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L'arte è tutto ciò che nasce dal sogno, e plasmato dalle mani dell'uomo diventa realtà....

lunedì 28 ottobre 2013

Ricordi d'infanzia - Frittata alla Malva con Formaggio di Capra Olandese Affumicato

Quando ero piccola, il nostro giardino era sempre pieno di fiori.
C'era un grande albicocco innestato su un susino, un limone così grande da far concorrenza ad una quercia, le bocche di leone ed i fiori bianchi che bordavano il vialetto.
Cespugli di rose rosse accanto al dondolo bianco, file di carotine accanto alle ortensie viola ed alle calle.
Un erbetta morbida morbida che sembrava un tappetto, soffice con tante foglioline rotonde grandi quanto gocce di rugiada.
C'era la menta che cresceva spontanea, infestante, grassa ed alta, ed un albero dai fiori gialli vicino al rosmarino.
C'erano molte piante intorno a me, nella mia infanzia, ed ho imparato a riconoscerle grazie ai miei nonni.
Nonna mi insegnava i nomi delle piante comuni che si possono cucinare o piaantare, i nomi dei fiori ed il loro significato, le proprietà curative di tutto ciò che ci da la terra.
Nonno invece, nelle nostre passeggiate in campagna, mi insegnava a sopravvivere, mi insegnava a riconoscere fiori, frutti e foglie spigolose, che sembravano erbacce, ma che in tempo di guerra erano stati ricchi pasti, a costo di arrampocarsi sul ramo dell'albero più alto per una manciata di corbezzoli, che mio nonno chiamava albatro.

Quando mia mamma soffriva di mal di denti, nonna andava in cerca di malva selvatica, quella pianta comune con i fiorellini viola che troviamo spesso in campagna.
E con la malva nonna faceva magie.

Ieri sera, non stavo benissimo, già da un paio di giorni accusavo un dolore al dente ed all'orecchio, dovuto sicuramente al freddo preso qualche sera fa, la nottata di stanotte non è stata il top, ed alle 6 mi sono alzata con l'obbiettivo di andare a recuperare qualche foglia di malva per cercare di disinfiammare almeno il dente.

Quando all'ora di pranzo sono andata a prendere Keira a scuola ho deciso che sarei andata con lei a raccogliere la malva, e così è stato.
Era una bella giornata, il sole splendeva, 27° dentro casa e 24° fuori all'ombra, che magnifico 28 ottobre, e così, ecco che son qua, a scrivervi, con il dolore passato e con qualche nota in più.

Visto il ricco bottino di fiori e foglie di malva, e visto che la malva la si può usare in cucina, ho deciso di abbandonarmi sulla scia dei ricordi e preparare una frittata di malva ricordando il passato, guardando vecchie foto.
Il tocco di nuovo l'ho messo di testa mia, aggiungendo dei cubetti di formaggio Olandese affumicato, quello che ho comprato l'altro giorno al mercatino.


Frittata alla Malva con Formaggio di Capra Olandese Affumicato




Per 3 uova
1 mazzetto di malca
50 g di formaggio di capra Olandese Affumicato
sale e pepe


Se non trovate il formaggio Olandese affumicato di capra, che, vi assicuro è davvero una cosa sconvolgete e difficilmente lo si può sostituire con un formaggio che si trova normalmente nei supermercati, ma siccome mi rendo conto che non è facile da trovare, potete sostituirlo con il primo formaggio affumicato che trovate, basta che non sia a pasta dura.
L'affumicato in questa ricetta è importante, smorza la nota dolciastra della malva e conferisce un sapore molto particolare.
Il procedimento lo conoscete, sbattete le uova, salate, pepate, unite il formmaggio tritato molto finemente e le foglie di malva intere.
Fate cuocere in una padella antiaderente con un filo d'olio extra vergine d'oliva.


Servite tagliata a cubettoni, come stuzzichino o per un apericena, insieme a tutto ciò che può essere infilzato con un bastoncino o servito monoporzione su un cucchiaino: mini burger di carote, chips di pomodoro, involtini di melanzane grigliate e ripiene di formaggio spalmabile.

*potete affumicare il formaggio in casa, basterà trovare un caprino a pasta semi dura e seguire le indicazioni per affumicare, qui.



