Quetse bruschettine le preparo sempre di questo periodo, quando ho ospiti, e piacciono sempre molto, sono semplici da fare, e si preparano in un baleno, è anche possibile preparare prima il radicchio ed assemblarle in seguito.
Potete servirle sia cale che tiepide, o fredde, e potete impreziosirle con qualche goccia di aceto balsamico.
Radicchio rosso
olio
grana
sale e pepe
pane
Afettate il pane.
In una padella fate rosolare in poco olio il radicchio rosso a tochetti, insaporitelo con sale e pepe.
Tostate le fette di pane, disponetevi sopra il radicchio, le scaglie di grana e servite!!!
About me
L'arte è tutto ciò che nasce dal sogno, e plasmato dalle mani dell'uomo diventa realtà....
lunedì 28 novembre 2011
Purè alle Erbe
Questa è una ricetta tipica Americana, il purè alle erbe viene servito, nel giorno del Ringraziamento, per accompagnare il tacchino.
Quest'anno ho deciso di non sacrificare nessun tacchino innocente, e mi sono limitata ad un pranzo abbondante, ma senza carne, ricco di verdure al forno, pannocchie arrostite, fagiolini e torte salate.
La foto però, è quella dell'anno scorso, infatti si intravede la salsa di melagrana che ho usato per la carne.
Il purè alle erbe è ottimo, e potete usare le erbe che più preferite, la versione classica richiede erba cipollina e timo frsco, ed è la ricetta che vi propongo oggi
patate
latte
burro
sale
erba cipollina
timo
Sfogliate il timo e tritatelo molto finemente con l'erba cipollina, abbondate!!! per ogni 200 g di purè dovrete unire un cucchiaino di trito di timo ed erba cipollina.
Lessate le patate, e, quando sono pronte schiacciatele.
Trasferite le patate in una casseruola, e fatele cuocere con latte ed una noce di burro, salate ed unite le erbe, fate addensare, unite una manciata di parmigiano a piacere e servite!!!
Quest'anno ho deciso di non sacrificare nessun tacchino innocente, e mi sono limitata ad un pranzo abbondante, ma senza carne, ricco di verdure al forno, pannocchie arrostite, fagiolini e torte salate.
La foto però, è quella dell'anno scorso, infatti si intravede la salsa di melagrana che ho usato per la carne.
Il purè alle erbe è ottimo, e potete usare le erbe che più preferite, la versione classica richiede erba cipollina e timo frsco, ed è la ricetta che vi propongo oggi
Purè alle Erbe
patate
latte
burro
sale
erba cipollina
timo
Sfogliate il timo e tritatelo molto finemente con l'erba cipollina, abbondate!!! per ogni 200 g di purè dovrete unire un cucchiaino di trito di timo ed erba cipollina.
Lessate le patate, e, quando sono pronte schiacciatele.
Trasferite le patate in una casseruola, e fatele cuocere con latte ed una noce di burro, salate ed unite le erbe, fate addensare, unite una manciata di parmigiano a piacere e servite!!!
sabato 26 novembre 2011
Purè di Piselli Secchi
Mentre aspettiamo di andare a Marrachek a febbraio progettiamo un ultimo dell'anno all'estero, purtroppo mi sa che ci siamo mossi troppo tardi, e che il mio desiderio di passare il 31 dicembre a Parigi sfumerà tristemente...
Ma, come dice sempre Luca, il mio fidanzato: "noi non siamo turisti, siamo viaggiatori" ed io abbraccio volentieri questa filosofia di vita, andando all'avventura con molto entusiasmo, sono quindi disposta ad accettare una qualsiasi meta, anche se la scoprirò solo all'ultimo minuto (magari capita una grande offerta per qualche meta calda con tanto, tanto sole!), nell'attesa di andare a Marrachek però, sto cucinando piatti Marocchini, gustosissi!
Questa volta, è toccato al purè di fave secche, che, siccome al momento non avevo in casa, si è trasformato in un purè di piselli secchi, un sapore stranissimo, particolare ma molto buono e di un verde brillante!!!
Ovviamente l'ho fatto a modo mio aggiungndo latte e parmigiano...
Ingredienti:
200 g di piselli secchi
2 bicchieri di latte
1 manciata di parmigiano
sale
acqua q,b
Ammollate i piselli per una notte in acqua fredda.
Scolate i piselli precedentemente ammollati, frullateli e metteteli in una pentola ricoprendoli di acqua e latte , salate e fate addensare, deve avere la classica consistenza del purè.
Alla fine aggioungete una bella manciata di parmigiano e voilà, purè pronto!!
Potete servirlo sia caldo che freddo!!
Ma, come dice sempre Luca, il mio fidanzato: "noi non siamo turisti, siamo viaggiatori" ed io abbraccio volentieri questa filosofia di vita, andando all'avventura con molto entusiasmo, sono quindi disposta ad accettare una qualsiasi meta, anche se la scoprirò solo all'ultimo minuto (magari capita una grande offerta per qualche meta calda con tanto, tanto sole!), nell'attesa di andare a Marrachek però, sto cucinando piatti Marocchini, gustosissi!
Questa volta, è toccato al purè di fave secche, che, siccome al momento non avevo in casa, si è trasformato in un purè di piselli secchi, un sapore stranissimo, particolare ma molto buono e di un verde brillante!!!
Ovviamente l'ho fatto a modo mio aggiungndo latte e parmigiano...
