Strano ma vero, prima ricetta dell’anno, e siamo già
praticamente a marzo, tuttavia nuovi progetti mi hanno portata via da queste
pagine: c’è stato il lavoro da Eataly come docente che ho ripreso con successo
dopo lo stop estivo dello scorso anno, corsi sul cioccolato dall’antipasto al
dolce, sui dolci al cioccolato, sui risotti gourmet, sul mio personalissimo
sushi toscano e, udite udite, corso di sushi e sashimi!
Siamo ripartiti alla grande, nonostante questo Corona virus che ha dimezzato le persone in giro per Firenze, giusto 3 giorni fa ho preso un treno nell’ora di punta, dove di solito fatico a trovar posto, ed eravamo in tre in una carrozza, uno a levante, uno a ponente ed io nel mezzo ad occuparmi comodamente due posti e sono persino riuscita ad entrare dentro al Duomo mentre attendevo di entrare a lavoro, di solito c’è una fila chilometrica ed invece saremmo stati in 20 in tutto la piazza, pazzesco!
Siamo ripartiti alla grande, nonostante questo Corona virus che ha dimezzato le persone in giro per Firenze, giusto 3 giorni fa ho preso un treno nell’ora di punta, dove di solito fatico a trovar posto, ed eravamo in tre in una carrozza, uno a levante, uno a ponente ed io nel mezzo ad occuparmi comodamente due posti e sono persino riuscita ad entrare dentro al Duomo mentre attendevo di entrare a lavoro, di solito c’è una fila chilometrica ed invece saremmo stati in 20 in tutto la piazza, pazzesco!
Nonostante tutto si va avanti, in questi mesi ho lavorato, e
sto ancora lavorando, alla stesura di un libro meraviglioso sulla brace con uno
chef stellato, Errico Recanati, la sua cucina è magica, e presto vedrete il suo
libro pronto per le vendite, un volume fantastico per gli amanti della brace!
Ultima cosa ma non meno importante, ho ultimato il mio
libro, mi è stato proposto di lavorare ad un progetto, che ancora non vi svelo,
l’idea mi è piaciuta così tanto, ed ho iniziato a crederci così nel profondo
fin dal primo minuto, che in 10 giorni avevo già steso la bozza iniziale del
testo con tutte le ricette, lavorando pomeriggi interi e nottate insonni,
insomma, mi ha preso come mai prima!
Non sarà un semplice libro, credetemi, ma un vero e proprio
manuale sull’argomento, e ne vado molto fiera, è la mia piccola creazione in
cui ho messo tutta me stessa!
Al momento ci stiamo attrezzando per fare le foto,
nonostante i supermercati saccheggiati per il suddetto virus che ha reso
introvabili pure i pacchi di farina, fortuna che io cucino per passione e non
solo per mestiere e mi sono trovata in casa una scorta che manco venisse la
catastrofe nucleare, per non contare quei 5 kg di gorgonzola che stanno allegramente
stagionando, già, perché prima che iniziasse tutta questa baraonda e la corsa
all’acquisto io mi sono presentata al supermercato comprando 20 litri di latte,
lo ammetto, la cassiera mi ha guardata sgranando gli occhi, ma non me ne sono
preoccupata, il giorno seguente, mentre le persone si accapigliavano
letteralmente per l’ultimo pacco di farina, io me ne stavo beata ed ignara di
tutto a rimestare il latte sul fuoco, tutto questo perché mi è presa una
sconsiderata voglia di gorgonzola, tanto da prometterlo ad un amico ed ai
vicini, e perché ho postato su facebook la foto del gorgonzola che ho fatto un
paio di anni fa, da li in centinaia mi hanno chiesto la ricetta, che è presente
in questo blog, ma presenta lo stesso problema di quasi tutte le ricette di
formaggi, è spiegata come se il lettore già sapesse cosa fare, perciò ho deciso
di creare un passo passo con foto, ed appena sarà pronto verrà pubblicato, si
lo so che 5 kg di gorgonzola sono eccessivi, a mia discolpa posso dire che il
latte che ho utilizzato era talmente buono che la resa è stata più alta del
solito, e comunque fidatevi che il gorgonzola in questa casa non va mai a male,
troveremo il modo di finirlo, a costo di andare avanti a pizza ai 4 formaggi e
gnocchi al gorgonzola per 2 settimane…
Tornando a noi, avete capito bene, il mio nuovo libro avrà
le foto!!
Sono emozionatissima, inutile che ve lo dica, non sto più
nella pelle, a giorni dovremmo iniziare ed io mi sto preparando per cucinare il
tutto, beh si, qualora ve lo stiate chiedendo saranno quasi 200 i piatti da
fotografare…
Finalmente è arrivato il momento della ricetta di oggi, la
prima di quest’anno, che, sul filone della linea dello scorso anno, combina
varie cotture e consistenze di un solo ingrediente, o quasi, questa volta è il
turno del porcino!
Il porcino
Ovvero: assoluto di porcino alla brace, crudo e cotto nel
proprio brodo con salsa di shitake e timo.
Un piatto semplice, le cui preparazioni esaltano tutte le
sfumature di sapore del porcino.
A persona
Per la salsa
di shitake e timo
1 l di brodo
di carne o vegetale per ricetta veg
Scarti dei
porcini
7 shitake
5 rametti di
timo
1 g di kuzu
Portate ad
ebollizione il brodo, spegnete il fuoco ed unite gli shitake secchi ed il timo,
fate raffreddare.
Unite al
brodo i porcini e fate ridurre il tutto della metà, aggiustate di sale e di
pepe, addensate con il kuzu o con un cucchiaio di fecola di patate o meglio
amido di riso.
Per addensarlo
dovrete rimetterlo sul fuoco per 2 minuti mescolando costantemente.
Per l’insalata
di porcini
1 porcino
piccolo
Sale
Pepe
Tagliate il
porcino a lamelle sottilissime, lo condirete poi con la salsa ottenuta.
Per il
porcino alla brace
1 porcino
grande
Olio evo
Sale
Pepe
Aprite a
metà il porcino, spennellatelo con olio, spolveratelo con sale e pepe e
cuocetelo alla brace, circa 1 o 2 minuti per lato.
Finitura e
impiattamento
Timo
Pepe nero
macinato fresco
Alla base
del piatto disponete gli scarti bolliti dei porcini, sopra adagiate il porcino
alla griglia e quindi l’insalata di porcini, nappate con la salsa e servite.
Guarnite con foglioline di timo e spolverate con il pepe.
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