Ok, forse non è proprio il genere di ricetta che pensavate di trovare sul mio blog....O forse si...
Ci tengo comunque a specificare che questo esperimento, tra le altre cose ben riuscito, non è stato frutto della mia mente insana.
Chi mai si sognerebbe di grigliare una pesca e servirla in un piatto con un bel filo d'olio?
Gli chef della televisione ecco chi!!!
E' loro la colpa!
Sono stati loro che mi hanno messo in testa questo accozzo pesche-olio-menta, e poi a me la menta neanche piace...
Ma sapete no?
Quando c'è l'amore per la cucina c'è tutto, anche la voglia di sperimentare cose strane.
Vi occorreranno:
Sicuramente una pesca
olio extra vergine (ottimo olio)
foglioline di menta
Tagliate la pesca a fettine.
Grigliate la pesca.
Condite la pesca con olio e guarnite con foglioline di menta.
Senza dubbio la protagonista principale di questa ricetta è la pesca, servita in modo alternativo, ma....
Gustoso.
About me
L'arte è tutto ciò che nasce dal sogno, e plasmato dalle mani dell'uomo diventa realtà....
domenica 26 settembre 2010
sabato 25 settembre 2010
Pincho al tonno e pistacchi
Ecco l'ultimo pincho che ho preparato per la nostra cena spagnola, questo è con formaggio alle erbe tonno e pistacchi, forse un pochino più elaborato da fare, vi occorreranno i seguenti ingredienti:
1 spicchio d'aglio
2 foglie di basilico
pistacchi
sale
olio
una fettina di tonno fresco
formaggio spalmabile alle erbe
pane
prima di tutto procediamo come al solito, affettiamo la baguette, spalmiamola con il formaggio alle erbe e procediamo con il tonno.
Pestate finemente i pistacchi con il sale, il basilico e l'aglio.
Spennellate il tonno con l'olio e ricopritelo con i pistacchi.
Cuocete in una padella rovente, adagiate sopra il vostro pincho e servite ^^
venerdì 24 settembre 2010
Gold CheeseCake al melone
Probabilmente l'unica cosa che differenzia questo cheesecake dagli altri è la polvere dorata e la presenza degli spicchi di melone, il tutto lo rende molto scenografico, ma comunque semplice da preparare.
Le foto sono indecenti, lo so, ma non avevo macchina fotografica, e mi toccava farle con il cellulare, poi ho comprato la mia bellissima macchina fotografica, che adesso è a riparare, e stare senza è un'agonia....
Fortunatamente Veronica mi ha gentilmente ceduto le foto che ha fatto lei, sono le prime due che vedete.
Ad ogni modo procediamo con la ricetta:
130 gr di pan di stelle
60 gr di burro fuso
Unire i biscotti sbriciolati al burro, disporre sul fondo della teglia e far raffreddare, intanto
nel mixer unite:
225 gr di philadelphia
225 gr di ricotta
2 uova intere
150 gr di zucchero
1 cucchiaio di succo di limone
Frullate tutto per almeno 10 minuti, disponete questo composto sopra la base di biscotti e cuocete in forno per 20 minuti a 180°
Quando è freddo passate alla decorazione, io ho decorato con polvere d'oro e melone, e ci stava da Dio, ma potete utilizzare anche fragole, o pesche, qualsiasi cosa vi venga in mente ^^
giovedì 23 settembre 2010
Crostini al nero con burro e salmone
Siamo quasi giunti al termine con le ricettine dei pincho che ci siamo serviti per cena, questi secondo me erano deliziosi, e sono otiimi anche come antipasto insieme ad altri crostini.
Il pane è al nero di seppia, fatto in casa ovviamente, e tra poco vi propinerò la ricetta, sopra al pane c'è un velo di burro e poi il salmone affumicato^^
Pincho con salame alle erbe
Continua questa infinita carrellata di ricette di pincho, ma che dire?
Ci siamo affezzionati a questi deliziosi stuzzichini!!!!
Questi sono molto semplici, il pane è fatto in casa, è il pane al miele, ogni singola fetta spalmata con formaggio alle olive, poi insalata e poi una fetta di salame alle erbe.
Questo me lo sono inventata io è....
E' nato in onore del panino che mi sono mangiata in aereoporto mentre aspettavamo di tornare in Italia.
Mi sono alzata dalle seggioline scomodossime infreddolita. assonnata ed affamata, e sono andata a fare colazione.
Mi sentivo così spaesata, io che non dormo mai se non in un letto mi sono risvegliata in una stanza immensa, con una "vetrina" che dava all'esterno e sulla pista un sacco di aerei, tantissima gente sconosciuta....
Una volta fatta colazione mi sono ripresa, sapete, io non mangio mai il dolce la mattina, quindi ho optato per un panino, pensando che lo avrei diviso a metà e lo avrei lasciato da parte per il ritorno,ed invece...
