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L'arte è tutto ciò che nasce dal sogno, e plasmato dalle mani dell'uomo diventa realtà....
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martedì 26 febbraio 2019

Il meglio dei due mondi, ovvero: Pesce spada con olive, zafferano e limoni confit racchiuso in uno scrigno di limone


Questa è una ricetta di cui vado molto fiera, è una mia personale invenzione, molto particolare, la cottura sottovuoto permette di utilizzare pochissimi grassi in cottura, e di mantenere succhi ed aromi che si sprigioneranno al momento di servire.
Uno scrigno di limone racchiude una morbida polpa speziata e profumata di morbido pesce spada, arricchito con limone confit, zafferano ed olive nere.


Questa ricetta nasce da un viaggio Marocco che feci anni fa, dove mi venne servita una deliziosa tajine di pollo con limoni confit e olive nere, me ne innamorai già dal primo assaggio, la cottura dentro quel contenitore particolare, chiamato appunto tajine, consentiva all'alimento di mantenere succhi e sapori, la lunga cottura rendeva la carne morbida come burro, e le spezie, dosate con sapienza conferivano un tocco in più difficile da dimenticare.
Ho imparato in Marocco ad utilizzare le spezie, a sceglierle fresche, a conservarle per brevi periodi, a tostarle delicatamente e all'occorrenza pestarle prima di utilizzarle, prima quasi avevo paura ad utilizzarle, bastava una presa in più per rovinare un piatto, ma poi, perdendomi tra i suq mi sono ritrovata, ho trovato la giusta via per utilizzarle, le ho annusate, toccate e finalmente utilizzate, trattandole con il rispetto che meritano; ecco perchè sono orgogliosa di questa piccola ricetta, perchè mi ricorda un viaggio, una grande esperienza e una parte del mio cammino, ho sostituito la tajine con il limone ed ho sigillato con il sottovuoto, i limoni prima sono stati leggermente marinati nel sale, come i limoni confit che trovavo in Marocco, ed ho sostituito il pollo della ricetta originale con della ventresca di pesce spada. 


Pesce spada con olive, zafferano e limoni confit racchiuso in uno scrigno di limone
 

Per due persone

2 limone biologici

Lavate i limoni con acqua calda.
Con un coltello ben affilato tagliate le due estremità.
Un’estremità andrà solo pareggiata, in modo che il limone stia “in piedi”,dall’altra estremità dovrete invece togliere circa 1 centimetro, in modo da raggiungere la polpa e scavarla completamente con un cucchiaio.


Per la miscela di spezie

1 cucchiaino di semi di cucimo
1 cucchiaino di semi di coriandolo
3 chiodi di garofano
Qualche chicco di pepe di sichuan

Tostate le spezie a fuoco dolce in una padella antiaderente, quindi riducetele in polvere pestandole in un mortaio.
Con metà del composto ottenuto massaggiate l’interno dei limone, che andrete poi a riempire con del sale fino e con un cucchiaio del succo del succo ricavato scavandone la polpa.
Fate riposare i limoni riempiti di sale in frigorifero per 6 ore.

Per il fondente di cipolle


1 cipolla bianca
La miscela di spezie precedentemente creata
½ bustina di zafferano
1 spicchio d’aglio
1 cucchiaio di olio extra vergine d’oliva
Peperoncino q.b
Sale e pepe
½ bicchiere d’acqua
¼ di limone in salamoia
6 olive nere al forno

Tritate finemente la cipolla e lo spicchio d’aglio.
In un recipiente fate dorare nell’olio il trito ottenuto.
Unite le spezie, lo zafferano e l’acqua.
Portate a cottura molto lentamente ed infine unite la scorza, precedentemente lavata con acqua fredda, del limone in salamoia.
Denocciolate le olive, tritatele grossolanamente ed unitele al fondente di cipolla.
Fate raffreddare.

Finitura e impiattamento


Ventresca di pesce spada g 250

Svuotate i limoni e lavateli sotto acqua corrente fredda.
Tagliate a cubetti grandi 1 centimetro la ventresca di pesce spada.
Passate i cubetti nel fondente di cipolle, mescolate per bene affinché si insaporiscano perfettamente.
Riempite i limoni con i cubetti di spada, unendo anche il fondente ed il trito di olive.
Pressate il pesca spada all’interno dei limoni.
Imbustate ogni limone separatamente nelle apposite buste per cottura sottovuoto.
Fate cuocere a partire da acqua calda, (a 65°) fino a che il pesce spada non si sbiancherà.
Occorreranno circa 15/20 minuti, a seconda dello spessore della scorza del limone.

