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lunedì 24 dicembre 2018

Sushi Donuts


Io adoro il pesce crudo, perciò molto spesso mi ritrovo ad andare al ristorante, certo è che farselo in casa da soli da sicuramente più soddisfazione, e poi volete mettere quanta fantasia potete utilizzare e quanta creatività potete mettere in un sushi preparato con le vostre mani?
Bene, io ho deciso di preparare del sushi a forma di ciambellina, ottima idea per stupire i vostri ospiti anche durante queste feste!
In realtà questa non era l’unica ricetta che avevo preparato in previsione di questo Natale, e che avevo intenzione di scrivervi, tuttavia i miei impegni di lavoro mi hanno riportata a lungo in quel di Milano, che, per carità, mi rende davvero felice, dato che Milano sotto le feste si riempie di luci e decorazioni che io amo, purtroppo però per i molti impegni non sono riuscita a scrivere molto sul blog, beh certo, non c’è stato solo il viaggio a Milano a portarmi via da voi, ma anche quello a Gambassi e a San Gimignano, ed anche la prima volta a teatro di mia figlia, ma questa è un’altra storia che presto vi racconterò…


Per il riso per sushi




Riso per sushi 1 kg
Acqua 1 l
aceto di riso 120 ml
zucchero 65
sale 50 g

In un pentolino fai sciogliere lo zucchero, l’aceto, il sale a fiamma bassa e tieni da parte.
Lava per bene il riso, con energia, per eliminare eventuali impurità, quindi versalo in un tegame ed unisci l’acqua fredda, accendi la fiamma al massimo e porta a ebollizione, appena bolle copri, metti il fuoco al minimo e cuoci per 15 minuti, trascorso il tempo di cottura togli dal fuoco, aggiungi il mix di aceto sale e zucchero, copri la pentola con un canovaccio in modo che si assorba l’umidità in eccesso, richiudi con il coperchio e lascia riposare per  25 minuti.


Per le ciambelline di riso


Procurati uno stampo per ciambelle, va bene di qualsiasi tipo, materiale o dimensione, basta che sia rigido, non dovrai metterlo in forno quindi anche in plastica andrà bene.

Pesci abbattuti a piacere (orata, branzino, tonno, salmone…)
Alghe nori

A piacere aggiungere anche:

Cetrioli
Ravanelli o daikon
Avocado
Finocchietto

Per ultimare

Mix di alghe
Semi di sesamo nero o bianco

 
Ricava delle sottilissime fettine dai pesci e disponile alla base degli stampi a ciambella, ultima unendo l’alga nori, aggiungi anche gli altri ingredienti che hai deciso di aggingere: fettine di avocado, lamelle di daikon, a questo punto aggiungi il riso e pressa molto bene.
Con un movimento deciso rovescia lo stampo e fai uscire le ciambelline di riso che hai ottenuto, disponile su un tagliere e con delicatezza spolverale con i semi di sesamo e i mix di alghe.

Servi accompagnando con salsa di soia e wasabi.

giovedì 13 dicembre 2018

Napoli a Natale


Napoli è una città splendida tutto l’anno, ma è anche una città poliedrica che sa trasformarsi e trasformare chi la visita, durante il periodo di Natale si tinge di colori sgargianti e brillanti, fioccano i presepi in ogni angolo della strada, si rispolverano le tradizioni e si cantano inni Natalizi, una sorta di vero e proprio “Paese del Natale”, sono molti infatti i turisti che visitano Napoli in questo periodo, anche solo per fare un salto in quella che tutto l’anno viene chiamata “via dei presepi”, dove si trovano i presepi più belli al mondo!

 

Molti sanno che a Napoli la tradizione del presepe è così tanto sentita che molti bravissimi artigiani ogni anno creano statuette con sembianze di personaggi famosi, ma sapete anche che alcuni di loro realizzano statuette su richiesta con le vostre sembianze?
Curiosi di scoprire chi realizza dei personaggi per il presepe così unici?

