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lunedì 20 febbraio 2012
Marrakech parte quarta
Non c'è molto da dire del quarto giorno a Marrakech, probabilmente perchè in realtà non c'è stato, siamo partiti con pochissima voglia, direzione Italia, ma, sarà forse per la sveglia, che per noi è "suonata" molto prima dell'alba, che per me ci siamo vissuti un'altra mezza giornata nella bellissima Marrakech.
Ci eravamo lasciati, nel post precedente, con la problematica spartizione dei regali nelle valige, resa ancor più difficile dati i materiali degli oggetti da noi comprati, (bicchierini di vetro, vassoi di ceramica, tajine di coccio...)lavoro arduo e difficile, reso ancora più complicato da un'imprevista bottiglia di Pastis, visto che, quello del Riad aveva capito nuovamente, fischi per fiaschi...
In pratica io volevo comprare dei pasticcini da riportare in patria per mia mamma, golosissima di dolci, in particolare di dolci alle mandorle, l'omino del Riad si è offerto di andare lui a comprarli, ed io ho accettato, ovviamente la differenza da "pastis" a "patisserie" è grande, ed anche se ho chiesto pasticcini e dolcetti, mimando pure il gesto di magnarmeli facendo "mmmm, creme, almond...mmmm" niente, lui m'è tornato con una bottiglia di pastis, ed ora io mi domando cosa cavolo ci faccio....
Per tutta la vacanza non ha capito una sola parola di tutto ciò che abbiamo detto, sia esso in inglese, italiano, spagnolo, o francese....
Ed è grazie a lui se la mia mente contorta ha immaginato di passare una quarta giornata a Marrakech: dato che nel prezzo del Riad era compreso il trasporto per l'aeroporto, abbiamo confermato il nostro passaggio per le 07.30, ed il signore del Riad era li che sbraitava che per arrivare in aeroporto ci voleva un ora di macchina, dovevamo svegliarci alle 06:00!!!
Macchè, dato che dal Riad all'aeroporto c'erano 6 km abbiamo confermato il trasporto per le 7.30 e siamo andati a dormire.
Ma quella vecchia volpe, si fa per dire, ha pensato bene di svegliarci all 5!!!!
Ed a parte l'alba, molto bella e suggestiva, che ci siamo goduti nel mezzo della piazza jemaa el fna, sorseggiando un tè bollente alla menta, al freddo, direi che avrei preferito dormire 2 ore in più...
Abbiamo atteso il nostro passaggio fino alle 8 e 10, non sappiamo bene perchè, ma la vecchia volpe aveva organizzato tutto così....
Il tragitto per l'aeroporto è durato si e no 10 minuti scarsi, che son passati con me con il naso appiccicato al finestrino, che ammiravo il sole alzarsi su quella splendida terra rossa costellata di palme.
Arrivati a destinazione ci siamo messi a fare un paio di foto, l'aeroporto è davvero bellissimo, fuori ci sono dei gazebo in ferro battuto per chi vuole attendere all'aria aperta, davanti, un grande parcheggio e dei cactus alti quanto giocatori di basket...
Un bel solicchio caldo ci accarezzava, mentre stavamo li, sperando che l'ora di tornare a casa, ritardasse il più possibile...
Purtroppo però ,poi abbiamo dovuto imbarcarci, e partire, con 30 minuti di ritardo.
Questo viaggio è stato illuminante, per certi versi, mi ha aperto gli occhi su una filosofia di vita che non conoscevo, su un mondo dentro un mondo, in piazza il caos, i motorini che sfrecciano, nelle vie laterali il silenzio più completo, i vicini cordiali, le porte delle case lasciate aperte, i ragazzi che, se un motorino che sfreccia troppo veloce, gli prende una gamba, si puliscono i pantaloni, e congedano il motociclista con un sorriso ed una pacca sulla spalla.
I negozianti che si fanno in 4 e ti lasciano da solo nel loro negozio, senza telecamere, così tranquilli....
"Stai tranquillo, dormi sereno" una filosofia di vita meravigliosa, appena arrivata in Marocco non capivo come certe persone potessero, dopo aver vissuto in Italia, tra le comodità, trasferirsi in mezzo a quel caos, poi, ho lasciato il Marocco chiedendomi se anche a me sarbbe preso il mal d'Africa, se una volta tornata a casa, avrei venduto baracche e burattini per tornare in Africa.
E si, l'Italia offrirà anche internet, il cellulare, il tabaccaio sotto casa ed il grande supermercato aperto a tutte le ore, ma io li, stavo bene senza cellulare, non sentivo il bisogno di guardare la televisione, non mi passava neanche lontanamente per la testa di controllare le mail...
Ci siamo lasciati alle spalle un mondo meraviglioso, diverso, per certo sensi spiazzante e caotico, ma meraviglioso, e davvero, appena rimesso piede in Italia non vedevo l'ora di tornare in Marocco, e spero, di tornarci quanto prima, che terra magica...
I viaggi ci aprono la mente...
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