C'è una catena di fast food in Spagna, molto simile al Mc dove ti componi un panino come ti pare, io ho visto sul cartellone un infinità di panini untuosi e così ho ordinato quello all'italiana, pensando fosse una cosa bianca rossa e verde.
E invece dentro c'era: salame alle erbe, prosciutto cotto arrosto, insalata, pomodori e maionese, ed il panino, caldissimo, proprio quello che ci voleva, sapeva di pizzette catarì, ve le ricordate?
Ok, puù sembrare strano, ma era buonissimo!!!
O forse ero io ad essere fin troppo affamata....
Ci siamo affezzionati a questi deliziosi stuzzichini!!!!
Questi sono molto semplici, il pane è fatto in casa, è il pane al miele, ogni singola fetta spalmata con formaggio alle olive, poi insalata e poi una fetta di salame alle erbe.
Questo me lo sono inventata io è....
E' nato in onore del panino che mi sono mangiata in aereoporto mentre aspettavamo di tornare in Italia.
Mi sono alzata dalle seggioline scomodossime infreddolita. assonnata ed affamata, e sono andata a fare colazione.
Mi sentivo così spaesata, io che non dormo mai se non in un letto mi sono risvegliata in una stanza immensa, con una "vetrina" che dava all'esterno e sulla pista un sacco di aerei, tantissima gente sconosciuta....
Una volta fatta colazione mi sono ripresa, sapete, io non mangio mai il dolce la mattina, quindi ho optato per un panino, pensando che lo avrei diviso a metà e lo avrei lasciato da parte per il ritorno,ed invece...
C'è una catena di fast food in Spagna, molto simile al Mc dove ti componi un panino come ti pare, io ho visto sul cartellone un infinità di panini untuosi e così ho ordinato quello all'italiana, pensando fosse una cosa bianca rossa e verde.
E invece dentro c'era: salame alle erbe, prosciutto cotto arrosto, insalata, pomodori e maionese, ed il panino, caldissimo, proprio quello che ci voleva, sapeva di pizzette catarì, ve le ricordate?
Ok, puù sembrare strano, ma era buonissimo!!!
O forse ero io ad essere fin troppo affamata....
Pincho agrodolci
Questi li abbiamo proprio assaggiati da Lizzaran, sono semplicissimi,un cucchiaio di composta di mele a temperatura ambiente, una o due fettine di formaggio tipo caprino ed aceto balsamico caramellato, il tutto fatto scaldare per 1 minuto.
Pincho fichi e caprino
Perdonatemi lettori miei, so che in questo periodo non pubblico abbastanza ricette, ma la mia NUOVA macchina fotografica ha deciso di rompersi...
E quindi sono costretta a fare le foto con il cellulare, ed il risultato è un disastro...
Sono ferma, per evitare di fare foto ancora più orrende del solito evito anche di cucinare pietanze meritevoli di scatti fotografici...
Stamani mattina mi sono alzata con la sensazione, o più che altro il desiderio di essere ancora in vacanza, "stasera faremo un giro su la rambla mano nella mano" ho pensato; ed invece ero nel mio letto, ed ora sono seduta davanti alla scrivania con il mio gatto ciuccettante in collo che fusola come un fusibile, i love Benjamyn!!!
Vi lascio quindi l'ennesima ricetta di pincho, inventata da me con ingredienti che piacciono al mio ragazzo.
Prima di tutto fetta di pane, formaggio caprino, mezzo fico ed una goccia di glassa di aceto balsamico.
E quindi sono costretta a fare le foto con il cellulare, ed il risultato è un disastro...
Sono ferma, per evitare di fare foto ancora più orrende del solito evito anche di cucinare pietanze meritevoli di scatti fotografici...
Stamani mattina mi sono alzata con la sensazione, o più che altro il desiderio di essere ancora in vacanza, "stasera faremo un giro su la rambla mano nella mano" ho pensato; ed invece ero nel mio letto, ed ora sono seduta davanti alla scrivania con il mio gatto ciuccettante in collo che fusola come un fusibile, i love Benjamyn!!!
Vi lascio quindi l'ennesima ricetta di pincho, inventata da me con ingredienti che piacciono al mio ragazzo.
Prima di tutto fetta di pane, formaggio caprino, mezzo fico ed una goccia di glassa di aceto balsamico.
lunedì 20 settembre 2010
Sale di prosciutto
Sono ancora entusiasmata dal mio viaggio in Spagna ed ancora penso alle giornate trascorse per le vie di Barcelona sotto il sole caldissimo.
Sono ancora qui, a cimentarmi in ricette Spagnole, anche se molto presto mi tufferò in una nuova avventura...
