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giovedì 26 marzo 2020

Mozzarella soffiata ripiena di pomodoro e ‘nduja su germogli di primavera


Cari lettori e amici, oggi non saprei proprio da dove iniziare a scrivere, sarà che non ho molto da raccontare, stiamo rispettando questa quarantena alla lettera, non usciamo neanche per fare la spesa, ieri ci hanno portato a casa anche il mangiare per i nostri animali, soprattutto per Cabernet, che per chi non lo sapesse è la nuova arrivata, una bengalina che ho trovato davanti al garage due giorni prima che iniziasse la quarantena, e che adesso ci sta tenendo compagnia con i suoi pigolii, doveva essere una sistemazione temporanea la sua, doveva finire a casa della nonna del mio ragazzo, le abbiamo preso cibo, frutta, una gabbietta nuova, le ho messo un ciotolino da soufflé per farsi il bagnetto e poi ci siamo rintanati in casa senza potergliela portare.

Sembra tutto cristallizzato, fermo nel tempo, dalla mia finestra vedo un parco vuoto, popolato da gazze e merli, uno è particolarmente bello, ha la testa chiazzata di bianco e sa farsi riconoscere, mi chiedo come sia il mondo là fuori, mi immagino le strade deserte, il silenzio della città vuota, e mi manca tutto, ogni singola cosa, anche obliterare il biglietto del treno per andare a lavoro.
Ero abituata a viaggiare, e continuo a farlo, seppur con la fantasia, dato che la visita ai miei parenti in Istria l’ho annullata da tempo, come pure il viaggio a Padova, da quando questo virus ancora non era considerato una pandemia, ho deciso che ogni settimana io e mia figlia organizzeremo con ciò che abbiamo in casa una cena a tema, la prima cena era a tema Harry Potter, visto che in tv hanno deciso di dare tutta la saga ne abbiamo approfittato, e così candele led appese al lampadario così da sembrare sospese a mezz’aria, sfondo con disegnata la sala grande appeso a coprire la finestra, tavola piena di candele, clessidre, bacchette, ed ognuno di noi aveva lo stemma di una casa da appuntarsi addosso, Keira aveva un giratempo e la toppa dei Corvonero, io una sciarpa di Grifondoro e Valerio la cravatta dei Serpeverde, insomma, non ci mancava niente, compreso il film di Harry Potter in tv; il menù non era quello che avevamo sempre sognato ma solo perché al supermercato l’ultima volta che siamo andati a fare la spesa mancavano pure le uova, e da li non siamo più usciti a comprare nulla, evitiamo ogni cosa superflua.
La seconda cena è stata a tema Vichinghi, con piatti e bicchieri in coccio, pellicce finte al posto della tovaglia, pelli sulle sedie, candele, vassoi di legno d’ulivo, anatra laccata preparata da Keira, zabaione all’idromele preparato da Valerio e musica Vichinga di sottofondo, molto rilassante.
Questa settimana con quello che avevo in casa è toccato alla cena a tema giungla, è stato quasi un caso, è partito tutto dalle due lenzuola zebrate che Valerio aveva in casa da anni, le ho tirate fuori e le ho appese alle pareti, ho poi messo il tappeto zebrato ben pulito, anche quello riposto da tempo, al posto della tovaglia, ho tagliato una striscia di finta erba da uno di quei finti tappeti verdi che si usano all’aperto e che ho comprato proprio per creare un runner per la tavola, abbiamo riempito sala con i peluches di Keira, due tigri, qualche serpente, la cuccia dei gatti a forma di leone, una lampada ricoperta da un plaid maculato, foglie, candele e vassoi di legno sbiancato sulla tavola insieme a noci di cocco utilizzate come porta candele, un po’ un’accozzaglia di cose che comunque stavano bene insieme e facevano il loro lavoro, la cena a base di cipolle caramellate, funghi alla griglia, schiacciata appena sfornata e patè di fegatini si è aperta con “welcome to the jungle” dei Guns n’ Roses, e poi è proseguita con i suoni della foresta offerti gentilmente da Google, nel mentre in cucina friggevano le patatine e lo sfrigolio dell’olio sembrava un ruscello in sottofondo con un po’ di fantasia.
Adesso non abbiamo più molto da fare, perché a parte la farina di ogni tipo che abbiamo in quantità per fare pane e pasta, ci mancano tante cose, l’ultima spesa on line che ci hanno portato era dimezzata perché il supermercato, nonostante sia il più grande che conosco, aveva finito pure i biscotti, quindi ci siamo ritrovati con meno cose di quante ne avessimo ordinate, quindi ci daremo alla pasta ed ai biscotti fatti in casa visto che altrimenti mancherebbero per la colazione della bimba.

