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domenica 15 marzo 2020

Uova in purgatorio alla ‘nduja: Crema di ‘nduja calda, uovo cbt dal cuore fondente e corallo di pomodoro


In questi giorni di quarantena devo dire che non ce la stiamo passando così male qui da noi, starsene tutti insieme a casa è bello, di cibo ne abbiamo a sufficienza, anche perché stando in casa ho più tempo per cucinare e quindi via di pasta fresca, pane appena sfornato ed ogni cosa mi venga in mente.
Per limitare le uscite ho deciso di farmi recapitare la spesa a domicilio, quindi mi sono fatta portare tre bei pacchi sostanziosi con carne, pesce e verdure, poi ho messo sottovuoto il possibile ed ho congelato il tutto, alcune cose le ho prima cotte sottovuoto a bassa temperatura, così mi basta rigenerarle per qualche minuto per averle pronte; diciamo che ci siamo organizzati bene: la mattina io e Keira studiamo, ed il pomeriggio dopo un atro po’ di studio ci dedichiamo a vari progetti, quello di ieri ad esempio era “Crea una lista di cose che vorresti fare quando sarà passata la quarantena per il Corona Virus”, lei senza esitazione ha esclamato che vuole andare da Burger King e prendersi il panino più grande di tutti, io invece voglio fiondarmi in un pub e scolarmi due cocktail di quelli con lo spiedino di frutta e l’ombrellino, e poi voglio tornare al mercato delle Vettovaglie e perdermi tra i banchi ad ammirare i prodotti in vendita, poi è uscito fuori che anche una bella uscita di famiglia al cinema ci starebbe, ed infine una giornata alla spa non farebbe male, la lista continua e continuerà in questi giorni.

Intanto a farci compagnia in queste giornate uggiose c’è il canto di Cabernet, il Diamante Mandarino, chiamato anche Bengalino, che ho trovato per caso in cortile mentre io e Valerio portavamo la roba in garage, abbiamo messo annunci su annunci ma nessuno lo ha reclamato, poi ha fatto un uovo ed abbiamo scoperto che è femmina, il giorno prima che tutta l’Italia diventasse zona rossa e che venissero vietate le uscite il mio ragazzo è riuscito a comprargli una bella gabbia, anche se fortunatamente era accorsa la nostra vicina di casa Rosa, che è sempre super, a prestarcene una, ed io sono riuscita a comprare il mangime specifico, poi ci siamo ritrovati in quarantena e così Cabernet è rimasta qui invece di giungere a destinazione, che si presume sia la casa della nonna del mio ragazzo.
Ad ogni modo prima stava in camera con noi, ora sono riuscita ad attaccare la gabbietta in corridoio, lontano dalle grinfie dei nostri 5 gatti, che comunque passano la giornata a guardarla mentre lei si sente al sicuro e se ne infischia, anzi, fischia e cinguetta come se non ci fosse un domani, e non è poi tanto male, se la chiami risponde, se ci parli saltella e pigola, abbiamo mele in abbondanza che si mangia con piacere, e ad esser sinceri ci stiamo affezionando…

Comuque, prima che tutto questo iniziasse ho vinto un contest, e mi sono ritrovata con un bel pezzo di ‘nduja, la più buona che io abbia mai assaggiato, tanto che, non lo nego, non ho resistito a mangiarla in purezza, è così buona che ho deciso di intervistare il produttore e di farvi conoscere i suoi prodotti, dopotutto c’è da considerare che la ‘nduja di cui parliamo, quest’anno si è classificata seconda al campionato Nazionale di salami, mica pizza e fichi!
Il negozio si chiama Sapori Platacesi, ed avremo modo di approfondire la sua conoscenza, ma soprattutto quella dei prodotti che offre, che sono tutti di nicchia preparati con metodo tradizionale seguendo ricette antiche, io non vedo l’ora che tutta questa emergenza Corona Virus finisca per fare un bell’ordine, perché anche le loro salsicce al finocchio sono davvero ottime, e considerate che non mi è stato chiesto di parlarne, lo faccio di mia spontanea volontà dopo aver assaggiato ed approvato personalmente i prodotti.

Dunque, dato che avevo tutto questo ben di Dio a disposizione, e tanto tempo da passare in casa ho deciso di realizzare la mia personale versione delle uova in purgatorio con la ‘nduja, perché a casa mia sono sempre stati piccanti, il “purgatorio” forse era inteso come piccante dalle mie parti, non lo so, fatto sta che le uova in purgatorio avevano una marea di peperoncino, o forse era solo mio nonno che era fissato con aglio e peperoncino ovunque perché fanno bene, perciò ecco la mia personale versione…

Uova in purgatorio alla ‘nduja
Crema di ‘nduja calda, uovo cbt dal cuore fondente e corallo di pomodoro





Per la crema di ‘nduja



100 g di ‘nduia Sapori Platacesi
50 ml di brodo di ossa

In un pentolino unite tutti e due gli ingredienti e lasciate che la ‘nduia si sciolga a fuoco lento, mescolate costantemente.

Per le uova cbt



1 uovo a persona

Cuocete le uova a 63° per 75 minuti.

Per il corallo di pomodoro



210 g di brodo di pomodoro
60 g di olio di semi
30 g farina 00
1 punta di colorante rosso       
   
Emulsiona tutti gli ingredienti con il frullatore ad immersione per 1 minuto, versa in una padella antiaderente caldissima poco per volta fino a creare delle cialde croccanti e sottili bucherellate, quindi togli dal fuoco e fai raffreddare.

Finitura e impiattamento



Disponi la crema calda di ‘nduja alla base del piatto, sopra adagia l’uovo con delicatezza, ultima coprendo con il corallo che il commensale dovrà spaccare direttamente in tavola, sarà una piacevole parte croccante da intingolare nel tuorlo che si fonde con la ‘nduja.

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