Servite subito, ottimo caldo o tiepido.

Questa ricetta è stata pubblicata sul ricettario "Una ricetta al giorno"




mercoledì 1 marzo 2017

Tender Pork Sirloin fumè su cremoso di funghi Grigiati e Senape al Miele

La Sirloin Steack è una bistecca con l'osso ricavata dal controfiletto, io avevo un ottimo Pork Sirloin, acquistato in Polonia, ovvero il cuore del filetto di maiale, una parte tenera e deliziosa, ho pensato così di cuocerlo affumicandolo a lenta cottura, per ottenere una carne rosata, saporita e morbida come burro, e per ricreare i sapori scoperti in Polonia, l'ho adagiato su un cremoso di funghi e servito con senape dolce al miele.


Tender Pork Sirloin fumè su cremoso di funghi Grigiati e Senape al Miele

Per il maialino affumicato

In una teglia rivestita di carta argentata mettete 1 rametto di alloro e delle foglie, 1 rametto di salvia con le sue foglie, e così via con il rosmarino ed il timo.
Mettete in forno, a forno spento, sotto la griglia il cartoccio di aromatiche secche, e sopra la griglia il filetto, accendete il cartoccio, soffiate, in modo che si spenga la fiamma ma rimanga il "filo" di fumo e sopra la griglia, chiudete e lasciate affumicare almeno 2 ore.
Togliete il filetto dal forno ed accendete il forno a 65°.
Cospargete il fondo del forno con ramette di salvia e rosmarino.
Massaggiate il filetto con olio, sale e pepe, ed infornate.
Lasciate cuocere fino a che il cuore non sarà arrivato a 65°, o comunque per circa 2 ore.


Per il Cremoso di funghi Grigliati

300 g di funghi pleorotus
200 g di panna
1/2 bicchiere di vino bianco fermo
1 noce di burro
sale e pepe

Pulite i funghi e rosolateli in padella con una noce di  burro, quando saranno dorati sfumateli con il vino, fatelo evaporare completamente ed unite la panna, frullate con il frullatore ad immersione fino ad ottenere un composto liscio, fate addensare a fuoco dolce.
salate e pepate.

Impiattiamo

disponete  uno specchio di salsa di funghi sul piatto, rosolate velocemente il filetto in padella con una noce di burro, salatelo e pepatelo, disponetelo sopra lo specchio di salsa, guarnite a piacere con senape dolce al miele e kren e servite.

sabato 17 agosto 2013

Cipolle al forno ripiene di Cous Cous

Fino a che mia mamma sarà in vacanza, il forno a casa di Luca sarà quasi perennemente acceso.
Perchè tra sole e piscina, il forno a legna è davvero la ciliegina sulla torta!
Domani sera Keira ha deciso che si farà la pizza, lei la vuole "con la gongonzola, le olive e il tattuffo", com'è tenera!
Io intanto, ne approfitto per portare cose da cuocere nel suo forno, e così, casa del mio fidanzato, in questi giorni sta diventando teatro di schiacciatine e marinate, verdure da arrostire e piatti esotici, l'altra sera, ho preparato l'antipasto, prima della pizza, ok, questo è una parte dell'antipasto, ed è comunque bella sostanziosa, dovrebbe essere un primo, ma tutto dipende dalla grandezza della cipolla.
E' già, dalla grandezza della cipolla...
Giusto qualche giorno fa, vi ho fatto vedere l'opera d'arte che Madre Natura crea, con una teglia di verdure di stagione miste, cotte in forno, meglio se a legna, con un filo d'olio e del sale a granelli un'pò più grossi, bene, che saltiate le verdure in padella, o che facciate come me, facendole al forno; le verdure saranno la base di questa ricetta.
Pronti?
Via!

