Preparatevi
all’uscita di nuovi fantastici libri di cucina, il libro di Viviana Varese sta
per essere impaginato, ed io sono così felice di aver lavorato al suo fianco a
questo splendido progetto!
Vi anticipo
che ne è uscito un libro fantastico, ed a breve potrete trovarlo su Amazon, in
attesa di ripartire alla volta di Milano, ed ormai manca poco alla partenza ed
al nuovo libro con un nuovo chef stellato, mi diletto con la mia cucina e le
mie ricette.
Questa nuova
ricetta si chiama Petricore, una parola che viene dal greco “pétrā” pietra e “ichṓr” linfa, letteralmente significa “profumo della
pioggia”, come termine è relativamente nuovo, fu coniato nel 1924 da due ricercatori
australiani, Bear e Thomas, per un articolo sulla rivista Nature, i due
descrivono si trovarono a dover descrivere quell’odore caratteristico che si
disperde nell’aria quando cade la pioggia dopo prolungati periodi di siccità; beh,
in realtà il discorso è ovviamente più lungo di così, ma ciò che conta è che
Petricore è l’odore della terra dopo che ha piovuto, ovvero, l’odore della
pioggia.
Io
ho voluto analizzare gli elementi chimici che compongono il petricore, tra di
loro c’è la geosmina, un composto che ha un sapore e un odore di funghi e
terra, è responsabile, ad esempio, del sapore terroso delle barbabietole, ed è
proprio la geosmina a far si che l’aria profumi di terra dopo la pioggia.
Lasciate
perdere l’odore secco e pungente che trovate in città dopo un temporale estivo,
o quello fumoso e acre che si spande nell’aria dopo un temporale invernale, qui
stiamo parlando del profumo vero della pioggia, quello che trovate in campagna,
in un parco o in un bosco, ci vorrebbe l’esperienza di un vero sommelier per
cogliere tutte le sfumature di questo profumo, sicuramente dopo un temporale
sarete riusciti a sentire nell’aria odor di barbabietole, ovviamente, perché profumano
di terra, di funghi e di muschio, ma con più attenzione riuscirete a sentire
profumo di olive nere, di aceto, di noci e bacche di ginepro, ma anche di
sesamo tostato e semi di papavero, a volte anche di croste di formaggio o di formaggio
erborinato, e fidatevi, non sto affatto esagerando, provare per credere, là fuori
c’è un mondo da scoprire, ed anche le piccole cose possono riservarci grandi
sorprese se doniamo loro la dovuta attenzione.
Ho
perciò voluto ricreare un piatto che racchiudesse tutto questo, che profumasse
di pioggia e di fresco, di passeggiate nei boschi e favole della buonanotte.
Per una versione particolarmente golosa adagiate una generosa dose di polenta bollente sopra ai funghi.
Petricore
Ovvero:
funghi saltati, fondutina di Fontina stagionata all’aglio dolce, mousse di mascarpone
alle noci, pioppini confit, insalata di porcini all’aceto di Champagne e
polveri di bosco
Per
i funghi sfumati all’aceto
400
g di finferli
200
g di pleorotus
100
g di champignon crema
80
g di porcini
Aceto
di champagne
2
foglie di nipitella
Pepe
nero in grani 3
1
pezzetto di peperoncino dolce
Spicchi
d’aglio in camicia molto grandi 4
Olio
evo
Sale
In
una padella fate dorare bene gli spicchi d’aglio e il peperoncino, quindi
eliminateli insieme al peperoncino ed aggiungete i grani di pepe polverizzati
al coltello e i funghi a cubetti, sfumate con un goccio di aceto, aggiungete le
due foglioline di nipitella e portate a cottura, infine aggiustate di sale.
Non
buttate gli spicchi d’aglio, vi serviranno per la fondutina!
Per
la fondutina all’aglio dolce
Lo
scorso anno ho fatto un meraviglioso viaggio in Val d’Aosta, li ho imparato a
fare la vera fonduta, ed ho appreso che molti strusciano dell’aglio sulle
pareti del contenitore prima di aggiungere gli ingredineti per la fonduta, così
in questa mia preparazione ho voluto aggiungere l’aglio.
