Pagine

mercoledì 5 marzo 2014

Marmellata di Cocco, Rose e Amarene

Ieri sera praticamente tutta Italia, si è sintonizzata su canale 5, per guardare "La Grande Bellezza", osannatissimo film premiato con l'oscar.
Mentre il popolo Italiano si spaccava in due, la prima metà cambiava canale, la seconda metà insultava invece chi aveva detto male del film, perchè non ci aveva capito niente, perchè per non capire quanto è bella "La grande bellezza", a detta di molti, devi essere ignorante, poco sensibile, e non devi capire una mazza di film.
Posso dirvi che io cinematografia l'ho studiata, e stimavo tantissimo la mia insegnante, tanto che le sue parole erano per me oro colato, e tanto che se lei mi dicesse, ad oggi, che questo film le è piaciuto, io la ascolterei, dissentirei comunque, ma la ascolterei...
Mentre il popolo italiano si divideva in due, io invece scrivevo:

"E io che pensavo che solo la musica italiana fosse arrivata alla frutta... 
Pure il cinema... 
Certo,un "rapper" che canta in dialetto vince Sanremo, La grande Bellezza vince l'oscar, ora magari domani mi uscite dicendo che l'Arcuri sa recitare.... 
Belli i miei film in bianco e nero, e gli attori che emozionavamo anche con un solo sguardo... 
Bella la mia Anna Magnani in Campo de' fiori, altro che "grande bellezza"...!"

Perchè se è vero che un immAgine vale più di mille parole, vorrei rievocare in voi, un vero pezzo della storia del cinema, perchè per essere carina io non dico cosa penso de La Grande Bellezza, ma se proprio dovessi, io citerei Fantozzi (il filmato qui)! 

Ora, io non ne dubito che La Grande Bellezza abbia scenari da cartolina, inquadrature di scene che sembrano tratte da quadri ecc ecc, ma io mi cito ancora Fantozzi.
Perchè nel mio piccolo, posso dire che se vogliamo rimanere in tema attori italiani, città italiane, film italiani, posso dire che La vita è Bella e La grande Bellezza hanno una cosa in comune, entrambi fanno piangere.
Il primo perchè ti entra nel cuore, e commuove, e si attacca all'anima, e la lacera dal dolore e per l'amore che provi guardandolo, tanto che, sfido chiunque a non riconoscere la colonna sonora, a non ricordarsi "Buongiorno principessa!", o l'interpretazione di Benigni, commovente.
La Grande Bellezza fa piangere perchè, secondo me è uno pseudo spaccato della vita moderna, forse perchè, la "bella gente" vede nei poveri ed in quelli che non sono a loro livello, coloro che non hanno ambizioni, e vivono da poveri, appunto, povertà materiale e mentale, la "brutta gente" invece, riconosce nella classe ricca, i corrotti della società moderna, attori alla frutta, magari drogati, alcolizzati, con la passione eccessiva per le donne che li porterà sull'orlo del baratro.
Io penso che il miglior spaccato Italiano invece lo abbiano dato film come Amarcord, Campo de' Fiori, vogliamo andare molto più in la nel tempo?
Roma città aperta, girato nel 45, non so se la data vi sconquinfera qualcosa, nel 1945, l'Italia, reduce dalla guerra, la stessa Italia che si rimbocca le maniche e ricostruisce, e Rossellini, armato di poco o niente,inizia a girare dopo la ritirata dei Tedeschi, con la pellicola che scarseggiava,quasi senza attrezzatura, con Cinecittà ridotta ad un rifugio per sfollati, lui è li, che gira e che racconta, con una giovane Anna Magnani, che interpreta una persona realmente esistita, Teresa Gullace, uccisa dai nazisti durante l'occupazione di Roma, nel marzo del 44, mentre cercava di parlare al marito, prigioniero dei Tedeschi.
Alle soglie della guerra, quando ancora la polvere non aveva toccato il suolo, quando anche raccontare faceva male, e si aveva ancora paura, quando la ferita era ancora troppo fresca, nasce Roma Città Aperta.
Se parliamo di spaccato Italiano nel 48 esce Ladri di Biciclette, oh, sia chiaro, io ho 26 anni, e questi sono classici che tutti dovrebbero conoscere, e che la mia generazione, che non li ha "vissuti" dovrebbe guardare, studiare e comprendere!
Vogliamo parlare di Sciuscià (1946) , regia dell'allora 45enne Vittorio De Sica, entrato nella lista dei 100 film italiani da salvare, mica pizza e fichi!
Che vi piaccia o meno il genere, nel 51 De Sica ritorna con Miracolo a Milano, e poco meno di 10 anni dopo il Maestro Fillini approda sul grande schermo con un film che ha fatto la storia del cinema, non del cinema italiano, no, La Storia del Cinema: La Dolce Vita.
E quanti ce ne sarebbero, perciò no, preferisco il grande contenuto e la grande emozione, allo scenario da cartolina...
Perciò non vogliatemente, probabilmente, metà degli Italiani (quelli che hanno apprezzato La Grande Bellezza), dirà che non sono abbastanza snsibile per capire un film così fantastico, e dalla pochezza dei miei anni, posso dire, a mia difesa, che ho ancora molto da imparare, e che sono la prima a dire che la mente ed il pensiero si evolvono in continuazione, e magari un giorno (credo sia poco probabile però), cambierò idea su questo film.
Ma credetemi, io di film ne ho visti tanti, ed uno dei più belli che ho visto, e che molti non hanno capito, tanto da non arrivare neanche alla fine, film che suscitò polemiche e critiche, è un film piuttosto recente, uscito nel 2000 e diretto dal regista Danese Lars Von Trier, vincitore della palma d'oro: "Dancer in the Dark".
Un film che non si può descrivere, interamente girato con la camera a mano, quindi scordatevi inquadrature nitide, ferme e perfette, scordatevi i colori, scordatevi la realtà come la concepite, un film per essere bello non deve essere una cartolina, deve entrare nell'anima.