Cipolle al forno ripiene di Cous Cous



verdure miste cotte al forno
100 g di cous cous
brodo vegetale q.b circa il doppio
1 cucchiaio di olio extra vergine d'oliva
sale e pepe
una cipolla a testa

Per le cipolle


Togliate le estremità delle cipolle, la base per far si che la cipolla "stia in piedi", e la testa, per creare il coperchio.
Infornate le cipolle fino a che saranno morbide, quindi sfornatele, svuotatele, salatele e pepatele.

Per il cous cous


Tostate il cous cous in padella, quindi allungatelo con il brodo, toglietelo dal fuoco, chiudete il coperchio, ed attendete.
Una vola cotto salatelo, pepatelo ed ultimate con un bel filo d'olio, quindi unite le verdure e mescolate per bene.
Colmate le cipolle con il cous cous, chiudetele con il coperchietto ottenuto dalla cima e rimettete in forno per una decina di minuti a 190°


lunedì 24 dicembre 2012

Persian Love Cake , perchè oggi mi stento un'pò come il Grinch

Quanto siete impegnati oggi?
Immmagino tanto.
Io no.
Ho deciso che non farò niente per domani, tanto siamo partiti da un menù per poi averne uno completamente diverso, il menù è già tutto deciso, io avrei voglia di fare le mie ricette ma il frigo è già stra pieno, ok, me ne sto qui.
Niente pane, niente torte.
Il Natale dovrebbe essere un pretesto per stare tutti insieme, per essere felici, invece ogni anno si aspettano le feste, e poi, quando arrivano, è tutto un corri corri, un far file chilometriche al supermercato, un riempire il frigorifero fino a farlo scoppiare con così tante cose che, ma si diamo uno schiaffo alla miseria, nessuno riuscirà a finire mai.
Tanto vale fare come Bastianich e darci al lancio del piatto, almeno quelle calorie neanche si ingeriscono, spreco per spreco...
Il Natale dovrebbe essere bello per quella sensazione di armonia che ormai si vede solo nei film Americani, e per quelle canzoncine rilassanti che passano per radio, e sostituiscono, con mio immenso piacere, i tormentoni martellanti che si sentono per il resto dell'anno.
No, quest'anno niente torte.
Il Natale dovrebbe essere felicità, la felicità dello stare insieme, di dividere e condividere, a costo di mangiare una pizza.
E' così importante farsi in 4 per un pranzo che nessuno riuscirà a rifiutare anche se al secondo primo ne ha già abbastanza?
Che poi io neanche sono cattolica.
Che poi anche i cattolici neanche sanno più cosa è il Natale.
Evviva, arriva il Natale, nasce Gesù.
No, il 25 è una data fittizzia, perchè i Cristiani hanno sovrapposto le loro festività a quelle pagane, per facilitare la conversione a tutti.
Quindi Natale è la festa del sole, perchè i pagani era questo che festeggiavano il 25 dicembre:il sole.
Uhu che bello si fa l'albero di Natale!!!
Non credo che a Betlemme ci siano mai stati gli abeti, e non credo che Gesù approverebbe l'abbattimento di un abete centenario solo per piazzarlo in mezzo a Piazza S. Pietro a Roma...
E probabilmente anche lui avrebbe qualche domanda sul perchè ogni anno centinaia di alberi vengono tagliati per poi essere buttati un paio di settimane dopo, e non per trovare un utilizzo "salva vita", ai suoi tempi gli alberi si tagliavano si, e suo padre, quello "adottivo" ci faceva sedie e tavoli, il falegname era un prsonaggio rispettato, e con gli scarti dell'albero, si faceva legna da ardere, ora invece va diretto dalla terra alla discarica, passandoper la casa di qualcuno.
Si, ci sono i centri di raccolta.
Ma quanti di voi portano un albero al centro di raccolta?
E quanti alberi trapiantati superano l'inverno?
L'albero, il famoso albero di Natale, checchè si voglia dire, è un simbolo pagano, che dimostra come la vita possa rinnovarsi e sappia sopravvivere.
In effetti se poi si sente la motivazione del "ma noo, l'albero di Natale esise perchè sta a dimostrare come nostro signore sia invincibile, e di quanto la vita sia forte perchè l'abete è sempre verde e riesce a superare l'inverno", bè, per me è assai poco credibile.
Si, che bella, la ghirlanda.
Aridaje, la ghirlanda, il simbolo Pagano che significa continuità, in effetti è un cerchio, ed essendo in origine la festa del sole che sconfiggeva le tenebre, torna l'albero sempre verde che sconfigge l'inverno, e torna pure la ghirlanda, che con la sua forma a cerchio, non ha ne inizio ne fine, e si rinnova in continuo, come la vita, come le stagioni.
E le luci?
Il Natale è la festa delle luci, la luce che sconfigge la tenebra, questo era in principio.
A Natale si dovrebbe dire Grazie, e si dovrebbe gioire per la luce che si diffonde nei nostri cuori.
E ovviamente il cristianesimo le sue feste le ha sovrapposte tutte a quelle pagane, parliamo se vogliamo di uova e balli con i nastri, la candelora vi dice niente?
Non penso che festeggiare il Natale sia sbagliato, penso che tutte le religioni siano giuste, penso che alla fin fine, la base di ognuna, sia quello di migliorarsi, o almeno, di provare ad essere migliori, più umili, e meno attaccati alle cose terrene.
Credo che lo scopo sia il rispetto, portare rispetto a ciò che ci è stato dato, al cibo che mangiamo, perchè il pane viene dal grano, il grano dalla terra, e se è vero che c'è un Dio che ha creato la terra, allora dovremmo portare più rispetto anche a lui, volendoci bene e rispettando ciò che ha fatto.
Dopo tutto, che si chiami Allah o Dio, ha creato un opera meravigliosa, la terra, il cielo, il mare, ed immaginatevi come si deve sentire a vedere come abbiamo ridotto il suo tanto caro pianeta...
E' come se andassimo a saltare su una tela che un pittore ha dipinto con tanto amore, e che considera la sua opera migliore, è come fare coriandoli di carta con la Gioconda...
Come si sentirebbe Leonardo?
Non sono atea, non sono cinica, so di per certo che qualcuno c'è, e che ci sia una vita oltre questa, e non mi importa se viene chiamata reincarnazione o vita nel regno dei cieli, qualcosa c'è. e porto rispetto a tutti.
Però, si è davvero perso il significato delle feste..


