L’aceto balsamico affonda le sue radici nella storia dell’uomo, con esso cambia, si evolve e viaggia attraverso il tempo e lo spazio, è solo alla fine dell’800 che inizia a far conoscere il suo nome, ma già al tempo degli Egizi e dei Romani era conosciuta una pratica per ottenere un prodotto simile, la maggior parte degli uomini ha fatto tesoro del detto “impara l’arte e mettila da parte”, ma a Modena hanno imparato l’arte e ne hanno fatto una virtù, creando interesse per l’aceto balsamico e per il territorio anche a livello internazionale.
L’aceto balsamico è un prodotto unico nel suo genere, dal 2000 è tutelato dal marchio “DOP” ovvero denominazione di origine protetta, perché tra gli ingredienti per ottenerlo c’è un fattore insostituibile: il territorio, è infatti il territorio tra Modena e Reggio Emilia caratterizzato da condizioni climatiche particolari con inverni rigidi ed estati calde e ventilate, che permette un risultato così eccezionale, che non è possibile ottenere in nessun altra parte del mondo.
Enrico III, duca di Franconia nel 1046 passando nella sua zona di produzione chiese a Bonifacio III di Canossa di poter assaggiare “quell’aceto tanto lodato”, ricevette così in dono una botticella d’argento colma del liquido prezioso; la sua fama si diffuse così tanto che tutte le famiglie nobili lo chiedevano a gran voce, nel 1764 il Conte Voronzov Cancelliere imperiale di Russia, nel corso di una missione diplomatica ne ordinò alcune bottiglie per la Zarina Caterina la Grande, diventò così l’elisir dei reali, tanto che vent’anni dopo il duca Ercole III ne inviò un flaconcino finemente lavorato a Francoforte, come dono per l’incoronazione di Francesco II d’Austria, era utilizzato addirittura come dote da dare alle ragazze in procinto di sposarsi.
Non poteva che essere l’aceto balsamico il filo conduttore tra arte, storia e filosofia, non esiste prodotto migliore per rappresentare l’evoluzione del gusto!
Si è tenuta lo scorso 13 settembre a Carpi una manifestazione che ha voluto celebrare due prodotti simbolo del Made in Italy, unendoli in una veste assolutamente inedita, una vera e propria riflessione vista con occhi diversi, sull’evoluzione del gusto, perché a cambiare in questi anni non sono state soltanto le mode, ma anche il rapporto che abbiamo con la cucina, aver ricevuto l'invito è stato per me un grande onore.
Si è tenuta lo scorso 13 settembre a Carpi una manifestazione che ha voluto celebrare due prodotti simbolo del Made in Italy, unendoli in una veste assolutamente inedita, una vera e propria riflessione vista con occhi diversi, sull’evoluzione del gusto, perché a cambiare in questi anni non sono state soltanto le mode, ma anche il rapporto che abbiamo con la cucina, aver ricevuto l'invito è stato per me un grande onore.
Da questa riflessione è partita la conferenza “La Metamorfosi del Gusto”, che come coronamento della serata ha visto esibirsi Franco Pepe, il pizzaiolo più famoso al mondo noto anche come “il pizzaiolo filosofo”, che ha dimostrato come l’aceto balsamico sia un prodotto antico ma quanto mai attuale e versatile, che si evolve e si adatta alle nuove mode e tendenze culinarie, diventando ingrediente principe per una pizza gourmet, ricetta di sua invenzione e totalmente inedita impreziosita dall’aceto balsamico De Nigris, un abbinamento dai più considerato impossibile e che invece si è dimostrato un binomio perfetto grazie alla maestria di Franco Pepe e alla qualità dell’aceto balsamico De Nigris.
Non solo pizza, ma una vera e propria riflessione filosofica di come la metamorfosi umana si ripercuota su tutto ciò che fa, una riflessione sul cambiamento del gusto nella nostra società.
Non solo pizza, ma una vera e propria riflessione filosofica di come la metamorfosi umana si ripercuota su tutto ciò che fa, una riflessione sul cambiamento del gusto nella nostra società.
Fra i tanti ospiti del Balsamico Village, Simona Caselli Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna, Pino Aprile scrittore, Alberto Carotenuto rettore dell’università Parthenope di Napoli, Vincenzo Gesmundo Segretario Generale della Coldiretti, Alfonso Pecoraro Scanio Presidente della fondazione Univerde, Alessandra Pesce Sottosegretario alle Politiche Agricole del MIPAAFT, Frano Pepe il pizzaiolo più famoso del mondo, Luigi Salomone chef stellato di grande talento, Alberto Bellelli sindaco di Carpi e il critico d'arte Vittorio Sgarbi che ha incantato il pubblico analizzando 2.000 anni di iconografia tra vino e cibo, dai dipinti di Pompei passando per Warhol fino ad arrivare ai giorni nostri, a moderare l’incontro è stato il giornalista Luciano Pignataro.
