Pagine

venerdì 19 aprile 2013

Chiuso per Lutto

Non so, con che forza io sia qui a scrivervi...
O meglio, lo so; con la forza che solo lui poteva avere...
Con la forza che mi ha lasciato...
Con la forza di un grande uomo, che ne ha passate tante, che ne ha viste tante, che ha amato tanto...
Ieri mio nonno se n'è andato, l'unico nonno che ho mai avuto, l'unica figura maschile della mia vita, che si è sempre preso cura di me, e che mi ha fatto da padre.
Perchè per me, lui era mio padre.
Dopotutto, si è comportato da tale, e così ha fatto anche con Keira.
Quando un nonno viene a mancare, molto spesso le persone esterne pensano "e vabbè se era un nonno probabilmente era anziano", e si, mio nonnno lo era, ma non era una di quegli anziani tutto carte e tv, mio nonno era una forza della natura, non si fermava mai, poteva anche avere il corpo di un anziano, ma non ha mai smesso di essere un ragazzino, lui era forte, ed era ciò che teneva unita la famiglia, era il nostro punto di riferimento, il nostro confidente, era colui che lottava per noi...
Questo blog chiuderà i battenti per un'pò, non so per quanto, ma al momento proprio non riesco, ancora non lo accetto, ma volevo ringraziare tutti coloro che ieri mi sono stati vicini, grazie.

giovedì 18 aprile 2013

Ninfea Sushi

Ieri su facebook vi ho chiesto che ricetta volevate trovare oggi su Lovely Cake, vi ho dato 2 alternative: sushi o crocchette, non specificando bene il tipo di crocchetta o di sushi in questione.
Il popolo ha deciso: sushi.

E così oggi, di corsa, tra una cosa e l'altra, eccomi a davi la ricetta che ho inventato.
Questa mattina è stata davvero piena per me, sveglia presto, per portare la bimba all'asilo ed andare ad una visita, quindi, finita la visita, invece di prendere il bus e tornarmene a casa, ho attraversato mezza città, sono andata in giro per negozi, sono andata al mercato, ho comprato cannolicchi, mussoli e fasoli, ho preso degli ottimi asparagi selvatici, mi son fermata a salutare un'amica che non vedevo da tantissimo tempo, e passo passo sono andata a casa.
Giornata piena piena, anche oggi, son 3 giorni in cui non mi fermo un attimo, quindi una buona ricettina leggera, fresca, e veloce, direi cheè perfetta per una giornata così.

Il sushi che vi propongo, è un sushi all'italiana, che la mia mente malata ha partorito.
Niente alghe nori, niente salsa di soia sul pesce, anche se, nessuno vi impedisce ovviamente di usarla ;)

Ninfea



Per il riso
3 pugni di riso jasmine
1 cucchiaio di zucchero
uno di aceto di riso
ed uno di sale


per il pesce

1 orata da 300 g
1 tocchetto di tonno fresco
sale e pepe
olio evo
limone

per comporre
1 cetriolo
1 fiore di zucca freschissimo
1 pomodoro
foglie di nasturzio


In una pentola versate il riso, e ricopritelo d'acqua, l'acqua dovrà essere 3 dita più alta del riso.
Acidulate l'acqua con un cucchiaio di aceto, unite 1 cucchiaio di zucchero ed uno di limone.
Portate a cottura a fiamma medio bassa, affinchè il riso assorba l'acqua, infatti non dovrete scolarlo.
Appena il riso sarà cotto e l'acqua assorbita, unite il fiore di zucchina tagliato a striscioline fini, mescolate e coprite con un asciughino pulito.


Fate raffreddare.
Intanto sfilettate l'orata, quindi tagliate a cubetti la polpa, che dovrete far marinare con un filo d'olio evo, limone sale e pepe.
Idem per il tonno.
Tagliate a striscioline il pomodoro.


Stendete il riso su della carta da forno, create un rettangolo, al centro disponete una fila di striscioline di pomodoro, ed arrotolate.
Ricavate tanti piccoli cilindretti, disponeteli in un piatto sopra una foglia di nasturzio, il nasturzio conferirà una nota leggermente piccantina, che non guasta, potete tranquillamente sostituirlo però.
Sopra ad ogni cilindro disponete una fettina di cetriolo, quindi, a fiore, fuori i "petali" bianche, che altro non sarà che la tartare di orata, ed al centro il tonno.
Non vi resta che servirlo!


Questa è stata la cena di Keira, o meglio, questa è stat parte della cena di Keira di due giorni fa, volete vedere da cosa era composta la cena?
Bene, ecco la foto!
Prossimamente anche le ricette!!!!



mercoledì 17 aprile 2013

Tortino di sarde marinato con verdure croccanti

Ci sono giornate in cui l'un è talmente giu che non si ha altro desiderio se  non quello di i e non pensarci più.
Magiche coperte che a volte riescono a scacciar via la malinconia.
Giornata di sole su Livorno, con un'pò di foschia, un sacco di cose da fare, come sempre, ed il richiamo del letto, troppo forte.
Ieri sera io e Luca ci siamo svagati un'pò, a me ultimamente mi è presa la voglia dei fasolari, e così mi ha fatto trovare un bellissimo piatto con salmone affumicato e fasolari.
Che dopo una giornata pessima come quella di ieri, era proprio quello che ci voleva, anche se l'appetito stava a zero, a queste cose non riesco a dir di no.
E così, fasolari, salmone ed un bicchiere di vino bianco, e poi, una breve uscita per un drink e una passeggiata al porto, a veder le barche a vela ondeggiare sinuose.