Persian Love Cake


1 tazza di farina
13 cucchiai di zucchero
lievito
3 uova
6 cucchiai di acqua
1/4 tazza olio di semi
scorza di 1 limone bio
un pizzico di cardamomo

Separate i tuorli dagli albumi.
Con i tuorli fate uno zabaione aggiungendo lo zucchero, quindi unite l'olio, l'acqua, il limone ed il cardamomo.
Unite la farina con una spatola, e le chiare montate a neve, sempre con una spatola.
Imburrate una teglia e fate cuocere in forno a 180° per circa 20 minuti

Per il frosting


400 ml di panna da montare
1 bustina di zafferano
2/3 di tazza di zucchero
1 cucchiaino di acqua di rose
 (io ho aggiunto anche 200 g di mascarpone)

Montate la panna con lo zucchero, unite quindi l'acqua di rose, lo zafferano e se volete anche il mascarpone.
Quando aggiungete il mascarpone però, non sbatette con le fruste o il composto sarà troppo liquido, mescolate a mano, o aggiungete della pannafix per stabilizzare il composto.

Componiamo la torta

Una volta che il pan dis pagna si sarà raffreddato, tagliatelo a metà e farcitelo con la crema ottenuta, quindi ricoprite la torta e guarnite con

pistacchi non salati
petali di rosa

Io ho usato una crema al pistacchio.


martedì 23 ottobre 2012

Maroccan Shrimps con Spinaci e voglia di Elementari


Questa mattina c'era la prima visita alla scuola elementare, molto presto dovremo scegliere dove mandare i nostri bambini, è stata una pccola emozione rornare tra i banchi della mia vecchia scuola elementare, certo, ormai le cose sono cambiate tanto, mi sono profondamente battuta contro il maestro unico, ed ora, ogni classe si ritrova 2 insegnanti, ma non stiamo a divagare, che di cose brutte da dire ce ne sarebbero tante, anche troppe.
Aimè non ho trovato nessuna delle mie insegnanti vecchie, ormai è passato qualche anno, quasi una ventina,, era ovvio che fossero andate in pensione, ma con i tempi che corrono, non ci sarebbe stato da stupirsi se fosse stato il contrario.
L'idea di trasferirsi all'estero si fa sempre più concreta e più vicina, spero che mi seguirete in questa grande avventura, che speriamo di realizzare entro 2 anni (prima dobbiamo mettere le cose in ordine!!)