Ingredienti:
200 g di piselli secchi
2 bicchieri di latte
1 manciata di parmigiano
sale
acqua q,b
Ammollate i piselli per una notte in acqua fredda.
Scolate i piselli precedentemente ammollati, frullateli e metteteli in una pentola ricoprendoli di acqua e latte , salate e fate addensare, deve avere la classica consistenza del purè.
Alla fine aggioungete una bella manciata di parmigiano e voilà, purè pronto!!
Potete servirlo sia caldo che freddo!!
Patate più buone che mai
Prometto che mi rimetterò presto a fare post seri, è che in questo periodo ho davvero pochissimo tempo....
Ringrazio i miei nuovi lettori, e mi scuso se non ho avuto ancora tempo di rispondere ai loro commenti, ma niente paura, non mi dimentico, prometto che appena sarò tornata dal viaggio a Milano tornerò a scrivere regolarmente, e vi prometto ricette serie, non che questa non lo sia, io adoro le patate così...
Ingredienti:
patate
burro
parmigiano grattugiato
sale
pangrattato
Pelate le patate e tagliatele a metà, con un coltello ben affilato praticate tante piccole incisioni senza intaccare la base.
Insaporite per bene le patate massaggiandole con il sale, cercando di far entrare il sale anche dentro le incisioni.
Disponetele in una pirofila con un'abbondantissima noce di burro.
Cospargete le patate di pangrattato e parmigiano ed infornate fino a cottura, una delizia!!!
Ringrazio i miei nuovi lettori, e mi scuso se non ho avuto ancora tempo di rispondere ai loro commenti, ma niente paura, non mi dimentico, prometto che appena sarò tornata dal viaggio a Milano tornerò a scrivere regolarmente, e vi prometto ricette serie, non che questa non lo sia, io adoro le patate così...
Ingredienti:
patate
burro
parmigiano grattugiato
sale
pangrattato
Pelate le patate e tagliatele a metà, con un coltello ben affilato praticate tante piccole incisioni senza intaccare la base.
Insaporite per bene le patate massaggiandole con il sale, cercando di far entrare il sale anche dentro le incisioni.
Disponetele in una pirofila con un'abbondantissima noce di burro.
Cospargete le patate di pangrattato e parmigiano ed infornate fino a cottura, una delizia!!!
venerdì 25 novembre 2011
Uova Marmorizzate
Si avvicina il Natale, io quest'anno lo sento più che mai, non so il perchè, forse perchè questo è il primo vero Natale che passo con il mio ragazzo ( l'anno scorso non avevamo nè albero nè decorazioni, quest'anno invece gli ho fatto una sorpresa e gli sono piombata in casa con un mini alberino, luci, nastri e tante palline!). e proprio in previsione delle feste Natalizie, vorrei iniziare a darvi tante idee per i vostri regalini home made e per i piatti da preparare, purtroppo il tempo è tiranno, e mai come in questi giorni, sono stata così impegnata!
Volontaria dell'Unicef a cucire bamboline per interi pomeriggi, riunioni d'asilo, spesa, commissioni, ovviamente appiedata, ed in previsione un viaggio per la fine della prossima settimana, dove andrò?
Milano, per ora vi dico solo questo!!
Torniamo alla ricetta:
un'idea carina per decorare i vostri vassoi Natalizi possono essere le uova marmorizzate, il procedimento è semplicissimo, si fanno rassodare le uova, poi si schiacciano, cercando di crepare il più possibile il guscio, e poi si rimettono in acqua colorata, basta cuocere per 7 minuti a fuoco bassissimo ed il gioco è fatto, meglio se poi fate raffreddare le uova nell'acqua di cottura.
Dunque, acqua colorata è, come possiamo fare per colorarla?
C'è chi la aromatizza con cannella, chiodi di garofano o peperoncino, io preferisco la versione base, ovvero abbondante salsa di soia.
Faranno un figurone sul tagliere dei formaggi!!!!
Volontaria dell'Unicef a cucire bamboline per interi pomeriggi, riunioni d'asilo, spesa, commissioni, ovviamente appiedata, ed in previsione un viaggio per la fine della prossima settimana, dove andrò?
Milano, per ora vi dico solo questo!!
Torniamo alla ricetta:
un'idea carina per decorare i vostri vassoi Natalizi possono essere le uova marmorizzate, il procedimento è semplicissimo, si fanno rassodare le uova, poi si schiacciano, cercando di crepare il più possibile il guscio, e poi si rimettono in acqua colorata, basta cuocere per 7 minuti a fuoco bassissimo ed il gioco è fatto, meglio se poi fate raffreddare le uova nell'acqua di cottura.
Dunque, acqua colorata è, come possiamo fare per colorarla?
C'è chi la aromatizza con cannella, chiodi di garofano o peperoncino, io preferisco la versione base, ovvero abbondante salsa di soia.
Faranno un figurone sul tagliere dei formaggi!!!!
mercoledì 23 novembre 2011
Salsa al Formaggio Cheddar
Ogni anno in questo periodo mi prende una voglia di avocado che non vi immaginate, ho così tanta voglia di avocado che lo compro al supermercato, lo sbuccio, lo taglio a fettine e lo mangio così, al massimo con un filo di salsa di soia.
Non so se vi ricordate l'avocado fritto, speziato e cremoso, accompagnato da una golosa salsina al formaggio, bhè, e cco, con un'pò di ritardo vi posto la ricetta della salsina al formaggio, ottima per una cena messicana, perfetta per intingerci patatine o nachos, ma anche l'avocado crudo o verdurine...
