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L'arte è tutto ciò che nasce dal sogno, e plasmato dalle mani dell'uomo diventa realtà....

mercoledì 10 ottobre 2018

Itinerari di Gusto: Levigliani, alla scoperta delle grotte più grandi d'Europa e della gastronomia dell'Alta Versilia




Esistono posti che sembrano usciti da libri di favole, a volte li sognamo, li immaginiamo, ma non crediamo che siano reali, dopotutto sono troppo belli per essere veri, eppure tu continui a crederci, a sperare, e poi un giorno ti ritrovi in un luogo magico e surreale, circondato da colonne bianche e avorio, da sculture che sembrano fatte di ghiaccio, da viali lucidi come l'argento e foreste bianche di rami cristallizzati e manti nevosi, tappeti di terra rossa e pavimenti con venature d'antracite, avvolti come in una coperta da una pace indescrivibile e da un silenzio quasi palpabile interrotto solo dal lieve ticchettio delle gocce d'acqua che intaccano la superficie di un lago sotterraneo che sembra un velo di cristallo.
No, non sto parlando di un castello incantato abitato da principi e principesse, ma di un piccolo angolo della Toscana, così bello e prezioso da essere custodito, come in uno scrigno, nel cuore della montagna, una grotta, anzi un antro, il più grande d'Europa, alle porte di Levigliani un piccolo paese incastonato tra i monti, qui si trova tutto ciò che di buono e bello la Toscana ha da offrire: morbide colline ricoperte di manti verdi, vette così alte da perdersi tra le nuvole, boschi incontaminati rigati da ruscelli d'acqua cristallina, distese morbide di muschio, aria fresca e vallate da cartolina, e dopo aver esplorato questa meraviglia il paese sarà pronto ad accogliervi con i suoi ristoranti e le sue osterie, qui potrete rilassarvi con fumanti zuppe di castagne, funghi appena raccolti, ravioli e pasta fatta in casa, bistecche, cacciagione alla brace e dolci fatti come una volta, preparatevi a scoprire con noi Levigliani e il suo Antro del Corchia!

Levigliani è una frazione del comune di Stazzema in provincia di Lucca, si trova nella famosa Versilia, tutti avrete sentito parlare della Versilia, con la sua movida, i suoi negozi di lusso e le strutture iper moderne, bene, scordatevi tutto ciò che sapete, qui siamo nel cuore della Toscana, non ci sono discoteche e boutique ma boschi di faggi e castagni, lasciate a casa i vestiti da sera e munitevi di scarpe comode, qui ci sono sentieri e percorsi da esplorare, grotte da scoprire, miniere in cui addentrarsi, panorami da ammirare, emozioni da vivere e ricordi da costruire…
Il paese è immerso nella quiete dei boschi, nonostante l’altitudine il clima è mite, non a caso molti Toscani amano passare qui le loro vacanze, d’estate ci sono laghi in cui è possibile fare il bagno, non di rado passeggiando nei boschi si incontrano animali e falchi, e d’inverno il relax è all’ordine del giorno, con camini accesi e zuppe fumanti servite ad ogni ora nelle osterie.
Levigliani è conosciuta in tutta la Toscana per la sua ex miniera di argento vivo, visitabile tutto l’anno, per il museo “Lavorare Liberi” che racconta la storia della Cooperativa Condomini Levigliani impegnata dal 1956 nella gestione delle cave di marmo, ed il museo della pietra piegata, che racconta l'utilizzo e la lavorazione del marmo nella storia, è rinomata anche per il pregiato marmo e per i panorami mozzafiato che si godono dalla cima del monte Corchia, da qui potrete ammirare le verdi vallate Toscane, la cima delle Apuane e se vi arrampicate fin sulla vetta anche il mare, camminando nei boschi vi capiterà di osservare tanti punti bianchi sparsi sul sentiero, luminosi come stelle, che sembrano brillare di luce propria, avete davanti a voi il famoso marmo toscano venduto in tutto il mondo, se volete portarvi a casa questo prezioso souvenir sappiate che nello shop dell’Antro del Corchia vengono vendute statuette, mortai e oggetti realizzati a mano da una ragazza del luogo, io ho preso una bellissima statuetta in marmo bianco di un gatto e qualche minerale per mia figlia.







