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giovedì 18 aprile 2019

Disapore, la pizzeria gourmet che lascia il segno


C’è un piatto che non annoia mai, che non è mai scontato o banale, che si presta ad innumerevoli abbinamenti e che riesce sempre a rinnovarsi.
Di cosa sto parlando?
Ma della pizza naturalmente!


Perché nel posto giusto anche il classico abbinamento “pizza e birra” non è mai banale, è il caso della pizzeria Disapore a Cecina, dove la pizza diventa gourmet e dove gli abbinamenti con la birra o con il vino sono studiati nei minimi dettagli, tanto che organizzano apposite serate per proporre delle degustazioni che sono autentiche esperienze.
A trasformare spicchi di pizza in opere d’arte ci pensa Gabriele Dani, bastano pochi minuti in sua presenza per capire che è una persona fuori dal comune, e che dietro ad ogni sua creazione ci sono tanta pazienza e conoscenza quasi maniacale dei prodotti che il territorio Italiano ha da offrire; pazienza nella ricerca delle farine, dello studio, della lievitazione, l’amore per ogni impasto che nasce tra le sue mani e piano piano cresce, cullato dal tepore e dal tempo, attenzione per la qualità di ogni singolo ingrediente e ricerca, tanta ricerca, che gli permette di servire pizze condite con ingredienti abbinati in maniera magistrale, vogliamo ad esempio parlare della pizza con doppia cottura?

 

Il suo impasto è realizzato con grano macinato a pietra e viene lasciato lievitare per 36 ore, viene poi cotto al vapore con essenza di tè nero ed infine passato al forno tradizionale, per un risultato croccante e friabile fuori e soffice dentro, unica nel suo genere.


Ho avuto il piacere di partecipare ad una serata di degustazione e ne sono rimasta piacevolmente colpita, che non siamo nella solita pizzeria lo si capisce subito dopo la prima occhiata al menù, si può scegliere infatti tra 3 tipi di impasto differenti, Tipo 2 macinato a pietra, multicereale o tradizionale, che possono essere proposti in altrettante consistenze diverse: in doppia cottura al vapore e poi passata in forno a legna, con base croccante a cottura prolungata o soffice con cornicione alto e ben lievitato, alchè è possibile procedere con la scelta degli ingredienti con cui condirla, una visita qui e Gabriele Dani vi aprirà gli occhi su un mondo nuovo, cambiando il vostro modo di vedere la pizza.
Tutte e tre le basi sono altamente digeribili e molto leggere, nonché realizzate con ingredienti salutari, una volta che vi sarete alzati da tavola non avrete sete, non vi sentirete appesantiti, ma sazi e felici, e questo è ciò che ogni buona pizza dovrebbe fare: farvi star bene.


Non ci vuole molto a capire che gli ingredienti con cui vengono condite le pizze sono frutto di un’accurata ricerca sul territorio dei migliori prodotti Italiani, anche se la maggior parte degli ingredienti è a km 0, come i salumi appositamente realizzati dal norcino di locale, o i formaggi dei caseifici di zona, come pure i vari tipi di peperoncino…


Torniamo alla nostra serata degustazione, presentata dalla bravissima Cristina Galliti con gli abbinamenti studiati dall’esperto birraio Simone Cantoni.

Il Menù



Zonzelle, burrata affumicata e prosciutto di parma
Focaccia di trebbie, burro e acciughe di Cetara
Il tutto accompagnato da una Forst Felsen Keller


Le zonzelle erano leggere come nuvole, la focaccia di trebbie croccante al punto giusto, ripiena di burro soffice e spumoso ed arricchita dalle acciughe di Cetara, l’abbinamento con la Forst mi è piaciuto molto, per iniziare ci è stata servita anche qualche fetta di pane appena sfornato con olio Toscano, tutto ottimo, ma con il senno di poi, con quello che abbiamo assaggiato dopo potrei dire che la serata è iniziata quasi in sordina, per poi esplodere in fuochi d’artificio di gusto e sapore!