Ingredienti:
50 g di cheddar
100 ml di panna fresca
peperoncino in polvere a piacere
Tagliate finemente il cheddar ed unitelo in un pentolino alla panna.
Fate fondere il formaggio a fuoco dolce mescolando costantemente.
Se volete ottenere una salsa al formaggio piccante basterà aggiungere il peperoncino piccante in polvere, la quantità, ovviamente, è a vostra discrezione.
Servite questa salsa caldissima!!!!
Non so se vi ricordate l'avocado fritto, speziato e cremoso, accompagnato da una golosa salsina al formaggio, bhè, e cco, con un'pò di ritardo vi posto la ricetta della salsina al formaggio, ottima per una cena messicana, perfetta per intingerci patatine o nachos, ma anche l'avocado crudo o verdurine...
Salsa al Formaggio Cheddar
Ingredienti:
50 g di cheddar
100 ml di panna fresca
peperoncino in polvere a piacere
Tagliate finemente il cheddar ed unitelo in un pentolino alla panna.
Fate fondere il formaggio a fuoco dolce mescolando costantemente.
Se volete ottenere una salsa al formaggio piccante basterà aggiungere il peperoncino piccante in polvere, la quantità, ovviamente, è a vostra discrezione.
Servite questa salsa caldissima!!!!
martedì 22 novembre 2011
La Bresaola
Chi non adora la bresaola?
Solo che costa tantissimo!!!
Ovviamente per tutto c'è la soluzione.
E la soluzione è munirsi di una buona dose di sale e zucchero, e quando dico "buona dose" intendo qualche kg...
Il procedimento per fare la bresaola è semplicissimo!!!
Prendete un bel pezzo di carne, di tacchino, di pollo, quello che preferite, anche di manzo va bene, scegliete un pezzo non troppo grasso e legatelo per bene con lo spago da cucina.
In una bacinella disponete sale e zucchero in parti uguali, adagiatevi poi il pezzo di carne e ricopritelo con un 50% di sale e restante zucchero.
Cambiate la marinatura ogni 12 ore, fino a 72 ore, il pezzo di carne perderà molta acqua, se dopo 72 ore non dovesse risultare abbastanza asciutto non esitate a lasciarlo ancora un giorno sotto sale e zucchero.
Quando la carne sarà asciutta e soda togliete il sale in eccesso passandola sotto un filo di vino bianco.
Asciugatela per bene e riponetela, per almeno 9 giorni, avvolta in vari strati di carta assorbente fermata con dello spago.
Prima di avvolgerla con la carta assorbente dovete passarla in una mistura di spezie, rosmarino, peperoncino, pepe, timo, aglio in polvere, quello che volete...
Aglio Confit
Ma sarà buono l'aglio???
Io lo adoro, lo metto nelle patate bollite con tanto prezzemolo e un filo di aceto, lo adoro nelle melanzane sotto pesto, e mi mangio sempre gli spicchi d'aglio che metto nelle patate arrosto.
La ricetta di oggi è semplicissima e si può conservare a lungo, basta procedere come per le marmellate, una volta riempito il barattolo chiudetelo bene e capovolgetelo.
L'aglio confit è buono mangiato così, perfetto per un aperitivo o per dei crostini, e poi vogliamo mettere con tutte le proprietà benefiche dell'aglio??
Ingredienti:
300 ml di olio evo
20 spicchi grandi di aglio
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di pepe rosa in salamoia
1 foglia di alloro
1 peperoncino seccoA
Dividete gli spicchi di aglio senza togliere l'ultimo velo, lasciateli in camicia, disponeteli con tutti gli ingredienti in un pentolini alto e stretto, e trasferite sul fuoco.
La fiamma, mi raccomando, deve essere bassissima!!
La cottura varia a seconda della grandezza degli spicchi, ma comunque, saranno pronti quando infilzandoli l'interno sarà morbido morbido.
Una volta pronti invasateli ed aspettate che si raffreddino, sono subito pronti!!!
Potrebbe essere un'idea carina per i vostri regali di natale, no?^^
Io lo adoro, lo metto nelle patate bollite con tanto prezzemolo e un filo di aceto, lo adoro nelle melanzane sotto pesto, e mi mangio sempre gli spicchi d'aglio che metto nelle patate arrosto.
La ricetta di oggi è semplicissima e si può conservare a lungo, basta procedere come per le marmellate, una volta riempito il barattolo chiudetelo bene e capovolgetelo.
L'aglio confit è buono mangiato così, perfetto per un aperitivo o per dei crostini, e poi vogliamo mettere con tutte le proprietà benefiche dell'aglio??
Ingredienti:
300 ml di olio evo
20 spicchi grandi di aglio
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di pepe rosa in salamoia
1 foglia di alloro
1 peperoncino seccoA
Dividete gli spicchi di aglio senza togliere l'ultimo velo, lasciateli in camicia, disponeteli con tutti gli ingredienti in un pentolini alto e stretto, e trasferite sul fuoco.
La fiamma, mi raccomando, deve essere bassissima!!
La cottura varia a seconda della grandezza degli spicchi, ma comunque, saranno pronti quando infilzandoli l'interno sarà morbido morbido.
Una volta pronti invasateli ed aspettate che si raffreddino, sono subito pronti!!!
Potrebbe essere un'idea carina per i vostri regali di natale, no?^^
sabato 19 novembre 2011
Volterra - Sagra del Tartufo Bianco
Meglio tardi che mai!!!