La fama di Levigliani tuttavia è internazionale, dato che qui si trova il più esteso complesso carsico ipogeo d’Europa, sto parlando dell’Antro del Corchia, la grotta con la sua bellezza indescrivibile è aperta al pubblico dal 2001, dopo ben due anni di lavoro che hanno fatto si che l’opera fosse mastodontica e accessibile a tutti, 52 tonnellate di passerelle d’acciaio posizionate in modo che possano essere tolte a piacimento per ripristinare all’occorrenza l’ambiente originale, perciò non solo una grande opera per il turismo e i cittadini ma anche per l’ambiente con un gran rispetto per la natura.
Con il termine “carsismo” si intende quell’attività chimica che l’acqua esercita sulle rocce calcaree facendole dissolvere, la parola vi ricorderà sicuramente il Carso, ed è proprio da qui che prende il suo nome, è infatti nel Carso Triestino che questo fenomeno è stato studiato per la prima volta, è un fenomeno affascinante che erode piano piano le rocce scavandole e creando grotte e doline dalle forme affascinanti, in Italia il carsismo si trova principalmente su rocce a matrice calcarea e dolomitica, in altri luoghi lo si può trovare anche su rocce sedimentarie costituite da sale e gesso; la mia famiglia viene dall’Istria, da un isola che si chiama Cherso, nel cuore del Carso, camminando per le strade di campagna il carsismo lo si trova tranquillamente su ogni roccia, che per quello strano fenomeno chiamato pareidolia, ovvero un illusione subcosciente che fa si che la nostra mente riconduca le forme che vediamo agli oggetti che più conosciamo, sembrano tutte facce, ed io ogni volta mi diverto a fotografarle, “le facce della mia isola” le chiamo, un opera certosina che la natura mette in atto ogni giorno ma che ci mette millenni a terminare.
Con i suoi 70 km di gallerie ad oggi scoperti, ed un dislivello totale di 1187 metri tra l’entrata e il punto più basso, l’Antro del Corchia è visitabile durante tutto l’anno, la sua particolarità è il modo in cui si estende, un reticolo tridimensionale racchiuso nel cuore di marmo del Monte Corchia, l’entrata si trova a 600 metri sul livello del mare, sulle Alpi Apuane, ovviamente il percorso aperto al pubblico è solo una piccola parte delle gallerie, dei pozzi e dei saloni che l’acqua ha scavato nel corso di milioni di anni, creando forme surreali, tuttavia non è una visita da poco, il percorso visitabile si snoda lungo 1978 metri, con un dislivello totale di 43 metri, la visita, adatta anche ai più piccoli, ha una durata di circa 2 ore, in cui percorrerete un totale di 2000 scalini, non contateli tanto perderete il conto, la bellezza della grotta è così bella da farvi perdere anche la nozione del tempo, figuriamoci il conto degli scalini, ad ogni modo non spaventatevi, sono ben dilazionati lungo il percorso, vi perderete in questi cunicoli che vi porteranno in scenari surreali, sale enormi colme di stalattiti e stalagmiti che formano una foresta pietrificata, colonne che sembrano scolpite nel marmo, canyon alti decine di metri, laghi cristallini e grotte colorate, per facilitare il percorso troverete un’ampia passerella di acciaio con un solido corrimano, è emozionante camminare tra questi cunicoli e pensare che nonostante questa grotta sia stata scoperta secoli fa, è ancora tutta da esplorare, e che speleologi e ricercatori giungono qui da tutto il mondo per continuare quella che è un esplorazione continua e costante, pensate che ad oggi gli ingressi conosciuti sono 20, e la montagna cela ancora molti tesori in attesa di essere scoperti.


 
 