Ho servito la frittatina accompagnando con un buon vino bianco della cantina Settesoli

Inzolia

Colore: giallo tenue con  riflessi verdognoli Profumo: fresco, pulito, con sentori di frutta                                              Sapore: fresco, di giusta acidita’ ed equilibrato. Grado alcolico: 12 % vol
Territorio di origine -  Sicilia sud occidentale / Menfi / AG
Vitigno: inzolia100 %
Classificazione: bianco Doc Sicilia
Abbinamenti: crudité di verdure, carni bianche e verdure, pesce alla griglia

domenica 27 ottobre 2013

Chinese Steamed Buns - La ricetta Originale del famoso panino al vapore di Yum Bun

Siamo appena tornati da una piccola fiera che ogni anno si tiene nella mia città, per me è sempre una fantastica occasione per comprare eccellenti prodotti provenienti da tutto il mondo, per sperimentare nuove ricette ed assaporare sapori nuovi.
Quest'anno il bottino è stato ricco, anzi, ricchissimo!
Ho comprato 3 tipi di formaggio Olandese, vi assicuro tutti e tre divini!
Un caprino stagionato, delicatissimo e comunque morbido, uno affumicato ed a forma di salsiccia ed uno, davvero particolarissimo, aglio ed ortica, anche quello, nonostante l'aglio, delicatissimo e di ottima qualità!
Poi è stata la volta di un "Torre di Capra", un formaggio d'alpeggio proveniente dal piemonte, una cosa paradisiaca!
E poi vari ninnoli, il mio fidanzato mi ha regalato 2 cucchiai in legno di olivo fatti da un artigiano Francese, io già che c'ero, ne ho presi altri due.

Ormai lo sapete, io i formaggi li adoro!
Stasera, per cena, ho deciso che preparerò dei ravioloni con il caprino alle ortiche, nei prossimi giorni vi racconterò del mercatino e vi scriverò la ricetta.

Oggi è la volta di un cibo così detto "da strada"...
Giusto ieri, trovandomi a dover inventare qualcosa per l'aeritivo, ho deciso di realizzarli!
Questa ricetta è particolarissima è vi spiego anche il perchè:

La ricetta in questione è di Lisa Meyer, la chef del conosciutissimo "Yum Bun", (date un'occhiatina al sito che già solo le foto vi faranno venire l'acquolina...) un localino che vende cibo da strada nel cuore di Londra, Lisa prepara cibo da asporto in stile asiatico, e quindi largo a salsa di soiae panini al vapore ripieni, una vera bellezza!
Chi è stato alla Yum Bun dice che i panini al vapore di Lisa, ripieni dsolitamente di carne, verdurine ed una densissima salsa, sono i migliori mai mangiati, ed in effetti Lisa ha ricevuto un sacco di premi e di riconoscimenti per la sua cucina creativa, leggera e gustosa, immaginatevi una sorta di Kebab in un panino al vapore morbido come una nuvola, che saprebbe resistere???
La ricetta di oggi è la sua, quella originale, panini al vapore così soffici che si sciolgono in bocca, per coloro di voi che non hanno mai avuto il piacere di assaggiare un panino al vapore sappiate, che, se è fatto bene, ha una consistenza strana, un'pò umida e quasi gommosetta, ma soffice al tempo stesso, il sapore di questi panini ricorda molto quello dei nostri panini al latte, quind sono certa che li divorerete!
Io li ho fatti forse troppo grandi, la prossima volta li farò più piccoli, ma le note per farli a regola d'arte arrivano dopo, intanto ecco come li potete servire!

Prima di tutto c'è da sapere che il loro sapore dolciastro fa si che si possano servire tranquillamente sia con una bella spalmata di nutella che con verdurine miste o quel che volete, quindi: spazio alla fantasia!

Le verdioni che posso suggerirvi e che ho servito sono:
Cavolo verza e carote tagliate a julienne saltate con poco olio e condite con salsa di soia

Salmone affumicato, pesto di rucola e philadelphia

gamberi in salsa agrodolce
fiori di zucca saltati con gamberetti

gamberetti con funghi e bambù
antipasto langarolo Mariangela prunotto 

Chinese Steamed Buns 
La ricetta Originale del famoso panino al vapore di Yum Bun
Fonte originale: Sous Chef



750 g di farina
40 di lievito di birra
1 cucchiaino di lievito per torte
1 cucchiaino di bicarbonato
60 g di grasso vegetale (la ricetta originale richiede il lardo)
2 cucchiai di latte in polvere ( io ho utilizzato 2 cucchiai di latte fresco)
50 g di zucchero di canna bianco ( o molto fine)
1 cucchiaino di sale
400 ml di acqua calda


Nell'impastatrice o a mano unite le polveri.
Fate sciogliere il lievito di birra nel latte o nell'acqua, ed unite l'acqua a filo, impastando, insieme al burro fuso ( o margarina, ciò che volete via).
Tutto qua, impastate per bene, quindi lasciate a lievitare almeno un'oretta, quindi dividete l'impasto in piccole palline uguali, mi raccomando che siano piccole, che in cottura lieviteranno tantissimo!
Stendente molto finemente le palline fino a formare degli ovali, quindi piegateli a metà e disponeteli in piccoli rettangoli di carta da forno, quindi disponeteli nella vaporiera, uno accanto all'altro, cercando di non farli entrare in contatto tra loro o si attaccheranno.
Fate cuocere al vapore, si richiede di regola il cestino da bamboo, ma io ho utilizzato una classica vaporiera.

