Ho scoperto una pescheria in un angolo
della mia città, una di quelle attività che ancora si possono definire “di
fiducia”, dove il negoziante ricorda i tuoi gusti e il tuo nome, una di quelle
pescherie che offre non solo i classici prodotti ma anche quelli più
introvabili, come il granchio reale, e non solo: basta una telefonata per farsi
consegnare la spesa direttamente a domicilio gratuitamente.
Sto parlando della pescheria Dentone
di Livorno, che ha addirittura due punti vendita, il primo al mercato delle
Vettovaglie, il bellissimo mercato centrale di Livorno conosciuto in tutta
Europa, e il secondo nel quartiere di Coteto, praticamente a due passi da casa
mia, sulle prime mi ha giustamente attirato la vicinanza, così un giorno dopo
aver accompagnato mia figlia a scuola sono passata a dare una sbirciatina, poi
tra i mille impegni e i vari libri ho riposto questa nuova scoperta in un
immaginario cassetto della mia testa ripromettendomi di passarci in seguito.
In un giorno non sospetto poi mi ha
chiamato il mio amico Simone che aveva da poco aperto un B&B, voleva dare
la possibilità ai suoi clienti di gustare cene con prodotti e ricette
Livornesi, non solo della tradizione ma anche riproposte in chiave moderna,
così ha deciso di unire due prodotti simbolo della città, il polpo e il ponce,
al telefono la conversazione è suonata più o meno così:
-Shamy, io vorrei fare un polpo al
ponce, dici che si può fare?-
Al che la conversazione è
probabilmente stata coperta dal rumore degli ingranaggi della mia testa che si
mettevano in moto, fare si può fare, certo, la cosa è difficile, ma non
impossibile, ma come?...
-Certo che si, ci penso su e ti dico
cosa mi invento –
Con Simone di solito c’è poco da
inventare, propone sempre delle idee straordinarie, una dietro l’altra alla
velocità della luce, tanto che a dirlo non ci si crede, c’è solo da conoscerlo
di persona per rendersene conto, lui è una forza della natura, non solo perché
ha 10 anni più di me ma sembra un ragazzino, non solo perché in una giornata trova
il tempo di fare mille cose che io già solo al pensiero mi stanco, lui ha
voglia di fare ma soprattutto di vivere, di migliorarsi, di impegnarsi, è un
modello di ispirazione, soprattutto perché lui non si limita ad avere idee, lui
le mette in pratica.
Comunque, tornando a noi, dopo aver
aperto un negozio di vestiti che ha letteralmente risollevato le sorti di un
quartiere ha deciso di aprire un B&B: “Madame Lebon”, “Madame” come “Madame
Black”, il negozio di tatuaggi della moglie, “Lebon” come “Saimonlebon” il suo
negozio di vestiti, ovviamente non poteva essere un semplice posto dove dormire
e fare colazione, assolutamente no, ha deciso di rinnovare uno spazio che aveva
a disposizione arredandolo con oggetti di design italiano, le pareti sono
ornate con disegni originali Fornasetti a tema marittimo, che richiamano il
mare che bagna le rive di questa città, c’è una cosa che dovete sapere sui
Livornesi prima di continuare a leggere, si dice che al posto del sangue nelle
vene abbiano l’acqua di mare, ed in effetti è vero, un Livornese senza mare non
sa vivere, senza sole, senza salmastro, o vento che sa di sale, senza pesce in
tavola e infradito per la spiaggia, anzi, per gli scogli, un Livornese senza mare letteralmente appassisce; il
B&B è un bilocale soppalcato, così carino che ci vivrei, giuro, vi direi
così anche se non conoscessi Simone, si trova nel cuore della città, a esattamente 2
minuti a piedi dal centro, e non è un modo di dire, sono realmente 2 minuti,
cronometrati.
