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L'arte è tutto ciò che nasce dal sogno, e plasmato dalle mani dell'uomo diventa realtà....

domenica 30 giugno 2019

Toscana da bere, la guida che non deve mancare!


Capita d’estate di ritrovarsi la sera a non saper dove andare, magari il locale dove ci ritroviamo abitualmente con gli amici è chiuso, oppure ci va semplicemente di provare posti nuovi, che ovviamente nessuno propone o conosce, e così si ricapita al solito posto.

Poi capita di trovare un libro fantastico “Toscana da bere”, dove sonoraccolti 70 cocktail bar da tutta la Toscana, divisi per città, per ogni locale viene raccontata la storia e la specialità che propongono, ad esempio rimanendo a Livorno, sapete che c’è un locale che ha trasformato il Ponce in un cocktail?




Sono ben 7 i cocktail bar livornesi ce si aggiudicano un posto nella top 70 dei locali toscani, tra cui la conosciutissima Baracchina Bianca affiancata dall’altrettanto famoso Dai Dai Bistrot, seguito da alcune novità come il Makutu Tiki Bar, giusto per citarne alcuni.

Scritto da Federico S. Bellanca e Marco Gemelli, mio caro amico, il libro racchiude una selezione dei 70 migliori cocktail bar della Toscana, con foto e aneddoti, non si parla solo di locali ma anche di eventi e di concorsi che si tengono abitualmente, e di liquorifici, tra i quali viene citato un altro caro amico, “IlRe dei Re” di Fabio Elettrico, che produce liquori artigianali davvero ottimi, perciò non aspettatevi una mera guida ai locali della Regione, ma un vero e proprio tour nel bere miscelato Made in Toscana!

Nonostante non abbia dei veri e propri capitoli si legge davvero bene, le curiosità e le storie racchiuse tra queste pagine sono tante, e così è facile ritrovarsi ad immaginare di gustare un cocktail per le vie di Firenze o per i vicoli di Lucca, un libro adatto a chi è in cerca di divertimento e locali in cui bere un ottimo drink, a chi invece ricerca esperienza e professionalità, a chi ha voglia di assaporare gusti nuovi e a chi ama il bere miscelato, ormai il mondo dei cocktail è esploso, si abbinano a piatti salati, si gustano a bordo spiaggia, si condividono con amici e si sorseggiano per accompagnare finger food stellati.

venerdì 28 giugno 2019

Cocco Bello


“Cocco bello, cocco fresco!” quanti di voi hanno sentito questa frase?
Io molto spesso, accompagnava le mie estati di quando ero bambina ed andavo in spiaggia, un venditore di cocco fresco passava con secchi ripieni di cocco a pezzi gridando “cocco bello”, ed i bambini lo rincorrevano per comprarne un pezzetto, l’estate è arrivata, fa così caldo che sembra impossibile anche solo pensare di fare dolci e progettare ricette nuove, l’altra sera il fornello, complici i 30° della serata, sembrava una fornace…

Sono giorni perfetti per perdersi tra venti caldi e sabbia tra le dita, respirare l’aria che sa di sale del mare e assaporare granite ghiacciate, dessert freschi e ovviamente cocco!

Cocco bello, il dessert a base di cioccolato fondente, gelée di caffè, zucchero di fiori di cocco e cremoso di panna di cocco e mascarpone, anche in versione veg!

Facile, anzi, facilissimo, niente forno, e solo un minuto di fornello, un dessert che richiede pochi ingredienti ma che è saporito, fresco e leggero, da proporre sia in versione veg totalmente al cocco o arricchito da mascarpone, che ne dite?

Cocco Bello



 Per il guscio di cioccolato fondente

 

Cioccolato fondente 400 g

Sciogliete al microonde o sul fornello a fuoco dolcissimo il cioccolato, colatelo in stampi di silicone a semisfera, io utilizzo quelli della Silikomart, tenete poco cioccolato da parte, con cui, una volta che i gusci saranno freddi e pronti da togliere dallo stampo, spennellerete la parte esterna, per renderla più realistica.
Fateli raffreddare in frigorifero, che con questi caldi in casa non solidifica il cioccolato.

Per la gelèe di caffè

Caffè 300 ml
Agar agar 2 g

Unite gli ingredienti, portate ad ebollizione e versate in una placchetta, fate solidificare e ricavate dei cerchi da adagiare sulla parte interna dei gusci di cocco.

Per la mousse di cocco


2 lattine di latte di cocco (oppure 1 lattina e 100 g di mascarpone)

Trasferite le lattine in frigorifero la sera prima dell’utilizzo, quando saranno ben fredde, il giorno seguente apritele senza muoverle troppo e raccogliete la parte solida eliminando la liquida, con le fruste mescolatela al burro di cocco e allo zucchero, ed eventualmente al mascarpone, regolatevi voi con lo zucchero.