Volevamo andare in Irlanda, ma siamo liberi ad inizio Novembre e li fa buio presto e molto freddo, quindi rimandiamo, intanto, scegliamo una nuova destinazione, avete suggerimenti?
Io non ho ancora il passaporto quindi teniamoci vicini magari...
Giorni fa, su un bellissimo blog "La via delle rose" ho trovato questa ricetta, e siccome sto cucinando ogni cosa che può riportarmi vagamente, anche solo con il pensiero, in Spagna, l'ho provata al volo.
E devo dire che il croccantino del sale di prosciutto si sposa benissimo con le insalatone...
Il procedimento è semplice, ve lo spiego a grandi linee, e poi se volete approfondire cliccate sul link che vi rimanda al "la via delle rose".
Dovrete infornare 100gr di proscitto stagionato tra 2 fogli di carta forno per 10 minuti a 200°.
Fate raffreddare e tritate il tutto.
Pronto!!!
lunedì 13 settembre 2010
Pincho gamberi e zucchine
Anche questi facevano parte della cena spagnola a base di Pincho, me li sono inventati e sono davvero buonissimi.
La base è sempre la solita fetta di pane tipo baguette spalmato di philadelfia, sopra ci sono delle zucchine:
Tagliare una zucchina con il pela patate, grigliarle, spolverarle di sale e farle raffreddare.
Grigliate anche i gamberi, sgusciateli, salateli ed infilzateli con uno stecchino.
Sopra al pane adagiate le zucchine, poi il gambero e servite a temperatura ambiente.
Pincho con mousse di tonno
Stavo cercando di ricreare questo:
Il pincho che vedete nella foto è stata la mia merenda del secondo giorno a Barcelona, bhè, era fatto con una mousse di gamberi, che io non avevo, ma ho saputo rimediare splendidamente con il tonno, davvero sfiziosissimo!!!
Philadelphia
tonno sott'olio
pepe bianco
sale a piacere
Unire tutti gli ingredienti fino ad ottenere una mousse omogenea, poi il procedimento del pincho è identico.
Fetta di pane, mousse e stecchino.
Decorate a piacere con un pezzetto di pomodorino o gamberetti tagliuzzati.
Servire freddi o a temperatura ambiente
i Pincho di Lizzaran - uova ed aringa
Reduce dalla mia vacanza Spagnola, io ed il mio ragazzo abbiamo deciso, ad una settimana di distanza di riproporre una cena a base di pincho, è si, abbiamo nostalgia dei pincho...
Io ho rifatto parte di quelli assaggiati da Lizzaran con ottimi risultati.
Si, uova sode, aringa affumicata e composta di mele potrà suonarvi strano, ma è inaspettatamente buono!!!
Per la composta di mele:
1 mela tagliata a dadolini
succo di mezzo limone
1 cucchiaino di zucchero.
Procedete come per fare una marmellata.
Tagliate a dadolini la mela, irroratela con il succo di limone, unite lo zucchero e cuocete a fuoco basso.
Fate raffreddare.
Rassodate un uovo ed una volta freddo tagliatelo a fettine.
Tagliate l'aringa affumicata a cubetti.
Il pane per la base deve essere tipo baguette.
Disponete sul pane la confettura, poi una fettina di uovo sodo e poi il cubetto di aringa, il tutto a temperatura ambiente.
Infilzate con uno stecchino e servite.
martedì 7 settembre 2010
Barcelona - last day
Ultimo giorno di vacanza, che tristezza, Barcelona è così bella che la voglia di tornare in Italia è praticamente inesistente...
Ritorniamo ancora una volta sulla Rambla, direzione mercato, peccato che è chiuso, ci rendiamo conto solo dopo che è domenica...
Un frappuccino al caramello da starbucks per me, il bicchiere lo porterò poi in Italia con me. diventerà il mio salvadanaio dove metterò da parte i soldi per i prossimi viaggi.
Prendiamo la metro, direzione Parc de la ciutadella.
Ci fermiamo al supermercato, dove troviamo lo zafferano in pistilli ad una cifra irrisoria, così come pure la vanillina, ovviamente facciamo scorta, compriamo anche pane, formaggio e prosciutto che ci servirà per prepararci il pranzo.
Ci mettiamo seduti all'ombra nel parco, ci facciamo un panino ed intanto decidiamo se andare o meno allo zoo.
Finito il pranzo entriamo all zoo, enorme, una città dentro la città.
C'è il tucano, i pappagalli, l'unico esemplare di gorilla albino presente al mondo, i pavoni girano liberi, ci sono tantissime scimmie, anche piccolissime, orsi, pinguini, tartarughe giganti, giaguari, leoni, ghepardi, pantere, zebre, giraffe, "timon e pumba", i miei tanto adorati fenicotteri rosa, i "bambi"...
Bellissimo!!!
Come tutto del resto.
