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L'arte è tutto ciò che nasce dal sogno, e plasmato dalle mani dell'uomo diventa realtà....

sabato 3 novembre 2018

Itinerari per famiglie: Bulgaria, Giorno 3, Gli occhi di Dio e Sofia.

 Se vi siete persi il racconto del primo giorno con le cose da sapere prima di partire per la Bulgaria correte a leggerlo, e sappiate che nel secondo post troverete invece le indicazioni su come raggiungere Belogradichk e le Grotte Magura, oggi proseguiamo il viaggio verso una meta alquanto singolare...

Terzo giorno di viaggio in Bulgaria, penultimo giorno con base a Sofia ed ultima escursione nella parte ovest di questa splendida nazione prima di spostarci sulla parte est, sulle rive del Mar Nero, questo giorno lo abbiamo dedicato ad una bellissima visita alla Prohodna Cave, una grotta chiamata anche gli occhi di Dio, e poi alla visita di Sofia, curiosi di scoprire qualcosa in più?

Terzo giorno a Sofia, ovvero 24 maggio 2018, che poi vabbè, a parte la prima sera che ci siamo fermati a fare un intero servizio fotografico alla cattedrale mica abbiamo visto tanto altro della città, quindi questa era la giornata buona.

Questa volta non siamo usciti a fare colazione, perché la mamma del proprietario del nostro appartamento “Sofia Style Apartments” aveva preparato appositamente per noi, con le sue mani, una banitza enorme, la banitza è una ricetta tipica Bulgara, un rotolo di pasta fillo farcito con del formaggio, solitamente con della feta, che viene poi arrotolato su se stesso creando una spirale che viene poi cotta in forno, il risultato è particolare, la crosticina croccante lascia il posto ad uno strato di pasta che si scioglie in bocca per poi arrivare al ripieno, un formaggio leggermente salato dalla consistenza carnosa, non vi dico la felicità, prima di tutto perché è stato un vero e proprio onore ricevere la colazione tipica preparata appositamente per noi, e poi perché era davvero deliziosa! 





Così l’abbiamo caricata in macchina, visto che era proprio tanta, e siamo partiti alla volta della Prohodna Cave, che è conosciuta ai più con il particolare nome de “gli occhi di Dio”.

Prohodna Cave – Gli Occhi di Dio
Orario di accesso: 24h su 24, accesso gratuito


Mi sono innamorata di questa grotta non appena ne ho sentito parlare, sono andata in Bulgaria principalmente per due motivi: mangiare al Cosmos e visitare la Prohodna, e nessuna delle due esperienze mi ha deluso, anzi!

La grotta si trova a solo 1 ora e 18 minuti di macchina dal centro di Sofia, a 2 Km dal villaggio di Karlukovo, seguite le indicazioni e non potrete sbagliare, una volta superato Karlukovo vi troverete davanti una strada immersa nel verde, noterete subito una grande freccia di legno che indica la grotta, parcheggiate e abbiate fede, seguite la strada in discesa, la grotta è proprio li, anche se non si direbbe, non si vede niente dal parcheggio, anzi, sembra di trovarsi in una sconfinata pianura erbosa.

 
La grotta si trova sul passo di Iskar Gorge, un valico che passa attraverso i monti Balcani, collegando Sofia a Mezdra, il posto è davvero bellissimo, ed anche se l’escursione non richiede più di mezza giornata, potrete tranquillamente prolungarla ed esplorare i dintorni con calma a tranquillità, sono in molti infatti che vengono fin qui per godersi un pranzo all’aperto, per scalare le pareti rocciose o fare bungee jumping.
La discesa alla grotta non è difficile, anche se è un po’ scivolosa con il terreno bagnato, una volta entrati vi troverete dentro una grande cavità lunga 262 metri, anche qui il carsismo ha svolto un’azione importante, scavando due lucernari sul soffitto simili a due enormi occhi, un ambiente unico al mondo, non a caso sono chiamati “Occhi di Dio”, sotto a questi occhi si trova una protuberanza che da tutta l’idea di essere un naso, e si ha veramente la sensazione di essere osservati da qualcosa di maestoso, dentro la grotta ci si sente piccoli, piccoli, immersi in quella che davvero chiamereste “madre” Natura, insomma, chiamatelo un po’ come vi pare, intervento Divino, miracolo della Natura, pareidolia o coincidenza, ma qui si ha veramente l’impressione che ci sia qualcosa di più grande di noi, un qualcosa di meraviglioso che ci osserva e ci tiene al sicuro.