Finalmente ho il tempo di raccontarvi la mia giornata a Volterra alla Sagra del Tartufo Bianco!!!
Il primo Novembre io e Luca siamo andati a Volterra, alla sagra del tartufo bianco, abbiamo deciso di prendere la strada secondaria, quella con molte curve che attraversa la campagna, quello che ci siamo ritrovati davanti è stato spettacolare, paesaggi che sembravano dipinte, alberi carichi di foglie fiammeggianti, colline immense...
Arrivati a Volterra abbiamo scoperto che la sagra era organizzata in modo particolare, infatti era sparsa per la città, in un percorso nascosto tra cantine e sotteranei di palazzi antichi aperti per l'occasione.
Ci siamo fermati a pranzare in un ristorantino carinissimo, è stata una fortuna trovare posto, perchè tutti i ristoranti avevano lunghe file e lunghi tempi d'attesa.
Una volta entrati in questo ristorante il proprietario ci ha accolti un'pò mortificato, perchè l'unico posto che era rimasto era nella sala più piccola e scomoda, in realtà, era si piccola, ma così splendida, caratterstica e romantica, sotto le volte di mattoncini, con le bottiglie antiche in bella mostra, quadri e specchi alle pareti con elaborate cornici dorate.
Abbiamo mangiato dei deliziosi tagliolini al tartufo fresco, accompagnati da un'ottima bottiglia di vino, e poi, ci siamo rimessi in cammino, abbiamo girato Volterra in lungo e in largo, ammirandone i vicoli ricchi di storia, siamo scesi in cantine e pozzi romani e degustare ottimi calici di vino rosso, abbiamo assaggiato, toccato ed annusato i migliori tartufi, e creme al tartufo per tutti i gusti, marmellate, olio nuovo, e poi ancora vino, e ciocolato, cremini, cioccolatini alla frutta, al pistacchio, alla menta, che buoni!
Abbiamo letto, incuriositi, i segni lasciati dai fan di twilight, le migliaia di firme ed i vari pensieri.
Ogni tanto ci fermavamo ada ammirare il panorama mentre bevevamo qualcosa di caldo, che ci ristorava il corpo e lo spirito.
Alla fine siamo tornati prima di cena, ma è stata una giornata pienissima!!
Finalmente ho il tempo di raccontarvi la mia giornata a Volterra alla Sagra del Tartufo Bianco!!!
Il primo Novembre io e Luca siamo andati a Volterra, alla sagra del tartufo bianco, abbiamo deciso di prendere la strada secondaria, quella con molte curve che attraversa la campagna, quello che ci siamo ritrovati davanti è stato spettacolare, paesaggi che sembravano dipinte, alberi carichi di foglie fiammeggianti, colline immense...
Arrivati a Volterra abbiamo scoperto che la sagra era organizzata in modo particolare, infatti era sparsa per la città, in un percorso nascosto tra cantine e sotteranei di palazzi antichi aperti per l'occasione.
Ci siamo fermati a pranzare in un ristorantino carinissimo, è stata una fortuna trovare posto, perchè tutti i ristoranti avevano lunghe file e lunghi tempi d'attesa.
Una volta entrati in questo ristorante il proprietario ci ha accolti un'pò mortificato, perchè l'unico posto che era rimasto era nella sala più piccola e scomoda, in realtà, era si piccola, ma così splendida, caratterstica e romantica, sotto le volte di mattoncini, con le bottiglie antiche in bella mostra, quadri e specchi alle pareti con elaborate cornici dorate.
Abbiamo mangiato dei deliziosi tagliolini al tartufo fresco, accompagnati da un'ottima bottiglia di vino, e poi, ci siamo rimessi in cammino, abbiamo girato Volterra in lungo e in largo, ammirandone i vicoli ricchi di storia, siamo scesi in cantine e pozzi romani e degustare ottimi calici di vino rosso, abbiamo assaggiato, toccato ed annusato i migliori tartufi, e creme al tartufo per tutti i gusti, marmellate, olio nuovo, e poi ancora vino, e ciocolato, cremini, cioccolatini alla frutta, al pistacchio, alla menta, che buoni!
Abbiamo letto, incuriositi, i segni lasciati dai fan di twilight, le migliaia di firme ed i vari pensieri.
Ogni tanto ci fermavamo ada ammirare il panorama mentre bevevamo qualcosa di caldo, che ci ristorava il corpo e lo spirito.
Alla fine siamo tornati prima di cena, ma è stata una giornata pienissima!!
Polenta con Porcini, Tartufo Nero e Scaglie di Grana
Prima o poi riuscirò a postarvi la giornata del 1° novembre, passata a Volterra, tra le incantevoli campagne che la circondano e la sagra del tartufo bianco.
Intanto, nell'attesa, cercherò di farmi perdonare dedicandovi questa cocottina di polenta fumante, proprio quello che ci vuole in queste sere fredde ed umide.
Polenta fatta con 2/3 di acqua, 1/3 di latte ed un pizzico di sale.
1 tartufo nero fresco
1 porcino grande
un filo di panna fresca
olio
sale, pepe
scaglie di grana
Tagliate il porcino a tocchetti, saltatelo in padella con un filo 'olio, portatelo a cottura aggiungendo dell'acqua.
Frullatelo, rimettete sul fuoco la purea ottenuta, allungatela con la panna, salate, pepate e fate addensare.
Una volta pronta la cremina di porcini e la polenta disponete i due composti nelle cocottine, alternandoli in vari strati, ultimate con un cucchiaio di salsa di porcini e scaglie di grana.