Qui un turista può lasciare i pensieri
fuori dalla porta e sentirsi a casa, il motto di Simone è “Organizza le
giornate con la stessa semplicità con la quale sceglieresti gli ingredienti per
un panino!”, così nell’appartamento, ma anche inviate su richiesta via
whatsapp, troverete comodissime schede che vi aiuteranno ad organizzare al
meglio la vostra vacanza, consigli su dove andare, quali spiagge fanno al caso
vostro, dove trovare i negozi che più vi piacciono, quali ristoranti tipici ci
sono in zona o dove poter gustare il miglior Cacciucco, ma anche ricette per
cucinare voi stessi nella cucina dell’appartamento, dopotutto il mercato
centrale è a due passi, e tutte le mattine è pieno di pesce freschissimo,
certo, ci può stare che non abbiate voglia di uscire, ed in tal caso basterà una comoda telefonata alla Pescheria Dentone, oppure che non abbiate voglia di cucinare, o che il polpo al ponce
lo vogliate comodamente servito in tavola, caldo e fumante, e così ecco che è
nata questa nuova, splendida collaborazione…
Io non sono come Simone, vorrei tanto
esserlo ma non ho tutta la sua vitalità, io me ne sto quieta e sorniona nel mio mondo, come un
gatto che poltrisce sul divano con un occhio aperto, poi ad un tratto, quando
si accende la lampadina delle idee, scatto fulminea come quando quel solito
gatto che dorme sente il rumore di una scatoletta di tonno che si apre, e nella
mia mente come un mantra si fa spazio una parola ripetuta all’infinito “creare,
creare, creare!”, certo è che creare non è sempre sempice quando manca
l’ingrediente di base, in questo caso il polpo, così, nella mia frenesia di
tirar giù gli ingredienti che mi sarebbero servire per fare le prove del piatto
ho preso il telefono e chiamato la Pescheria Dentone, che in men che non si
dica mi ha fatto recapitare a casa due polpi belli succulenti, qui poi ci
sarebbe da dire che la qualità di quei polpi era così ottima che ho deciso di
approfondire la questione, e così è nata un’altra collaborazione, ma questa è
un’altra storia di cui vi parlerò più avanti, alla fine della storia io avevo
tutti gli ingredienti, una cucina nuova da usare, Simone in trepida attesa e i
miei ingranaggi che giravano nella mia testa sprizzando scintille dorate che
non solo hanno fatto accendere una lampadina, ma hanno fatto letteralmente
accendere mezza città, visto che alla fine si è unito in questa avventura anche
Vittori, il creatore dell’unico e vero rum speziato che serve per realizzare
l’inimitabile Ponce alla Livornese…
L’idea era quella di utilizzare tutti
gli ingredienti del ponce ed abbinarli al polpo, quindi: caffè, rum speziato
Vittori e limone, il tutto ovviamente abbinato al polpo, ho pensato così di
cuocere il polpo nella sua acqua, di filtrare poi il liquido ottenuto di unirlo
al rum precedentemente dealcolato e di addensarlo con il kuzu, la scorza di
limone si è trasformata in un’emulsione ed il caffè il una cialda croccante, e
sapete una cosa?
Il primo tentativo non era affatto
male, ho pensato così di passare il polpo sulla brace prima di servirlo, in
modo che l’amaro della cialda di caffè riprendesse ed esaltasse la nota amara e
affumicata data dalla brace, e che dire, alla fine il risultato è piaciuto
tanto e non solo a me, è anche venuta una rivista ad intervistarci, ed a breve
vi svelerò quale, nel mentre prendete nota “B&B Madame Lebon, l’unico posto
al mondo dove puoi trovare il Polpo al Ponce!”
Polpo al Ponce
Per il polpo cotto nell’acqua sua
1 polpo da 900 g circa
Metti il polpo in una pentola a pressione,
chiudi e cuoci a fiamma media fino a che non senti il fischio, quindi abbassa
la fiamma al minimo e cuoci per 25 minuti, elimina il vapore all’interno e
lascia che si raffreddi nell’acqua che ha rilasciato senza aprire il coperchio.
Quando la pentola sarà fredda togli il polpo
dalla sua acqua di cottura e tienilo da parte, filtra l’acqua ottenuta e
trasferiscila in un pentolino.
Per la salsa all’acqua di polpo e ponce
Acqua di cottura del polpo
Rum Vittori 400 ml
kuzu
In un pentolino disponi il Rum Vittori, porta a bollore, fai ridurre della metà quindi togli dal fuoco.
Unisci la parte alcolica all’acqua del polpo
(ogni 100 g di acqua di polpo 40 g di parte alcolica), aggiungi una presa di
kuzu, frulla con il frullatore ad immersione e fai ridurre fino ad ottenere una salsa densa che vela il cucchiaio, se
non hai il kuzu sostituiscilo con la fecola o un amido a piacere.
Per l’emulsione di limone (o di mandarino)
300 ml di succo di limone
300 ml di acqua di mare depurata
1 presa abbondante di sale
1 g di agar agar
Olio delicato
Unisci il succo di limone e l'acqua di mare in un
pentolino,
unisci l’agar, frulla e porta ad ebollizione, lascia sobbollire 2 minuti e
togli dal fuoco, lascia reffreddare ottenendo una gelatina.
Frulla la gelatina ottenuta aggiungendo poco
olio a filo fino ad ottenere un gel liscio e compatto, versalo in un biberon e
lascia a temperatura ambiente
Per il corallo di caffè
210 g di caffè
60 g di olio di semi
30 g farina 00
Emulsiona tutti gli ingredienti con il frullatore ad immersione per 1
minuto, versa in una padella antiaderente caldissima poco per volta fino a
creare delle cialde croccanti e sottili bucherellate, quindi togli dal fuoco e
fai raffreddare.
Finitura e impiattamento
Fiori eduli bianchi
Germogli verdi e/o rossi per decorare, come foglioline di barbabietola
Finocchietto
Alla base del piatto disponi un velo abbondante ma non troppo di salsa di
base calda, intanto passa il polpo in forno per 3 minuti a 200° per riscaldarlo
o meglio ancora sulla brace, disponi due tentacoli grandi e arricciolati al
centro del piatto, con il biberon disponi 4 o 5 puntini di emulsione di limone,
quindi un triangolo di corallo di caffè (disposto sul lato come una vela), per
decorare usa fiori eduli bianchi (dalie, bocche di leone, margherite pratoline)
e dei germogli verdi (finocchietto, foglie mini di barbabietola, acetosella,
quadrifoglio)
Dove:
Via Giuseppe Garibaldi 104
57122 Livorno
57122 Livorno
328 072 6546
Pesch.Dentone1 Mercato Centrale
Pesch.Dentone2 Via Toscana 91 Coteto
57100 Livorno
57100 Livorno
339 880 8234
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