La ricetta di oggi è deliberatamente tratta da una ricetta che propongono al ristorante Gambero, avete presente quando vedete la foto di un piatto, e subito lo volete rifare?
Bene, è questo il caso, avevo solo una foto, non una ricetta, ma ho pensato, e che ci vuole, uso le mie, non verrà identico, ma sicuramente si avvicinerà molto come sapore.
Tanto più che è un piatto proposto a 18€, ed io con 18€ potevo tranquillamente prepararci porzioni per un bastimento.
L'idea di fondo è carina e semplice, 2 sarde marinate, con verdurine croccanti, io le ho fatte marinate, ed ho eliminato l'agrodolce.
Io adoro le acciughe con la cipolla, quindi questione di gusti, questo antipastico, accompagnato da qualche crostino imburrato, diventa davvero buonissimo.
Quindi mi sono messa all'opera.

Tortino di sarde marinato con verdure croccanti


a testa:
2 sarde, fatte marinare in aceto bianco e limone
1 fior di cappero

Per le verdure:
verdure miste
io ho usato 1 carota tagliata fine, peperoni a strisce rossi e gialli, cipolla rossa.
Tagliate molto finemente le verdure, scottate i peperoni e le carote in acqua salata acidulata con aceto, scolate, mettete sotto aceto per qualche ora.






martedì 16 aprile 2013

Manifesto Femminista del Terzo Millennio - Sfogliatine Seppie e Spinaci

In alcuni paesi le rughe sono un traguardo, se le hai vuol dire che sei sopravvissuto abbastanza da esser diventato vecchio, o quasi...
Qui si ricorre al chirurgo anche se si ha meno di 30 anni.
Si spianano le rughe, si attaccano capelli finti, perchè non si ha voglia di attendere che crescano, ci facciamo mettere unghie di plastica, e rifacciamo ogni singola misura che crediamo sbagliata nel nostro corpo.
Non ci piacciamo, mai.
Il seno è sempre troppo grande, o troppo piccolo, le labbra troppo sottili, le ciglia troppo corte, la pancia non abbastanza piatta.
Viviamo in una società che fa dell'apparenza uno stile di vita, son finiti i tempi in cui le donne si battevano per studiare, per decidere, per votare, questi sono i tempi in cui le donne si battono per avere prezzi più bassi dal chirurgo, i tempi in cui gli uomini hanno scoperto trucco e ceretta, e si fanno le sopracciglia peggio di una diva anni 20.
Sono i tempi in cui restiamo abbagliati dalla luce di un aereo credendola una luminosa stella, i tempi in cui aspiriamo alla perfezione più che alla salute, o al contenuto.
Super modelle in copertina che a 35 anni son già definite troppo vecchie per posare, e vengono scartate, e cestinate, proprio come le loro vecchie copertine, donne ventenni che pubblicizzano creme anti età in tv e si vantano di non avere neanche una ruga, e grazie al cavolo, hai 20 anni.
Ecco cosa fa la bellezza, da alla testa, basta un ombra sul viso che subito la si vuol appianare.
Eppure, il nostro aspetto è il risultato di ciò che abbiamo vissuto, ogni ruga, ogni cicatrice, dovrebbe essere indossata con fierezza, perchè tutto ciò che ci segna, e che ci rimane sulla pelle, è la prova tangibile che siamo sopravvissuti ad un altro giorno, che siamo sopravvissuti ad una brutta caduta, che abbiamo avuto un figlio, che abbiamo donato qualcosa di speciale al mondo.
Eppure, non ci riusciamo.
E servono le star, che chiedono di farsi mettere in copertina con i loro piccoli difetti, al naturale, fiere di quelle occhiaie che sono state causate dal bambino stato sveglio per tutta la notte, di quelle smagliature che ricordano i tempi in cui avevano qualche kg in più, che ricordano una crescita troppo veloce, una gravidanza impegnativa...
Noi siamo il risultato delle nostre sperienze, e le esperienze, lasciano sempre un segno su di noi.
La prima sbucciatura al ginocchio cadendo dalla bici, la prima bruciatura con l'olio, il graffio del gatto,  la prima caduta in motorino, il tempo che passa, un tramonto in più che vediamo, un viaggio in più che abbiamo fatto.
Tempo.
Tempo prezioso che lascia su di noi i segni del suo passaggio,tempo che a volte dovremmo goderci di più.
Perchè anche se il tempo passa, anche se le mode cambiano, sono sempre le cose semplici che ci rendono felici...
Il profumo del caffè appena tostato la mattina, .le rondini che sfrecciano nel cielo, i pomodorini colti dal nonno che seccano in veranda, il profumo della brace a primavera, il ricordo dell'immagine della nonna che ci aspetta sulla porta del giardino e ci chiama per la cena, la gioia di saltare nelle pozzanghere quando si è piccoli, di mangiare sporcandosi le mani, rivivere una fiera di paese, cenare in riva al mare con i piedi nella sabbia...
A volte, una pizza preparata insieme, che ci lascia infarinati e sporchi di cenere, è più appagante di una cena in un ristorante di lusso.
A volte un viaggio in un paesino sperduto, dove ancora tutto è pietra e verde, fa sentire più vivi di un viaggio in una grande e grigia metropoli.
A volte camminare mano nella mano, lungo un viale di foglie in fiamme, seccate dal troppo caldo, può scaldare il cuore più di una passeggiata in un centro commerciale.

A volte, fa bene, chiudere gli occhi un attimo, prendere un bel respiro, e pensare a qualcosa di semplice, fare un passo nel passato....

