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venerdì 31 maggio 2013

Murena confit su cremoso affumicato di piccadilly e cialde croccanti

Domani partirò per una breve vacanza al mare con mia mamma e mia figlia, non che Livorno non sia sul mare, si intende, ma perchè in realtà, alla base di tutto ciò, c'è il bisogno di pace, e per me, qualche giorno in pensione completa in albergo è facile da interpretare: "niente piatti da lavare, niente spesa da fare, niente letti da rifare, niente stanze da pulire..."
Qualche giorno di pace completa, piscina riscaldata, pranzo a buffet, con taaanto pesce, una pacchia, via!
Il lato meno piacevole della questione sarà che per ben 5 giorni, non vedrò il mio ragazzo...
Cosa mai successa nella storia....
E mentre qui fervono i preparativi, tanto mi scorderò sicuramente di mettere qualcosa in valigia, io son qui a scrivere per voi l'ultima ricetta prima di partire.


Un paio di settimane fa, su "Il Tirreno", è comparso un mio articolo dove parlavo della Murena, un pesce dimenticato, dalla polpa bianca come il latte e dalla pelle color caramello screziata d'oro.
Con pochi spiccioli vi porterete a casa la Murena, reperibile in questo periodo sui banchi dei mercati del pesce, ed è davvero fantastica.



Un'pò spinosa, ha la carne molto morbida e saporita, tanto che più che pesce ricorda vagamente il pollo.
Anche la pelle è commestibile, e si presta a mille varianti, anche se, il modo preferito di cucinare la murena  qui a Livorno, è in umido.


Giustamente, per iniziare, non potevo di certo darvi la ricetta base, perchè ok, per adesso vi ho incuriosito parlandovi della Murena, ma a questo punto, se la trovate ed avete il desiderio di farla in umido, sono sicura che saprete benissimo come fare, invece io son qui, per darvi la mia personale variante, e la versione in umido verrà nei prossimi giorni.

Murena confit  su cremoso affumicato di piccadilly e cialde croccanti


Spellate la murena e tenete la pelle da parte, perchè le cialde croccanti, in realtà, non sono altro che striscioline di pelle infarinate e fritte.
State molto attenti quando la friggete, perchè è molto grassa e scoppietterà parecchio.

Per la murena confit


200 g di murena a persona
olio evo
prezzemolo
pepe bianco in grani
sale
1 peperoncino

Disponete in un pentolino alto e stretto i tocchetti di murena con sale, pepe bianco, 1 mazzetto di prezzemolo tritato e peperoncino.
Ricoprite tutto di olio extra vergine d'oliva e trasferite sul fuoco a fiamma bassissima.
Ricordate che l'olio non dovrà mai friggere, ma al massimo fare piccole file di bollicine, tipo quelle che vedete nelle bottiglie dell'acqua frizzante.
Quando la murena sarà morbida e bianca sarà pronta.

Per il cremoso affumicato di piccadilly


400 g di pomodorini piccadilly
sale e e pepe
ramoscelli di salvia secca
olio extra vergine d'oliva Marina Colonna

Sbollentate i pomodorini, togliete quindi la pelle ed i semi, a questo punto disponeteli dentro una pentola, affiancati da un cartoccetto di bastoncini secchi di salvia,a  cui darete fuoco, che subito spegnerete, affinchè venga "il filo" di fumo.
Chiudete e fate affumicare.
Una volta affumicati disponete i pomodorini nel boccale del frullatore ad immersione, salate, pepate e frullate a crema unendo l'olio a filo.
Per un ottimo risultato è necessario utilizzare un olio xtra vergine eccellente, io utilizzo l'olio Marina Colonna.