San Gregorio Armeno, la via dei presepi


 Qui si trova una strada dedicata al Natale che rimane tale per tutto l’anno, anche ad agosto infatti è possibile acquistare graziosi presepi, ma il meglio lo si trova, ovviamente, a dicembre; statuette di pastori, di magi e angeli realizzati a mano da sapienti artigiani, piccole bancarelle, casette in sughero e carretti di legno  da aggiungere al presepe, grotte e capannucce, un vera meraviglia, e poi ancora: palline e decorazioni per l’albero di Natale in vetro soffiato o dipinte a mano.

Tra le varie statuette classiche per il presepe troverete anche quelle di vari personaggi famosi, da Pavarotti a Donald Trump, passando per l’immancabile Totò!

Dove:
Via San Gregorio Armeno – 80138 Napoli

Il presepe da Ferrigno

Ferrigno è l’unico maestro del pastore di terracotta, tipico della tradizione napoletana, un’attività con una storia affascinante che si tramanda da generazioni, oggi è Marco a portare avanti la tradizione, e con passione e maestria realizza vere e proprie opere d’arte, personaggi così realistici e curati nel minimi dettagli da sembrare quasi veri, è veramente un peccato esporli solo durante le feste di Natale, le sue creazioni sono così belle da meritarsi un posto nel salotto di ogni Italiano e non solo, per tutto l’anno!

Marco utilizza gli stessi materiali che utilizzava anche il padre, e che da oltre 150 anni vengono impiegati per realizzare le statuette, non solo terracotto e legno, ma anche le pregiate e rinomate di S. Leucio, borgo medioevale in provincia di Caserta, alcuni dei suoi capolavori sono presenti a New York, Parigi, Arles, Malmoe, Stoccarda…

Non a caso le sue statuette e i suoi presepi sono stati più volte premiati, con premi prestigiosi come il “The First Award Europe” o il “Primo Premio S. Gregorio Armeno” per tre anni di fila!

Sono proprio le sue sapienti mani a creare statuette personalizzate su richiesta, non trovate che sia una splendida idea come regalo di Natale?

 

Dove:

Via S. Gregorio Armeno, 8 – 80138 Napoli (IT)


 

Il Presepe Cuciniello 




Uno dei più bei presepi del mondo, anzi, il più bello!
Non si trova nel centro di Napoli, bensì al Museo della Certosa di San Martino, ma vale assolutamente il viaggio, l’opera, enorme, è stata realizzata tra il 1887 e il 1889 da Michele Cuciniello, un architetto napoletano che decise di donare la sua collezione di circa 800 pastori del Settecento a Demetrio Salazar, che all’epoca era il direttore del Museo di San Martino, tuttavia, Cuciniello stabilì una condizione in cambio del dono, voleva essere lui stesso a costruire l’intera scenografia del presepe in cui sarebbero stati messi i suoi pastori, che dire, è stata una gran fortuna per tutti che questa sua condizione sia stata accettata.
Ad oggi potrete ammirare 3 scene: l’annuncio ai pastori, la Natività e la taverna, sembra quasi una fotografia, il realismo è impressionante!

Dove:
Largo San Martino, 5 – 80129 Napoli


San Domenico Maggiore 

 

Da domani al convento di San Domenico Maggiore saranno messi esposizione 200 antichi "pastori ritrovati", oggetto di un maxi sequestro effettuato dal nucleo tutela del patrimonio culturale dei carabinieri di Napoli con il coordinamento della procura di Isernia, avete tempo solo fino al 16 dicembre per ammirare questo vero e proprio patrimonio artistico!

Dove:

Piazza S. Domenico Maggiore, 8A, 80134 Napoli NA


Perdersi a Napoli

 

La cosa migliore che potrete fare a Napoli durante il periodo Natalizio è perdervi, andate letteralmente dove vi porta il cuore, la città è addobbata a festa, e non troverete nessun angolo che non sia stato decorato almeno con un piccolo lumino o una stellina di Natale, entrate nelle chiese che espongono il cartello “venite a visitare il nostro presepe”, ne varrà quasi sempre la pena, lasciatevi tentare dai profumi provenienti dai vicoli, scaldatevi con una pizza fritta fumante, portatevi a casa un vassoio di specialità Napoletane e mi raccomando, non perdetevi la mitica pizza!