Una mela caramellata, che io sono abituata a chiamare pomme d'amour e poi ancora albergo.
Il ritorno alla nostra camera di albergo, che ogni tanto chiamavamo "casa" , è stato triste, sapevamo che ci tornavamo non tanto per riposarci quanto per fare i bagagli...
Ancora doccia, cena, di nuovo da Lizarran, dove la cameriera gentilissima ci regala uno stranissimo pincho con composta di mele, caprino ed aceto balsamico, il tutto bello caldo, ed inaspettatamente buono.
La nottata che ci aspetta è dura, fortuna che ci è venuta la brillante idea di prendere i nostri ultimi pincho spagnoli (dico spagnoli perchè molto presto noi li faremo Italiani) da portar via.
Torniamo a prendere le valige, salutiamo e poi via con la metro alla stazione dei pullman, ahimè, nottata dura perché la metro chiudeva a mezzanotte, così alle 11 e 30 eravamo già alla stazione dei pullman a trascinarci da una poltroncina all'altra...
Il pullman per Girona aereoporto arrivava alle 3 e 45...
Stanchi ed infreddoliti aspettiamo le 3 e 45 su una panchina, poi finalmente si parte...
Finalmente si fa per dire...
Arriviamo all'aeroporto circa un'ora dopo, tragico perchè l'imbarco è alle 8 di mattina.
Mi addormento su una scomodissima panchina, tutta rannicchiata ed infreddolita, il mio ragazzo è stato così gentile da coprirmi con la sua felpa, che carino, purtroppo i pochi minuti di sonno non mi bastano.
Alle 7 in preda ad una tremenda fame sono andata a comprare un panino e me lo sono spilluzzicata davanti alla vetrata dell'aereoporto guardando gli aerei decollare ed atterrare mentre Luca dormiva.
Le 8 alla fine sono arrivate, ed anche il nostro aereo, o nanero come lo chiama Keira.
Partenza!!!
Direzione Pisa, il volo è durato pochissimo, abbiamo sorvolato Nizza, il volo è stato meraviglioso,
le nuvole bianchissime, il mare blu, il cielo infinito, durato pochissimo, anche stavolta arrivati con anticipo.
Ed infine eccoci a Pisa, quindi è inutile che vi racconti ulteriori dettagli del ritorno a casa.
Vi lascio con la foto di Keira con i regalini che le ho portato.
Ritorniamo ancora una volta sulla Rambla, direzione mercato, peccato che è chiuso, ci rendiamo conto solo dopo che è domenica...
Un frappuccino al caramello da starbucks per me, il bicchiere lo porterò poi in Italia con me. diventerà il mio salvadanaio dove metterò da parte i soldi per i prossimi viaggi.
Prendiamo la metro, direzione Parc de la ciutadella.
Ci fermiamo al supermercato, dove troviamo lo zafferano in pistilli ad una cifra irrisoria, così come pure la vanillina, ovviamente facciamo scorta, compriamo anche pane, formaggio e prosciutto che ci servirà per prepararci il pranzo.
Ci mettiamo seduti all'ombra nel parco, ci facciamo un panino ed intanto decidiamo se andare o meno allo zoo.
Finito il pranzo entriamo all zoo, enorme, una città dentro la città.
C'è il tucano, i pappagalli, l'unico esemplare di gorilla albino presente al mondo, i pavoni girano liberi, ci sono tantissime scimmie, anche piccolissime, orsi, pinguini, tartarughe giganti, giaguari, leoni, ghepardi, pantere, zebre, giraffe, "timon e pumba", i miei tanto adorati fenicotteri rosa, i "bambi"...
Bellissimo!!!
Come tutto del resto.
Una mela caramellata, che io sono abituata a chiamare pomme d'amour e poi ancora albergo.
Il ritorno alla nostra camera di albergo, che ogni tanto chiamavamo "casa" , è stato triste, sapevamo che ci tornavamo non tanto per riposarci quanto per fare i bagagli...
Ancora doccia, cena, di nuovo da Lizarran, dove la cameriera gentilissima ci regala uno stranissimo pincho con composta di mele, caprino ed aceto balsamico, il tutto bello caldo, ed inaspettatamente buono.
La nottata che ci aspetta è dura, fortuna che ci è venuta la brillante idea di prendere i nostri ultimi pincho spagnoli (dico spagnoli perchè molto presto noi li faremo Italiani) da portar via.
Torniamo a prendere le valige, salutiamo e poi via con la metro alla stazione dei pullman, ahimè, nottata dura perché la metro chiudeva a mezzanotte, così alle 11 e 30 eravamo già alla stazione dei pullman a trascinarci da una poltroncina all'altra...
Il pullman per Girona aereoporto arrivava alle 3 e 45...