Sfogliatine Seppie e Spinaci


A volte le cose migliori nascono da imprevisti, da errori...
E' il caso,questa volta, di queste sfogliatine.
In pratica volevo fare tutt'altra cosa, ma siccome il robot da cucina non frullava, ho cercato di rimediare, facendo un impasto con ciò che avevo.
Il risultato?
Spettacolare!

La particolarità di questa sfogliatina è che le seppie contenute in essa, hanno ricevuto una doppia cottura, piastrate ed arrostite, so che sembra un procedimento inutile, ma questa doppia cottura farà sembrare il tortino uscito da un forno a legna più che dal forno di casa...

500 g di seppia pulita
90 g di philadelphia
50 ml olio evo
sale e pepe q.b
spinacini o bietoline bollite
pasta sfoglia


Piastrate metà delle seppie su una padella ben calda, quindi, unitele nel robot a lame assieme alle restanti seppie crude e frullate fino ad ottenere una sorta di gel.

A questo stendete il gel ottenuto su una teglia rivestita di carta da forno ed arrostite per 30 minuti a 180°.
Una volta fattto questo, con le mani, in una ciotola, impastate le seppie, con gli spinacini ed il philadelphia.
Salate e pepate.

Rivestite le teglie con la pasta sfoglia, farcitele con il ripieno, e spennellatele con l'uovo.
Infornate a 180° fino a doratura.



Le Sfogliatine sono state realizzate con gli stampi Guardini.

lunedì 15 aprile 2013

Baccalà Affumicato in Doppia Cottura su Crema di Cannellini al Tartufo

Ieri è stata una serata splendida, io e Luca abbiamo preso la legna, abbiamo acceso il fuoco, ed abbiamo fatto le pizze, nel forno a legna, che vengono buonissime.
In maglietta (finalmente in maglietta e non con il maglione di lana) abbiamo guardato il tramonto, io mi son fatta una bella passeggiata al sole prima che tramontasse ovviamente.
Ho ammirato i nuovi arrivati, 7 cucciolini tenerissimi nati poche ore prima, nati da una cagnolina magnifica e dolcissima, è stata proprio una stupenda giornata.
E le pizze, le pizzeeeee, fantastiche!
Tanto che nei prossimi giorni vi darò qualche idea per le vostre pizze, che con l'arrivo della bella stagione, una bella pizza mangiata con una birra o una bibita fresca, magari in terrazza, la sera, fa sempre piacere.
Non è il caso però, della ricetta di oggi, leggermente più lunga da preparare, ovviamente nessuno vi impedisce di mangiarvela durante una cena estiva, ma io tra poco abbandonerò fritti e soffritti per darmi a forno a legna e brace....

Baccalà Affumicato in Doppia Cottura su Crema di Cannellini al Tartufo 




per il baccalà affumicato

un trancio di baccalà
legno di melo

In forno disponete una ciotola rivestita di carta argentata, sopra alla ciotola disponete la griglia con il pesce, quindi date fuoco ai rametti, soffiate sulla fiamma, e quando farà il filo di fumo, chiudete il forno e lasciate affumicare.

per la crema di cannellini al tartufo


100 g di cannellini lessati o precotti
2 cucchiai di olio
2 cucchiai di acqua
sale e pepe q.b
2 gocce di aroma al tartufo nero flavourart
latte q.b

Frullate tutti gli ingredienti insieme fino ad ottenre una crema liscia, allungate con poco latte, frullate bene fino e fate restringere a fuoco basso.

per la doppia cottura del baccalà


prima cottura

Prendete il baccalà, affumicato per almeno 1 ora, disponetelo dalla pasrte della pelle in un cestello per la cottura a vapore.
Fate cuocere a vapore fino a che non sarà morbido.

Seconda Cottura

1 uovo
qualche grissino o della schiacciata secca
prezzemolo
sale e pepe
olio

Sbattete l'uovo e spennllatevi la superficie del baccalà (quella senza pelle), quindi polverizzate grossolanamente i grissini, unite del prezzemolo tritato, salate e pepate.
Fate aderire le briciole sulla parte spennellata d'uovo, e fate cuocere in padella con un filo d'olio, mi raccomando che sia ben caldo, il baccalà è già cotto, questa cottura servirà ad ottenere una panatura croccante.

Impiattiamo

Disponete sul fondo del piatto uno specchio di crema di cannellini al tartufo, quindi con delicatezza disponete il baccalà, un ciuffetto di prezzemolo, e per rendere tutto più gustoso, un filo d'olio al peperoncino Marina Colonna.
Spolverate con poco pepe a piacere e con lamelle di tartufo.

domenica 14 aprile 2013

Dark Noir - Il Dessert a base di Riso.... Venere!