Non c’è bisogno di osservare attentamente per “immaginare” un volto, gli occhi sono perfettamente simmetrici e la protuberanza che si trova sotto di essi sembra proprio un naso, vi trovate nelle viscere della terra che vi sta guardando con occhi di cielo, una magia!
Noi siamo partiti da Sofia lasciandoci un brutto temporale alle spalle, quando siamo arrivati alla grotta il temporale era lontano, ma lo si vedeva chiaramente all’orizzonte, tuttavia la cosa non ci preoccupava più di tanto, a Karlukovo c’era un bel sole, un bel calduccio, i ramarri che se ne stavano beati sulle pietre calde, le cicogne accoccolate nei loro nidi in cima ai pali, le persone con il carretto trainato dal cavallo scendevano dal paese, e gli anziani a bordo delle strade davanti alle proprie abitazioni per pochi spiccioli vendevano frutti di bosco appena raccolti e il miele delle proprie api, insomma, tutto lasciava presagire che la giornata sarebbe stata splendida, come in effetti è stata; siamo entrati nella grotta e ci siamo arrampicati un po’ ovunque, l’emozione era davvero tanta, e poi amo l’avventura, le escursioni e l’esplorazione, questa grotta unica al mondo non è impegnativa da esplorare, anzi, più che una grotta è un corridoio naturale con due aperture alle estremità, la prima alta 35 metri e la seconda 45, il che rende l’accesso facile per tutti, bambini piccoli compresi, ed è imperdibile per gli amanti del genere.

Quando siamo entrati c’era un sole splendente che entrava dagli occhi e creava bellissimi giochi di luce nell’interno buio della grotta, i raggi del sole sembravano nastri dorati che si srotolavano giù dal soffitto, sembrava quasi di poterli toccare o di potercisi arrampicare, poi ad un tratto i canti degli uccelli hanno smesso di riecheggiare tra le pareti di roccia, ed hanno lasciato il posto a minaccianti rombi, forti tuoni amplificati dalla caverna, stava per venir giù un grosso temporale…

Ad un certo punto ha iniziato a piovere, grandi goccioloni entravano dalle fessure sul soffitto, uno spettacolo mozzafiato, la grotta era piombata nell’oscurità per via del sole coperto da nuvole nere gonfie di pioggia, tuttavia dagli occhi filtrava ancora una flebile e argentea luce che faceva brillare ogni singola goccia che li attraversava, sembravano lacrime, eravamo sotto a degli enormi occhi piangenti, tutti i presenti nella grotta si sono fermati a bocca aperta ad ammirare lo spettacolo, a dimostrazione che la pioggia in Bulgaria può anche essere meravigliosa, ma per noi si era fatta ora di andare, quindi abbiamo fatto una gran corsa verso la macchina, inutile dire che siamo arrivati completamente zuppi ma felici, ridevamo così tanto che ci faceva male la pancia, la pioggia non era fredda, l’avventura alla grotta valeva la pena ed era tutto così bello!

Ci siamo fermati poco più avanti, superato il temporale, mentre dall’asfalto caldo evaporava l’acqua in soffici nuvole, anche questo è stato uno spettacolo piacevole ed insolito da ammirare, non una leggera nebbiolina, ma veri e propri vortici bianchi e voluttuosi che si alzavano dai boschi e dalle strade, salendo delicatamente verso l’alto per poi unirsi alle nuvole in cielo, abbiamo pranzato con il resto della banitza mentre ci asciugavamo al sole che era tornato a splendere, ed ammiravamo la natura intorno a noi con i rondoni che ci sfrecciavano a pochi centimetri.
Dopo un buon pranzo siamo ripartiti alla volta di Sofia.