Stanchi ed infreddoliti aspettiamo le 3 e 45 su una panchina, poi finalmente si parte...
Finalmente si fa per dire...
Arriviamo all'aeroporto circa un'ora dopo, tragico perchè l'imbarco è alle 8 di mattina.
Mi addormento su una scomodissima panchina, tutta rannicchiata ed infreddolita, il mio ragazzo è stato così gentile da coprirmi con la sua felpa, che carino, purtroppo i pochi minuti di sonno non mi bastano.
Alle 7 in preda ad una tremenda fame sono andata a comprare un panino e me lo sono spilluzzicata davanti alla vetrata dell'aereoporto guardando gli aerei decollare ed atterrare mentre Luca dormiva.
Le 8 alla fine sono arrivate, ed anche il nostro aereo, o nanero come lo chiama Keira.
Partenza!!!
Direzione Pisa, il volo è durato pochissimo, abbiamo sorvolato Nizza, il volo è stato meraviglioso,
le nuvole bianchissime, il mare blu, il cielo infinito, durato pochissimo, anche stavolta arrivati con anticipo.
Ed infine eccoci a Pisa, quindi è inutile che vi racconti ulteriori dettagli del ritorno a casa.
Vi lascio con la foto di Keira con i regalini che le ho portato.
Barcelona part two
La mattina del nostro secondo giorno a Barcelona non ci siamo alzati prestissimo, così, la nostra colazione in ritardo si è trasformata in un pranzo in anticipo, ancora da Lizarran, dove troviamo le cameriere simpatiche e gentilissime pronte a darci informazioni su come arrivare a parc Guell.
Ancora pincho al salmone, con tortilla, prosciutto e con polpo e poi via in metropolitana!!
Questa volta la direzione è Parc Guell, opera di Gaudì, quel grande uomo di Gaudì che mi ha fatto innamorare di un parco.
Usciamo dalla metro e ci ritroviamo in una piazza tutta storta, ci mettiamo a ridere, guardiamo la piazza in pendenza a destra, il marciapiedi che pende a sinistra, in vialetto in salita, che termina in un angolo a destra dopo una discesa vertiginosa, commentiamo, ridiamo, ed ovviamente chi troviamo?
L'Italiano che ci risponde "è, si sono persi la livella".
Pieno, pieno, pieno di Italiani, abbiamo trovato anche chi, per passare il tempo in metropolitana si era portato la Gazzetta Dello Sport...
La strada per arrivare a Parc Guell è tutta in salita, un'ammazzata come si dice a Livorno, Trieste in confronto è una passeggiata...
Ma sapete, ne vale veramente la pena, la vista di Barcelona dall'alto è meravigliosa, e nel parco, tra la vegetazione rigogliosa e quasi tropicale, troviamo mosaici di piastrelle coloratissime e colonne altissime.
Sicuramente, se torneremo a Barcelona, ed abbiamo detto che la prossima estate probabilmente lo faremo, ritorneremo a Parc Guell.
La nostra merenda l'abbiamo fatta sdraiati su un prato, all'ombra di un ulivo, abbiamo tirato le mollichine di pane ai passerotti ed ai piccioni, e poi sono sbucati fuori anche i topi, immensi topi, sembravano scoiattoli, ma non lo erano, la coda parlava chiaro...
E le persone stavano calme e tranquille, bei topoloni però!
Meraviglioso Parc Guell, ma cosa a Barcelona non lo è?
Ascoltiamo i musicisti sparsi ad ogni angolo del parco, assaporiamo il bellissimo momento di una vacanza indimenticabile e poi, ripartiamo!
Per strada, questa volta tutta in discesa, ci fermiamo a bere ad una fontana, facciamo praticamente la doccia vestiti e ci rinfreschiamo un'pò, proprio quello che ci voleva dato il tanto caldo.
Con la metro linea gialla arriviamo a Jaume, quartiere che a Luca piace tanto, Shopping, ho preso un vestitino rosso e nero da ballerina di flamenco per la mia piccola Keira, con il fermacapelli uguale e le scarpine a pois in tinta.
Due cartoline, il regalino per Anna, la mia vicina di casa, per mia mamma ovviamente , due mini nacchere per Keira, poi merenda con un pincho alla crema di gamberi ed un Mojito, e poi di nuovo albergo.
Doccia, lunga doccia, faceva caldissimo, umidità al 67%, pappagalli al posto dei piccioni, palme ad ogni angolo di strada, piante grasse alte come lampioni...
In pratica una città tropicale...
E bellissima.
Dopo cena ritorniamo sulla Rambla, i genitori di Luca ci hanno consigliato di andare a vedere il museo delle cere, e quindi ci andiamo!
Inizialmente è un'pò inquietante, trovarsi in quei grandi stanzoni pieni di persone immobili, che sembrano vere ma sono fatte di cera...