Ho accompagnato questi deliziosi panini con tutto quello che vedete sopra (gamberetti, fiori di zucca ecc...)
Per deliziare gli ospiti servite accompagnando con un buon vino bianco, dato che molte delle farce erano a base di gamberi la mia scelta è caduta su Grillo, un buonissimo vino delle Cantine Settesoli:

Colore: paglierino scarico con buone  sfumature verdognole
Profumo: decisamente floreale, con note di fiori d’arancio e sentori di ananas e limone
Sapore: piacevolmente sapido e persistente
Grado alcolico: 12.5 % vol
 
Territorio di origine -  Sicilia sud occidentale/ Menfi/ AG
Vitigno:  grillo 100%
Classificazione: Bianco Doc Sicilia
Abbinamenti: formaggi freschi, tabule’ e antipasti a base di pesce







martedì 22 ottobre 2013

Fish Burger con pomodorini confit e salsa Sbrinz affumicata al pepe nero

Oggi il tempo ci ha graziato, sicuramente tutti saprete che la Toscana, in questi giorni, è stata investita da un mal tempo da paura....
Paesi rimasti isolati, ponti crollati, persone evacuate, un disastro!
E dopo il terremoto di qualche giorno fa si può dire che per la Toscana questo non sia propriamente un periodo rose e fiori.
Ma oggi, una sorpresa inaspettata: il sole ed una giornata con 23°.
Il mio vicino di casa si è armato di chitarra ed ha iniziato a cantare, per gioia di tutti, (è davvero bravo ed in America è famosissimo!), io invece mi sono armata di pazienza ed ho inizato a cucinare, come se il sole di oggi avesse fatto breccia non solo tra le nuvole ma anche nell'animo delle persone.
La vita è riofiorita, i bambini sono usciti a giocare con la palla, le signore anziane guardavano stupite il cielo, con quel grande nuvolone compatto che si allontanava lasciandosi dietro di se un cielo livido che pian piano andava schiarendo.
Un raggio di sole che ho deciso di prendere al volo e godermi fino all'ultimo, perchè in questi giorni, a star qui, vien voglia di migrare, magari in Svizzera, tra verdi praterie, panorami mozzafiato e formaggi divinamente buoni.

Ho pensato che oggi fosse proprio il momento giusto per dedicarsi allo street food, per portarsi qualcosa dietro da mangiare sotto il sole.
Questa giornata era proprio l'occasione giusta per preparare questi panini, con la quale voglio partecipare al concorso ideato da Formaggi dalla Svizzera e Peperoni e Patate: "Swiss Chesse Parede"!

Ho pensato a lungo su quale fosse la ricetta ideale da preparare, ed ho optato per questa.
L'indecisone era parecchia, e, dato che i formaggi, Sbrinz e Gruyère, erano tutti e due eccellenti (poi io amo i formaggi) e che lo Sbrinz per me è stata una meravigliosa rivelazione, ho optato per lo Sbrinz!

Ho cercato di esaltarne il gusto creando una salsa cremosissima e pepata, con note affumicate, e l'effetto è stato assicurato!
L'affumicato ha esaltato tantissimo il gusto dello sbrinz!

Ho preparato dei Fish Burger, che di "fish" sapevano proprio poco, sembrava di addentare un succosissimo e saporitissimo hamburger di carne!
Posso dirvi che ha avuto parecchio successo, che nessuno si è accorto che fosse pesce, e che tutti sono rimasti piacevolmente stupiti da questa salsina, molto aromatizzata al pepe ma poco piccante (poi vi spiego il trucco!).

I panini erano parecchio grandi, ma è stato richiesto il bis!

Ovviamente, non c'è Street Food che si rispetti senza accompagnamento di salsine extra, quindi, per rendere il tutto ancora più goloso, ho preparato delle bustine con la carta argentata, sullaquale ho attaccato delle etichette fatte scannerizzando la lettera di partecipazione al contest che ho ricevuto giorni fa.
Non la trovate un'idea carina??