Sofia

Capitale della Bulgaria, situata nella parte occidentale del Paese ai piedi del massiccio montuoso della Vitosha, vanta 2000 anni di storia che sono ancora visibili negli stili e nei monumenti che la città ancora oggi conserva, occupata da Greci, Romani, Ottomani e Russi.
Sofia è senza dubbio una città caleidoscopica, dove gli stili delle dittature e degli imperi che hanno scritto la sua storia si confondono e si fondono tra loro, dando vita ad una città unica al mondo, una costruzione confusa che negli anni ha creato il risultato che possiamo ammirare oggi, ne è un esempio lampante la statua di Santa Sofia, che ricorda un po’ le statue dell’antico Egitto, che venne eretta nel periodo post-Sovietico, nel 2001 dopo la caduta del Partito Comunista Bulgaro, rimpiazzando la vecchia statua che raffigurava Vladimir Lenin; con i suoi 8 metri di altezza è stata realizzata in bronzo e rame dallo scultore bulgaro Georgi Chapkanov e collocata sopra a un piedistallo alto 16 metri.
Basta uno sguardo per capire che la statua nonostante rappresenti Santa Sofia non ha niente a che fare con la classica iconografia cristiana a cui siamo abituati, è un misto tra l’arte ortodossa con colori cupi intervallati da oro puro e l’arte dell’antica Grecia, dove le donne erano rappresentate in abiti che ad oggi definiremmo succinti (tuniche scollate e tessuti morbidi che sottolineavano le armoniche forme del corpo), perciò ammirandola si ha più l’impressione di trovarsi davanti a qualcosa che forse rappresenta una Dea Greca più che una Santa Cristiana, la cui corona d’alloro e la civetta simboleggiano rispettivamente il potere, la fama e la saggezza, simboli Pagani e degli antichi Dei, tuttavia questa “confusione” in qualche modo ha trovato la sua strada dimostrandosi uno stile vincente.
La statua si trova al centro di Sofia, vicino al Palazzo presidenziale dove, se siete fortunati, potrete assistere alla cerimonia del cambio della guardia, di fianco al palazzo c'è un arco che conduce direttamente alla Chiesa di San Giorgio, uno degli edifici più antichi e importanti della città.
Sofia è una di quelle città chiamate “capitali dell’Est”, che per molte persone, soprattutto Italiane, è sinonimo di “città poco attraente”, dopotutto la Bulgaria ad oggi non è una meta ambita dai turisti, che davvero non sanno cosa si perdono.
Per quanto la periferia e la corta strada che divide il centro dall’aeroporto possano spiazzare, per via della poca illuminazione, i tanti cani randagi, le galline che razzolano per strada e le persone che vanno in giro con i carretti tra una baracca ed una casa un po’ troppo diroccata, Sofia è la capitale dell’opulenza, la città è “geometrica”, e poi vi spiegherò il perché, è ordinata, colorata, pulita, tranquilla, la criminalità praticamente nulla, le leggi severe, le chiese maestose, è una città adatta ai bambini, offre un notevole numero di locali per i giovani, i prezzi sono abbordabili, si mangia bene, ha una lunga storia alle spalle tutta da scoprire e gli abitanti fanno un vanto della loro ospitalità, sinceramente non conosco nessun modo per preferire una capitale come Parigi o Londra ad una città come Sofia, anzi, se adesso su due piedi dovessi scegliere di tornare in una di queste 3 città sceglierei sicuramente Sofia, ed anche la sua periferia, che con la sua semplicità vi conquisterà.
Non è una città ipertecnologica come New York, ma i mezzi di trasporto sono tanti, puliti e puntuali, dal tram al taxi potrete stare tranquilli, non è la città delle luci come Parigi, non ne ha bisogno, sui suoi monumenti troverete così tanto oro che brilla di luce propria, è una città in cui quando gli abitanti fanno cenno di “si” con la testa in realtà vogliono dire no, e se vogliono dire di si scuotono la testa, insomma è un luogo un po’ fuori dal tempo, che non somiglia a niente se non a se stesso e in cui tutto è magico, dai paesaggi incontaminati alla gentilezza degli abitanti, sembra un po’ uno di quei posti descritti nei libri di favole che ci leggevano quando eravamo bambini, ecco, il racconto di questo viaggio poteva tranquillamente iniziare così:

“C’era una volta,
non molto tempo fa, una città magica chiamata Sofia, 
la città era piena di cupole d’oro, di forme geometriche, di grandi viali e fontane, di parchi verdi e persone felici sempre pronte a offrirti un sorriso o qualcosa di buono da mangiare, in questa città futuro e passato esistevano contemporaneamente, creando un presente alquanto surreale, ed anche se questa storia è iniziata tanto tempo fa, è possibile visitare questa città ancora oggi, dove niente è cambiato.
La magica Sofia si trova in Bulgaria, una regione in cui i boschi sono fitti e popolati di animali, i bambini ai margini del bosco giocano con gli scoiattoli, con le volpi e con le tartarughe, mentre le bambine raccolgono lamponi con cui le nonne preparano deliziose torte calde e fragranti da offrire ai passanti, il cuore della foresta è abitato però dagli orsi e dalle aquile, perciò i contadini la sera mettono al sicuro le loro caprette e le loro galline, ed il mattino, con il carretto trainato dal vecchio cavallo, vanno a vendere le uova fresche ed il latte appena munto al mercato vicino.
La Bulgaria è una regione a misura di bambino, nei paesi la vita in estate sa di fiori e frutti di bosco, e d’inverno di neve e lagna bruciata, qui si cammina scalzi nel prato, si gioca ancora spensierati e tranquilli per le vie del paese e si passano le giornate in mezzo alla natura, per poi ritrovarsi la sera a cena, intorno al camino a dividere il pane ed i frutti dell’orto.”