I dolci tipici del Natale

Visitare Napoli senza gustare l’ottimo cibo che offre è un sacrilegio, che fortunatamente nessuno commette, il cibo qui è così invitante e coccoloso che riuscirà a tentare anche il più integerrimo degli uomini, insomma, non si può non abbandonare la dieta qui.
A Natale le pasticcerie si riempiono di dolci tradizionali di questo periodo, dagli struffoli ai roccocò, passando per i mostaccioli e le cassatine, non mancano ovviamente le sfogliatelle, è la Pasticceria Carraturo a Porta Capuana, Antica Pasticceria dal 1837, a farla da padrone, si dice che qua si producano i roccocò più buoni della regione

Dove:

Pasticceria Carraturo Via Casanova 97, angolo c.so Garibaldi 113


La pizza fritta da passeggio


La pizza fritta è un delizioso cibo da strada, si tratta di pasta di pane sottile e fragrante, farcita e chiusa come un calzone, viene poi fritta e servita, la più richiesta è senza dubbio quella con ricotta, pepe e cicoli (ottenuti dalla lavorazione del grasso del maiale).
La più famosa della città viene servita da Zia Esterina Sorbillo

 
Dove:

Piazza Trieste E Trento, 53, 80132

Noi qui abbiamo assaggiato sia la classica ricotta e cicoli che la saporita ricotta di bufala, pepe e salame, che dire, imperdibile!
L'impasto è leggero, ed una volta fritto si trasforma in un velo dorato e fragrante con un ripieno succoso, saporito e profumato, Zia Esterina Sorbillo è una garanzia, ormai molti di voi sanno che ho molto a cuore la famiglia Sorbillo, ho già scritto in precedenza della famosa pizzeria in Via dei Tribunali, nel cuore di Napoli in cui è possibile gustare una delle pizze migliori del mondo!

Dove:

Piazza Trieste E Trento, 53
 

Via dei Tribunali e Sorbillo

 
Ci troviamo in Via dei Tribunali, nel cuore di Napoli, qui si trova la storica pizzeria Sorbillo, frutto di una lunga tradizione familiare, generazioni di pizzaioli, tra cui una generazione di 21 fratelli, tutti pizzaioli appunto, Gino è l'erede della ricetta di famiglia, cresce in questo mondo, tra passione e tradizione, ed oggi lo ritroviamo a fare quelle che a detta di molti, sono le migliori pizze in circolazione.
Quando ho incontrato Gino siamo subito entrati in sintonia, ha la luce negli occhi, e si emoziona quando parla del suo lavoro, credo che fare la pizza per lui non sia solo un lavoro, ma più una grande passione, e forse è questo il segreto più grande per ottenere qualcosa di unico, e magari è anche il motivo per cui quando ci si mette a tavola nella sua pizzeria ci si sente un po' come a casa.
Non aspettatevi una pizzeria chic e asettica, l'atmosfera da Sorbillo è calda, accogliente, come se tutti fossero amici di tutti, figli di terre diverse con una sola memoria, perciò si, l'attesa vale assolutamente la pena, non solo perchè la pizza è ottima, ma perchè una cena così è un'esperienza unica, i sapori che si assaggiano sono quelli veri, quelli che sanno di ricordi.
 

martedì 11 dicembre 2018

Una ricetta per cambiare: Quest'anno scegli un panettone doppiamente buono


Ogni anno si presenta il solito dilemma: il panettone, con i canditi o senza?
Vi svelerò un segreto, quando un panettone è buono, lo sono anche i canditi che contiene, ed anche chi non li ama li assaporerà con gusto, e poi al giorno d’oggi è facile trovare panettoni più moderni, dove i classici canditi sono sostituiti da cubetti di frutta esotica morbida e speziata o da fichi secchi ad esempio.

Ma a Natale siamo tutti più buoni, giusto?