Benvenuta primavera!
Le rondini sfrecciano fuori dalla mia finestra, così vicine al vetro che probabilmente, se lasciassi aperto, mi atterrerebbero in camera, scambiandola per uno strano e psichedelico prolungamento del cielo, non fosse altro che per il murales che raffigura un tramonto che si prende tutta una parete, o per le altre pareti che sono rosa con i brillantini....
Tanto, accadrà, come ogni anno, me le ritroverò in casa e farò le rincorse contro il gatto per evitare che finiscano spiumate e con qualche acciacco di troppo, ma fortunatamente quando si tratta di rondini il mio è un gatto cretino, ricordate?
Si buttò dal quinto piano per prenderne una, a volo d'angelo, e da li è nato il famoso gatto volante...
E quando entrano in casa, rimane spiazzato alla vista della sua coinquilina, che sarei io, che si butta in scivolata a 4 zampe sotto il divano, o si arrampica sopra la lavatrice per prendere la malcapitata rondinella.
Una volta la setssa rondine tornò da voi circa 10 volte nella stessa giornata, non se ne voleva proprio andare!!
Avrà percepito il mio amore per le rondini?
Qui il sole splende e tra pco andrà a fare asparagi selvatici, poi accenderemo il forno a legna, e ci faremo due belle pizze cotte su pietra.
Però oggi sono qua, per darvi una nuova ricetta, che tanto nuova non è, voglio dire, ricordate il detto "cavallo vincente non si cambia" (diceva così?) bhè ecco, quando ho letto del contest Vercelli Rice Experience,  dove per partecipare era necessario proporre una ricetta a base di riso, mi sono scervellata tanto, poi ho ricevuto la farina di riso venere, pensa pensa e ripensa (io avevo in mente un risotto, con la farina non avevo idee) si è accesa la lampadina, ho pensato alla mia ricetta preferita a base di farina di riso, vi ricordate Bianco Avorio?
Allora ho pensato, Bianco Avorio era un dessert delicatissimo, a base di crema inglese, calda, frollino al riso, bavarese al cioccolato bianco e ile flottante, ma era delicatissimo, e bianco, quindi, perchè, non modificarlo, e trasformarlo in quelcosa di più "noir"?
Dopo tutto il cioccolato è questione di gusti, io per esempio, lo preferisco fondentissimo!
Quindi perchè non proporre una versione più, come dire, decisa?
Ed ecco fatto, giusto un paio di prove, ed ecco cosa ne è venuto fuori.....
Attenzione alle modifiche, compaiono rose e lamponi questa volta ;)

Dark Noir
Il Dessert a Base di Riso Venere

 

Per il frollino a riso venere

190 g di farina fine di riso venere
150 g di farina 00
100 g di zucchero
4 cucchiai di malto di riso
85 g di burro
1 cucchiaino di lievito
1 presa di fior di sale
latte tiepido q.b


Nel robot a lame unite le farine, il sale, lo zucchero, il lievito ed il burro freddo a tocchetti, azionate il robot e unite il malto.
Otterrete un composto "bricioloso",  unite quindi il latte a filo, mentre il robot è in azione.
Unite il latte poco alla volta, fino ad ottenere una palletta lavorabile ma non appiccicosa che si stacca dalle pareti.
Fate riposare l'impasto avvolto nella pellicola in frigorifero per una notte.
Il giorno seguente, aiutandovi con poca farina, stendete l'impasto (spessore 5mm circa), ritagliate dei rettangoli ed infornate per 10 minuti a 180°.


Per la Crema bianca alla rosa
20 g di lavanda
20 g di roselline secche


Questa la miscela che vi servirà per aromatizzare la crema

1 cucchiaio di zucchero
3cucchiai di farina
200 ml di latte intero
50 ml di panna fresca


Avvolgete le erbe in un sacchettino.
Scaldate il latte e una volta caldo, toglietelo dal fuoco, immergetevi la bustina con le erbe e lasciate in infusione per 3 minuti, è come preparare il tè.
Unite al latte la panna, la farina e lo zucchero, mescolando con una frusta a mano, fate addensare sul fuoco dolce.



Per la bavarese al cioccolato al latte


Il segreto per un ottima riuscita di una bavarese è senza ombra di dubbio scegliere del cioccolato di qualità.

250 g di panna fresa
250 g di cioccolato al latte
5 g di colla di pesce
180 ml di latte intero

Scaldate il latte e fatevi sciogliere i fogli di colla di pesce precedentemente ammollati.
Intanto montate la panna e fate sciogliere il cioccolato al microonde.
Unite il latte ed il cioccolato fuso e mescolate, unite quindi la panna montata e versate negli stampi, fate raffreddare.


Per la ile flottante vellutata al riso




4 albumi
225 g di zucchero
2 cucchiai colmi di farina finissima di riso venere

Montate a neve gli albumi, unite quindi lo zucchero a più riprese, infile la farina di riso.
Aiutandovi con 2 cucchiaini formate delle quenelle, e fatele cuocere in acqua e latte, esattamente

600 ml di acqua
100 ml di latte

Il liquido nella quale farete cuocere le meringhette, non dovrà mai nè bollire nè sobbollire, ma solo essere bollente, altrimenti non otterrete l'effetto desiderato.
Fatele cuocere circa 20/30 secondi per lato, quindi scolatele e disponetele delicatamente su un foglio di carta assorbente.

Per la polvere di caramello al lampone

2 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di riso soffiato al lampone oppure
2 cucchiai di succo di lampone

In un pentolino fate caramellare 2 cucchiai di zucchero, intanto polverizzate il riso soffiato.
Non appena lo zucchero sarà caramellato, unite la polvere di riso soffiato e versate il composto su un foglio di carta da forno.
Con un coltello tritate finemente.



Componiamo il dessert

Sul fondo del piatto disponete 2 cucchiai di crema bianca, quindi con delicatezza il frollino al riso e malto, quindi la bavarese ed infine l'ile flottante.
Spolverate con la polvere di caramello e servite.