Passate in forno qualche minuto, per far sciogliere a malapena il grana, sfornate, completate con scaglie di tartufo, altre scaglie di grana e servite, una goduria!!!
Intanto, nell'attesa, cercherò di farmi perdonare dedicandovi questa cocottina di polenta fumante, proprio quello che ci vuole in queste sere fredde ed umide.
Polenta fatta con 2/3 di acqua, 1/3 di latte ed un pizzico di sale.
1 tartufo nero fresco
1 porcino grande
un filo di panna fresca
olio
sale, pepe
scaglie di grana
Tagliate il porcino a tocchetti, saltatelo in padella con un filo 'olio, portatelo a cottura aggiungendo dell'acqua.
Frullatelo, rimettete sul fuoco la purea ottenuta, allungatela con la panna, salate, pepate e fate addensare.
Una volta pronta la cremina di porcini e la polenta disponete i due composti nelle cocottine, alternandoli in vari strati, ultimate con un cucchiaio di salsa di porcini e scaglie di grana.
Passate in forno qualche minuto, per far sciogliere a malapena il grana, sfornate, completate con scaglie di tartufo, altre scaglie di grana e servite, una goduria!!!
venerdì 18 novembre 2011
Pasta cozze e pomodori
Il freddo ormai è arrivato, ma la voglia di estate è ancora tanta, qualche giorno fa, ho trovato al banco del pesce dove mi servo di solito, delle bellissime cozze, succose e cicciotte, le ho prese ed ho pensato bene di farci la pasta.
Sono andata alla ricerca dei pomodorini ma non li ho trovati, quindi ho preso un paio di pomodori sodi, ed un mazzetto fresc. fresco di prezzemolo.
Una pasta veloce e saporita che sa di estate.
Per 2 persone:
10 cozze
1 pomodoro grande
1 mazzetto di prezzemolo
1 spicchio d'aglio in camicia
olio q.b
peperoncino
1/2 bicchiere di vino bianco
pepe
Lessate la pasta in acqua bollente salata.
In una padella fate soffriggere nell'olio il peperoncino con lo spicchio d'aglio.
Quando lo spicchio d'aglio risulterà dorato eliminatelo ed unite le cozze pulite, fatele aprire, sfumate con il vino.
Tritate il prezzemolo e tagliate a spicchi il pomodoro.
Unite pomodoro e prezzemolo alle cozze, saltate, scolate la pasta ed unitela al sughetto, pepate, mescolate bene e servite.
Sono andata alla ricerca dei pomodorini ma non li ho trovati, quindi ho preso un paio di pomodori sodi, ed un mazzetto fresc. fresco di prezzemolo.
Una pasta veloce e saporita che sa di estate.
Per 2 persone:
10 cozze
1 pomodoro grande
1 mazzetto di prezzemolo
1 spicchio d'aglio in camicia
olio q.b
peperoncino
1/2 bicchiere di vino bianco
pepe
Lessate la pasta in acqua bollente salata.
In una padella fate soffriggere nell'olio il peperoncino con lo spicchio d'aglio.
Quando lo spicchio d'aglio risulterà dorato eliminatelo ed unite le cozze pulite, fatele aprire, sfumate con il vino.
Tritate il prezzemolo e tagliate a spicchi il pomodoro.
Unite pomodoro e prezzemolo alle cozze, saltate, scolate la pasta ed unitela al sughetto, pepate, mescolate bene e servite.
giovedì 17 novembre 2011
Panna cotta al latte di cocco con scaglie di cioccolato fondente
Non so se vi ricordate che mesi fa ho partecipato al T.A.N Trofeo Accademia Navale, in collaborazione con il Ristorante Aragosta, uno dei dessert che ho preparato per una delle cene, è stato questo.
Una golosissima pannacotta al latte di cocco coronata da scaglie di cioccolato fondente, da leccarsi i baffi!!!
Lo stampo che ho utilizzato mi è stato gentilmente offerto dalla Guardini, mi sono trovata davvero benissimo con i loro prodotti, per non parlare del coppa pasta rettangolare, una genialata!!!
Fate raffreddare in frigorifero per almeno 3 ore.
Prima di servire sformate e guarnite on abbondanti scaglie di cioccolato fondente.
Una golosissima pannacotta al latte di cocco coronata da scaglie di cioccolato fondente, da leccarsi i baffi!!!
Lo stampo che ho utilizzato mi è stato gentilmente offerto dalla Guardini, mi sono trovata davvero benissimo con i loro prodotti, per non parlare del coppa pasta rettangolare, una genialata!!!
Panna cotta al latte di cocco con scaglie di cioccolato fondente
zucchero 50 g
2 fogli di colla di pesce
cioccolato fondente
Ammolate i fogli di gelatina in acqua fredda,
Unite la panna, il latte e lo zucchero, e portate ad ebollizione a fuoco dolce, mescolando per far sì che lo zucchero si sciolga per bene.
Togliete dal fuoco, unite i fogli di gelatina ben strizzati, mescolate bene e disponete il composto negli stampi.2 fogli di colla di pesce
cioccolato fondente
Ammolate i fogli di gelatina in acqua fredda,
Unite la panna, il latte e lo zucchero, e portate ad ebollizione a fuoco dolce, mescolando per far sì che lo zucchero si sciolga per bene.
Fate raffreddare in frigorifero per almeno 3 ore.
