Vengono chiamati in tanti modi: chiacchiere, frappe, bugie, crostoli, per mia nonna, Toscana di adozione, erano semplicemente "i cenci".
I cenci sono dolci di origini Romana, fanno parte di quei dolci dorati, fritti e sostanziosi che si servivano durante il carnevale, questo perchè ci si preparava per la Quaresima, periodo di 40 giorni in cui i Cristiani non si concedevano peccati di gola e dedicavano il loro tempo a preghiera e penitenza, perciò ogni cosa servita in tavola era unta, fritta e ricca.
Per l'occasione, e vista l'uscita imminente del mio nuovo libro "Cucina Senza" in tutte le librerie da fine marzo, ho deciso, per questa volta, di fare delle chiacchiere vegane, senza lattosio e uova, pronti?
Chiacchiere Vegane
350 g di farina senza glutine
50 g di zucchero a velo
60 ml di olio di semi
1presa di curcuma
1 cucchiaino raso di lievito per dolci
50 ml di liquore all'arancia
80 ml di latte di mandorla
Olio di semi per friggere
Disponete sulla spianatoia la farina a fontana, unite lo zucchero, la curcuma e il lievito.
Versate al centro l’olio, la grappa e poco latte a filo ed iniziate a impastare con una forchetta, unite il restante latte ed impastate fino ad ottenere un panetto liscio e senza grumi.
Potete utilizzare anche l'impastatrice, il risultato sarà il medesimo e farete prima.
Infarinate il piano di lavoro e con un mattarello stendete l'impasto, passatelo nella macchinetta per fare la pasta per ottenere strisce più sottili, oppure continuate a stendere con il mattarello fino ad ottenere un velo molto sottile.
Ricavate delle strisce tagliandole con la rotellina per la pasta o con un coltello.
Tuffate le chiacchiere in abbondente olio bollente per friggere e friggete fino a doratura, quindi scolatele, lasciatele sgocciollare su della carta assorbente.
Spolverate le chiacchiere con zucchero a velo oppure impreziositele con un filo di cioccolato fondente fuso e servite.
No, today we will not just talk to her, but we'll eat them too ...They are called in many ways: chiacchiere, frappe, lies, crostoli, for my grandmother, Tuscany by adoption, they were simply "rags".The rags are sweets of Roman origin, they are part of those golden, fried and substantial desserts that were used during the carnival, this because they were preparing for Lent, a period of 40 days in which the Christians did not allow themselves sins of throat and dedicated their time for prayer and penance, so everything served on the table was greasy, fried and rich.For the occasion, and given the imminent release of my new book "Cucina Senza" in all bookshops from the end of March, I decided, for this time, to make vegan chatter, without lactose and eggs, ready?
Chiacchiere Vegan
350 g of gluten-free flour50 g of powdered sugar60 ml of seed oilTurmeric company1 teaspoon of baking powder50 ml of orange liqueur80 ml of almond milkSeed oil for frying
Arrange the flour on a pastry board, add the sugar, turmeric and yeast.Pour the oil in the center, the grappa and a little milk at the wire and start to knead with a fork, add the remaining milk and knead until you get a smooth and lumpy dough.You can also use the kneader, the result will be the same and you will do before.Flour the work surface and with a rolling pin roll out the dough, pass it in the machine to make the dough to get thinner strips, or continue to roll out with a rolling pin until you get a very thin veil.Make strips by cutting them with the pasta wheel or with a knife.Dip the chatter in abundant hot oil for frying and fry until golden brown, then drain, let it drain on paper towels.Sprinkle the chatter with powdered sugar or embellish with a drizzle of melted dark chocolate and serve.
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