Oggi però voglio proporvi una ricetta molecolare, una mozzarella soffiata e ripiena, che ve lo dico subito, si fa con il sifone e non è semplice da fare.

Fermi tutti però, come sempre vi svelerò il trucco per farla perfetta, anche senza sifone, si, avete capito bene!

Mozzarella soffiata ripiena di pomodoro e ‘nduja su germogli di primavera



Il sapore del pomodoro, la piccantezza della ‘nduja, la freschezza della mozzarella e la croccantezza dei germogli, cosa chiedere di più?

Per le mozzarelle





1 mozzarella ogni 2 persone

Tagliate la mozzarella a metà ed immergetela in acqua a 70°, attendete che inizi a filare, a questo punto sarà pronta per essere soffiata, ma prima dovrete procedere con il ripieno.

Per il ripieno



700 ml di passata di pomodoro preferibilmente fatta in casa
Sale
Pepe
2 g di xanatana
1 foglio di colla di pesce

Ammollate la colla di pesce in acqua fredda, quindi lasciatela sciogliere a fuoco basso in un pentolino, unite  tutti gli altri ingredienti e frullate con il frullatore ad immersione, passate al colino e versate nel sifone, caricate con 2 cariche e lasciate riposare in frigo con il sifone capovolto per 30 minuti.

Farcire le mozzarelle

Facendo attenzione scolate i pezzetti di mozzarella dal liquido in cui sono state scaldate, stendete con le mani la mozzarella fino a formare un cerchietto, meglio se utilizzate un paio di guanti perché scotta!
Avvolgete il pezzetto di mozzarella sulla bocchetta del sifone e con delicatezza riempitela, quindi chiudete i bordi pressandoli per bene, essendo ancora caldi si sigilleranno, potrebbe non riuscirvi alla prima, nel caso lavate la mozzarella, portatela nuovamente a 70° e ripetete l’operazione.

Non avete il sifone o non ci siete riusciti?



Portate la mozzarella a 70°, quando filerà adagiate il pezzetto su un piano di lavoro liscio, stendetela velocemente con un mattarello di plastica o di legno leggermente unto di olio di semi, formate un grosso cerchio molto velocemente affinchè non si raffreddi, farcitela con il composto ottenuto e non trasferito nel sifone, ma fatto raffreddare almeno 2 ore in frigo, e chiudete i bordi formando una sorta di palloncino, sigillateli pressandoli per bene.

Finitura e impiattamento

Germogli primaverili selvatici croccanti
(finocchio di mare, fiori di aglietto, erba cipollina, germogli di borragine, germogli di girasole, erba cipollina, germogli di basilico)
Olio evo

Disponete i germogli nel piatto, conditeli con un filo d’olio, adagiate sopra la mozzarella soffiata, conditela nuovamente con un filo d’olio e servite.



Attenzione: trattate le mozzarelle soffiate come normali mozzarelle, potrete prepararle subito e mangiarle, ma se così non fosse non lasciatele in un piatto ma create un acqua di conserva per tenerle in ammollo o si asciugheranno, come normali mozzarelle appunto, utilizzate la stessa acqua di conserva delle mozzarelle o acqua e una presa di sale.

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