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venerdì 28 febbraio 2014

Le Camille

A volte faccio anche cose normali...
Nel senso: che ormai sono innamorata della cucina molecolare lo sapete, così tanto innamorata che se spulciate nel blog trovate non una, ma ben due sezioni dedicate alla Cucina Molecolare, una intitolata appunto "La Cucina Molecolare", che poi è la rubrica lunga un anno che ho tenuto nel 2010, con 52 ricette, e l'altra è Alchimie in Cucina, che ad oggi ne conta 73, di ricette, e giusto per farvelo sapere, domani diventeranno 74, la sezione "Alchimie" contiene i trucchi e le magie che troverete anche sul mio libro.
Però anche se io amo questo genere di cucina non è detto che tutti abbiano in casa agar agar e sostanze varie, perchè si, la cucina molecolare, con i suoi trucchi, ci può anche istruire, ed aiutare a perfezionare una ricetta, ma a volte, una bella ricetta tradizionale non guasta affatto, non credete?

Oggi parleremo di merendini.
Quando ero piccola io c'erano i "soldini" che mi piacevano tanto, con il soldino di cioccolato, vi parlo quindi di una ventina d'anni fa, quando ancora le mamme, si guardavano bene da mandare i figli a scuola con tè in brick e merendino extra farcito...
Mia mamma mi dava un bicchierino di cola giusto per gli "eventi più importanti", qualche compleanno e niente più, dalla sua aveva anche che io non amavo particolarmente bibite gassate e tè già pronti, e neanche i merendini, ma ad ogni modo, non me li dava ogni giorno come adesso accade.
Per carità, non è una critica è, anche io sono mamma, ed anche se leggo in rete tante critiche su chi compra merendini ecc, mi rendo conto che a volte non c'è tempo di preparare chissà cosa per la merenda dei figli a scuola, e quindi si ripiega sul merendino già pronto, che poi sia sano o no, è un altro discorso.
Goloso sicuro, perchè anche se non amo i dolci e non ho mai mangiato vagonate di merendini, ricordo con piacere le camille e le nastrine scaldate nel microonde la mattina, gli abbracci ed i pan di stelle inzuppati nel latte...

Una cosa carina da fare, è farseli in casa.
E con qualche piccolo trucchetto, verranno ancora più buoni degli originali, non ci credete?
Bhè, provate!
I vostri bambini vi ringrazieranno!

Oggi vi svelo la ricetta delle Camille!!!
E la morte loro è farcirle con la crema pasticcera; un attentato alla dieta, però son cose che bisogna fare almeno una volta nella vita...

Camille


Dose per 5 camille

1 uovo ed un tuorlo100 g di zucchero
120 g di carote
80 g di farina di mandorle
90 g di farina 00
30 g di fecola 
scorza di 1/2 arancia
1 stecca di vaniglia
2 cucchiai di olio di semi
8 g di lievito per torte


Pelate e lavate le carote.
Centrifugate le carote.
Prelevate 50 g di succo, il resto non vi servirà, mentre vi servirà invece la polpa della carota residuo della centrifuga
Con la frusta sbattete l'uovo ed il tuorlo insieme allo zucchero, lavorate a lungo, fino a che il composto risulterà spumoso e chiaro.
Unite il succo di carota, l'olio ed i semi della bacca di vaniglia, quindi la scorza d'aramcia e la polpa di carota.
Unite infine la farina setacciata insieme all'amido ed al lievito.
Disponete negli stampi a semisfera ed infornate a forno già caldo a 180° per circa 15 minuti.


Realizzata con gli stampi Silikomart


3 commenti:

  1. mille volte meglio di quelle preconfezionate,nn c'e' paragone :)

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  2. molto meglio queste che quelle già pronte uno stimolo a prepararle a casa

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  3. complimenti ... che interessante il tuo blog! ti seguirò con piacere .... *___* un abbraccio mariaida

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