Pizza al vapore con impasto piccante, tataki di tonno, cipolle caramellate e soncino in abbinamento a Cristine 5.9 Märzen, iniziamo con il descrivere l’impasto, dopotutto è dall’inizio del post che ve lo decanto tanto, questa è stata la pizza che il mio ragazzo ha adorato di più in assoluto, la piccantezza si sentiva ma non era invadente il tonno succoso, la sua nota ferrosa smorzata dalle cipolle caramellate, la nota fresca del soncino, l’impasto soffice ed etereo ricoperto da una lievissima crosticina croccante che a parole non si piò descrivere, pizza favolosa, abbinamento perfetto, birra sublime!
 

Pizza croccante con petto d’oca affumicato, spinacino e salsa ai lamponi in accompagnamento a Forst Sixtus, ho sempre adorato la pizza croccante, e l’oca, e la salsa ai lamponi, perciò immaginate quanto ho adorato questa pizza, l’abbinamento oca e frutta è quasi un classico dell’alta cucina, solo un gran maestro può avere la brillante idea di riproporlo in una pizza, immaginate: la base croccante, leggera e fragrante, il petto d’oca tagliato in succulente e morbide fette dal leggero aroma affumicato che riprende la nota di brace della pizza cotta a legna, la salsa di lamponi che sgrassa il piatto e lo spinacino che da uno sprint in più, ancora me la sogno e la birra era fantastica.


La soffice, pizza verace Margherita, San Marzano, Basilico, fiordilatte e pecorino romano in abbinamento alla birra La Mancina del Birrificio del forte, sicuramente la pizza più classica della serata, eseguita in modo magistrale, per un attimo mi è sembrato di essere nuovamente a Napoli!
Buono l’abbinamento, buonissima la pizza, ma ormai le due pizze precedenti mi avevano rapito il cuore.


Arriva il momento del dessert, due pizze: la dolce margherita, con base croccante spolverata di zucchero, servita con spuma di bufala, pomodori caramellati, basilico e polvere di caffè, e l’erborinata, con formaggio erborinato vaccino e confettura di susine ramasin, entrambe in abbinamento alla birra Fortezza Nuova del Piccolo Birrificio Clandestino, qui vorrei soffermarmi un po’ di più.
Inizialmente mi sono immaginata che avrebbero servito la solita “Pizza dolce”, quando nel menù ho letto “la dolce Margherita” ho pensato a qualche rivisitazione con un semplice impasto di pizza ricoperto, che so, da confettura di fragole, invece mi è arrivata una pizza con l’impasto croccante e quasi caramellato, sovrastata da un pomodoro dolce, e chi mi conosce sa quanto io adori utilizzare il pomodoro per creare dessert, dopotutto sono anni che li abbino a fragole, frutti rossi e lamponi per creare svariate mie ricette, comunque, tornando alla pizza, la nota aromatica del basilico e la polvere di caffè a bilanciare il tutto, voi non avete idea della sorpresa che è stata questa pizza, è imperdibile, una delizia, un’esplosione di sapore che quasi commuove, tutto il ristorante ha chiesto il bis, questo la dice lunga.
Poi ho assaggiato l’erborinata, partiamo dal dire che il formaggio era di qualità eccellente e che la confettura di susine era abbinata alla perfezione, uno di quei matrimoni perfetti che si incontrano raramente in cucina, pizza sublime anche questa, non so dirvi quale mi sia piaciuta di più, se questa o la Margherita dolce, so solo dirvi che non vedo l’ora di poterle assaggiare nuovamente, e l’abbinamento con la birra che aveva note di malto e caramello le ha esaltate entrambe.

 

Una serata con i fiocchi, che non dimenticherò facilmente, di pizzerie ne ho girate tante, ma fidatevi, segnatevi questo nome perché ne sentirete presto parlare, promette grandi cose, e per me questa pizzeria rientra nella Top 10 delle migliori pizzerie Italiane che ho provato fino ad oggi, datemi retta, andateci e non riuscirete più fare a meno delle pizze di Gabriele Dani

 
Via Aldo Moro 15, Cecina
Telefono: 327 763 9650

1 commento:

  1. Bellissimo post Shamira! Esprime perfettamente il tuo sincero e appassionato apprezzamento!! Grazie anche per la citazione e felicissima che la nostra dolce Margherita ti abbia entusiasmata così tanto. Lo apprezzo molto,sono abbastanza orgogliosa e affezionata a quella pizza, primo frutto della mia collaborazione con Gabriele. Grazie di cuore

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