Come vi ho anticipato Sofia la si visita tranquillamente in mezza giornata, ma se volete andare sul sicuro dedicate a questa città un giorno pieno, non andate per negozi, le grandi marche, per così dire, le trovate anche a casa vostra e i prezzi sono quelli, i pezzi introvabili si trovano nei mercatini!
Nei mercatini di Sofia si trovano tante cianfrusaglie ma anche tanti pezzi unici, se ne tiene uno ogni giorno nei giardini adiacenti alla Cattedrale Aleksandr Nevskij, se avete fortuna potrete trovare anche qualche anziano che per pochi spiccioli vi venderà quello che ha trovato nella sua soffitta, e a quel punto avrete solo l’imbarazzo della scelta, tra bellissima argenteria Russa, icone sacre, icone ortodosse, vecchi giocattoli in legno per bambini, bigiotteria e articoli vari, questo è uno di quei motivi che vi farà rimpiangere di avere solo il bagaglio a mano…
Per le strade di Sofia si trovano anche tanti negozi che vendono prodotti a base di rose, perché dovete sapere che la Bulgaria nonostante copra solo il 2% della superficie dell’Europa produce il 70% della produzione mondiale di olio di rosa, con cui vengono realizzati saponi, profumi e la famosa acqua di rose, una delle cose che dovrete comprare assolutamente, tuttavia i consigli per gli acquisti ve li darò alla fine del racconto, ovvero all’ottavo post sul viaggio in Bulgaria, quello che per adesso dovete sapere è che i prodotti alle rose sono imperdibili, comprateli a Sofia, meglio se in periferia, ma non in aeroporto che costano almeno in quadruplo.

La Cattedrale Aleksandr Nevskij
Orario di accesso 09:00- 18:00 ingresso gratuito
Se avete poco tempo a disposizione questa è sicuramente una delle tappe imperdibili di Sofia, è enorme e meravigliosa, la più grande della città e la seconda più grande dell’intera penisola Balcanica, preceduta solo dal Tempio di San Sava di Belgrado.
Costruita in stile neo-bizantino con interni in stile Italiano e decorazioni in alabastro e marmi pregiati, la cattedrale è alta 45 metri, occupa un'area di 3170 m² e può contenere al suo interno più di 5.000 persone, il campanile di 50 metri contiene 12 campane; la sua costruzione ebbe inizio nel 1882, fu intitolata al principe Russo Aleksandr Nevskij per commemorare la morte di 200.000 soldati russi caduti nel corso della Russo Turca del 1877-78, al termine della quale la Bulgaria aveva ottenuto l'indipendenza, tuttavia nel corso della prima guerra Mondiale il Regno di Bulgaria dichiarò guerra alla Russia, cattedrale così cambiò nome e venne intitolata ai Santi Cirillo e Metodio, solo nel 1920 riprenderà poi la sua intitolazione originale.


I lavori si interruppero e ripresero poi nel 1904, terminando nel 1912, fu eretta sul progetto dall'architetto russo Aleksandr Pomerancev, con l’aiuto di Aleksandr Smirnov e Aleksander Jakovlev (un nome molto popolare all’epoca), per dipingerla accorsero scultori pittori e artisti provenienti da tutta Europa! 

 
Entrare in questa cattedrale fa rimanere a bocca aperta, i pavimenti realizzati in marmo pregiato sono delle vere e proprie opere d’arte, i soffitti a cupola sono così maestosi che per un attimo ci si sente piccoli piccoli, come se veramente esistesse qualcosa di più grande e potente di noi, insomma, per la seconda volta in un giorno la Bulgaria ha dato prova di essere un posto così bello in cui si sente su di se la mano di qualcosa di Divino. 

 
Una volta usciti dalla cattedrale vi conviene fare shopping ai mercatini, che chiudono verso le 16/17, e continuare la visita della città. 