Tra poco andrò in cucina a fare un bel disegno con Keira "goditela fino a che è piccola così" mi ha detto una signora anziana stamani mattina, mentre camminavamo, e come me ne sto accorgendo, crescono troppo in fretta, mi manca quel periodo in cui era un fagottino che, come dicevo io "faceva le prove di voce", e la si sentiva,tutta impegnata, intonare lunghe file di "enghaooooo" "gheoooooo", la mia puzzolina adorata!
Che è tanto entusiasta delle elemenetari, a me invece mi terrorizzano, non perchè ho un passato torbido da sindrome del primo banco, anzi, vivevo per studiare (inizialmente si intende) ed adoravo le mie insegnanti, passavo il tempo libero, dopo i compiti a casa, studiando cose per conto mio.
Però, vedere la mia piccola che è quasi pronta per questo passo, mi rende un'pò triste....
Da una parte vorrei tenerla sempre qui con me, nel lettino con le sbarre color crema, il suo orsacchiotto di peluches, e la giostrina luminosa, e dall'altra vorrei che diventasse grande, ed indipendente.
Ah, i dilemmi dell'essere mamma!
Vi lascio con la ricetta e la foto scattata con la mia nuova macchina fotografica.

Maroccan Shrimps

 

1/2 cucchiaino di cumino in polvere
1/2 cucchiaino di coriandolo in polvere
1/2 cucchiaino di paprika
1/4 di cucchiaino di pepe
una presa di 35 spezie 
una presa abbondante di sale
2 manciate di spinacini freschi
10 gamberoni a testa
3 cucchiai di olio extra vergine d'oliva

Sgusciate i gamberoni.


Unite le spezie fino a formare una miscela, con cui massaggerete i gamberoni unendo i 3 cucchiai d'olio.
Trasferite quindi i gamberi in frigorifero per 30 minuti.
Intanto scaldate la griglia o la piastra.
Trascorso il tempo di riposo con della carta stagnola formate dei quadrati, sulla quale disporrete i gamberoni.
Una volta disposti i gamberoni sulla stagnola unite gli spinaci, salate, pepate, oliate e chiudete bene, formando dei cartoccetti.
Fate cuocere su una griglia per pochi minuti ed aprite direttamente in tavola.

 




lunedì 27 febbraio 2012

Batbouts

Se c'è una cosa che avrei portato in patria dal Marocco, in quantità industriale è il burro, non ho mai assaggiato un burro così buono, neanche quello di montagna, neanche quello che faccio io, pannoso, squisito, delicatissimo, sembrava una crema, anzi, una mousse.
Lo servivano ad inizio pasto, con pane ed olive, per uno spuntino delizioso, quello che vi propongo oggi non è il solito pane che mi portavano in tavola, sono tipo focaccine, molto, molto buone, che solitamente vengono servite con burro, formaggio o miele, io le adoro ripiene di formaggio ed insalata Marocchina.
E, udite udite:
si preparano in pochi minuti e non serve il forno!!!

Batbouts



Ingredienti per circa 30 batbouts

250 g di farina di farina "0"
100 g di semolino
2 cucchiaini scarsi di sale
1 bustina di lievito istantaneo per pane
circa 1 bicchiere di acqua tiepida

Mescolate tutte le polveri, ed impastate aggiungendo a filo l'acqua, fino ad ottenere un impasto liscio e lavorabile.
Aiutandovi con la farina spianate la pasta e ricavate tanti cerchietti del diametro di un bicchiere da tè.
Mettete le focaccine ottenute a lievitare sotto un canovaccio.
Quando saranno lievitate mettete in una padella antiaderente ben calda, e fate cuocere a fuoco dolce da entrambi i lati, vedrete che si gonfieranno pian piano.
Servite belle calde, accompagnate con miele, marmellata, burro, pomodorini, formaggio, o quello che volete, sono davvero ottime!

giovedì 4 marzo 2010

Xeru di Tuba


Gli Xeru di tuba sono dei biscottini che si fanno in pochissimo tempo, sono ottimi per accompagnare il tè.
Questa è una tipica ricetta senegalese!