Prima di servire sformate e guarnite on abbondanti scaglie di cioccolato fondente.
mercoledì 16 novembre 2011
Indovina la Pigotta
Carissimi lettori, all'asilo di mia figlia abbiamo iniziato a fare le Pigotte per L'Unicef, una laboratorio pomeridiano divertentissimo!!
E non pensavo sinceramente, di riuscire a cucire una pigotta, dato il mio mancato talento in fatto di cucito (non riesco neanche a cucirmi un bottone...) ed invece, pian piano, la Pigotta sta prendendo forma!!!
Ed io penso già di partecipare ancora al laboratorio del prossimo anno.
Molto presto vi farò vedere la mia Pigotta, che indossa un abito cucito, rigorosamente a mano, su un modello di tubino Givenchy del 1961, considerato uno degli abiti più influenti della storia.
E scommetto che, nonostante io non sia una cima a cucire, se vi mostro l'abito, l'attrice che l'ha indossato in un film vi verrà in mente all'istante, e pure il film...
Posso dirvi che il tubino è nero, ed i guanti anche, posso dirvi che ha una bella collana, un bel diadema e due fantastici orecchini...
Chi è???
300 g di funghi
20 g di burro
2 foglie di salvia
20 ml di olio
1 spicchio d'aglio in camicia
sale e pepe q.b
In una padella fate sciogliere il burro con l'olio, unite la salvia e l'aglio e rosolatevi i funghi a fuoco alto.
Portate a cottura aggiungendo un bicchiere scarso di acqua, salate, pepate e servite caldissimi!!!!
E non pensavo sinceramente, di riuscire a cucire una pigotta, dato il mio mancato talento in fatto di cucito (non riesco neanche a cucirmi un bottone...) ed invece, pian piano, la Pigotta sta prendendo forma!!!
Ed io penso già di partecipare ancora al laboratorio del prossimo anno.
Molto presto vi farò vedere la mia Pigotta, che indossa un abito cucito, rigorosamente a mano, su un modello di tubino Givenchy del 1961, considerato uno degli abiti più influenti della storia.
E scommetto che, nonostante io non sia una cima a cucire, se vi mostro l'abito, l'attrice che l'ha indossato in un film vi verrà in mente all'istante, e pure il film...
Posso dirvi che il tubino è nero, ed i guanti anche, posso dirvi che ha una bella collana, un bel diadema e due fantastici orecchini...
Chi è???
300 g di funghi
20 g di burro
2 foglie di salvia
20 ml di olio
1 spicchio d'aglio in camicia
sale e pepe q.b
In una padella fate sciogliere il burro con l'olio, unite la salvia e l'aglio e rosolatevi i funghi a fuoco alto.
Portate a cottura aggiungendo un bicchiere scarso di acqua, salate, pepate e servite caldissimi!!!!
domenica 13 novembre 2011
Capesante alla piastra su Crema di Topinambur allo Zafferano
Buona domenica miei cari lettori!!!
Ultimamente mi sono data alle ricette colorate, quelle che mi ricordano un'pò i colori dell'estate e della primavera, non che i colori dell'autunno non mi piacciano è, anzi, ma odio il freddo, e gli 11° di ieri, quelli freddi freddi ed umidi, che ti scoraggiano anche a toglierti il cappotto una volta entrato in casa, non mi piacciono per niente...
Restando in tema "colori autunnali" devo ancora raccontarvi la magnifica gita a Volterra che io e Luca ci siano fatti il primo Novembre, per andare alla Sagra del Tartufo Bianco!!
E devo anche farvi vedere l'ultimo lavoro che ho iniziato in camera di Keira ispirata dai colori dell'autunno, ho dipinto altre 4 fate (bhè, in verità per ora sono 3 e mezzo...) ognuna rappresenta una stagione, inverno ed estate si illuminano al buio!!!!
Appena saranno pronte ve le farò vedere.
Ma iniziamo con la ricetta, semplicissima ma di sicuro effetto.
Capesante alla piastra su Crema di Topinambur allo Zafferano
Ingredienti per 2 persone:
topinambur pelati g 100
acqua q.b
sale q.b
1 bustina di zafferano
Per la marinatura:
olio extra vergine d'oliva q.b
un pizzico di sale
1 cucchiaio di prezzemolo frescxo tritato fine
1/2 spicchio d'aglio tritato
4 capesante a testa
pepe bianco macinato fresco
Lessate i topinambur in acqua, salando e pepando a piacere, intanto, fate marinare le capesante nell'olio al prezzemolo.
Una volta che i topinambur saranno morbidi frullate con il frullatore ad immersione.
Passate la purea ottenuta al setaccio , e fatela addensare a fuoco basso in un pentolino dal fondo spesso, aggiungendo lo zafferano e mescolando bene.
Togliete le capesante dalla marinatura e passatele su una piastra rovente.
Disponete uno specchio di crema di topinambur sul piatto, disponetevi le capesante, ultimate con un filo d'olio ed un'abbondondante spolverata di pepe bianco.
sabato 12 novembre 2011
Castagnaccio destrutturato
Ed a volte mi si accende la lampadina, ed invento qualcosa di nuovo, questa ed altre ricette vi aspettano sul mio libro, in uscita a febbraio!!!
Ho rivisitato una ricetta classica della tradizione, "il castagnaccio", ho deciso di usare gli stessi ingredienti, ma di creare un gioco di consistenze.
E' venuto fuori un castagnaccio chic, destrutturato, composto da una cialda di croccante di pinoli caramellati, da uno strato di castagnaccio soffice, una mousse fondente al rosmarino ed una glassa di cioccolato che profuma d'olio d'oliva.