Chiesa di San Nicola
 
La Chiesa Russa di San Nicola fu eretta nel 1914 nello stile architettonico russo tipico del 600, è davvero molto bella ed opulenta, gli esterni sono ricchi di decorazioni e di oro, la leggenda racconta che se scendete nei sotterranei per scrivere i vostri desideri questi si avvereranno.

Il Parlamento Bulgaro

A pochi passi dalla dalla cattedrale si trova il Parlamento, una delle principali attrazioni di Sofia, il palazzo fu costruito nel 1884 e a progettarlo fu un giovane architetto originario della Sassonia, nella piazza noterete invece il monumento dedicato allo zar Alessandro II di Russia, anche detto "il liberatore", che pose fine alla dominazione ottomana in Bulgaria.
Se volete potete anche assistere a un dibattito parlamentare, basterà prendere parte alla visita guidata per poter incontrare i politici bulgari.

La Chiesa di Bojana Orario di accesso 09:00-17.00 costo biglietto 3€

La chiesa di Bojana è una chiesa medievale appartenente alla Chiesa ortodossa Bulgara, l’ala est venne eretta alla fine del X secolo, mentre la parte centrale venne aggiunta nel XIII durante il Secondo impero Bulgaro.
Completata poi nel XIX la costruzione si presenta piccola e raccolta, tuttavia al suo interno contiene affreschi di notevole pregio, dipinti a partire dal 1259, sono ad oggi i dipinti meglio conservati dell’arte medievale dell’Europa orientale, sui muri sono affrescate 89 scene raffiguranti 240 figure umane, la’utore è sconosciuto ma si dice che sia appartenuto alla scuola di Veliko Tarnovo, in un dipinto è raffigurata una barca con un marinaio il cui cappello e la flotta ricordano quella Veneziana; per la sua bellezza è stata inserita nel 1979 nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’Unesco.

Vitosha Boulevard

La strada principale conosciuta per lo shopping e la movida, qui troverete tantissimi locali, ristoranti, pub e negozi di souvenir, tantissimi i prodotti a base di rosa ed anche le ceramiche tipiche che si possono acquistare a prezzi bassissimi, davvero belle da portare a casa, ma soprattutto uniche, non ne troverete due uguali.
Lungo il corso troverete a seconda della stagione anche venditori di pannocchie, dolciumi e formaggio grigliato, musicisti e artisti di strada, in fondo è possibile ammirare il monte Vitosha, ed in cima alla via troverete la bellissima.
Ovviamente non è un’attrazione principale ed essendo una strada non è a pagamento ed aperta a tutte le ore, perfetta per capire com’è la vita a Sofia.


Parco del Palazzo Nazionale della Cultura

 
Dalla parte opposta della cattedrale di Santa Domenica, alla fine della Vitosha Boulevard si trova questo grande parco, con fontane, alberi, mercatini e manifestazioni di ogni tipo, noi abbiamo trovato anche un signore che faceva bolle di sapone giganti rendendo la piazza in fondo alla via ancora più bella.
A dire la verità la nostra visita al corso principale è iniziata proprio da questa piazza, visto che la nostra meta per l’ora di cena era esattamente dalla parte opposta rispetto a questa piazza.
Se avete tempo però potete fermarvi qui e rilassarvi, spilluzzicando qualcosa preso dai numerosi locali che troverete ai lati della piazza.

Dove mangiare a Sofia: Il Cosmos
 

A pochi passi dal Vitosha Boulevard si trova uno dei ristoranti più belli di tutta la Bulgaria, talmente bello che alla fine del racconto gli dedicherò un post unico, sto parlando del  Cosmos, ristorante gourmet che propone piatti tradizionali Bulgari riproposti in chiave moderna e preparati con le più innovative tecniche culinarie, ma prima di parlare dei piatti paradisiaci che il ristorante propone voglio parlarvi dell’ambiente.

Scordatevi il “classico” ristorante gourmet con arredamento minimale e luci troppo soffuse, varcando la soglia del Cosmos vi sembrerà di aver viaggiato nel tempo, un tuffo nel futuro, letteralmente.
Il locale è ampio e luminoso, costruito su due piani, tre considerando i bagni nel piano interrato.
Al centro della sala un grande lampadario e istallazioni luminose fatte di specchi che si muovono ritmicamente creando tanti giochi di luce, l’attesa per vederli muovere è quasi magica. 