Ad aprire la conferenza è stato Armando de Nigris, Presidente del Gruppo De Nigris che ha raccontato un aneddoto interessante, che riassume a pieno la cultura e il territorio Italiano, Armando racconta che un giorno hanno ricevuto la visita di alcuni giapponesi che hanno chiesto quale giardiniere tenesse così bene quel giardino, ovviamente non stavano guardando un giardino, ma i campi e le viti, ai loro occhi era così bello e ben tenuto da sembrare uno spazio verde dipinto da un artista, e l’Italiano lo sa, può andare ovunque in vacanza, ma nessun posto è come casa, nessun vigneto è come quello coltivato sui solli Italici, nessun prodotto Italiano è replicabile se non in Italia, pensate al parmigiano, alla mozzarella, della mitica pizza…
La location dell’evento è stata il Balsamico Village di Carpi, creato dalla famiglia De Nigris, primo e unico luogo in Europa dedicato all’aceto balsamico, in cui la produzione è letteralmente messa in vetrina, affinchè chiunque possa vedere con i propri occhi come e dove nasce il vero aceto balsamico, qui tra verdi colline e una natura incontaminata sorge un vero e proprio villaggio coronato da filari di viti, verrete accolti da un profumo caldo e avvolgente di legno e aceto, zaffate di profumo con note fruttate e speziate che vi incanteranno, oltre 40.000 metri quadri in cui non solo è possibile scoprire la storia di questo prodotto, ma anche il territorio, la cultura e la passione che servono per realizzarlo.
Un vero e proprio parco tematico ideato dalla famiglia De Nigris, che custodisce la ricetta segreta dell’aceto balsamico da oltre 120 anni, un angolo di paradiso per gli amanti della buona cucina provenienti da tutto il mondo che qui potranno degustare il vero, unico ed inimitabile aceto balsamico.
Entrando al Balsamico Village si rimane incantati, ci si ritrova circondati da prati verde smeraldo, un grande anfiteatro dove si tengono eventi e conferenze, un piccolo orto di erbe aromatiche che da sul cortile con il recinto degli animali, quasi una piccola fattoria, ed ancora una cantina costellata da enormi botti in rovere che contengono il prezioso aceto balsamico, uno spazio dedicato ai più piccoli ed uno shop così bello e di classe da sembrare una boutique d’alta moda sugli Champs Elysèe, un progetto che si è guadagnato l'Italian Talent Award per l’eccellente promozione della cultura Made in Italy.
Questo è quello che dovrebbero fare tante aziende e altrettanti produttori, aprire le porte ai visitatori, ai turisti, a chi è curioso di apprendere una nuova cultura, perché questo è il miglior modo di tutelare le eccellenze del nostro paese, far capire quanto lavoro ci sia dietro e come mai ogni prodotto sia unico e inimitabile è anche il miglior modo di far conoscere ed amare il nostro territorio.
Armando De Nigris è il più grande produttore ed esportatore italiano di aceto balsamico Igp, insieme ai fratelli Luca e Raffaele controlla l’intera filiera produttiva del loro prodotto, tradizione e innovazione vanno di pari passo al Balsamico Village e l’evento “La Metamorfosi del Gusto” ne è stata la miglior dimostrazione, gli interventi delle autorità intervenute sono stati molti e tutti interessanti.
Questo è quello che dovrebbero fare tante aziende e altrettanti produttori, aprire le porte ai visitatori, ai turisti, a chi è curioso di apprendere una nuova cultura, perché questo è il miglior modo di tutelare le eccellenze del nostro paese, far capire quanto lavoro ci sia dietro e come mai ogni prodotto sia unico e inimitabile è anche il miglior modo di far conoscere ed amare il nostro territorio.
Armando De Nigris è il più grande produttore ed esportatore italiano di aceto balsamico Igp, insieme ai fratelli Luca e Raffaele controlla l’intera filiera produttiva del loro prodotto, tradizione e innovazione vanno di pari passo al Balsamico Village e l’evento “La Metamorfosi del Gusto” ne è stata la miglior dimostrazione, gli interventi delle autorità intervenute sono stati molti e tutti interessanti.
Ho apprezzato davvero tanto questo evento che ci ha fatti tornare a casa emotivamente più ricchi, dopo una giornata vissuta all'nsegna dell'arte e del buon cibo, dopotutto non esiste ricchezza più grande di un evento che ti dona momenti felici e culturalmente appaganti, abbiamo avuto modo di scoprire questa location fantastica, di conoscere nuove persone ed apprendere nuovi punti di vista, i confronti sono stati costruttivi, le parole di Sgarbi che ha illustrato i più famosi dipinti raffiguranti il cibo hanno reso la giornata emozionante e la pizza di Franco Pepe è stata la degna conclusione, una pizza con uovo cotto a 65°, fonduta di parmigiano, cornicione ricoperto di pecorino, bacon croccante e pepe nero, deliziosa dimostrazione che l'aceto balsamico è il più versatile prodotto che l'Italia ha da offrire.
Via Vittorio Carrobbio, 3, 41012 Carpi MO
Il Balsamico Village su Facebook: qui
Il video della conferenza: qui
L'articolo su Repubblica: qui
L'articolo su Tgcom 24: qui
L'articolo de La Gazzetta di Modena: qui
L'articolo su Gazza Golosa: qui
L'articolo su Informacibo: qui
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