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martedì 30 luglio 2013

Fagioli al Fiasco

Ieri mattina il cielo era grigio,e  l'aria umida, la luce candida ma non accecante.
A metà mattinata poi, ha iniziato a piovere.
L'aria era fresca ed umida, il venticello piacevle, poi, la pioggia ha iniziato a scendere copiosa, il cielo si è tinto di toni notturni, ed io mi sono messa sul terrazzo ad ammirare la forza del temporale.
Amo il caldo, ma un'pò di pioggia fa bene, se non altro alle povere tartarughe in giardino, che amano il caldo più di me, ma non l'erba ingiallita.
Dato che, il tempo era in bilico tra autunno ed inverno, ho pensato bene di fare una ricetta tipica delle mie parti, che tecnicamente, da me, è considerata prettamente invernale, ma qui, si mangia quando la si vuole.

Fagioli al Fiasco


Non avrei mai pensato di poter vedere poesia nei fagioli, ma questa cottura ha un che di poetico, di vecchio scrittore toscano che racconta di vino e filari di cipressi, riporta alla mente le colline dorate ammantate di grano, le colline verdi con le mucche al pascolo ed i campi sconfinati di incolti papaveri.
I contadini con la pelle annerita dal troppo sole, e solcata dalle linee del tempo che controllano le loro olive, con le mani ancora sporche di terra.


La cottura al fiasco è una cottura molto antica, che i contadini Toscani, preparavano prima di andare a lavorare nei campi, dato che la cottura era lunga, e quando tornavano, i legumi erano pronti e saporitissimi.

Non li ammollavano neanche, i fagioli, perchè tutto il giorno fuori era ben più che sufficente, per vedere i fagioli nel fiasco, ancora secchi, reidratarsi e gonfiarsi.
Ma erano altri tempi, ed il fiasco veniva lasciato nella cenere bollente del camino per giornate intere.
La cottura la si poteva comunque fare in pentola, una bella pentola di rame, riempita di acqua bollente, ed il fiasco avvolto in un panno, creava da solo la magia.
Dubito che oggi ci sia la possibilità di attendere così tanto per un piatto di fagioli, tanto più che poi, il camino in casa, non lo ha quasi più nessuno.
Ed oggi, questo piatto saporitissimo, è ormai solo un contorno.



1 fiasco dal vetro spesso (quelli con il fondo avvolto nel cestino di paglia)
fagioli cannellini prcedentemente ammollati.
sale e pepe
1 cipolla rossa
1 pomodoro succoso a tocchetti,
4 cucchiai colmi di olio buono (olio extra vergine d'oliva Novis Azienda Iannarilli Ferruccio)
foglie di salvia


Tenete presente che i fagioli, in cottura si gonfiano, quindi non scegliete un fiasco dal collo troppo stretto.
Unite il tutto e riempite il fiasco come in foto, poi coprite il tutto con l'acqua, che deve superare almeno di due dita gli ingredienti.


Chiudete il fiasco con la mano, mescolate scuotendo per bene, tappate con della stoppa o della stoffa pressata, avvolgete in un panno, e fate cuocere per qualche ora in acqua bollente, ci vorranno almeno 4 ore, se invece usate i fagioli precotti dovrete far cuocere il tempo necessario affinchè il pomodoro si trasformi in dughetto.
Il risultato sarà straordinario!



Io ho servito accompagnando con crostini ai porcini,
allo zafferano
ai pomodorini confit affumicati


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