Impiattiamo


Disponete il cremoso sul fondo del piatto, sopra i bocconcini di murena confit.
Spolverate con il pepe appena macinato, friggete le striscioline di pelle ed adagiatele sui bocconcini.
Servite.

giovedì 30 maggio 2013

Maria, Il Pesce e La Luna

Alla fine di questo post, mi sentirò bussare alla porta, e mi verranno a portar via....
Ahaha!
No, scherzo, ma forse alcuni di voi avranno riconosciuto l'ingrediente "illegale" di questo piatto.
Ovvero: la canapa.
Prima di partire per Varsavia, vi ho postato la foto sulla mia pagina facebook ed ho atteso che qualcuno indovinasse, ebbene si, si tratta di canapa.
Il piatto, è composto da del pesce sciabola panato nella farina di canapa, adagiato su una luna di cremosa salsa alla curcuma e limone, e concassè di pomodorini al timo.
La foglia, è di canapa, si, e viene direttamente da un vaso dove avevo buttato dei sementi vari per gli uccellini, ed è nata una piantina, che comunque, con il mio pollice verde, non arriverà mai a fiorire, e quindi, fino a che è alta quanto un bicchiere da Nutella, nessuno farà storie.

Ma parliamo della canapa, io mi sono munita di sementi di canapa sativa, utilizzata in cucina praticamente in tutto il mondo, e li ho macinati, fino ad ottenere una farina.
La farina si trova tranquillamente nei negozi che vendono prodotti biologici, o anche su internet, è una farina senza glutine, ed è una farina pregiata poichè contiene un alto contenuto di proteine e fibre, è ricca di Omega 3 ed Omega 6, inoltre, contiene molte vitamine, tra cui la vitamina E, antiossidante naturale che fa benissimo all'organismo.
Per non parlare poi dei sali minerali contenuti, come calcio, magnesio, potassio, tutto questo la rende particolarmente indicata anche per chi ha scelto di seguire una dieta vegana.
In più, la farina di canapa, è ricca di acidi polinsaturi, che aiutano a combattere e prevenire distturbi del sistema circolatorio, artrosi, colesterolo, ma anche asma ed infezioni del cavo orale, in più, combatte malattie della pelle ed acne, fantastica no???

Il sapore:
Il sapore della farina di canapa ricorda vagamente le nocciole tostate, con una nota limonosa, e molto profumata, conferisce un colore scuro agli impasti alla quale viene aggiunta, e  la si può usare mescolata alla farina 00 per fare il pane.
Ma le possibilità di utilizzo sono infinite: pane, pasta, biscotti....
Quando viene utilizzata per creare biscotti o pasta frolla, la farina di canapa, ci permette di dimezzare la dose di burro che prevede la ricetta, in quanto è una farina che contiene olio.


Quindi più che una fuorilegge, adesso mi sento una persona che vi ha dato info importanti su un ottimo ingrediente, che spero entrerà a far parte delle scorte nelle vostre cucine.


Maria, il pesce e la luna



per 2 persone

per la "Luna" di salsa



100 ml di panna fresca
1 cucchiaio di farina
scorza grattugiata di mezzo limone
un pizzico di sale
urcuma q.b

Unite tutti gli ingredienti in un pentolino e frullate con il frullatore ad immersione, e fate addensare a fuoco dolce.

Per la concassè di pomodorini al timo


20 pomodorini piccadilly
sale e pepe
olio affumicato
2 rametti di timo fresco
zucchero di canna

Sbollentate i pomodori con la buccia incisa, quindi pelateli, privateli dei semi e tagliateli a cubetti, disponeteli sulla carta da forno, spolverate con sale, pepe, timo ed un pizzico di zucchero di canna, irrorate con un filo d'olio ed infornate a 100° per 20 minuti.  
Per il pesce


1 pesce sciabola
150 g di farina di canapa
1 uovo
sale e pepe
olio di semi

Scaldate abbondante olio di semi.
Taglaite  a tocchetti il pesce sciabola.
Sbattete un uovo, nella quale immergerete i tocchetti di pesce sciabola prima di panarli con la farina di canapa.


Una volta impanati friggeteli, scolateli, salateli e pepateli.

