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mercoledì 30 ottobre 2019

Frolla veloce per una crostata da paura!


Mancano poche ore alla fatidica notte di Halloween, avete già preparato qualche dolcetto da distribuire in giro?
La sera ci attenderà un menù a base di zucca e ravioli neri a forma di pipistrello, sformati di formaggio a forma di mummia e ragnatele di zucchero filato accompagnate da occhi di tartufini al cocco, ma se non avete abbastanza tempo per preparare tutto allora eccovi la ricetta di una crostata super veloce!
Per realizzarla ho utilizzato una confettura di mirtilli che mio papà mi aveva portato dalla montagna, ma potete utilizzare una confettura già pronta, vi consiglio quella di castagne giusto per rimanere in tema “autunno”, anche se qui da noi è più estate che altro visto che ancora il pomeriggio vado in giro con le maniche corte.

Per la frolla veloce


 300 gr di farina
150 gr di zucchero
170 gr di burro freddo a cubetti
1 uovo e 1 tuorlo
la scorza grattugiata di un limone
semi di una bacca di vaniglia

Unite tutti gli ingredienti nel robot a lame e frullate fino ad ottenere un composto omogeneo, stendetelo con il mattarello su un piano infarinato.
Il più è fatto!
Non vi resta che rivestire una teglia con la frolla appena ottenuta, farcirla con confettura a piacere e ricoprirla con ulteriore frolla.
Per la faccia di Jack Skeleton di Nightmare before Christmas, per chi lo avesse riconosciuto, vi basterà incidere la superficie della frolla con un coltello a lama liscia ben affilato ed eliminare gli incavi degli occhi e del naso.

giovedì 24 ottobre 2019

Cardi saltati al midollo con aria di latte di mandorla


Trovo che i cardi siano una verdura affascinante, i così detti “cardi gobbi” venivano cucinati già nell’antico Egitto, ed i semi ed i germogli erano utilizzati al posto del caglio nei formaggi, oggi noi non facciamo più un largo uso di questa verdura come invece è stato in Italia nel 1500 dove venivano proposti in tutte la salse, tuttavia sono un alimento da rivalutare visto che contengono molte vitamine e minerali e che fanno benissimo al nostro organismo.
Il loro sapore leggermente amarognolo ricorda i gambi dei carciofi, per questo sono buonissimi fritti o bolliti, conditi con sale, olio e limone, noi oggi li proponiamo in veste elegante, saltati nel midollo e addolciti con una schiuma di latte di mandorla.

Cardi saltati al midollo con aria di latte di mandorla



Per i cardi



Cardi 1 kg

Private i cardi delle estremità pelateli per eliminare i filamenti, lavateli e tuffateli in acqua salata bollente fino a che non saranno morbidi.

Per il latte di mandorla e la sua aria



Mandorle pelate 100 g
Acqua 500 g
1 cucchiaio di lecitina di soia

Munitevi di mezzo litro di latte di mandorla non zuccherato oppure procedete lasciando a mollo per una notte le mandorle, frullandole nell’acqua e filtrando il tutto.
Unite il cucchiaio di lecitina di soia al latte di mandorla, stemperate e lasciate riposare, poi frullate con il frullatore ad immersione incorporando aria, si formerà una schiuma.

Finitura e impiattamento


 Midollo 100 g
Sale
Pepe nero macinato fresco
1 filo d’olio evo

Fate sciogliere il midollo in una padella, filtratelo e rimettetelo in padella, unite i cardi e saltateli a fuoco alto fino a doratura, salate e pepate, infine impiattate, condite con poco olio e coprite copritelo con la schiuma ottenuta dal latte di mandorla e servite subito.

Rollè di coniglio cbt ripieno di albicocche secche e carote affumicate al fieno su salsa alla liquirizia


Ci sono dei piatti che ricollego alla mia infanzia, mio nonno, che oltre a lavorare aveva un bel pezzo di terreno, le sue mani profumavano sempre di colonia e rosmarino, lavorava la terra nel tempo libero, coglievamo le olive, facevamo il nostro olio, nonna faceva marmellate e conserve con la frutta e la verdura dell’orto, avevamo dei conigli e capitava spesso di mangiarli, nonno amava la carne del coniglio, e nonna preparava kg di marmellata di albicocche, erano cose che non mancavano mai da noi, come pure le carote che avevano piantato per me, e che io andavo a tirar via dal terreno aggrappandomi al loro ciuffo per sgranocchiarle a merenda dopo averle lavate all’acqua della fonte.
Sono sapori che non ritroverò mai, la marmellata di nonna, il coniglio arrosto di nonno, perché come me li facevano loro io non so farli, ma so prendere quegli ingredienti che amo per unirli e creare qualcosa di nuovo, per costruire nuovi ricordi e nuove tradizioni con la mia famiglia.

Rollè di coniglio cbt ripieno di albicocche secche e carote affumicate al fieno su salsa alla liquirizia





Per il ripieno


Albicocche secche ammollate in acqua calda 200 g
Carote cotte al vapore 400 g
Sale
Pepe bianco
Fieno 100 g

Unite le albicocche e le carote, salate e pepate ed affumicate con il fieno.

Per il coniglio


1 coniglio da 1,5 kg
Olio

Disossate il coniglio e tenete le ossa da parte, farcitelo con il ripieno precedentemente ottenuto ed arrotolatelo su se stesso fino a formare un rollè, chiudetelo con lo spago da cucina ed infornatelo in forno preriscaldato a 80° fino a cottura.

Per la salsa alla liquirizia

 

Ossa di coniglio
1 bicchiere di vino bianco secco
1 rametto di rosmarino
1 punta di liquirizia in polvere
2 scalogni
1 gambo di sedano
1 litro di brodo di verdura o di coniglio
Olio

In un tegame fate dorare nell’olio le ossa, il rosmarino, gli scalogni e il ambo di sedano, sfumate con il vino, coprite con il brodo e fate ridurre della metà a fuoco dolce.
Fitrate, unite la liquirizia, frullate e fate ridurre ulteriormente della metà.

Finitura e impiattamento

 

Uova di salmone

Impiattate il rollè nei piatti, copritelo con le uova di salmone e decoratelo con la foglia d’oro, in tavola versate la salsa.