Per realizzare questo dessert ho utilizzato uno stampo Silikomart




sabato 13 aprile 2013

Crostatina Veg con simil frolla ai cannellini e verdurine gratinate

Buon sabato carissimi, quest'oggi scrivere un post non è facile, sulla mia scrivania batte il sole, ciò implica che sulla mia scrivania ci sia anche il gatto, bello spaparanzato, e la bimba, che vuole giocare con i dinosauri, e teoricamente ci dovrei essere anche io con la tastiera per scrivere...
E' così una bella giornata che mi verrebbe quasi quasi da uscire ed addormentarmi al sole!
Intanto però son qui, con una buona tazza di caffè fumante, adoro l'aroma di caffè, a scrivervi di quanto sono felice, perchè quando uno sponsor ti invia, due nuovi prodotti, con la quale lavorare, senza dirti niente, è davvero una gran bella soddisfazione.
Ed è quello che è successo ieri, mi son sentita suonare all aporta ed era il corriere...
Che prodotti sono?
Non vi dico ancora niente, vedrete poi cosa ci combinerò!
Ero così felice ed entusiasta che stamani mattina mi sono subito messa a lavoro su una nuova ricetta con uno dei due prodotti.

Oggi però la ricetta è Vegan!
E davvero, non si direbbe dalla bontà, perchè quella che oggi vi presento è una crostatina, deliziosa!
Non che le ricette Vegane non siano deliziose è, ma preferisco di gran lunga, coome gusto, le ricette in cui si utilizzano latte e uova, ma questa volta, ho fatto qualcosa di speciale, davvero!

Mi sono sognata questa crostatina, sapete, io le ricette le sogno, e poi quando mi sveglio, devo ricomporre il sogno, ho sognato una crostatina rettangolare, doveva per forza essere rettangolare, doveva avere una base di simil frolla, ma senza uova e senza burro, doveva avere una crema sopra tipo besciamella, ma senza burro e senza latte...
Ed allora il sogno mi ha detto:

Crostatina Veg alle verdure




base di simil frolla

200 g di farina 00
60 g di fagioli cannellini lessati
1 presa di sale
olio evo q.b


Nel robot a lame versate la farina, e la presa, abbondante, di sale.
Intanto schiacciate i fagioli fino a che non saranno ridotti in purea.
Uniteli alla farina ed azionate il robot.
Iniziate ad aggiungere poco olio a filo ffino a che il composto non si trasformerà in una palletta che si stacca dalle pareti, a questo punto estraete la palla d'impasto e le poche bricioline rimaste sul fondo ed impastate a mano.
Rivestite una teglia, della grandezza e della forma che preferite, ed infornate a 180° per 20 minuti.


Per il cremoso di besciamella veg



1 cucchiaio di olio evo
2 cucchiai scarsi di farina
100 ml di panna vegetale
un pizzico di aglio in polvere
1 presa di sale
1 spolverata di pepe nero e bianco
la punta di un cucchiaino di prezzemolo secco


In un pentolino unite l'olio e la farina, trasferite sul fuoco a fiamma dolce e con um mestolo girate in fretta facendo si che non si attacchi, unite a filo la panna, e mescolate affinchè non si formino i grumi.
Unite quindi aglio, sale, pepe nero e bianco e prezzemolo secco e fate addensare.
Disponete sulla base della vostra frolla precedentemente cotta.

Verdure


verdure di stagione, io ho usato
baccelli
pisellini da sgranare
carote gialle
carote arancioni
cipolline bianche
pomodorini ciliegini
zucchine

Tagliate in 4 i pomodorini,
con un pelapatate ricavate delle striscioline fini dalle carote e dalle zucchine,
Sgranate i piselli ed i baccelli.
Le cipolline dovrete scottarle leggermente in acqua calda prima di tagliarle in 4.
Disponete tutte le verdurine sopra la crostatina, mi raccomando, abbondate, sopratutto con piselli, baccelli e pomodorini, condite con un filo d'olio aromatizzato a vostra scelta ed infornate, opzione crisp grill, affinchè le punte delle verdure si abbrustoliscano.
Sfornate la crostata ed ultimate con un altro filo d'olio e delle piramidi di sale all'aglio falksalt, conferiranno una croccantezza interessante.

Ed adesso veniamo all'olio:


Se utilizzate molti pomodorini, sarà perfetto un olio al basilico Marina Colonna
Se invece utilizzate verdure come carciofini, bietoline ecc, sarà perfetto un olio al limone Marina Colonna
Siete amanti del piccante?
Perfetto con ogni tipo di verdura è l'olio al peperoncino di Marina Colonna, o se preferite, per una serata chic, realizzate delle piccole crostatine monoporzione, magari, per una cena romantica, a forma di cuore,
ed aromatizzatele con dell'ottimo olio al tartufo Bianco sempre di Marina Colonna, che ha degli oli spettacolari!
Davvero, non c'è che l'imbarazzo della scelta!
Volete sapere io quale ho usato?
L'olio al Ginger, per dare più brio!


Fidatevi di me, vi do un consiglio spassionato, questa crostatina è una delizia!!!
Vegani o non vegani dovete assolutamente provarla!



Partecipo al Contest di "cuoco per caso"