Nella grotta troverete una temperatura che oscilla intorno ai 7°, ma per uno strano fenomeno che non vi starò a spiegare il vostro corpo non disperderà il suo calore nell’ambiente umido e non sentirete affatto il freddo, certo una giacca, meglio se impermeabile è d’obbligo, e se non volete rischiare di scivolare anche delle scarpe con suole in gomma, non con le suole lisce ovviamente!
Anche se la sottoscritta si è presentata con le suole lisce in gomma, e giusto per farvi capire quanto è facile il percorso: non sono mai scivolata, tuttavia se volete star tranquilli portatevi un paio di scarpe adatte così riuscirete a godervi meglio la visita.
Sono rimasta davvero meravigliata da questa grotta, prima di tutto perché il percorso è lungo e pieno di cose da scoprire, e più si va avanti più diventano spettacolari, avrei passato tutto il giorno tra le sale ad osservare quello che sembra il capolavoro di un grande artista, e poi perché ho vissuto un’esperienza indescrivibile: previa autorizzazione della guida sono rimasta indietro per fare delle fotografie, nella sala dov’ero è calato il silenzio ed è successo qualcosa di difficile da spiegare, è calato tutto ad un tratto il silenzio più assoluto, ma non uno di quei silenzi che inquietano e che fanno sentire il cuore che batte nelle tempie, ma un silenzio strano ovattato, morbido e avvolgente, si è fatta largo in me una sensazione di sicurezza ed un tepore rassicurante, in vita mia non ho mai sentito un silenzio così dolce e bello, non un alito di vento, non un suono, nessun raspare, nessun passo, neanche il suono del mio respiro, ero da sola nel cuore della terra con i miei pensieri, un cuore bianco e materno, che mi faceva sentire al centro dell’universo, ad interrompere il filo delle mie riflessioni solo il ticchettio leggero e non invadente delle gocce d’acqua che ogni tanto cadevano sulla superficie del lago sotterraneo increspandola, magia pura!
Ad accompagnarci in questa avventura è stata Noemie, la nostra guida, una ragazza giovanissima e piena di energie che con i suoi racconti è riuscita ad incantare anche i più piccoli, e non è cosa da poco, pensate che mia figlia mi ha lasciata indietro per starle più vicina possibile per sentire meglio, ed oggi si è messa pure a fare ricerche sulle formazioni calcaree e sui minerali tanto è rimasta affascinata dai racconti di Noemie; la guida ci ha raccontato anche un sacco di curiosità e ci ha fatto letteralmente “vivere” la grotta, spiegandoci come vengono dati i nomi alle varie sale, o come mai alcune formazioni sono colorate e altre no, per noi è stato davvero un viaggio unico, se ci penso ancora mi emoziono, mi sono innamorata di Levigliani, dei suoi boschi, dei suoi panorami e delle sue grotte, non vedo l’ora di visitare le miniere d’argento vivo e le cave di marmo, la prossima volta mi dedicherò anche alle varie escursioni che si possono fare, insomma, Levigliani è un paradiso da scoprire, segnatevi questa meta imperdibile perché ci torneremo presto e ve ne racconteremo delle belle! 


 
Il Monte Corchia è bello dentro, anzi meraviglioso, ma è anche splendido fuori, sono molti gli escursionisti che esplorano questa zona, ma anche solo i curiosi e gli amanti dei selfie, qui infatti è possibile scattare foto indimenticabili, per chi vuole vivere una vera e propria escursione sappiate che il Corchia Park ogni anno in primavera ne organizza moltissime, guide ambientali preparatissime sono pronte ad accompagnare chi non conosce la zona alla scoperta del paesaggio e del verde, in questi luoghi sono stati trovati numerosi reperti archeologici di origine Etrusca, per chi conosce questo popolo non è una sorpresa scoprire che gli Etruschi amassero questa zona, vi starete chiedendo perché, ebbene ve lo svelo subito.
Sapete che erano famosi per la loro passione culinaria?
Erano così ghiotti che nel corso del tempo si sono guadagnati vari appellativi più o meno goliardici, senza dubbio un popolo amante del buon vivere oltre che della buona cucina, per loro non contava solo la ricetta ma anche la materia prima, puntavano alla perfezione, proprio a loro si devono le invenzioni di piatti famosissimi come la zuppa di farro e il castagnaccio, ed a Levigliani devono aver trovato terreno fertile, il territorio infatti offre materie prime d’eccellenza tra cui le famose castagne, la cacciagione, ottimi fichi, erbe selvatiche, funghi e frutti di bosco, tutti alimenti amati dagli Etruschi tanto che erano disposti a pagarli a peso d’oro pur di averli, oggi questi alimenti sono così rinomati che vengono da tutta la Toscana a mangiare da queste parti, a Levigliani la cucina tipica è un motivo di vanto e orgoglio, a giusta ragione, sono molti infatti i piatti che potrete degustare nei ristoranti del posto, dai salumi tipici ai vini locali, per non parlare del vino ipogeo affinato in grotta, imperdibile per gli amanti del buon vino; ma non è finita qui, altri piatti tipici sono la pasta fresca e i dolci fatti in casa a base di castagne, mele e noci. 