Di sera il museo è praticamente deserto, così ce la prendiamo comoda e facciamo un sacco di foto.
Il percorso obbligatorio ci porta davanti ad un ascensore che si apre da solo...
Saliamo , la porta si chiude e scendiamo, una voce ci avverte del cambio di pressione e ci fa intendere che siamo sott'acqua, in realtà, alla fine, quando si apre l'ascensore, ci troviamo davanti alla porta di un sottomarino, entriamo, si muove tutto, dagli oblò vediamo le sirene, carino carino!!!!
Una firma sul libro delle firme e poi andiamo a bere qualcosa al bosc de les fades, ovvero "il bosco delle fate" l'interno del locale è come un bosco incantato, ci sono alberi, castelli e piccole cascate, prendiamo un mojito e poi usciamo, andiamo verso il porto, che è alla fine della Rambla, e che contentezza.
Ero contenta, rilassata, stavo bene, davvero tanto bene...
Ritorniamo alla metro e poi albergo, mettiamo la sveglia e poi a nanna!!!
Ancora pincho al salmone, con tortilla, prosciutto e con polpo e poi via in metropolitana!!
Questa volta la direzione è Parc Guell, opera di Gaudì, quel grande uomo di Gaudì che mi ha fatto innamorare di un parco.
Usciamo dalla metro e ci ritroviamo in una piazza tutta storta, ci mettiamo a ridere, guardiamo la piazza in pendenza a destra, il marciapiedi che pende a sinistra, in vialetto in salita, che termina in un angolo a destra dopo una discesa vertiginosa, commentiamo, ridiamo, ed ovviamente chi troviamo?
L'Italiano che ci risponde "è, si sono persi la livella".
Pieno, pieno, pieno di Italiani, abbiamo trovato anche chi, per passare il tempo in metropolitana si era portato la Gazzetta Dello Sport...
La strada per arrivare a Parc Guell è tutta in salita, un'ammazzata come si dice a Livorno, Trieste in confronto è una passeggiata...
Ma sapete, ne vale veramente la pena, la vista di Barcelona dall'alto è meravigliosa, e nel parco, tra la vegetazione rigogliosa e quasi tropicale, troviamo mosaici di piastrelle coloratissime e colonne altissime.
Sicuramente, se torneremo a Barcelona, ed abbiamo detto che la prossima estate probabilmente lo faremo, ritorneremo a Parc Guell.
La nostra merenda l'abbiamo fatta sdraiati su un prato, all'ombra di un ulivo, abbiamo tirato le mollichine di pane ai passerotti ed ai piccioni, e poi sono sbucati fuori anche i topi, immensi topi, sembravano scoiattoli, ma non lo erano, la coda parlava chiaro...
E le persone stavano calme e tranquille, bei topoloni però!
Meraviglioso Parc Guell, ma cosa a Barcelona non lo è?
Ascoltiamo i musicisti sparsi ad ogni angolo del parco, assaporiamo il bellissimo momento di una vacanza indimenticabile e poi, ripartiamo!
Per strada, questa volta tutta in discesa, ci fermiamo a bere ad una fontana, facciamo praticamente la doccia vestiti e ci rinfreschiamo un'pò, proprio quello che ci voleva dato il tanto caldo.
Con la metro linea gialla arriviamo a Jaume, quartiere che a Luca piace tanto, Shopping, ho preso un vestitino rosso e nero da ballerina di flamenco per la mia piccola Keira, con il fermacapelli uguale e le scarpine a pois in tinta.
Due cartoline, il regalino per Anna, la mia vicina di casa, per mia mamma ovviamente , due mini nacchere per Keira, poi merenda con un pincho alla crema di gamberi ed un Mojito, e poi di nuovo albergo.
Doccia, lunga doccia, faceva caldissimo, umidità al 67%, pappagalli al posto dei piccioni, palme ad ogni angolo di strada, piante grasse alte come lampioni...
In pratica una città tropicale...
E bellissima.
Dopo cena ritorniamo sulla Rambla, i genitori di Luca ci hanno consigliato di andare a vedere il museo delle cere, e quindi ci andiamo!
Inizialmente è un'pò inquietante, trovarsi in quei grandi stanzoni pieni di persone immobili, che sembrano vere ma sono fatte di cera...
Di sera il museo è praticamente deserto, così ce la prendiamo comoda e facciamo un sacco di foto.
Il percorso obbligatorio ci porta davanti ad un ascensore che si apre da solo...
Saliamo , la porta si chiude e scendiamo, una voce ci avverte del cambio di pressione e ci fa intendere che siamo sott'acqua, in realtà, alla fine, quando si apre l'ascensore, ci troviamo davanti alla porta di un sottomarino, entriamo, si muove tutto, dagli oblò vediamo le sirene, carino carino!!!!