 

venerdì 12 aprile 2013

Semplicemente Irresistibile

Vi ricordate quando da ragazzine, eravate appassionate di quel telefilm?
Ognuna di noi ne aveva uno preferito, e lo amava cosi tanto da seguire gli attori assiduamente, senza perdersi neanche un loro film....
Non sono mai stata un tipo da Friends, il mio telefilm preferito era Buffy, tanto che quando andavo a casa di mia zia, ritagliato le foto degli attori da tv sorrisi e canzoni, e con lei guardavo i nuovi episodi su sky, .io e zia condividevano la passione per Angel, quel bellissimo vampiro interpretato dal fantastico David Boreanaz, così figo in giacca di pelle e camicia color porpora che non si poteva altro che attaccarlo al muro, sotto forma di poster....
Adoravo tutti gli attori, e li seguivo con piacere nelle loro apparizioni esterne alla serie, e così, l'attesa, quando uscì Semplicemente irresistibile, fu grande, (Simply Irresistible), avevo quasi 13 anni quando uscì questo film interpretato da Sarah Michelle Gellar , lei interpretava una ragazza incapace di cucinare, che si era ritrovata a gestire questo piccolo ristorante, ereditato dalla madre, ma aimè, era davvero negata a cucinare, ed i tentativi non portavano a niente.
Fino a che un bel giorno, al mercato incontra un bel ragazzo, presa dal panico, (i due si sono conosciuti grazie ad un granchio scappato dal cestino della spesa della ragazza, che si era arrampicato sulla gamba dello sconosciuto), lei confessa di essere laproprietaria di un fantastico ristorante, e che il piatto del giorno è il "granchio alla Napoleone"...

Bhè, mica posso raccontarvi tutto no?
Spero almeno di avervi incuriosito!
E' un film che si svolge in cucina e che parla di amore e di cucina, ed anche se al tempo, l'unica mia peripezia culinaria, era la torta glassata alla ricotta, adorai quel film, anche perchè ho sempre avuto una passione spropositata per la vaniglia, e nel film, Tom, questo il nome dello sconosciuto, regala una pianta di Orchidea Vaniglia ad Amanda....

Ad ogni modo c'è un perchè se il cibo cucinato da Amanda è così speciale, ed il perchè è. che riesce a trasmettere le sue emozioni attraverso il cibo che cucina., ed alla fine, c'è questa scena della mela, servita come dessert ad una cena di gala, dove tutti si commuovono mentre la assaporano...
( se cliccate qui vedrete il breve filmato di come si compone la mela)

Quando tempo fa, ho trovato la ricetta della mela su uno dei blog di cucina che più amo "Un pizzico di Magia" mi sono resa conto di essere al settimo cielo, primo perchè qualcuno aveva amato quel film tanto quanto l'ho amato io, tanto da registrarlo in cassetta e guardarmelo un sacco di volte, e tanto più perchè quel dessert, per me all'epoca irreplicabile, è sempre stato un chiodo fisso, un post it incollato con l'attack nella mia mente, dovevo assolutamente rifarlo, e lei, Chiara, ci è riuscita!
Chiara è mitica, anche lei come me ama viaggiare, e leggere, e seguo sempre con piacere il suo blog, uno dei primi blog che ho conosciuto in questa mia avventura.

Io però ovviamente qualche modifica l'ho fatta, perchè ricordavo nel film una crema leggera e tanta tanta vaniglia, quindi ho usato la ricetta della crema che amo....

Dato che la mela era rosata e non rossa, ho utilizzato una Pink Lady, che secondo me, con il suo sapore che ricorda molto la vaniglia, si sposa benissimo con la crema.

Semplicemente Irresistibile


Dosi per 4 mele
Per la Crema Pasticcera ala Vaniglia
Ricetta tratta da "Alchimie in Cucina"


50 g di maizena
5 tuorli
1 bacca vaniglia
250 ml panna fresca
250 ml di latte intero
150 g di zucchero

Fate bollire il latte unendo la bacca di vaniglia incisa, precedentemente privata dei semini (ed aggiunti al latte).
Appena bolle spegnete e lasciate la bacca in infusione per 10 minuti.
A parte sbattere con le fruste i tuorli con lo zucchero,appena saranno spumosi unite il latte a filo e la panna.
Unite la maizena e sbattete ancora con le fruste, quindi fate addensare sul fuoco.
Tenete da parte
Per il ripieno


250 ml di panna fresca
i semi di una bacca di vaniglia

Montate la panna con i semini e tenete da parte.

Decorazione


Preparate la decorazione con il caramello, fate sciogliere dello zucchero nel pentolino, ed una volta che sarà caramellato, colatelo su un foglio di carta da fornoe fate solidificare.
Ripetete l'operazione, questa volta però, appena lo zucchero in padella sarà fuso, unite panna fresca, calda, q.b per ottenere un caramello morbido, che dovrete trasferire in un biberon.

Mele


Praticate un foro sotto la mela e delicatamente scavatela.
Le mele Pink Lady non si anneriscono in fretta come le altre mele, per questo sono perfette per questa ricetta!

A questo punto dovrete disporre uno specchio di crema nei piatti, con sopra una spirale di caramello, una volta fatto questo, infornate le mele.
Per pochi minuti a 100°. non devono cambiare colore, solo ammorbidirsi leggermente.

Togliete le mele dal forno e farcitele con la panna.
Disponete sul piatto e decorate con la decorazione in caramello.


giovedì 11 aprile 2013

Foglie di Menta "After Eight"

4 ore per fare il mondo.
In sole 4 ore ho portato la bimba al'asilo, ho fatto due diversi tipi di pasta frolla, con la quale ho fatto dei biscottini con una e una crostatina salata con l'altra, che poi ho farcito con una deliziosa cremona salata e verdurine.
Ho pulito e cotto le seppie, ho fatto dei tortini salati di sfoglia ed una bavarese al cioccolato, che altro?
C'è da dire che la cucina è in perfetto stato, tutto lavato e pulito.
Ho poi preparato un tagliere per mia mamma che verrà a pranzo, con bruschettine, sfogliatine, crostini, baccelli e baccellone (il formaggio)....
Sono una scheggia!
Certo, chi si ferma è perduto, è proprio vero, perchè adesso, son qui, in camera mia, davanti al pc, con il sole, oggi splendente, che mi batte sulla schiena, e mi sta prendendo il famosissimo abbiocco primaverile.
Oggi è il mesiversario mio e di Luca, ed ho voluto preparare degli stuzzichini sfiziosi da gsutare sul divano con un buon bicchier di vino...
Vi lascio con l'ennesima uscita di Keira, che negli ultimi 2 giorni mi sta facendo morire dalle risate....