Il Cosmos è uno dei motivi per cui ho scelto la Bulgaria come meta del mio viaggio, e ne è valsa assolutamente la pena, anzi, dovreste prendere un volo per Sofia anche solo per cenare qui, se ci ripenso ancora mi emoziono, questo è un ristorante che non ha niente a che invidiare ai più famosi stellati, lo Chef è all’altezza di un più famoso Cracco, anzi, per farvi un paragone che potreste considerare azzardato, Vladislav Penov, lo Chef del Cosmos è il Bottura della Bulgaria, e non potrete che darmi ragione dopo una cena qui, è giovane ma ha girato il mondo, ha lavorato anche in Italia, la sua cucina è creativa, estrosa e innovativa ma con un occhio di riguardo per la tradizione, gli ingredienti sono sempre freschi e sceltissimi, i protagonisti del piatto sono a Km 0, nel menù che cambia a seconda della stagione troverete così agnello locale, trota dei Balcani e erbe selvatiche appena raccolte…
Non solo una cena ma una vera e propria esperienza, una coccola che consiglio a tutti, un viaggio sensoriale che vi farà sentire appagati e felici; il servizio è eccellente e veloce, i camerieri spiegano i piatti alla perfezione e parlano un ottimo Inglese, vi consiglio il menù degustazione con bevande abbinate, il Bloody Mary con la Rakija è semplicemente geniale e divino, è diventato il mio cocktail preferito, ma per assaggiarne uno così buono non potrete far altro che ordinarlo al Cosmos!

Anche mia figlia Keira, di 10 anni, ha preso il menù degustazione, a cui sono stati abbinati cocktail analcolici e una speciale limonata rosa, pensate che la cena le è piaciuta così tanto che ha divorato il pesce senza neanche chiedersi se ci fossero o meno le lische, e qualora ve lo stiate chiedendo non c’erano lische, il Cosmos è un ristorante d’alta classe dove tutto è curato nel minimo dettaglio e niente è lasciato al caso, e ancora ripenso a quel pesce meraviglioso, la trota più buona che ho assaggiato in tutta la mia vita, proveniente dai fiumi dei boschi vicino Sofia e che non aveva niente a che invidiare ad un pregiato branzino o a un filetto di tonno, anzi, preferirei mille volte riordinare quella trota piuttosto che un filetto del miglior tonno del mondo!
Il Cosmos è un ristorante poliedrico in cui potrete tranquillamente portare la vostra dolce metà per una cena romantica, ma è anche una location spettacolare per una cena di lavoro tra colleghi ed è adatto alle famiglie, propone inoltre molte scelte vegetariane tra cui anche un menù degustazione completamente vegetariano oltre al classico che prevede carne e pesce.

Il nostro menù (degustazione):

Shopska salad

Un’insalata tipica Bulgara, rivisitata in chiave moderna, come tutti i piatti proposti dal Cosmos del resto, questo antipasto è composto da pomodori, peperoni grigliati, cetrioli, cipolle rosse agrodolci, formaggio di pecora e di mucca e aria di prezzemolo.
Piatto leggero e fresco, ma saporito, l’aria di prezzemolo conferisce un tocco in più davvero delizioso, il tutto è arricchito da un peperoncino piccante per dare brio al piatto ed un sughetto sfizioso, consigliato! 


In abbinamento: Bloody Mary con Rakija d’uva, succo fresco di pomodoro, pepe nero, salsa Worcester e qualche goccia di lime, così buono che non potrete più farne a meno!

Tonno

Filetto di tonno crudo con Rakija single barrel, olive caramellate, cipolle rosse marinate, rafano, valeriana e spinacini; anche questo un piatto fresco e delicato, reso interessante dalla leggera nota piccante del rafano, se avessi assaggiato solo questo durante la cena vi avrei detto che è un piatto spettacolare, e lo è, ma niente in confronto alla trota che è venuta dopo, ad ogni modo piatto promosso a pieni voti.

In abbinamento: The moon, cocktail a base di Absolut Elyx Vodka, Cosmos Amaro blend, lime fresco, fragole, dragoncello e prosecco, fantastico e perfetto abbinamento per il tonno, la fragola che ha un abbinamento che già a livello molecolare si sposa bene con il tonno conferisce una nota in più al piatto, ed è dosata così bene che non risulta affatto dolce.