Perciò scegliete un panettone doppiamente buono, quello della Pasticceria Giotto, buono perché realizzato con ingredienti freschi e di qualità, doppiamente buono perché dal 2005 la cooperativa sociale Giotto porta avanti un progetto chiamato “Pasticceria Giotto”, un vero e proprio laboratorio di pasticceria all'interno del Carcere di Padova, con l’obiettivo di insegnare ai detenuti un mestiere, qui si impastano biscotti e sfornano colombe e panettoni, nel carcere l'arte della pasticceria si trasforma nell'arte di ricominciare;  tempo fa ho avuto l'occasione unica ed irripetibile di vivere un'esperienza che mi ha in qualche modo cambiata, ho visitato la Pasticceria Giotto, conosciuto gli artigiani che insegnano il mestiere ai detenuti ed ho avuto occasione di parlare con i detenuti stessi, quello che si prova non è semplice da descrivere, ci si ritrova davanti una persona con i propri errori, una persona consapevole di essere li per scontare una pena, molte volte lunga anni, ci si rende conto che quella “persona” non è una foto su un articolo di giornale, o il protagonista di un fatto di cronaca in un servizio trasmesso ai tg, ci si trova davanti un uomo, figlio di qualcuno, forse padre, o marito, un qualcuno che ha voglia di raccontarsi e di rinnovarsi, di scontare la sua pena, ma soprattutto di cambiare e riscattarsi, e molte volte il cambiamento parte da un gesto semplice, come preparare un dolce per qualcuno.

Non scorderò mai cosa mi è stato detto prima di entrare nel carcere di Padova: "negli occhi di questi uomini c'è una speranza ed una voglia di ricominciare difficile da descrivere a chi non la vede di persona"
ed è vero, quello che ho trovato mi ha lasciato dentro un profondo segno, qui c'è tanta voglia di ricominciare, di collaborare, la pasticceria per loro è una via di uscita, un modo per diventare persone migliori, la cooperativa non da loro solo l'opportunità di imparare un mestiere, ma anche la voglia di migliorarsi, qui tutti credono in questo progetto, dietro queste porte si è formata una squadra che crede fermamente in ciò che fa, attuando ogni giorno un cambiamento verso qualcosa di migliore, non si stenta a crederlo, quando, dati alla mano , la percentuale di recidive, grazie a questi laboratori, è sceso dal 70% a sotto il 5%. 


 Comprare un panettone Giotto è un modo per sostenere questo progetto, per donare a qualcuno una nuova speranza, un nuovo sogno, una strada verso la libertà lastricata di dolci intenzioni, un modo per sostenere anche il Made in Italy, le materie prime infatti sono tutte Italiane, e di ottima qualità, dal burro alla farina, passando dalla frutta arrivando alle uova, i panettoni sono lavorati manualmente e sottoposti a lievitazioni di almeno 72 ore, questi sono i segreti della bontà dei loro prodotti, che hanno conquistato anche i palati più esigenti, non a caso Papa Benedetto XVI e Papa Francesco hanno scelto la Pasticceria Giotto, ed anche il Gambero Rosso ha deciso di premiare questi prodotti.
Questo Natale la Pasticceria Giotto collabora con l'Agricola Stoffi per creare un panettone unico con cui stupire a tavola sarà un gioco da ragazzi, sto parlando del panettone “Albicocca, Pesca e Lavanda”, che per adesso ha scalato le classifiche dei panettoni più venduti, dal profumo burroso e dolce con l’inconfondibile nota fiorita ma per niente invadente di lavanda, soffice e leggero, il panettone in questione si presenta estremamente equilibrato, arricchito da semicanditi croccanti e succosi di albicocche e pesche, in bocca è una nuvola, il colore dorato è un inno al panettone classico, ma questa variante moderna saprà mettere tutti d’accordo.





Per chi ama gli abbianamenti classici ma golosi ottimo è anche il panettone "cioccolato e fichi", la pasticceria produce inoltre il ricercatissimo panettone alla birra, per chi ama l’uvetta ma proprio di canditi non vuole sentirne parlare troverete anche il panettone con sola uvetta, e che dire di quello al caffè?
Non solo panettoni ma anche torrone e torroncini, cesti di Natale pronti per essere regalati e crostate alla frutta!
Fidatevi, quando si parla di Pasticceria Giotto non potrete che andare sul sicuro, un nome una garanzia, e non solo farete un regalo a voi stessi portando a tavola un panettone gourmet realizzato con i migliori e più ricercati ingredienti, ma farete anche un regalo ai detenuti che ogni giorno grazie a questi panettoni, si costruiscono una vita migliore.

Le foto dei panettoni sono state prese dal sito della pasticceria.