Keira e l'ovetto Kinder
Keira (5 anni) due sere fa:
Mamma...per caso.... per caso è, avrei trovato questo in cucina (l'ovetto), era tutto solo, e per caso l'ho trovato io, ma proprio io..ma sempre per caso è, mica l'ho cercato...
sai mamma, ora.... arriva l'estate, poi si scioglie è!
Forse è meglio se lo mangio subito, sennò si scioglie poverino, solo per quello è!!!!

Ahahahahah figlia mia stai diventando il mio mito ahahahhahahahahahaha ♥


Oggi parliamo dell'After Eight, un dessert inventato ad inizio 1900, dalla stessa società che ha messo in commercio altri famosi snack come il kit kat.
L'idea era quella di creare un dolcetto leggero, che aiutasse la digestione, rinfrescasse il palato, ma fosse anche sfizioso e leggero.
Si pensò quindi di utilizzare la menta, per dare un senso di freschezza, si pensò ad un cioccolatino, da gustare a piccoli morsi, dopo la cena, per non appesantirsi.
Nacque così il famosissimo After Eight.


Questa idea non è mia,  assolutamente no, e non ricordo di chi sia, ma è geniale, se sapete il nome della persona che ha avuto questa geniale idea di intingere le foglie di menta nel cioccolato, vi prego, ditemelo...
Non volermene, tu, che l'hai fatta per primo, anche se sono quasi certa che fosse una lei in realtà, bhè ti prego, non volermene, ma da che il mio ragazzo mi ha fatto riscoprire la menta, e da che in Spagna ho scoperto la menta che profuma di cioccolato, bhè, dovevo assolutamente ripetere ciò che hai fatto tu, che trovai su internet un giorno lontano, se leggi questo post, sappi che l'idea di glassare le foglie di menta con del cioccolato fondente è semplice e geniale, solo che c'è un grande difetto, questo dovrebbe essere un dolcetto leggero del dopo cena, ma una volta assaggiata la foglia, la cosa più ovvia da fare, data la bontà della cosa, è glassare la pianta intera ahahah
Tutto ciò per dire di farne tantiiiiissimi, perchè sono come i pop corn, uno tira l'altro!
Non dovrete far altro che fondere al microonde il cioccolato fondente, e poi passarci le foglie fresche di menta, fate solidificare in frigo, e servite, speciali!






mercoledì 10 aprile 2013

Indivia Cotta a Bassa temperatura su Crema di Noci

Keira ( 5 anni) : Mamma ti amo più del cielo!
più del mare,
più di tutte le conchiglie del mare
più di tutti i pesci... e delle seppie, dei polpi e dei moscardini, più di tutti i gamberoni e tanto di più di totanini fritti!!!

Me: certo amore, ti amo anch'io!

FORSE PERò è IL CASO CHE IO SMETTA DI CUCINARE IN SUA PRESENZA hahahahahahahhahaha


Questo è quello che mi son sentita dire ieri da mia  figlia, di 5 anni, in preda ad un forte attacco di coccolite mammosa ahahah!
Questa è una dichiarazione di amore puro e verissimo, è difficile amare una persona più di quanto si amano i totanini fritti!!
Quanto son belli i bambini piccoli che se ne escono con queste perle di saggezza <3 span="">

Quest'oggi, giornata di sole e tanto vento ( e qualche nuvola, anzi parecchie nuvole, ma facciamo finta di non vederle) vi presento una ricetta che ho appreso da Ferran Adrià, e dal mio ragazzo, ecco, vedete, questi due personaggi insieme, mi hanno illuminata sul fatto che l'indivia, che non è uno dei 7 peccati capitali, ma un insalata, lasciata crescere al buio, affinchè rimanga bianca.
Ecco, l'indivia Belga, in casa mia era sempre stata fatta da mia nonna e da mia mamma, nel solito modo: tagliata a striscioline, e condita con olio, sale ed aceto.
Non mi era mai piaciuta granchè questa versione, adoro l'amaro, ma quell'amarognolo freddo dell'indivia, in contrasto con l'acido dell'aceto, proprio non mi piaceva, ci son voluti poi questi due grandi miti della cucina, uno di fama mondiale, ed uno (il mio ragazzo) un mito per me, ad illuminarmi sul fatto che, l'indivia, si può anche cuocere....
Di Adrià ne conosco due versione, una cotta in cartoccio in forno, con il latte di mandorla, noci e foglie di eucalipto, che non ho ancora provato a fare, ed un'altra, che è stato il mio primo tentativo di indivia cotta, che è cotta a bassa temperatura con le spezie, deliziosa, morbida, succosa, e poi, alla fine, saltata velocemente in padella per dare croccantezza.

Ma io non mi sono accontentata, ed ho voluto unire ciò che secondo me si sposava bene all'indivia brasata, neanche a farlo apposta pure io ho utilizzato le noci...


Indivia Cotta a Bassa temperatura su Crema di Noci



Per l'indivia

In una busta per il sottovuoto,  infilate l'indivia con un filo d'olio, una presa di sale, un cucchiaino di prezzemolo, un pizzico di aglio in polvere, pepe nero e pepe bianco, quindi chiudete per bene e fate cuocere la busta in acqua per un ora.
Una volta che l'indivia sarà cotta, in una padella fate sciogliere una noce di burro insieme ad un filo d'olio, e solo poco prima di servire, saltatela a fuoco alto per un paio di minuti.