Trota dei Balcani

Un piatto che vi farà venire le lacrime agli occhi, vi commuoverà a tal punto che vi ammutolirete totalmente, in sala calerà il silenzio e voi vi ritroverete proiettati su un altro pianeta, non esiste modo per descrivere la bontà di questa trota.
Partiamo dalla materia prima, freschissima, e non solo, qualitativamente stiamo parlando di una trota eccellente, niente a che vedere con le trote a cui siamo abituati, arriva al ristorante pescata fresca direttamente dai fiumi sui monti Balcani, dove l’aria è pulita e l’acqua incontaminata, il gusto di questo pesce è unico, viene servita con salicornia, burro montato, finocchietto e fagioli edamame, promossa a pieni voti, piatto spettacolare!

In abbinamento: Riesling novi Pazar del 2016, vino minerale con sentori di miele, agrumi e pesca prodotto nella regione del Mar Nero, in bocca è fresco e armonioso, un prodotto pluripremiato che accompagna alla perfezione la trota.


Agnello in stile tradizionale

Morbidissimo agnello accompagnato da un delicato purè di aglietto selvatico, funghi e involtino di riso e foglie di vite, cottura perfetta, sapidità impeccabile, il purè all’aglietto molto buono, anche questo è un piatto promosso a pieni voti, guardate la foto, non è venuta perfetta, ma già dall’immagine riuscite a capire quanto sia eccezionale la cottura di questo agnello!

In abbinamento: Mavrud Cosmos Manastira 2016, piccola produzione realizzata appositamente per il ristorante, è un vino color rubino, al naso sentori di bacche e frutti rossi, un vino giovane e mediamente tannico, molto morbido in bocca con un retrogusto di ciliegia, tabacco e cuoio, un finale di note legnose, in bocca la nota finale rimane a lungo, molto piacevole e davvero ottimo per accompagnare l’agnello.



Pre-dessert Gin Tonic


Un pre dessert fresco, leggero, non affatto invadente, che pulisce la bocca e prepara al dessert, quello vero; servito su un cuscinetto di ghiaccio e composto da un sorbetto di gin tonic, cetriolini dolci che danno una nota particolare, e sambuco, non assaggerete niente del genere da nessun altra parte, non lasciatevelo scappare!


Banitza with Boza


Qui occorre fare una precisazione, la Banitza come già vi ho spiegato è una ricetta tradizionale Bulgara, riproposta dal Cosmos in versione dolce e moderna, non è l’unico dessert che abbiamo preso, nonostante fosse l’unico che il menù degustazione comprendesse, volevo assaggiare anche un dolce molto scenico a forma di rosa, però lo chef ci ha caldamente consigliato questa banitza ed io mi sono lasciata convincere, anche se inizialmente non ero entusiasta della mia scelta, perché avevo già assaggiato una banitza nel mio viaggio e pensavo che questa versione, per quanto buona non si discostasse molto dall’originale, tuttavia mi sono ricreduta al primo assaggio.
Non è il più scenico dei dessert in carta, e forse il fatto che si chiami “banitza” spiazza parecchio, ma è imperdibile, al primo morso capirete perché lo chef e i proprietari del locale sono così orgogliosi di questo piatto, si, gli ingredienti sono gli stessi, a parte che questa è una versione dolce, ma è una vera e propria esplosione di sapori, un dessert che per quanto semplice è davvero complesso e studiato attentamente, una vera esperienza sensoriale che racchiude al suo interno consistenze cremose e croccanti, varie temperature e un bilanciamento eccezionale tra sapido e dolce.
Il formaggio si trasforma in una morbida e soffice mousse, accompagnata da una dolce confettura di rose, la boza una bevanda tipica si trasforma in un sorbetto, il tutto accompagnato da cialde croccanti di “banitza” ovvero dell’impasto con cui viene realizzata la versione tradizionale, trasformato in bocconi sottili e croccanti.

In abbinamento: Milki Way III, un drink realizzato con Rakija al miele, crema di pesca, yogurt e sciroppo di rose, anche questo un cocktail fantastico, degna conclusione della serata, denso, rinfrescante e ottimo accompagnamento alla nostra Banitza.