Fish Burger con pomodorini confit e salsa Sbrinz affumicata al pepe nero
  


Un sofficissimo panino racchiude un burger di tonno e palombo, un abbinamento insolito e gustoso, avvolto da uno strato di saporiti pomodorini piccadilly confit, insalatina fresca e croccante ed una salsa affumicata allo sbrinz, con una nota di pepe che rende il tutto più interessante...

Per il pane

500 g di farina
50 gr. di zucchero
170 ml di latte tiepido
50 g  di burro d'alpeggio
 10 g di sale
1 bustina di lievito istantaneo  un cubetto di lievito di birra

Unite farina, lievito, sale e zucchero nell'impastatrice ( o sul piano di lavoro) .
Scaldate il latte, facendovi sciogliere il burro tagliato a fiocchetti.
Iniziate a impastare ed unite il latte a filo, impastate fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo, cinsistete perchè inizialmente sarà molto umido.
Cospargete la superficie con poca farina e lasciate lievitare fino al raddoppio del volume.
Dividete l'impasto in piccoli panetti di uguale peso (i miei pesavano 200 g l'uno e con queste dosi ne sono venuti fuori 5 ), posateli sulla teglia rivestita di carta da forno e fate lievitare ancora fino al raddoppio.
Spennellate con un tuorlo d'uovo sbattuto, quindi infornate a 180° da forno spento, portate a cottura (circa 20 minuti).
Passato il tempo di cottura trasferiteli immediatamente in una busta di carta ad uso alimentare e chiudetela per bene, quindi fate raffreddare.

Per i pomodorini piccadilly confit



sale
zucchero di canna
pomodorini piccadilly
timo
olio

Sbollentate i pomodorini, togliete i semi e la pelle, infornate per 1 ora e 20 a 100°, cospargendo con sale, zucchero, timo ed un filo d'olio.

Per il Fish Burger


300gi di polpa di tonno freschissimo
100 g di palombo
sale e pepe




Sfilettate il pesce, private la polpa di lische e quant'altro,  unitelo assieme ai creakers nel robot a lame, frullate.
Salate e pepate.
Disponete il composto all'interno di un coppapasta, premete per bene, facendo si che il composto prenda la forma di un cerchio, cuocete in padella con un filo d'olio.

Per la salsa Sbrinz affumicata al pepe


300 g di Sbrinz
2 cucchiaini di pepe nero in grani
500 ml di panna fresca
70 g di burro d'alpeggio affumicato
3 cucchiai di farina
2 tuorli
sale e pepe


Preparate il burro affumicato in anticipo
Disponete il burro in una coppetta e trasferitela sul fondo di una grande pentola, a fianco della coppetta disponete uno strato di alluminio e delle scaglie di legno di melo o delle foglie secche di spezie varie, date fuoco alle spezie e chiudete subito il coperchio della pentola, in modo che si spenga la fiamma e rimanga il fumo.
Lasciate affumicare per 30 minuti, quimdi, ripetete l'operazione.

Panna al pepe


In una garza disponete i grani di pepe, chiudetela e trasferitela in un pentolino con la panna (fredda).
Portate ad ebollizione, spegnete e fate riposare, quindi eliminate il pepe.
La panna avrà preso il classico aroma del pepe ma non la piccantezza.


In un pentolino preparate il rue, facendo sciogliere il burro, unendo la farina e mescolando velocemente.
Unite la panna a filo e lo sbrinz tagliato a scaglie.
Mescolate costantemente.
Salate e pepate.
Fate addensare.
A fine cottura unite i tuorli e sbattete con la frusta, togliete dal fuoco e smettete di sbattere il composto quando avrà la consistenza della maionese.

Assembliamo il fish burger

Disponete metà salsa nelle bustine.

Riscaldate il panino in forno o su una piastra, disponete alla base la salsa Sbrinz, quindi il fish burger passati in padella, i pomodorini confit caldissimi e l'insalata.
Servite!



partecipo al concorso ideato da Formaggi dalla Svizzera e Peperoni e Patate: "Swiss Chesse Parede"!