 
Che siate andati a visitare le grotte, i musei o la miniera, o che siate andati a fare un’escursione o una semplice passeggiata nel bosco c’è una cosa che dopo non può assolutamente mancare: un lauto pasto, i ristoranti in paese sono letteralmente “pochi ma buoni”, per tutte le tasche e adatti anche ai più piccoli o a chi ha esigenze particolari, hanno in comune che tutti i piatti che preparano sono eccellenti e non lo dico tanto per dire, c’è chi è specializzato nel preparare carne alla brace, chi i famosi panigacci e chi pizze e focacce con farina di castagne, ma oggi vi porteremo in un ristorante famoso per la pasta fatta in casa, più precisamente per i “tordelli”, una pasta all’uovo ripiena a forma di mezzaluna tipica di questa zona, la ricetta originale richiede un ripieno di carne ed un condimento a base di ragù, tutto rigorosamente fatto in casa con materie prime a km 0, a Levigliani non è raro infatti che lo chef di un ristorante vi dia quella che potrebbe essere la ricetta che una massaia vi avrebbe dato 100 anni fa: 2 uova del contadino, farina fresca macinata al mulino, pomodori dell’orto, olio buono di qui, e così via, pensate che alcuni ristoranti propongono ricette che sono nate 500 anni fa e che vengono tramandate di generazione in generazione.


Il ristorante di cui vi parlerò oggi è famoso per la pasta fatta in casa, è il Raffaello, da qui si gode una splendida vista sulla vallata, il ristorante è caldo e accogliente, non aspettatevi un menù da leggere, qui i piatti cambiano ogni giorno, a seconda degli ingredienti freschi che i proprietari trovano, e non si accontentano di seconde scelte, perciò oggi potrete trovare zuppa di castagne appena raccolte, pappardelle all’uovo con ragù di cinghiale e gli immancabili tordelli, domani invece gnocchi fatti in casa con zucchine dell’orto, maltagliati al ragù d’anatra e tagliolini ai funghi porcini del bosco, tutti rigorosamente elencati dalle gentilissime cameriere; un ristorante che non stanca mai, impossibile non menzionare l’antipasto misto di terra con salumi, affettati e formaggi del luogo, imperdibile!
 

 Ampia scelta anche di secondi, con carni di vario tipo, il nostro menù comprendeva: antipasto misto di terra con salame, capocollo, prosciutto crudo che in bocca era letteralmente fondente e un lardo così buono da commuovere, pecorino fresco e stagionato con marmellate d’accompagnamento e scagliozzi ovvero polenta fritta croccante e calda, ottimo anche il pane fritto arrivato insieme all’antipasto, mai assaggiato uno più buono, era leggero, saporito e fragrante, senza una traccia d’olio, con una consistenza eterea, in più vari sformatini delicatissimi, di primo abbiamo ordinato i tordelli al ragù, la pasta è spessa ma morbidissima, e gnocchi in crema di zucchine, gli gnocchi si scioglievano in bocca e le zucchine avevano un sapore eccezionale, come quelle che i nonni coltivavano appositamente per voi quando eravate piccoli, di secondo cinghiale in umido morbido come burro e arista cotta alla perfezione con delle patate dal sapore unico, provare per credere, ecco cosa succede quando un ristorante cura nei minimi dettagli ciò che fa, anche una semplice patata arrosto diventa l’apoteosi del gusto.

 

I dessert, tutti realizzati dal personale del ristorante sono quelli che preparavano le nonne di una volta, quei sapori che sanno di buono e di ricordi, che fanno emozionare al primo assaggio, realizzati con arte e maestria, troverete l’immancabile torta di mele, crostate di vario tipo e in questa stagione una crostata di fichi con meringata di noci, un emozione ad ogni morso!
Dato che qui il vino è buono e la vita è bella, sappiate che il Raffaello è anche un albergo, e dato che so che Levigliani vi rapirà il cuore, vi consiglio di prendere una camera per godervi un weekend in totale relax.

In foto la vista dalla terrazza del ristorante


Dove:

Levigliani 

Levigliani si trova nel Parco Regionale delle Alpi Apuane a 25 minuti da Forte dei Marmi, a 24 km da Massa, 32 km da Castelnuovo Garfagnana, 48 km da Lucca e 57 da Pisa; è raggiungibile attraverso la strada provinciale d'Arni passando da Seravezza, Ruosina e Retignano.


Corchia Park
Tel. 0584 778405
info@corchiapark.it



Antro del Corchia 
55040 Levigliani, Stazzema LU
Tel. 0584 778405
info@corchiapark.it 



Ristorante Raffaello
Via Nord, 11, 55040 Stazzema LU

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