L’extra: Bulgarian Rose II 


Questo è il dessert “extra” di cui vi ho parlato, senza dubbio molto bello da vedere, si tratta di una rosa realizzata in meringa anch'essa alla rosa, che viene poi infiammata al tavolo, all’interno contiene una pan di Spagna delicato e spugnoso alla vaniglia, mousse di yogurt, gelato al pepe rosa e sorbetto alle rose, un dolce delicato e cremoso, imperdibile per chi ama la meringa, io non amo particolarmente i dolci, ma questo mi è piaciuto molto, e se non avessi assaggiato la Banitza vi avrei detto che è uno dei migliori dessert che ho avuto il piacere di assaggiare, e tra tutti quelli che ho assaggiato fino ad oggi è sicuramente quello che mi rimarrà più impresso, ma la Banitza del Cosmos è una favola, perciò il miglior consiglio che posso darvi è quello di fare come noi: trovate un posticino anche per questo dopo la Banitza, magari dividendovelo, e non ve ne pentirete, ecco, tra tutti i consigli che vi ho dato penso che questo sia in assoluto il migliore.

Il menù degustazione viene 33€, con i cocktail e i vini in abbinamento viene invece 56€, e li vale tutti, un ristorante super, si suol dire che il limite sia il cielo, ma dopo una cena qui il limite sarà il Cosmos, anzi, sarà un traguardo!
Felici, sazi e soddisfatti abbiamo salutato e ci siamo avviati al nostro appartamento, eravamo letteralmente al settimo cielo, questo è l’effetto che dovrebbe fare una cena con i fiocchi, non essere solo cibo per il corpo ma anche per la mente e l’anima.


Abbiamo deciso di tornare al nostro appartamento a piedi, il centro di Sofia non è poi così grande, e camminare per una città è il miglior modo per esplorarla, perciò ci siamo avviati verso il Sofia Style Apartments, tanto Sofia è una città tranquilla, non avrete problemi a star fuori con i bambini anche a sera inoltrata, abbiamo fatto un giro largo per poter incontrare sul nostro cammino altri siti d’interesse. 


 


La Chiesa di San Giorgio 


 
 
La chiesa di San Giorgio è particolare per la sua forma circolare, infatti è chiamata anche “la rotonda”, se dovete chiedere indicazioni chiedete di “Sveti Giorgi”, è di epoca paleocristiana edificata a Serdica, antico nome di Sofia, costruita in laterizio rosso nel IV secolo, è il più antico edificio della capitale bulgara.
Durante il periodo ottomano fu convertita in moschea, oggi è utilizzata per il culto cristiano ed è circondata dai resti dell'antica Serdica e dal palazzo del presidente della Repubblica.


Chiesa di Hagia Sophia
In verità questa chiesa l’abbiamo vista solo dall’esterno la prima sera, però si trova vicino alla cattedrale Aleksander Nievsky, quindi sul tragitto che potrete fare durante la vostra visita a Sofia, e se avete più di mezza giornata un salto a visitarla non vi farà male, nonostante sia meno importante della vicina cattedrale è la chiesa ortodossa più amata dagli abitanti di Sofia ed anche la più antica, la città di Sofia prenda il nome proprio da questa chiesa.
Fu costruita sul sito di diverse chiese precedenti e luoghi di culto risalenti ai tempi in cui vi era la necropoli della città romana di Serdica, nel II secolo l’edificio ospitava la sede di un teatro Romano, durante in secondo impero Bulgaro diventò una chiesa a tutti gli effetti, trasformata in una moschea durante il dominio Ottomano, nel XIX secolo due terremoti a distanza di 40 anni l’uno dall’altro distrussero uno dei minareti aggiunti dagli Ottomani uccidendo i figli dell’Imam, così fu abbandonata, i lavori di restauro iniziarono dolo il 1900, da allora è tornata ad essere una chiesa; volendo è possibile visitare le antiche tombe che si trovano sotto l’edificio, ma se non avete tempo di entrare godetevi la singolarità di questa costruzione, è l’unica chiesa che non possiede un campanile, per via della sua conversione in moschea, la campana però c’è, è di bronzo ed è appesa ad un albero davanti alla facciata, singolare no?


Dove:

Grotta Prohodna
5782, Bulgaria

Cattedrale di Aleksandr Nevskij
pl. "Sveti Aleksandar Nevski", 1000 Sofia Center, Sofia, Bulgaria

Chiesa di San Nicola
bul. "Tsar Osvoboditel" 3, 1000 Sofia Center, Sofia, Bulgaria

Chiesa di San Giorgio
bul. Kniaz Aleksandar Dondukov 2, 1000 Sofia Center, Sofia, Bulgaria
 
Vitosha Bul.  

Parlamento Bulgaro 

Chiesa Bojana
ул. Боянско езеро 3, 1616 Bojana, Sofia, Bulgaria

Lavele St 19, 1000 Sofia Center, Sofia, Bulgaria






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