Impiattiamo


riso croccante al timo Gli Aironi

Disponete sul fondo del piatto uno specchio di salsa al limone e curcuma, quindi la concassè di pomodorini ed il pesce, spolverate con chicchi di riso croccante al timo, servite!






mercoledì 29 maggio 2013

Girasoli - Finger Food -

Il sole splende mentre scrivo; la seconda sfida di "Cuoco di fulmine" è:
“Tutti da me sabato sera”
Cosa succede se i tuoi amici si autoinvitano tutti insieme a casa tua il sabato sera?
Con quale ricetta prepari un piatto veloce e li stupisci?

Per Tutti Cuochi per Te potrai realizzare il tuo piatto a tema, basterà usare i seguenti ingredienti
- un pesce azzurro
- fiori di zucca
- un frutto secco a vostra scelta
- almeno due prodotti Ponti a scelta


Pensa e ripensa ho elaborato la mia ricetta.
Piano piano sto riprendendo possesso della cucina, ma non sono ancora al top, però, questa ricetta mi è piaciuta, e spero che piaccia anche a voi.
E' facile da realizzare, molto veloce, e la si può preparare con anticipo, ed assemblare poco prima dell'arrivo degli ospiti.
Ho pensato, che essendo "tutti a cena da me sabato sera", sarebbe stato carino offrire un aperitivo per aprire le danze, e quindi, ho utilizzato gli ingredienti proposti per realizzare dei finger food, volevo che ricordassero un'pò i girasoli, per riprendere il tema solare della serata tra amici, ed eccoli qua pronti per voi...
L'idea era un'pò quella di creare dei cannoli, croccanti fuori e cremosi dentro...

Girasoli



per i paccheri croccanti

4 paccheri a testa 
olio di semi
sale e pepe


Lessate i paccheri in abbondante acqua salata, scolateli per bene e friggeteli in olio bollente, scolateli salateli e pepateli.


per il ripieno


il pesce azzurro:  20 acciughine sott'olio
i due prodotti ponti: 
Olive nere
pomodori secchi
fiori di zucca
sale e pepe
300 g di robiola 
peperoncino
la frutta secca: granella di pistacchi circa 6 cucchiai
fuori di zucca + farina


Incidete i fiori di zucca, tagliate il gambo,  passateli sotto l'acqua ed infarinateli, friggete un petalo alla volta, quindi scolate bene dall'olio, e salate.
Intanto, disponete le olive su una placca rivestita di carta da forno, infornate a 100° fino a che non si seccheranno (vi consiglio di preparare le olive almeno un paio di ore prima, dovranno essiccarsi completamente).
Tritate i pomodori secchi, molto finemente.
In un recipiente unite la robiola e la granella di pistacchi.
Tritate finemente le accighe private della lisca ed unitele al composto di robiola, salate e pepate, farcite i paccheri
.

Disponete sopra i paccheri i petali di fiori di zucca, ed al centro, le olive, che avrete preventivamente denocciolato e ridotto in polvere.

Servite subito!!





martedì 28 maggio 2013

Tataki di tonno su cremoso di Baccelli

Stamani il mio fidanzato mi ha buttata giu dal letto che erano quasi le 12.00...
Ma è risaputo, che quando in casa ci sono bambini febbricitanti e raffredati, dormire è quasi impossibile, e stamani, dopo una nottata movimentata, la pargoletta ha deciso di venire nel mio letto e ci siamo addormentate...
Io pian piano mi sto risvegliando dal mio torpore, e mi sta tornando la voglia di cucinare, peccato che fuori stia per scatenarsi il diluvio, e questo non aiuta la mia creatività...
Ieri sera il mio fidanzato mi ha regalato un altro tagliere fatto con le sue mani, ed io non vedo l'ora di presentarvelo!!!


In questi giorni, oltre a prendermi cura di Keira malaticcia, mi sono presa cura di un riccetto, piccolo piccolo, che ho trovato solo e impaurito, in un parcheggio, una settimanetta fa.
Era sottopeso, e ferito, e dato che la legge Italiana, non consente di tenere in casa un riccio, a meno che non sia ferito o di peso inferiore a 800 g, io me lo sono portata in casa.
Era spaventatissimo, infreddolito, perchè pveretto lui dal letargo ci è uscito, ma ad attenderlo ha trovato ancora l'inverno...
Allora lo abbiamo asciugato per bene, coccolato, nutrito, Il giorno libero sul terrazzo, e la notte in una grande scatola piena di asciugamani caldi.