Ma adesso basta parlare di film, passiamo invece alla ricetta di oggi!
La ricetta di ieri:Macaron alle Rose con confettura di Pomodorini Vaniglia e Rum al Profumo di Lampone, vi è piaciuta parecchio, ma spero che quella di oggi vi possa piacere ancora di più!
Ieri ho creato una buonissima marmellata, così buona e chic che racchiusa tra i due gusci croccanti dei Macaron starebbe divinamente!
Siete pronti per scoprire cos'è???

Marmellata di Cocco, Rose e Amarene


500 g di polpa di Cocco Fruttiamo
180 g di zucchero
1/2 cucchiaino di acqua di rose
2 cucchiai di sciroppo di amarene
10 Amarene intere denocciolate circa
1/ foglio di colla di pesce


Prima di inziare, sappiate che vanno bene sia le amarene sciroppate confezionate già pronte, che trovate al supermercato, sia quelle che avete preparato con le vostre manine, qualsiasi tipo decidiate di usare, ricordatevi che devono essere denocciolate.


Ammollate il foglio di colla di pesce in acqua fredda.
In un pentolino unite lo sciroppo di amarene, la polpa di cocco, l'acqua di rose e lo zucchero.
Fate addensare a fuoco bassissimo per circa 20 minuti, quindi unite le amarene ed alzate la fiamma.
Quando inizierà a sobbollire spegnete il fuoco, unite la colla di pesce, mescolate ed invasate.


Ottima per pasticcini, macaron, piccola pasticceria, come bignè e tartellette, ma perfetta anche su un frollino o una fetta biscottata.


Se non avete mai provato l'abbinamento cocco-rosa-amarena dovete assolutamente assaggiarla, è fantastica!!!!


3 commenti:

  1. concordo con la tua recensione cinematografica, ma basta vedere cosa ci propinano ogni giorno per immaginare dove stiamo andando..
    particolarissima la conserva :)

    RispondiElimina
  2. una marmellata originale ma molto gradevole dagli ingredienti

    RispondiElimina
  3. Mi piace un sacco questa cosa......complimenti per l'idea davvero originale!!!!!!

    RispondiElimina