Una ricetta molto particolare di cui vado particolarmente orgogliosa, spero che la apprezzerete, per me è davvero un grande onore potervela proporre.
Questa ricetta si serve in dolcetti monoporzione, ma è possibile creare, con lo stesso procedimento, anche tanti piccoli pasticcini.
6 cucchiai di zucchero
pinoli g 120
In un pentolino dal fondo spesso fate fondere senza mescolare lo zucchero.
Intanto tostate leggermente i pinoli in una piastra.
Unite i pinoli tostati al caramello ottenuto, mescolate, stendete velocemente su un foglio di carta da forno.
Livellate e prima che si solidifichi, con un coppapasta inumidito, ricavate due cerchi di croccante.
Teneteli da parte.
Per il castagnaccio soffice:
4 uova
farina di castagne g 200
18 cucchiai di latte
2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
zucchero g 200
Con lo sbattitore elettrico sbattete i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere uno zabaione liscio.
Unite, sempre mescolando, allo zabaione, la farina di castagne, il latte e l'olio.
Quando l'impasto sarà liscio ed omogeneo mettetelo da parte, e passate a montare a neve fermissima gli albumi.
Non appena gli albumi saranno montati a neve ben ferma uniteli al composto di farina di castagne, mescolando dal basso verso l'alto con una spatola, questa operazione va effettuata molto delicatamente, in modo che gli albumi non si smontino.
In questo modo il risultato che otterrete sarà molto simile a quello di un pan di spagna soffice e lievitato.
Infornate a 180° per circa 45 minuti.
Fate raffreddare il castagnaccio soffice e, con il solito coppapasta usato per ricavare i cerchi dal croccante, ricavate due cilindri di castagnaccio.
Per la mousse fondente al rosmarino:
cioccolato fondente al 70% g 180
1 foglio di colla di pesce (circa g 5)
panna fresca ml 250
latte intero ml 180
1 rametto di rosmarino freschissimo
Unite il rametto di rosmarino al latte, e portate ad ebollizione in un pentolino, spegnete e togliete dal fuoco.
Unite al latte il foglio di gelatina precedentemente ammollato, ed il cioccolato fondente sciolto al microonde.
Mescolate bene.
Togliete il rametto di rosmarino e montate la panna.
Unite alla panna ben montata il composto di cioccolato, mescolando con una spatola, molto delicatamente, dall'alto verso il basso, per non smontare la mousse.
Glassa al profumo di olio d'oliva:
cioccolato fondente al 70% g 50
2 cucchiai di ottimo olio extra vergine d'oliva
1 rametto di rosmarino
Fate fondere il cioccolato fondente, unite il rametto di rosmarino e l'olio, mescolate energicamente e lasciate intiepidire.
Assemblate il dolce:
Disponete alla base del coppapasta precedentemente usato il cilindro di castagniaccio soffice, coronatelo con la mousse e fate raffreddare in frigorifero o nel congelatore per almeno 30 minuti.
Trascorsi i 30 minuti disponete alla base del piatto il disco di croccante di pinoli caramellati, laccate la parte superiore con la glassa. sformate il castagnaccio e la mousse dal coppapasta ed adagiateli sopra il disco di croccante, ultimate con la glassa al profumo d'olio, un ciuffetto di rosmarino fresco ed i ritagli di croccante.
mercoledì 9 novembre 2011
Riportiamo Nash a Casa!!!!!!
Io amo gli animali, e chi mi segue lo sa, che il mio gattone nero è per me come un figlio/fratello/marito.
Mi fa veramente male venire a sapere certe cose, in questi giorni mi sono unita ad un gruppo su facebook, questa è la sua descrizione :
"Questo gruppo serve per riportare a casa Nash,una bellissima meticcia drahthaar, femmina di 3 anni, pelo duro, manto nero e baffi tipo spinone.
gamba corta!!!
Avvistata zone CERTOSA RIVAROLO BEGATO MOTE GARBO VALPOLCEVERA TRASTA MURTA FEGINO CORONATA BORZOLI
non sappiamo quali di questi avvistamenti siano veritieri e attendibili...
Se non potete aiutarci fisicamente, Per Favore Condividete!"
E non vi immaginate nemmeno quanti cani e gatti sono stati smarriti dopo le alluvioni catastrofiche di questi giorni, ma Carlotta, la padrona di Nash mi ha colpito tanto.
Tanto che avrei preso il treno anche di notte per andare ad aiutarla, ma il problema è che appiedata e con una bambina piccola non posso fare granchè.
Mi fa male sapere che Carlotta ha perso la sua Nash, e le sono vicina in questo momento difficile.
So cosa si prova a cercare incessantemente il proprio animale, è una cosa che ti logora pian piano, quando cercavo Benjamyn ed attaccavo i volantini in giro per la città mi fermavo a pensare a lui in ogni momento, e lo vedevo, nei miei ricordi, ancora li con me, l'ultima volta che ho visto Benjo prima di ritrovarlo è stato in Novembre 2005, ed è tornato da me il 5 gennaio 2007.
E' stata veramente dura, ed è una storia lunga che non vi starò a raccontare, perchè il mio gatto non era scappato, il mio gatto era stato sequestrato, da una famiglia che me lo aveva tenuto durante il mio trasloco e poi non voleva più darmelo...