Ha mangiato quanto mai, e si è abituato a me, tanto che quando sentiva la mia voce non si spaventava più, si faceva coccolare ed accarezzare il musetto!!

Ma passiamo alla ricetta di oggi:

Tataki di Tonno su Cremoso di Asparagi


per il cremoso


200 g di baccelli
sale e pepe
tabasco
olio evo
acqua

Sbollentate i baccelli in acqua bollente salata, per qualche secondo appena, immergeteli poi in acqua e ghiaccio.
Quindi togliete la pellicina e metteteli nel boccale del frullatore ad immersione.
Unite olio a filo e poca acqua, quanto basta per ottenere una salsa cremosa.
Non frullate troppo o diventeranno amari.
Aggiustate di sale e di pepe, unite il tabasco e disponete sul fondo del piatto.

per il tataki

1 filetto di tonno
1 cucchiaio di aceto di riso
olio evo

Tirate fuori dal frigorifero il filetto di tonno, quando sarà a temperatura ambiente massaggiate il filetto con olio ed aceto, quindi passatelo su una piastra ben calda, piastrando per pochi secondi ogni lato.

Impiattiamo

Tagliate il filetto a fettine e disponetele sul cremoso.
Condite con salsa di soia e wasabi.

Il tataki di tonno faceva parte del pranzo per Keira composto da:

tataki di tonno
ninfea sushi
tartare di branzino


lunedì 27 maggio 2013

Ritorno da Varsavia e tante novità...

Mi scuso, perchè anche se ho ripreso a scrivere il blog, mi rendo conto che non sono al top, ed ancora non riesco a scrivere come si deve.
I pensieri volano via, e sono continuamente distratta da tutto, ma va bene, ci sto provando.


Con oggi si chiude il racconto sulla meravigliosa vacanza passata a Varsavia, e pensare che una settimana fa, a quest'ora, eravamo a spasso per il parco a coccolar scoiattoli, mentre adesso sono in casa a coccolar la pargola febbricitante....
Varsavia è davvero una città fantastica, ed abbiamo deciso che il prossimo anno ci torneremo, intanto, spero che Dio me la mandi buona, perchè ho davvero tanta voglia e bisogno di viaggiare....
La mattina dell'ultimo giorno, ci siamo alzati presto ed abbiamo lasciato a malincuore il nostro appartamento.




L'ultimo saluto alla sirenetta,  un frappuccino da Starbucks e via.
Arrivati in aeroporto, ecco la parte difficile, avevamo fatto troppi acquisti, e la valigia pesava decisamente troppo...
Ecco quindi il momento di fare un trasbordo di oggetti dal bagaglio in stiva a quelli a mano, e poi, nonostante tutto, ci è toccato lasciar li il gel per capelli, il deodorante e mezzo litro di birra...
Il volo è stato lungo, siamo partiti con 40 inspiegabili minuti di ritardo, e durante il volo abbiamo fatto una deviazione di 20 minuti verso la croazia, l'abbiamo vista anche piuttosto bene.
Comunque, causa maltempo, ci è toccato un volo lunghissimo.

E qui veniamo a noi, perchè a questo punto è inutile raccontarvi del treno per la via di casa ecc, a questo punto, ho deciso di saltare alla parte acquisti, ed alla guida pratica...