250 gr di farina
150 gr di burro morbido (circa)
125 gr di zucchero
cannella
canditi

In una ciotola impastate la farina con lo zucchero e il burro, l'impasto inizialmente sarà molto sbricioloso, se vedete che non si amalgama bene aumentate la dose di burro, ma 150 gr vi dovrebbero bastare.
Fate riposare in frigo per una mezz'oretta.
Trasorsi i 30 minuti formate delle palline, non importa che siano perfette, devono essere come tanti piccoli sassetti.
Infornate a 180° per 10/ 15 minuti, sfornate adagiate un candito sulla punta del biscotto e spolverate di cannella a piacere, fate raffreddare completamente e servite.
Si conservano benissimo in una scatola di latta.
La ricetta originale l'ho presa da : buttalapasta ma secondo me la dose di burro non era sufficiente, e così l'ho aumentata un'pò che non veniva omogeneo l'impasto.

Un consiglio?
Guarnite con ciliegine candite, una bontà!

mercoledì 3 marzo 2010

Keftas in salsa

Continua il mio tour interculturale gastronomico, e sempre da quel gioiellino di blog scoperto recentemete "un pizzico di magia" traggo la seconda ricetta del Marocco, che dire, ormai sono rimasta stregata dal fascino dei racconti di Chiara, e mi do alla cucina Marocchina hehehe

Lo so che non posso fare a meno di modificare le ricette a modo mio, è una mia mania, ma stavolta non l'ho fatto apposta, la ricetta di Chiara prevede 1 uovo, io in frigo avevo 4 tuorli in cerca di occupazione avanzati dopo una massiccia produzione di marzapane, e sperando di non alterare il risultato li ho messi al posto dell'uovo ^^
Per la ricetta originale vi rimando QUI.


Vi state chiedendo che cappero sono le Keftas?
Semplicissime polpette!!

400 gr carne macinata di manzo
4 tuorli
1 cucchiaio di paprica
1 spicchio di aglio
200 gr passata di pomodoro
olio
prezzemolo
sale & pepe


Mescolate la carne con i tuorli e la paprica, salate, pepate e fate tante piccole polpettine, intanto in padella fate imbiondire l’aglio nell'olio, aggiungete la passata di pomodoro il prezzemolo, salate, aggiungete acqua e cuocete per qualche minuto, aggiungete le polpette e fatele cuocere a fuoco basso per circa 10-15 minuti girando di tanto in tanto.

SServite con una spolverata di prezzemolo fresco.

Biscotti allo Zafferano

Prima di postarvi il procedimento di questi biscottini, vi darò una piccola delucidazione gastronomica sulla cucina del "regno dell'occidente" alias Marocco...

La cucina Marocchina ha come base la cuina dei nomadi, con influenze francesi ed arabe, troveremo quindi molto spesso carne di pecora, contorni di verdure e frutta secca.
I piatti del Maghreb sono molto ricchi, a volte agrodolci, è possibile infatti, che un unico piatto sia composto da cane, frutta e verdura.
Il piatto più conosciuto, e la cui preparazione ormai è diffusissima anche qua da noi in Italia, è il cous cous, ma la cucina Marocchina dispone di una varietà molto ampia di pietanze caratteristiche, come le brochette, di cui ho già postato la ricetta in precedenza, è un usanza tipica infati fare brochette di tutti i tipi, che poi non sono altro che spiedini di carne, pesce, verdura, frutta, molte volte mischiati assieme.
I dolci Marocchini sono caratterizzati dall'uso di frutta secca, dai datteri e da dolcificanti come il miele, molto ricchi di sostanza, io sto per darvi la ricetta dei biscotti allo zafferano, ma il maghreb ha moltissime varietà di biscotti, come le caratteristiche "corna di gazzella" ripiene di mandorle e nocciole e addolcite col miele, o i ghouribas dolcetti alle mandorle e cannella, è già proprio cannella; cannella, zenzero, zafferano...
Ci troviamo davanti ad una cucina che con lo scorrere degli anni è entrata in contatto con culture diverse, che hanno lasciato la loro impronta, e le spezie sono immancabili.
Ovviamente non posso non parlarvi del tè, il tè Marocchino alla Menta, preparato con una sorta di cerimonia e servito in quei graziosi bicchierini di vetro colorato che io adoro, ma per parlare del tè, ci sarà tempo, ho lavorato in una teeria, ne avrei da cose da dire sul tè...
Lo zafferano è molto utilizzato dal popolo arabo, pensate che per bere il tè utilizzano degli zuccherini aromatizzati allo zafferano che si mettono sotto la lingua e si sciolgono lentamente.


