Perciò voi non siete solo i miei lettori, siete un po' i miei compagni di viaggio, dopotutto è per questo che è nato il mio blog, per condividere le esperienze del mio viaggio con voi.
Il nome "Lovely Cake" è nato per caso, fondendo l'amore per i libri, ed in questo caso il titolo di un libro specifico, uno dei miei preferiti, con l'amore per le torte, perchè io ho iniziato questo percorso cucinando torte, poi, da li mi si è aperto un mondo.
Mentre i dolci lievitavano in forno, immaginavo di poter parlare con mia nonna, lei si che era brava a cucinare, purtroppo non ha potuto insegnarmi niente, ma ricordo tutti i suoi gesti, quasi un rituale meticoloso, di quando cucinava, ricordo i profumi ed i sapori.
Purtroppo non posso ricordare lo strudel tanto acclamato che faceva la mia bis-nonna Tona, di origine Austriaca, ma con il passare del tempo, scavando nei ricordi e tra le lettere ingiallite lasciatemi da mia nonna, ho trovato la sua ricetta.
Non ero abbastanza brava per preparare uno strudel, e non lo ero neanche a far foto, agli inizi di questa avventura fotografavo i miei piatti con il cellulare, e non avevo la benchè minima idea di come si dovesse disporre qualcosa in un piatto.
In mia difesa posso dire che ero e sono completamente audodidatta, ed allora ero una poco più che ventenne amante della cucina e negata per la fotografia, io sperimentavo, per me cucinare era come dipingere, e come per la pittura, cercavo di trasmettere le mie emozioni tramite la mia arte, ma in quel caso avevo davanti un piatto al posto della tela.
L'amore per la pittura e l'impronta degli studi all'istituto d'arte me li sono tuttavia portati dietro più di una volta, dedicando i miei piatti a quadri o poesie, sono nati così la sogliola alla Picasso ed il Riso Venere di Botticelli, ma non solo, riferimenti ad arte e letteratura si trovano nella maggior parte dei miei piatti più conosciuti.
In questi ultimi anni me ne sono capitate di tutti i colori, ho dovuto superare migliaia di prove, e sono stata costretta ad ascoltare le lamentele di chi aveva paura di mostrarmi al mondo, di chi non voleva che io fossi me stessa, di chi pensava che la cosa migliore per me, fosse smettere di cucinare, smettere di provarci; ma non mi sono mai arresa, sono caduta forse, ma arresa mai, ed ho continuato imperterrita, ritroando fiducia in me stessa, quella fiducia che per molto tempo mi era mancata.
Si dice che quando si chiude una porta si apra un portone, io ho sempre chiamato questa mia nuova casa, la "casa del vento" perchè qui, immersa nel verde, dove da una finestra si vede il mare, e dall'altra le montagne che d'inverno mostrano le cime imbiancate, qui di vento ce n'è tanto, e quando una porta si apre per il troppo vento, si spalanca tutto.
Questo non lo avevo calcolato.
Avevo immaginato la mia vita come una nave in balia delle onde, e sono riuscita a sopravvivere alla tempesta solo perchè quella tempesta l'ho fatta mia, imparando ad amarla, ma non avevo calcolato che il vento che ti spinge nel cuore della tempesta, possa spingerti altrove, perchè magari il vento sapeva che quella nave, la tempesta poteva superarla, e dopo la pioggia e la spuma di mare, dopo i tuoni e l'oscurità, il vento avrebbe condotto quella nave verso un nuovo mondo, ed è quello che è successo, quello che non avevo calcolato, quel vento mi ha spinta oltre la tempesta, quel vento ha spalancato ogni porta possibile, e metti che, una sera, dopo aver consegnato l'ennesimo articolo da pubblicare, felice e soddisfatta come non mai, io incontri per caso una persona del mio passato, riscoprendola diversa, migliore, perfetta; perchè quel vento che spingeva me dentro la tempesta, ci ha spinto anche lui, facendoci incontrare.
Finalmente, dopo tanto termpo, posso dire di essere veramente felice, soddisfatta e amata.
Macedonia millefiori e gelato di panna e stracciatella
Avete mai pensato di fare una macedonia con i fiori di campo?
Trifogli e primule sono particolarmente indicati e lievemente zuccherini, io sono innamorata del foraging!
1 kiwi
1 pesca
1 albicocca
1 pera
1 mela
1 arancia
1 banana
qualche acino d'uva
qualche ciliegia
fiori di malva
fiori di primule
fiori di trifoglio bianco e rosa
miele millefiori
scaglie di cioccolato fondente
Pennellate leggermente il fondo del piatto con un velo di miele e spolveratelo a piacere con oro edibile in polvere.
Tagliate cubetti di uguali dimensioni da ogni frutto, zuccherate a piacere e condite con qualche goccia di limone, mescolate, mpiattate ed unite i fiori e le scaglie di cioccolato.
Per il Gelato Panna e Stracciatella
200 ml di latte intero
200 ml di panna fresca
80g di zucchero
1 cucchiaio di maizena
100 g di gocce di cioccolato
Portare ad ebollizione il latte con la panna e lo zucchero, unire quindi la maizena e frullate con il frullatore ad immersione.
Fate raffreddare, trasferite nella gelatiera, e come inizia a solidificare, unite e gocce di cioccolato.
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