Dissero poi che era scappato ed io mi misi alla ricerca del mio gattino per la città, sobbalzando ogni volta che squillava il telefono, pronta, anche in pieno inverno ed in piena notte a partire in motorino dopo aver ricevuto l'ennesima segnalazione di un gatto nero, ma non lui, il mio Benjo era stato rinchiuso in una gabbietta per gli uccellini per non farlo scappare di casa...
Mentre cercavo il mio Benjo, lessi una scritta che mi colpì tanto "non smettere di cercare ciò che ami, o finirai per amare ciò che trovi" ed è quello che vorrei dire a Carlotta, vorrei dirle di non smettere di cercare, di non perdere le speranze, perchè tutti noi stiamo cercando Nash, e chi, come me, non puù partire per andre a cercare Nash di persona, condivide il suo annuncio.
Mi fa veramente male venire a sapere certe cose, in questi giorni mi sono unita ad un gruppo su facebook, questa è la sua descrizione :
"Questo gruppo serve per riportare a casa Nash,una bellissima meticcia drahthaar, femmina di 3 anni, pelo duro, manto nero e baffi tipo spinone.
gamba corta!!!
Avvistata zone CERTOSA RIVAROLO BEGATO MOTE GARBO VALPOLCEVERA TRASTA MURTA FEGINO CORONATA BORZOLI
non sappiamo quali di questi avvistamenti siano veritieri e attendibili...
Se non potete aiutarci fisicamente, Per Favore Condividete!"
E non vi immaginate nemmeno quanti cani e gatti sono stati smarriti dopo le alluvioni catastrofiche di questi giorni, ma Carlotta, la padrona di Nash mi ha colpito tanto.
Tanto che avrei preso il treno anche di notte per andare ad aiutarla, ma il problema è che appiedata e con una bambina piccola non posso fare granchè.
Mi fa male sapere che Carlotta ha perso la sua Nash, e le sono vicina in questo momento difficile.
So cosa si prova a cercare incessantemente il proprio animale, è una cosa che ti logora pian piano, quando cercavo Benjamyn ed attaccavo i volantini in giro per la città mi fermavo a pensare a lui in ogni momento, e lo vedevo, nei miei ricordi, ancora li con me, l'ultima volta che ho visto Benjo prima di ritrovarlo è stato in Novembre 2005, ed è tornato da me il 5 gennaio 2007.
E' stata veramente dura, ed è una storia lunga che non vi starò a raccontare, perchè il mio gatto non era scappato, il mio gatto era stato sequestrato, da una famiglia che me lo aveva tenuto durante il mio trasloco e poi non voleva più darmelo...
Dissero poi che era scappato ed io mi misi alla ricerca del mio gattino per la città, sobbalzando ogni volta che squillava il telefono, pronta, anche in pieno inverno ed in piena notte a partire in motorino dopo aver ricevuto l'ennesima segnalazione di un gatto nero, ma non lui, il mio Benjo era stato rinchiuso in una gabbietta per gli uccellini per non farlo scappare di casa...
Mentre cercavo il mio Benjo, lessi una scritta che mi colpì tanto "non smettere di cercare ciò che ami, o finirai per amare ciò che trovi" ed è quello che vorrei dire a Carlotta, vorrei dirle di non smettere di cercare, di non perdere le speranze, perchè tutti noi stiamo cercando Nash, e chi, come me, non puù partire per andre a cercare Nash di persona, condivide il suo annuncio.
Quindi vi prego, miei cari lettori, mi rivolgo a chi abita nelle zone degli avvistamenti, e a chi conosce persone in quelle zone:
Aiutiamo Carlotta!!!
Troviamo Nash!!!!
Aiutiamo Carlotta!!!
Troviamo Nash!!!!
martedì 8 novembre 2011
Insalata fiorita con fonduta di Fontina
Eccomi tornata dopo un bel periodo di assenza, ma che volete che vi dica, viste tutte le disgrazie che son successe ultimamente la voglia di scrivere non era tantissima, e mi fa male star qui con le mani in mano, mi fa male essere davanti al pc, mentre invece vorrei essere a Genova, a dare una mano alle persone rimaste coinvolte nell'alluvione...
Il brutto è che in questi giorni si sono susseguite una serie di catasrtofi naturali impressionanti, l'alluvione alle 5 terre, a Genova, la macchina spazzata via con 2 persone dentro a Matera, e poi anche l'isola d'Elba...
Non è facile star qui e non avere la possibilità di aiutare...
Ma la vita va avanti, e quindi eccomi qua, a scrivere nuovamente sul mio blog.
Il mio ragazzo stasera ha deciso che era il caso di dipingere, ed io ho approvato la scelta, fuori fa freddo, ed in casa al calduccio si sta bene, così, mentre lui dipinge, io scrivo.
Oggi ho deciso di proporvi una piccola insalatina leggera, in previsione delle bombe caloriche che vi proporrò nei rossimi giorni!!!
Procuratevi dei fiori di gelsomino (vero gelsomino, quello che vedete in foto non lo è!!!) e di glicine, o vari fiori commestibili, di lavanda ad esempio.
Ingredienti:
insalatina mista
fiori eduli
sale
olio extra vergine d'oliva
formaggio tipo fontina
panna fresca
pepe nero q.b
In un pentolino fate fondere il formaggio tagliato a cubetti in poca panna, spolverate con il pepe nero, mescolate ed aggiungete panna fino ad ottenere una fonduta di formaggio molto cremosa.
Adagiate la fonduta nei piatti, adagiatevi sopra l'insalatina, condite con un pizzico di sale ed un buon filo d'olio e servite immediatamente.
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