80 gr di burro morbido
40 gr di zucchero
1 tuorlo
3 cucchiai di latte
1/2 bustina di zafferano
25 gr di mandorle in polevere
150 gr di farina

Sciogliete la mezza bustina di zafferano in 2 cucchiai di latte, lavorate a crema il burro con lo zucchero, aggiungete il tuorlo, i 2 cucchiai di latte, unite la farina, le madorle in polvere ed impastate per bene.
Date la forma, disponete sulla teglia, spennellate con il latte rimasto, infornate a 160° per 15 minuti.



Solo per veri amanti dello zafferano ;)

brochettes de poulet

3 Marzo, oggi è il compleanno di mio cugino, colgo l'occasione per fargli gli auguri, anche se ho molti dubbi sul fatto che li leggerà...
Ricomincio a scrivere sul blog, stavolta forse un'pò forzata da me stessa, mi ero ripromessa di ricominciare a scrivere una volta superati gli ultimi avvenimenti, ma se devo aspettare di superarli totalmente, il mio blog non avrebbe niente di nuovo per mesi, e così, un'pò a malincuore, farò si che quello con la rosa non sia il mio ultimo post...

La vita va avanti per chi rimane, la voglia di cucinare qualcosa di elaborato o di esteticamente carino è praticamente inesistente, fosse per me, lo dirò sinceramente, in questi giorni metterei un bel lucchetto alla cucina e me ne starei intere giornate a letto.
Fortunatamente c'è Keira, che di ritorno dall'asilo reclama merenda e poi cena, e così volente o nolente, continuo a darmi da fare, anche se io da giovedì a oggi ho mangiato una polpetta perchè mi imboccava a forza e un cesto di insalata (e m'è sembrato di mangiare l'equivalente di un pranzo di natale).

Ciò che vi propongo oggi è una ricetta che viene direttamente dal Marocco, non fatevi ingannare dal nome, sono semplici spiedini di pollo!!
La ricetta originale la trovate qui http://unpizzicodimagia.blogspot.com/search/label/marocco e se avete voglia leggete il resoconto di una vacanza che vi farà sognare.
Io non avevo tutte quelle spezie, ed essendo andata al funerale la mattina stessa in cui ho iniziato a tagliare il pollo, l'ho dimenticato a marinare
tutta la notte, quindi la mia è un'pò diversa dall'originale, ma ve la consiglio perchè è molto buona. Per prima cosa procuratevi
1 bel petto di pollo
½ cucchiaino di zenzero
½ cucchiaino di paprika
zafferano (io ne ho messa metà bustina)
latte

Questo piatto si serve abitualmente accompagnato con le zucchine:
6 zucchine
1 scalogno
olio
birra per sfumare

Tagliate il petto di pollo a cubetti molto piccoli e lasciatelo marinare nel latte freddo tutta la notte.
Il giorno dopo iniziate a preparare le zucchine: tagliatele grossolanamente, in padella fate dorare lo scalogno a fettine in un filo d'olio, aggiungete le zucchine e sfumate con la birra, portate a cottura allungando con acqua, alla fine aggiustate di sale. A questo punto passiamo alla carne, scolatela dal latte, unite le spezie, mescolate bene, e infilate la carne negli spiedini
Ho tolto le zucchine dalla padella e nella stessa vi ho cotto gli spiedini, li ho salati e li ho serviti con le zucchine.

Spero che la proprietaria di "Un pizzico di magia" non me ne voglia se ho scopiazzato un'pò la ricetta, ma il racconto del suo viaggio mi ha così emozionata che quando ho finito di leggerlo mi è venuta voglia di ricreare una piccola parte di Marocco a casa mia ^^
Ieri Keira, la mia piccola assaggiatrice, per merenda voleva i biscotti, e contagiata ormai da questa cucina ho preparato i biscottini alla zafferano del Marocco, presto metterò la ricetta!


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