Prima di partire per un viaggio, mi informo sempre su quali siano le cose da comprare, da assaggiare, da vedere, ma molte volte mi trovo davanti a delle informazioni trite e ritrite "vai in spagna e mangia la paella" e cose così...
Questa volta le info sugli acquisti dicevano "a Varsavia si trovano gioielli d'ambra, i piatti tipici sono composti da carne arrosto, senape e salse di frutta", che detta così, lasciava un'pò a desiderare.
Nessuna informazione utile sugli acquisti da fare, o su cosa veramente era il caso di assaggiare, come il panino tipico, la birra con lo sciroppo, i germogli vari che compongono le insalate, i cofanetti intagliati in legno...
Quindi, ho deciso di creare delle schede, che raccoglierò in una sezione apposita di questo blog, con delle piccole info sulle cose da vedere, assaggiare o comprare nei vostri viaggi.

Due barattoli di miele, davvero buonissimo ed il prezzo è basso,
sciroppo di rose, molto denso,
cioccolato da modellare, per Keira
<3 p="">la torta al marzapane per mamma,
il formaggio di pecora affumicato
ed il filetto Sirloin per il gatto.


Allego anche una foto per farvi vedre cosa abbiamo acquistato.

Eccovi la scheda su Varsavia, che ne pensate ?
(apritela per leggerla meglio)


domenica 26 maggio 2013

20 maggio 2013 - Terzo Giorno a Varsavia

Oggi ho capito che è davvero il caso di ricominciare a scrivere il blog, e on il fantastico regalo che mia mamma mi ha fatto per il compleanno, (l'ipad) sarà ancora più facile, e spero di poter fare un buon lavoro.
Da un fantastico regalo all'altro, perchè con oggi, arriviamo al racconto del terzo giorno a Varsavia.

Lunedì 20 maggio 2013
Terzo Giorno a Varsavia

Forse la giornata più impegnativa, perchè una tappa imperdibile per me, era il muro del ghetto.
Varsavia è stata quasi completamente distrutta dai Tedeschi, e solo due piccole parti del muro sono rimaste intatte, penso che sia giusto far vedere queste cose, per non dimenticare mai.
Mi sento molto legata a questa parte della storia, forse perchè, mentre i nonno degli Ebrei di oggi venivano portati nei campi di concentramento e rinchiusi nei ghetti, in Istria, quando mia nonna era una bambina, portavano la gente alle foibe, ed il sentire i racconti da chi l'ha vissuta in prima persona, penso che sia una cosa che segna particolarmente.


Il muro è nascosto, e per vederlo è necessario entrare nel cortile di un condominio, noi siamo stati fortunati, abbiamo incontrato un Palermitano, che aveva la moglie Polacca, che ci ha portati fino al muro, ed ha tradotto per noi i racconti del signore che vedete in foto, lui, ha 93 anni, ha vissuto entrambe le guerre, e ci ha raccontato di quando era nell'esercito Polacco in tempo di guerra, del muro, e di come era il ghetto, ad oggi, sul muro c'è ancora il filo spinato.
Lui, si è prefissato di seguire una missione, raccontare la sua storia e curare il muro, così che, le generazioni future, possano conoscere la storia.


Una tappa triste ed importante, che ci ha portato via parecchio tempo, passato in silenzio ad ascoltare il fruscio delle foglie, lo strano silenzio che regnava nel cortile, nonostante fosse a due passi dal centro della città nuova...
Pausa pranzo, in un ristorante del centro commerciale, birra al lampone, fantastica, e carpaccio di salmone con germogli di girasole, super croccanti.
Il caldo ed il sole intanto lasciano il posto ad un temporale passeggero, che ci sorprende a pochi minuti dal nostro appartamento.
Ormai zuppi arriviamo in piazza, ed ecco che riesce il sole, ed in pochi secondi il caldo, ed ecco che, accaldati ed asciutti, ci fermiamo al sole per un'altra birra, sempre con sciroppo di lamponi.


Un'pò di sano shopping e poi via a prepararsi per la cena.


Per cena andiamo al Senator, un ristorante che non ha neanche un sito internet, ma, se andate a Varsavia dovete assolutamente fermarvi a cenare li!
Si spende poco e si mangia divinamente!!!!!
Ultimo giro tra le vie di Varsavia illuminate e poi a rifare la valigia....


venerdì 24 maggio 2013

19 maggio 2013 Secondo giorno a varsavia

19 maggio 2013
Secondo giorno a varsavia:




Il sole a Varsavia sorge alle 4 del mattino, e nel nostro appartamento alla finestra, per coprire la luce, c'era solo una piccola tenda, inutile dire che all'alba ero in piedi.
Direzione Lazienzi Park, un meraviglioso ed immenso parco a pochi passi dal centro della città nuova.