Crema di Noci

170 ml di olio
145 gr di noci
1 spicchio d'aglio medio
3 foglioline di mirto
sale affumicato q.b

Nel robot a lame unite tutti gli ingredienti e frullate fino ad ottenere una cremina liscia.
Lasciate riposare in frigorifero almeno una notte prima di consumare, vedrete che si addenserà e raggiungerà la consistenza perfetta!!
Al momento di servire scaldate la salsa a bagnomaria.


Impiattiamo


Sul fondo del piatto disponete uno specchio di salsa alle noci, sopra, con delicatezza, adagiate l'indivia, e guarnite il tutto con briciole tostate di pane alle noci.
In alternativa, se non avete voglia di fare in casa il pane alle noci con l'unico obbiettivo di sbriciolarlo ed adagiarlo sopra l'indivia, potete sostituirlo con un pane semi integrale o un pane con semi di girasole, che si trovano tranquillamente già pronti dal panettiere.





 

lunedì 8 aprile 2013

Crostatine alla crema di Colomba ai tre cioccolati

Che abbiocco...
La primavera a quanto pare è arrivata solo in parte, quella parte in cui avresti voglia di raggomitolarti come un gattino, anzi, acciambellarti come un gattino peloso e ronfante, tra il pimune che sta sopra il letto disfatto, nascondendosi tra le sue enormi e soffici pieghe...
Per il resto qui la primavera, stamani, ha la faccia di una miss d'inverno, con 9° e pioggia a fiumi, e con un tempo così, chi si vuole alzare da letto!?!
Io, perchè c'era da portare la bimba all'asilo, da andare in edicola, da far la spesa, e tanto ho fatto e tanto ho corso, che alle 9 di stamani mattina avevo già portato la bimba all'asilo, mi ero fermata a prendere un caffè, perchè stamani ne avevo proprio bisogno, sotto la pioggia, tutto rigorosamente a piedi, sono corsa in edicola, e quindi a fare un'pò di spesa, mica per niente, ma non c'erano più verdure nel frigo di questa casa, ormai da troppi giorni, e non mi sento di contare la bietola cotta che ha preso mia mamma, io avevo bisogno, un bisogno disperato anzi, di pomodori, e così via a prendere pomodori, pane e panini, cipolle ed acciughette, aglio e prezzemolo, fagiolini e piselli da sgranare, e poi di corsa a casa!
Forse è per questo abbiocco incessante che ho dovuto leggere per ben 3 volte, l'articolo su Il Tirreno, dove c'era scritto, che per la seconda volta da che è iniziato questo contest, che la mia ricetta ha vinto la sfida del mese, e così, mi aggiudico ottobre e marzo!
Ho vinto una cena fuori in un bellissimo ristorante, aimè è un'pò lontanino, dovremmo aspettare che il tempo si rimetta un'pò prima di andare, ma non vediamo l'ora!!

La prima vittoria di questo concorso mi ha permesso di conoscere un ristorante speciale, gestito da Rossella e Gianluca, due persone uniche e meravigliose, Lo Scacciapensieri!
Dove si mangia da Dio!

Ieri vi avevo promesso una ricetta da preparare con gli avanzi della colomba, sicuramente tanto vi sarà avanzato anche qualche uovo....
Quindi io, trovandomi esattamente: cioccolato bianco già fuso, troppo poco per essere utilizzato, cioccolato al latte, le "briciole" rimaste sul fondo del contenitore dove avevamo ammassato i gusci delle uova di Pasqua, troppo poco per creare qualcosa in cioccolato al latte, e cioccolato fondente, ma troppo amaro per essere utilizzato in purezza, ho deciso di unirli..
Avevo poi mezza confezione di panna aperta, ed ho voluto utilizzzare anche quella, ed un cantuccetto di colomba Loison, davvero deliziosa, ed ecco cosa ho combinato.....


Crostatine alla crema di Colomba ai tre cioccolati



Per la frolla

 300 gr di farina
150 gr di zucchero
170 gr di burro morbido
3 tuorli grandi
semi di una bacca di vaniglia


Disponete a fontana su un piano la farina con lo zucchero, disponete al centro gli altri ingredienti ed impastate per qualche minuto.
Disponete nella teglia prescelta, io ho usato le teglie Guardini, quindi fate riposare in frigorifero per 30 minuti.
A questo punto infornate per 15 minuti a 180°

Per la crema


50 g di cioccolato fondente
70 g di cioccolato al latte
70 g di cioccolato al latte
100 g di colomba
250 ml di panna fresca
2 cucchiai di latte 
1 cucchiaino di burro


In un pentolino unite 200 ml di panna insieme alla colomba grossolanamente spezzettata, frullate con un frullatore ad immersione e fate addensare.
Intanto a parte fate fondere il cioccolato, unite i 2 cucchiai di latte caldo e il burro fuso, quindi la crema ottenuta con la colomba.
Mescolate bene e montate la restante panna per la decorazione.

Componiamo il dessert


Versate  la crema sulla base di frolla, decorate con ciuffetti di panna e ciliegie sciroppate Mariangela Prunotto.
Io, per rendere tutto più carino, ho aggiunto anche qualche fogliolina di menta ed una farfatta fatta in casa con il cioccolato, se volete sapere come si fa basta chiedere <3 p="">Per tenerla "in piedi" l'ho adagiata su una quenelle di mousse al cioccolato.