta proprio nel preparare le cose più semplici, e poi non conoscevo lo spaghettino come formato, e devo dire che mi ha stupito parecchio!
Intanto, mentre noi spadellavamo in cucina, la giuria assaggiava e decideva...
Finita la prova ci siamo goduti la brezza fresca ed il panorama, il Vesuvio si stagliava sulla costa, il cielo cristallino si specchiava in un mare piatto come una tavola, un dipinto di rara bellezza, una di quelle giornate estive che tutti sognano, e poi eravamo ancora eccitati e pieni di adrenalina per la prova appena conclusa e tutto sembrava più nitido.
Curiosi di sapere il verdetto?
Beh lo eravamo anche noi, ma prima ci hanno portato al Grand Hotel “Moon Valley”, un Hotel a 4 stelle situato nel comune di Vico Equense, da qui si gode di una vista meravigliosa, la terrazza si affaccia direttamente sul Golfo di Napoli troneggiato dal Vesuvio, situato a soli 7 km dal centro di Sorrento, una posizione strategica per il turismo.
La vista è uno spettacolo e anche le due piscine, la location è così bella che ci viene una gran voglia di farci un aperitivo al tramonto a mollo nell’acqua, ma la prima giornata del tour ha un ritmo frenetico e già dobbiamo ripartire alla volta dello Yacht Club per la cena di premiazione.
La vista è uno spettacolo e anche le due piscine, la location è così bella che ci viene una gran voglia di farci un aperitivo al tramonto a mollo nell’acqua, ma la prima giornata del tour ha un ritmo frenetico e già dobbiamo ripartire alla volta dello Yacht Club per la cena di premiazione.
Entriamo allo Yacht Club e ad attenderci troviamo tavoli con sontuose apparecchiature, un tramonto splendido e un profumino idilliaco, la giuria se ne sta comodamente seduta ad un tavolo che domina la sala, mentre noi veniamo divisi in piccoli gruppetti, la cena a cura di Peppe Guida sta per iniziare!
Il nostro menù si apre con una serie di antipasti realizzati con materie prime del posto
Piccolo benvenuto
Palamita patate, limone e camomilla
Spaghetti alla puttanesca con pomodori pelati la Fiammante e ventresca di ala lunga sott’olio
Ziti mezzani con allardiata di mare e pomodorini di collina la Fiammante
Ricciola, zucchine alla scapece, salsa all’aceto rosso invecchiato
Zuppa di pesche gialle , gelato al gelso , croccante alle mandorle.
Zeppola di patate e cannella
Inutile dirvi che la cena è stata divina, Keira ha adorato la ricciola ed io sono rimasta estasiata del dessert, nonostante io non adori particolarmente i dolci, è giunto poi il momento della proclamazione del vincitore...
La giuria ha iniziato a parlare, ad esporre le propire opinioni e a spiegarci che in finale era arrivata una ricetta che aveva ricevuto molti punti, e che la prova di cucina tenutasi nel pomeriggio non aveva fatto altro che confermare il verdetto, dando ancora più punti a quella ricetta.
Io me ne stavo tranquillamente appollaiata sulla mia sedia, un po' assonnata e un po' provata dalla lunga giornata, ascoltavo tranquillamente, ero così felice e soddisfatta di trovarmi li che dal mio punto di vista avevo già stravinto, finchè non sento dire il mio nome, no, non ci credo, ho vinto veramente!?
Giuro che ci ho messo un minuto buono per realizzare, intanto le mie gambe hanno preso l'iniziativa e si sono mosse da sole in direzione del tavolo della giuria, ma ancora ero immersa nel mio sogno, impossibile, e invece no, la mia ricetta Campi di Fragole aveva conquistato tutti, e i miei spaghetti erano stati i migliori, inutile dirvi che ricevere i complimenti di Peppe Guida, che della pasta al pomodoro ha fatto un suo cavallo di battaglia, è stato emozionante, la giuria è stata conquistata dal mio utilizzo dei pomodori, dalla risottatura finale e dalla cottura della pasta, il risultato, a detta di Peppe Guida, è stato un piatto dal sapore equilibrato con cottura perfetta, nonostante a detta dello chef il formato di pasta scelta non sia così facile da cuocere.
La serata è terminata tra un brindisi e una risata e poi siamo tornati in hotel dove dopo una bella doccia io e Keira siamo crollate a letto, e questo era solo il primo giorno, il vero e proprio tour doveva ancora iniziare!
Dove
Grand Hotel Moon Valley
Corso Caulino, 5, 80066 Seiano NA
Yacht club marina di stabia
Corso Alcide de Gasperi, 313, 80053 Castellammare di Stabia NA
Continua...
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