Una firma sul libro delle firme e poi andiamo a bere qualcosa al bosc de les fades, ovvero "il bosco delle fate" l'interno del locale è come un bosco incantato, ci sono alberi, castelli e piccole cascate, prendiamo un mojito e poi usciamo, andiamo verso il porto, che è alla fine della Rambla, e che contentezza.
Ero contenta, rilassata, stavo bene, davvero tanto bene...
Ritorniamo alla metro e poi albergo, mettiamo la sveglia e poi a nanna!!!
Barcelona part One - pincho tortilla e salmone
Miei carissimi lettori e lettrici, eccomi di ritorno in Italia, reduce da una stupensa vacanza a Barcelona.
Vi ricordate la vacanza che il mio ragazzo mi aveva regalato?
Ho scoperto la destinazione un'oretta prima di partire, all'aereoporto di Pisa.
Siamo partiti alle 6.35 di venerdì 3 settembre.
Il volo è andato bene, sono stata tutto il tempo icollata al finestrino a guardare di sotto, mi piace tanto volare e vedere le cose dall'alto!!!
Mentre sorvolavamo la costa Italiana è sorto il sole, una magnifica alba, la più bella della mia vita.
Arrivare all'aereoporto di Girona è stato un attimo, siamo arrivati anche con 15 minuti di anticipo.
Il pullman per Barcelona ci ha lasciati esattamente accanto all'arc del triomf, dove ci siamo accorti, che Barcelona è popolata da pappagalli come Venezia di piccioni, una meraviglia!!!
Taxi e direzione Les Corts, lasciamo tutto in albergo, e scappiamo a pranzo.
Andiamo da Lizarran, dove scopriamo una cosa meravigliosa chiamata "Pinchos"!!!
I Pinchos sono una sorta di tartine, una fettina di pane con sopra tortilla o salmone o formaggi ed affettati, il tutto tenuto insieme da uno stecchino, i pincho sono tenuti in delle vetrinette,
ed il cliente si serve da solo, il conto poi viene calcolato in base al numero di stecchini lasciati nel piatto.
Una cosa del genere in Italia sarebbe infattibile, gli stecchini sparirebbero tutti misteriosamente...
Ma la correttezza, la disponibilità e la pulizia che ho trovato in Spagna sono state una cosa memorabile; per terra non si trovava neanche una sigaretta, anche la metropolitana era pulitissima, le persone sempre sorridenti e disponibili.
Non potendo fare a meno di darvi una ricetta, vi darò quella del nostro primo pincho, buonissimo!!!
Una fetta di pane tipo baguette
una fettina di salmone affumicato
1 spicchio di tortilla di patate
1 cucchiaio di philadelphia
Disponeteli cosi: sopra la fetta di pane disponete lo spicchio di tortilla precedentemente aperto a meta, spalmate poi con il philadelphia, adagiatevi sopra il salmone, chiudete con lo spicchio di tortilla e fermate con uno stecchino.
Dopo il buonissimo pranzo partiamo alla volta della Sagrada Familia, opera veramente maestosa di Gaudì.
Rimasti senza parole dopo aver visto tanta bellezza ci siamo fermati a prendere un bicchiere di birra fresca.
Visitiamo il museo di Picasso, hehe, io pago ridotto, peccato che non si possono fare le foto...
Un giro per negozi, giusto per dare un'occhiatina alle vetrine, e poi di corsa in albergo.
Finalmente entriamo in camera.
La nostra camera è davvero carina, accogliente, moderna, la finestra ha una vetrata molto grande, e quindi la stanza è luminosa.
Mentre Luca, il mio ragazzo, si fa la doccia, io sfaccio la valigia, metto i vestiti nei cassetti o appesi, accendo la tv e trovo il Dr. House, esploro un'pò, mi approprio del lato del letto dalla parte della finestra e poi vado a farmi la doccia anch'io.
Ci rilassiamo qualche minuto, il tempo di tracciare una sorta di itinerario e fumare una sigaretta e ripartiamo.
Destinazione : La Rambla, stradone pieno di vita, bancarelle e turisti.
Visto che ormai è ora di cena, ci fermiamo in un ristorante a mangiare la paella accompagnata da un bicchierone di sangria gelata,
ritorniamo sulla rambla, facciamo qualche foto, e poi stanchi morti, riprendiamo la metropolitana per tornare in albergo.
Siamo crollati sul letto e ci siamo addormentati in pochi secondi.
Vi ricordate la vacanza che il mio ragazzo mi aveva regalato?
Ho scoperto la destinazione un'oretta prima di partire, all'aereoporto di Pisa.
Siamo partiti alle 6.35 di venerdì 3 settembre.
Il volo è andato bene, sono stata tutto il tempo icollata al finestrino a guardare di sotto, mi piace tanto volare e vedere le cose dall'alto!!!