Non sia mai che ci arrendiamo alle distanze chiamando un taxi, nooooo, noi andiamo a piedi!!!!
Andare a piedi nei posti nuovi è sempre una piacevole scoperta, abbiamo percorso questo lungo viale alberato, che mi ricordava un'pò la periferia di Parigi, ai lati del viale grandi ville bianche con alte colonne,varie ambasciate e case con targhe di ottone all'entrata, con i nomi dei personaggi illustri che ci hanno vissuto.


A metà strada veniamo fermati da una ragazza vestita di rosso, che distribuiva gratuitamente lattine di coca cola, e così, in due giorni il bottino di cose regalate di faceva sempre più ricco.
Entriamo nel parco, davvero immenso, e ci inoltriamo nel verde.


Gli alberi altissimi ci regalano un'pò di respiro, una fresca sosta dal clima caldo e afoso che abbiamo trovato a Varsavia, e poi, ecco o sbucare uno scoiattolo!!!!!
Tra vialetti fioriti e grandi alberi incontriamo liberi germani, pavoni, scoiattoli che si fanno anche toccare....


Il palazzo sull'acqua è bellissimo.

Volendo si può anche fa un giro in barca sul lago.
Piccoli e tortuosi sentieri si snodano da tracce e muschio, sembra quasi di essere in una foresta vera, con gli uccellini blu sugli alberi e gli scoiattoli che rosicchiano le noci, per poco una non mi cadeva in testa.....
Mentre usciamo ci imbattiamo in un concerto gratuito all'aperto, dove, tre violiniste in abito da sera, suonano meravigliose melodie, ed intorno, persone sdraiate all'ombra degli alberi ascoltavano estasiate.
Centro commerciale, ancora, per il pranzo, io ordino la tradizionale birra allo sciroppo, hmmmm che bontà!!!!!


Vi dirò, l'ho assaggiata quasi come se fosse una prova di coraggio, ed invece era davvero buonissima, tanto che vi dirò come si fa!
Un bel piatto di crauti al cumino, che, sará forse per le mie origini, io adoro, e poi di nuovo in centro, il centro della città vecchia questa volta....
Ci imbattiamo in file enormi ma composte per entrare nei musei, perchè l'ingresso era gratis, solo in Italia paghiamo anche per l'aria che respiriamo....
In piazza troviamo una conferenza indetta dalla chiesa evangelista, ma dato che non ci capivamo niente siamo andati avanti.
Ci siamo fermati per l'ennesimo mezzo litro di birra, in piazzetta, al fresco, accaldati ed abbronzati.
Poi ancora camminare, tra vicoli acciottolati alla scoperta di una cittá fantastica.
Sbuchiamo sul lato del fiume, dove troviamo una grande spiaggia piena di persone che prendono il sole, quante cose offre Varsavia!!!!


Gira te che giro io si è fatta ora di cena, ma siamo così stanchi che decidiamo di andare a letto, così stanchi e così pieni, perché alla fin fine ci siamo saziati con il pranzo al centro commerciale, le porzioni li sono abbondantissime, si mangia benissimo e con poco!!!
Ma per le ricette dovrete attendere ancora qualche giorno......
 

giovedì 23 maggio 2013

Primo giorno a Varsavia Sabato 18/05/2013 - I miei 26 anni

Eccomi tornata da Varsavia....
Come dopo ogni viaggio vi aspetta il racconto della nostra vacanza...
Come alcuni di voi sapranno, il mio compleanno cade il 18 maggio, quindi ogni anno organizzo "Il viaggio di maggio".
Per me era la prima, e non sapevo bene cosa ci sarebbe stato ad attendermi, di certo non mi aspettavo temperature così alte, da piena estate, tanto che andavamo in giro in infradito e maglietta, tanto che, siamo tornato abbronzati!E mentre in Marocco c'erano 18' il 18 maggio, noi c'è ne godevamo più di 30'.