4
spicchi d’aglio precedentemente dorati in padella
Fontina
alta stagionatura 300 g
Latte
intero 100 g
Panna
150 g
2
tuorli
Sale
In
un tegame unite l’aglio spellato e il latte, lasciate sobbollire per 5 minuti
quindi frullate e fate raffreddare.
A
parte in un pentolino unite la Fontina tritata finemente e la panna, fate
sciogliere a fuoco dolcissimo, unite quindi il latte con l’aglio e mescolate,
aggiungete i tuorli e frullate, aggiustate di sale e tenete in caldo.
Per
la salsa di noci da aggiungere alla mousse di mascarpone
180
g di gherigli di noce
160
ml di olio evo delicato
1
spicchio d’aglio
1
rametto di mirto
Frullate le noci con l'aglio e le foglioline di mirto, aggiungendo olio a filo, nel robot a lame, fino ad ottenere una salsa liscia, un po’ tipo il pesto, tenete da parte.
Per
la la mousse di mascarpone alle noci
Acciughe
polpose dissalate q.b
Salsa
alle noci q,b
Frullate
le acciughe, circa 6 fino ad ottenere una crema, tenete da parte.
Unite
a piccole dosi la salsa di noci al mascarpone, mescolando con delicatezza con
una spatola, dal basso verso l’alto incorporando aria, non vi è una dose esatta
da aggiungere, saprete che la mousse sarà pronta quando avrà un sapore delicato,
ma non troppo, di noci, a questo punto dovrete ripetere il procedimento con la
crema di acciughe, che vi servirà per salare e conferire alla mousse un sapore
particolarissimo.
Qualora
il sapore di acciughe dovesse risultare troppo intenso aggiungete ancora un po’
di salsa alle noci e mescolate ancora, trasferite in un sac a poche e tenete da
parte.
Per
i pioppini confit
Pioppini
Grani
di pepe bianco 1 cucchiaino
Sale
Olio
evo q.b
In
un pentolino alto e stretto disponete i pioppini, il sale e i grani di pepe
bianco, coprite con olio e trasferite sul fuoco a fiamma dolcissima, fate
cuocere ma senza mai far sobbollire il tutto.
Tenete
in caldo fino al momento del servizio.
Per
l’insalata di porcini
Porcini
freschi
Sale
Aceto
di Champagne
Tagliate
a lamette sottili i porcini, conditeli con qualche goccia di aceto e il sale,
tenete da parte; mi raccomando, tagliateli e conditeli poco prima di servire o
perderanno consistenza.
Per
le polveri
Polvere
di spinaci
Polvere
di cavolo nero
Polvere
di olive nere
Polvere
di barbabietola
Polvere
di capperi dissalati
Per
ottenere le polveri ho unito separatamente gli ingredienti nell’essiccatore ho
poi essiccato il tempo necessario, fino a che ogni ingrediente ha perso tutta
la sua umidità, ed ho triturato il tutto con un macina graniglie, questa
operazione potete farla con giorni di anticipo, le polveri si conservano alla
perfezione se ben chiuse in scatole di latta.
Finitura
e impiattamento
Sesamo
nero tostato
Olio
evo
Acetosella
Germogli
di finocchietto e barbabietola
Sul
fondo del piatto disponete i funghi saltati, coprili con un mestolo di
fondutina, con il sac a poche disponi uno strato omogeneo ma non troppo
abbondante di mousse di mascarpone, a coprire i funghi, spolverate con le
polveri, abbondate con la polvere di spinaci e barbabietola, non aggiungete
troppa polvere di cavolo nero, siate invece parsimoniosi con la polvere di
olive nere e capperi, che hanno un sapore molto forte.
Aggiungete
infine l’insalata di porcini e condite con un filo d’olio, disponete i pioppini
confit ancora caldi ed ultimate con una spolverata di sesamo nero tostato e con
i germogli.
Servite
subito!
Un
suggerimento: se volete preparare con anticipo questa ricetta abbiate cura di tirare
fuori dal frigo con anticipo la mousse di mascarpone, che dovrà essere aggiunta
a temperatura ambiente, altrimenti raffredderà i funghi e la fondutina.
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