Ogni anno mi appunto sul calendario la data del loro arrivo, quest'anno sono arrivate in ritardo rispetto al solito, il 13 marzo, una sola, piccolina e solitaria, giusto un paio di giorni fa è arrivata la seconda, e poi la terza.
Sono poco più di una manciata oggi, ma sono felice così, vedere le rondini mi porta alla mente tanti bei ricordi, non potrei mai vvere in un luogo dove non ci sono le rondini a cantare nel cielo.
Mia nonna Etta, diceva sempre "Dio del cielo se fossi una colomba!" ed io pensavo sempre "se potessi chiedere di avere le ali, vorrei essere una rondine, per sorvolare il mare e migrare dove fà più caldo, per vivere tra le piramidi Egiziane e le sponde del Nilo, per spostarmi a marzo tra le colline Toscane ed i suoi albicocchi in fiore...
Mi piace tanto la primavera, l'aria che diventa dolce e si profuma di fiori, il cielo che sembra più azzurro, la luce argentea del sole, che pian piano diventa dorata lasciando il posto all'estate.
Le Tartarughine che escono dal letargo, è si, le tartarughine, perchè dovete sapere, che quando ero piccolina, mio babbo mi regalò due tartarughine, piccine picciò, me le portò dentro una scatola da scarpe, prima una, poi l'altra, non vi immaginate la felicità!
Perchè io una tartaruga, l'avevo già avuta, la chiamavo Spinky, erano i primi anni novanta, fatti di jeans a vita alta e zoccolini di legno con i ciucciotti di plastica, ed a quanto pare, tra noi bambine con la coda sulle 23, quel nome andava parecchio di moda, tant'è che al mare da me, chiunque avesse una tartaruga, un gattino, o si appropriasse con tanta fatica, di una lucertola, sorprendendola mentre prendeva il sole sul muretto, bhè, potete star sicuri, che il suo nome era "Spinky"...
Avrò avuto si e no 5 o 6 anni, non di più, e quando Spinky non riemerse a primavera, dal suo annuale letargo, mi disperai, scavando buchette per il giardino, con la paletta, cercando di trovarla, e magari aiutarla ad uscire, chiamandola ogni giorno al tramonto, sperando di poterla condurre da me, ignara che ovviamente, le tartarughe non rispondono come i cani...
Giunsi alla conclusione, che Spinky non sarebbe più tornata, mia nonna e mia mamma mi consolarono, dicendo che probabilmente era uscita in qualche altro giardino e che non riusciva a trovare la strada di casa, mio nonno mi disse che probabilmente era rimasta sotto un muro e che non era riuscita ad uscire.
Morale della favola, me ne feci una ragione, e li, capì, che senza tante frottole, una tartaruga non sempre riemerge dal suo letargo, e me ne feci una ragione.
Però le mie due nuove tartarughine le amavo tanto, Perla, e Pisolina, non chiedetemi il perchè del nome della prima, la seconda però, dormiva un sacco, e quindi da li "Pisolina", quando anni dopo le trovai una sopra l'altra non riuscì a capire cosa diamine stessero facendo, cioè, erano state bene fino a quel momento, perchè mai ora Perla doveva rincorrere Pisolina per prenderla a morsi e montargli sopra?!?!
La verità la capiì quando dalla terra, sbucarono dei piccolini...
Solo li capì che forse, Perla, non era una femmina...
Colombine
Per i pomodorini marinati
100 ml di olio extra vergine d'oliva
100 ml di olio al basilico Marina Colonna
100 g di sale
100 g di zucchero
2 pomodori grossi rossi, sodi e maturi da insalata
Private i pomdoroi dei semi, spolverateli di sale e lasciateli sgocciolare sopra un panno per una decina di minuti.
Quindi unite il sale e lo zucchero ed i due tipi d'olio.
Disponete i pomodori in una vaschetta, copriteli con la marinatura.
Lasciateli riposare per 24 ore.
Diventeranno sodi e saporitissimi.
A quel punto dovrete lavarli per bene sotto l'acqua, per eliminare il sale in eccesso, e tagliarli in piccoli cubetti.
Per l'impasto
200 g di farina
1 cucchiaio di olio al basilico Marina Colonna
1 presa di sale
2 cucchiai di latte
acqua di governo delle mozzarelle q.b
1 bustina di lievito secco
1 cucchiaino abbondante di sale
Impastate fino ad ottenere una palletta liscia e bianchissima, unite i canditi di pomodoro, impastate ancora e lasciate lievitare fino al raddoppio.
Disponete piccole palline d'impasto negli stampi a forma di colombina Silikomart e lasciate lievitare ancora.
Infornate a 180° , insieme ad una bella ciotolina di acqua, così non si seccherà troppo ricoprendo il pane con carta da forno.
Il pane sarà cotto in circa 25 minuti, dipende da quanto impasto avrete disposto negli stampi.
ciao, se passi da me c'è una sorpresa per te
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