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L'arte è tutto ciò che nasce dal sogno, e plasmato dalle mani dell'uomo diventa realtà....

mercoledì 4 marzo 2020

Zuppa di gangli di Star Trek, o ramen di somen


Voi sapete cosa sono i somen?
No??
A me lo ha insegnato Wicky Priyan con cui ho avuto il grande onore di lavorare alla stesura del suo nuovissimo libro, appena uscito, è stato un lavoro lungo e duro, ma Wicky è una persona d’oro oltre che un gran maestro, dietro ai suoi piatti non c’è solo la bontà ma una vera e propria filosofia, ed una cena da lui non è solo un pasto ma un’esperienza.
Mentre raccoglievo le sue ricette ho avuto l’onore di cenare diverse volte da lui, e posso dirvi che il suo libro è la bibbia del pesce, al suo interno troverete ricette con pesci classici ma anche con pesci esotici o sconosciuti ai più, insomma, più completo di così non si può e sono davvero felice di aver lavorato al suo fianco!

Nei mesi trascorsi insieme ho avuto l’opportunità ed il piacere di scoprire l’arte della cucina Kaiseki, di vedere quanta tecnica c’è dietro quello che all’apparenza può sembrare un semplice sashimi, di apprendere quanta pazienza, dedizione ed impegno servono per trasformare un filetto di pesce in un capolavoro, ed ovviamente ho appreso anche cosa sono i somen, quelli preparati dal maestro erano divini, lui utilizza solo i migliori ingredienti, è attento ad ogni minimo dettaglio di ciò che succede nella sua cucina.

I somen sono noodles sottilissimi realizzati con farina di grano, di diametro inferiore a 1,3 mm, si gustano spesso freddi, ma anche caldi in brodo, la loro consistenza è particolare, sono sottili ma consistenti, delicati e saporiti al tempo stesso, insomma, una piccola scoperta!

Da qui inizierò un attimo a tergiversare, perché questa ricetta ha una sua storia particolare, tutto è nato perché io e il mio fidanzato guardavamo Star Trek Voyager, io non so se avete presente Star Trek, in tutte le serie si mangia un sacco, ci sono piatti tipici dei vari pianeti, bevande, cocktail, insomma, si trova di tutto, dalla zuppa allo spezzatino.
Indagando su questo, per fare una ricetta a tema, mi sono imbattuta in un’intervista dei primi sceneggiatori, dove asserivano che il cibo in una serie tv è importante, ed all’epoca si ispirarono a ricette orientali perché all’occhio del telespettatore sembravano più esotiche, e quindi largo a noodles fritti e frutta dai colori sgargianti per farla sembrare proveniente da altri pianeti, via a gelatine e arrosti di animali alieni che magari in realtà erano semplice pollo alle mandorle, ma poco importa, la fantasia faceva il resto, e questa cosa mi è piaciuta.
In pratica dai primi episodi alle nuove serie di oggi il principio è sempre stato quello di utilizzare ingredienti esotici e particolari per far sembrare le ricette introvabili sulla terra, ed alcune sembrano proprio appetitose.
A quanto pare non sono l’unica persona che si è interessata all’argomento, perché esistono interi siti dedicati e migliaia di persone che provano a cucinare un raktajino o un hasperat, ci sono anche diversi libri sull’argomento, insomma, mi si è aperto un mondo.

E dato che al mio ragazzo avevo promesso una zuppa di gangli ho deciso di realizzare una zuppa con dei fughi particolari, i “funghi di neve” o tremella fuciformis, sono una specie di funghi a fronde bianche e gelatinose, sono molto diffusi ai tropici e sono popolarissimi nella cucina cinese, ho pensato che il loro aspetto fosse abbastanza esotico, li ho abbinati a della medusa in salamoia, si avete capito bene, la medusa trattata di per se è salina e croccante, non pizzica, non è amara, non è piccante, e ricorda vagamente il sapore delle ostriche, si dice che sarà il cibo del domani, io non lo so, però superato lo stupore iniziale posso dirvi che, se trattata bene è buona, e che sicuramente non poteva non far parte di una zuppa aliena.
Ho aggiunto anche germogli di barbabietola che con il loro rosso acceso incuriosiscono sempre ed anche i funghi enoki e le pannocchiette baby, dolcissime, il risultato alla fine era delicato nell’insieme, con varie consistenze, la freschezza dei germogli di pisello, la terrosità di quelli di barbabietola che si sposava a meraviglia con i funghi e mitigava la dolcezza delle pannocchiette, la medusa croccante e sapida e i vari condimenti da aggiungere a piacere, quasi un gioco più che una degustazione, un gioco di sapori e di consistenze che si rincorrono tra loro.

A completare la zuppa sono venuti in mio aiuto i somen, saporitissimi e dalla consistenza unica, insomma, devo a loro il successo della mia cena a tema!
Che vogliate servirla come zuppa di gangli o come ramen di somen poco importa, era davvero buona!

Zuppa di gangli di Star Trek, o Ramen di Somen


Per il brodo


1 kg di ossa miste
1 cipolla
1 carota
1 costa di sedano
1 spicchio d’aglio
2 chiudi di garofano
1 bacca di anice stellato
200 g di pancia di maiale
6 grani di pepe nero schiacciati
2 pomodori costoluti
1 pezzetto piccolissimo di cannella di Ceylon
4 l di acqua

Unite a freddo tutti gli ingredienti, portate a ebollizione e fate ridurre della metà a fuoco dolcissimo, vi consiglio di preparare questa base il giorno prima.
Una volta che il brodo si sarà dimezzato schiacciate le verdure con un mestolo, filtrate e fate ridurre ulteriormente della metà.

Finitura e impiattamento


Germogli di piselli
Germogli di barbabietole
200 g di medusa in salamoia ben lavata e tagliata a striscioline
4 mazzetti di funghi enoki
4 funghi di neve
4 mazzetti di somen

Tuffate per un due minuti nel brodo bollente i somen e i funghi di neve, impiattate disponendo gli ingredienti uno a fianco all’altro.

Completate servendo con salsa piccante e olio di semi di sesamo tostati per condire a piacimento i somen.

1 commento:

  1. Solo tu potevi servire a tavola la fantascienza con eleganza e disinvolrura. Complimenti! L'unico limite è non poter essere lì ad assaggiarli, mi si è rotto il teletrasportatore ;-)

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