Finitura e impiattamento

 

Disponete la mousse di cocco nei gusci di cioccolato dove avrete precedentemente adagiato un dischetto di gelèe di caffè amaro, con la paletta per il gelato togliete il centro dando la tipica forma del cocco, fate riposare in congelatore almeno 1 ora prima di servire.
Conservate in congelatore e tirate fuori almeno 10 minuti prima di servire.



lunedì 24 giugno 2019

Trota salmonata marinata alla birra con mele arrosto, cotta su plancia di legno


Sono felicissima di riproporvi oggi questa ricetta, è una mia personale ricetta fusion, ed è fantastica, ero emozionatissima all'idea di prepararla, e lo ero tantissimo quando l'ho assaggiata!

Può sembrare una ricetta elaborata, ma alla fine si tratta di mettere a marinare ed attendere, è la rielaborazione di una ricetta Polacca che assaggiai anni fa, la trota salmonata con le mele, il suo sapore era molto particolare e mi rimase impresso, così decisi di crearne una mia versione.

La cottura su plancia di legno è stata inventata dagli indiani d'America, ed è poi stata adottata dai canadesi.
Può sembrare strano, ma la plancia di legno va messa a mollo in acqua, alcool e spezie, io ho eseguito delle piccole modifiche, mirando allo stesso risultato, in pratica, le spezie in infusione nell'alcool rilasciano il loro aroma, e l'alcool misto unito all'acqua, impolpa il legno, i profumi poi si sprigionano durante la cottura, e credetemi, le spezie si sentiranno chiaramente.
Se non trovate la trota salmonata potrete sostituirla con del salmone da servire sempre con le mele, come ho imparato in Polonia, dove molti secondi si accompagnano con la frutta, ma prima l'ho marinato con la birra, perché sempre in Polonia ho bevuto una delle migliori birre della mia vita
Un profumino che non vi dico....
Cominciamo???
Trota salmonata marinata alla birra con mele arrosto, cotta su plancia di legno




 Per la plancia di legno

In mezzo bicchiere di Whisky lasciate marinare un cucchiaio di miscela di spezie miste, indicata per carni rosse, la mia scelta è caduta su questa miscela perchè ho voluto trattare il pesce in maniera particolare, ed ho voluto usare un mix che esaltasse l'affumicatura e la marinatura del salmone, con la birra.
La miscela che ho utilizzato è composta da:
pepe, coriandolo, semi di senape, noce moscata,kummel, cumino, zenzero, pimento, origano, basilico, timo, glcosio, rosmarino, urcuma, foglie di alloro, chiodi di garofano, cipolla, e chili.

Unite la miscela di spezie al Whisky e lasciate in un barattolo chiuso, in infusione, per una notte.


Il giorno dopo:


acqua
whisky con le spezie


In un recipiente disponete la plancia di legno.
Molto spesso viene utilizzata di legno di cedro, adattissima per il pesce, la si puù trovare anche nei negozi che vendono articoli per il bbq, se avete la fortuna di trovare una sezione di albero da frutta, come è successo a me, il risultato sarà anche migliore, devo avvertirvi però, che dopo poche cotture, il tagliere sarà da buttar via, perchè pian piano il sotto si brucerà e diventerà inutilizzabile.
(La plancia da me utilizzata è in legno di albicocco)


Una volta disposta la plancia nel recipiente, versatevi sopra il whisky e coprite con acqua.
Lasciate a bagno per 4 ore.

Per la trota salmonata



1 trancio di trota salmonata abbastanza spessa, o salmone se non trovate la trota (200 g a persona) con la pelle

200 ml di birra chiara artigianale
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
1 rametto di rosmarino
1 peperoncino
pepe nero
olio extra vergine d'oliva

Fate marinare il filetto di pesce, precedentemente deliscato, per non più di tre ore, in una marinatura composta da 200 ml di birra, 4 cucchiai di olio, sale e pepe, una cipolla tagliata a tocchetti, uno spicchio d'aglio schiacciato, il rametto di rosmarino, sale e pepe.
Una volta trascorsa  la marinatura pulitelo per bene e mettetelo da parte.
La cottura su plancia di legno



1 mela rossa
ramoscelli di rosmarino
1 limone
sale e pepe
olio extra vergine d'oliva

Toglietela la plancia di legno dalla sua marinatura.
Tagliate a fette non troppo spesse la mela.
Tagliate a metà il limone e passatelo sulla superficie delle fette di mela affinchè non si anneriscano, quindi disponetele sulla base di legno, unite qualche rametto di rosmarino, salatele e pepeatele, disponetevi sopra il filetto, salatelo, pepatelo ed irroratelo con un bel filo d'olio.


La cottura non sarà accessivamente lunga, tutto dipende dallo spessore della plancia e della grandezza del filetto, ma preparatevi ad un'esperienza unica.
Il legno rilascerà l'aroma della miscela delle spezie durante la cottura, insaporendo perfettamente il pesce, il legno poi, bruciandosi pian piano, conferirà un piacevolissimo retrogusto di affumicato.
Non dovrete far altro che disporre la plancia sopra la griglia con sotto la brace, nel vostro bbq, e poi, coprire tutto, se non avete il bbq che si copre allora potete creare una cupola con la stagnola, da posizionare sopra alla plancia, il risultato sarà ugualmente perfetto, ma la cottura più lunga.
Infine, se proprio non avete un bbq, potete disporre la plancia in padella, ricoprire la padella con la stagnola, e quindi coprire con un coperchio o con un'altra padella.

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