Primo giorno a Varsavia
Sabato 18/05/2013
I miei 26 anni:



Partenza da Pisa in tarda mattinata, arrivo a Varsavia per l'ora di pranzo.
Il volo è stato un'pò turbolento, ma abbiamo fatto davvero prestissimo, il cielo era limpido ed abbiamo sorvolato Venezia e Vienna.
Appurato che per me il polacco è incomprensibile, a parte qualche sporadica parola, cambiamo i soldi ed usciamo dallo Chopin, il meraviglioso, grandissimo e luminosissimo aeroporto centrale.
Direzione cittá vecchia.
Prendiamo il bus, ed iniziamo a contare le fermate che ci separano dal nostro appartamento.
Intanto fuori dal finestrino, tanto sole, prati verdissimi e curatissimi, viali alberati, parchi...
Il tragitto in bus non è durato molto, ed in una manciata di minuti siamo arrivati in centro.
Abbiamo preso le chiavi e poi ci siamo diretti all'appartamento, posizione centralissima, a soli 20 secondi a piedi dalla piazzetta con la sirenetta, centro della cittá vecchia.
Affamati ci fermiamo a prendere il classico panino polacco, la  zapiekanka, e chi si aspettava mezzo metro metro di panino!'


Lo fanno con cipolla, funghi, formaggio, e salse varie, costa pochissimo ed è super croccante, sqisito, tra qualche giorno vi darò la ricetta, certo, magari farlo così grande è un'pò eccessivo ahahah.
Posiamo i bagagli nel nostro appartamento, un cambio veloce di vestiti e via, all'avventura!


Percorriamo nowy swiat, una via lunghissima e molto grande, costellata di piccoli banchetti che vendono rose gigli e tulipani, signore anziane sedute su muretti, munite di cestini, che per poco meno di 1€ vendono mazzolini di bucaneve, a metà strada incontriamo tantissime persone, intente a ballare e cantare, una manifestazione organizzata dalla chiesa, festosissima, mica come in Italia dove per strada quando si tratta di chiesa, si trovano solo anziani che seguono una croce a passo di lumaca...


Varsavia è fantastica,, un mondo dentro un mondo, a pochi passi dalla città vecchia ecco la città nuova, con grattacieli e zloty tarasy, un centro commerciale a più piani talmente grande che si vede anche dal satellite, è enooorme, ed il tetto è una grandissima onda di vetro, fantastico!



Sosta tè freddo alla pesca con pezzetti di melone al Bali Cafè, e poi di nuovo in marcia, una maratona in pratica.


Stanchi ma felicissima ci siamo riavviati verso il nostro appartamento, e, di nuovo in nowy swiat ci siamo imbattuti in un'altra manifestazione, questa volta di ciclisti,




vestiti con abiti d'epoca, e li cominciavamo a capire un'pò meglio lo spirito di Varsavia, e mentre una ragazza regalava penne, un'altra ci fermava per regalarci sacchetti di cioccolatini,


un'altra ancora ci invitava al museo del miele e del latte donandoci deliziose caramelle morbide al mou.
Cena!!!




In centro a Varsavia è difficile trovare del pesce, si trovano con facilità cosciotti alla birra con contorni di patate arrosto, carni servite con mele arrostite e salse di mirtilli rossi, ma per chi non ama la carne, Varsavia offre delle fantastiche zuppe di funghi selvatici servite in cocottine di pane!
Per non parlare delle insalatone con un sacco di germogli!


Dopo una cena velocissima al ristorante, usciamo e troviamo un concerto nella piazza grande, per strada centinaia di persone, intente a far festa, musica,  ragazzi ad ogni angolo di strada che suonavano o cantavano, e litri di birra, una birra strepitosa, fantastica birra!!!