Mentre sorvolavamo la costa Italiana è sorto il sole, una magnifica alba, la più bella della mia vita.
Arrivare all'aereoporto di Girona è stato un attimo, siamo arrivati anche con 15 minuti di anticipo.
Il pullman per Barcelona ci ha lasciati esattamente accanto all'arc del triomf, dove ci siamo accorti, che Barcelona è popolata da pappagalli come Venezia di piccioni, una meraviglia!!!
Taxi e direzione Les Corts, lasciamo tutto in albergo, e scappiamo a pranzo.
Andiamo da Lizarran, dove scopriamo una cosa meravigliosa chiamata "Pinchos"!!!
I Pinchos sono una sorta di tartine, una fettina di pane con sopra tortilla o salmone o formaggi ed affettati, il tutto tenuto insieme da uno stecchino, i pincho sono tenuti in delle vetrinette,
ed il cliente si serve da solo, il conto poi viene calcolato in base al numero di stecchini lasciati nel piatto.
Una cosa del genere in Italia sarebbe infattibile, gli stecchini sparirebbero tutti misteriosamente...
Ma la correttezza, la disponibilità e la pulizia che ho trovato in Spagna sono state una cosa memorabile; per terra non si trovava neanche una sigaretta, anche la metropolitana era pulitissima, le persone sempre sorridenti e disponibili.
Non potendo fare a meno di darvi una ricetta, vi darò quella del nostro primo pincho, buonissimo!!!
Una fetta di pane tipo baguette
una fettina di salmone affumicato
1 spicchio di tortilla di patate
1 cucchiaio di philadelphia
Disponeteli cosi: sopra la fetta di pane disponete lo spicchio di tortilla precedentemente aperto a meta, spalmate poi con il philadelphia, adagiatevi sopra il salmone, chiudete con lo spicchio di tortilla e fermate con uno stecchino.
Dopo il buonissimo pranzo partiamo alla volta della Sagrada Familia, opera veramente maestosa di Gaudì.
Rimasti senza parole dopo aver visto tanta bellezza ci siamo fermati a prendere un bicchiere di birra fresca.
Visitiamo il museo di Picasso, hehe, io pago ridotto, peccato che non si possono fare le foto...
Un giro per negozi, giusto per dare un'occhiatina alle vetrine, e poi di corsa in albergo.
Finalmente entriamo in camera.
La nostra camera è davvero carina, accogliente, moderna, la finestra ha una vetrata molto grande, e quindi la stanza è luminosa.
Mentre Luca, il mio ragazzo, si fa la doccia, io sfaccio la valigia, metto i vestiti nei cassetti o appesi, accendo la tv e trovo il Dr. House, esploro un'pò, mi approprio del lato del letto dalla parte della finestra e poi vado a farmi la doccia anch'io.
Ci rilassiamo qualche minuto, il tempo di tracciare una sorta di itinerario e fumare una sigaretta e ripartiamo.
Destinazione : La Rambla, stradone pieno di vita, bancarelle e turisti.
Visto che ormai è ora di cena, ci fermiamo in un ristorante a mangiare la paella accompagnata da un bicchierone di sangria gelata,
ritorniamo sulla rambla, facciamo qualche foto, e poi stanchi morti, riprendiamo la metropolitana per tornare in albergo.
Siamo crollati sul letto e ci siamo addormentati in pochi secondi.
mercoledì 1 settembre 2010
E tra poco si parte... !!!
Miei cari lettori, e mie carissime lettrici, siamo giunti alla fine di agosto...
E chi lo avrebbe mai detto?
Quest'estate è passata in un lampo.
Finalmente il mio adorato blog chiude i battenti ed io me vado in vacanza.
Non preoccupatevi, sarà solo per qualche giorno (anche se avrei bisogno di una vacanza lunga una vita).
Parto con il mio ragazzo, destinazione?
Ancora sconosciuta, mi ha fatto una sorpresa bellissima è?
Vi confesso che qualche sospetto ce l'ho, ma alla fine, dato che ormai mancano una manciata di giorni, lo scoprirete al mio ritorno.
Non vedo l'ora!!!
E chi lo avrebbe mai detto?
Quest'estate è passata in un lampo.
Finalmente il mio adorato blog chiude i battenti ed io me vado in vacanza.
Non preoccupatevi, sarà solo per qualche giorno (anche se avrei bisogno di una vacanza lunga una vita).
Parto con il mio ragazzo, destinazione?
Ancora sconosciuta, mi ha fatto una sorpresa bellissima è?
Vi confesso che qualche sospetto ce l'ho, ma alla fine, dato che ormai mancano una manciata di giorni, lo scoprirete al mio ritorno.
Non vedo l'ora!!!
E non mi sembra vero...
Quindi:
Buone Vacanze
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