sabato 19 ottobre 2013

Cantuccini Ricchi alla Frutta Secca

Ho un dito gonfissimo e di una strana sfumatura color susina troppo matura...
Devo dire grazie al gatto, che ha infilato una zampa dentro il microonde mentre stavo chiudendo lo sportellino, si vede che ha visto una lucetta, o il riflesso di qualcosa, ed ha tirato una zampata al forno, ovviamente, lo ha fatto nel mentr io stavo chiudendo lo sportellino, e non sono riuscita a fermarmi.
Il tutto è accaduto il una frazione di secondo, io che chiudo lo sportello, lui che infila la zampa, l'urlo di Munch versione gattesca, e poi 3 zampate alla Bruce Lee, ed io che mi sono ritrovata la mano aperta.
Ovviamente ha infilato la sua carinissima unghietta in un punto critico, ovvero, tra un unghia del mio dito e la pelle, un punto fantastico!
Ma, voglio dire, se non le faccio io 'ste cose chi le deve fà!?!
Povero Benjamyn, mi spiace un sacco avergli chiuso la zampa nel microonde, ovviamente, e , fortunatamente, lui non si è fatto nulla, lui...
Non è stata una giornata particolarmente esaltante per Benjo, che ha avuto un incontro ravvicinato del 4° tipo con un granchio vivo, la prima volta che vedeva un granchio, non riusciva a lasciarlo stare, lo guardava, lo annusava, lo seguiva, tenendosi sempre a debita distanza.

La sera la giornata si è fatta più tranquilla ed esaltante, mi ha rubato dei ritagli di pan di spagna e si è pappato una chela di granchio, ora è qui che ronfa sul letto, mentre la merenda per Keira si sta raffreddando in cucina.
Volete sapere la merenda di oggi?

Cantuccini Ricchi alla Frutta Secca


Ho deciso di preparare i cantuccini, così, dal niente, stamani mattina mi sono svegliata e mi sono messa all'opera.
Sarà forse per via di Keira, che stamani non stava bene ed è rimasta a casa, ho pensato che sarebbe stata una bella idea preparare qualcosa di nutriente da inzuppare nel latte pomeridiano.
E così, ho radunato la frutta secca che avevo in credenza, e mi sono messa all'opera.
Questi cantuccini sono molto particolari, lo zucchero abbondante resterà granuloso anche dopo aver montato le uova, farà si che l'impasto acquisti una consistenza particolare, quasi "meringosa", fragrante e croccante al punto giusto.
La frutta secca invece conferirà ad ogni morso un sapore diverso, e la consistenza è spettacolare, immaginatevi al primo morso la croccantezza del cantuccino ed una mandorla da addentare, al secondo un pezzetto morbido di albiccoca avvolto dall'impasto fragrante...
Insomma, tutto un dire, provateli e fatemi sapere!
Unica cosa: se siete a dieta evitate, o rischirete di finirvi il vassoio tutto da soli nel giro di 5 minuti....


2 uova
250 g di zucchero
1/2 bustina di lievito
290 g di farina 00
200 g di frutta secca mista
1 cucchiaio di armelline tritate*
1 pizzico di sale rosa

Mix di frutta secca:
Io ho utilizzato

semi di zucca
albicocche secche
bacche di goji
mirtilli rossi
mandorle dolci

*l'armellina è il seme contenuto dentro il nocciolo delle albicocche, viene utilizzata in pasticceria per il suo sapore particolare e leggermente amarognolo.
L'essenza viene spesso usata per aromatizzare liquori e sciroppi, o aggiunta a ricette che contengono le mandorle, per esaltarne il gusto (amaretti, fruttini, ricciarelli..)
Vanno utilizzate con moderazione, poichè l'assunzione di grandi quantità può causare seri disturbi, dato che l'albiccocco (noccioli, fiori e foglie) contiene acido cianidrico.
In antichità alte dosi di armelline venivano somministrate anche come veleno.


Ovviamente potete utilizzare l'essenza di mandorle amare, se utilizzare le armelline vi spaventa, tuttavia, sappiate, che le grandi quantità, sono veramente grandi, fino a che utilizzate un cucchiaio ogni tanto non succede niente, per farvi capire, sono quelle piccole "mandorle" che si trovano anche nei mix di frutta secca.


Montate le uova con lo zucchero fino a che non saranno spumose e chiare, quindi trasfeite in un'impastatrice ed unite la farina, precedentemente mescolata alle ermelline tritate, al sale rosa ed al lievito.
Impastate a lungo, quindi unite la frutta secca.
Impastate ancora.
Adagiate, su una teglia, un foglio di carta da forno, quindi trasferitevi l'impasto e fromate un grande "salsicciotto".
Infornate, in forno già caldo a 180° per 40 minuti.
Quindi sfornate, tagliate immediatamente a strisioline e rinfornate per circa 10 minuti, girando spesso i cantuccini.
Quindi sfornate e lasciate raffreddare.


Servite accompgnando con una crema al caffè, con del vin santo o per i bambini, con un bel bicchierone di latte.
Se invece volete servirli per dessert dopo una cena, serviteli con una crema al mascarpone spolverata di cacao amaro.

Per mantenerli croccanti come appena sfornati: conservateli ben chiusi in una scatola di latta.


A proposito di Gatti:
Avete visto il mio articolo su Il Tirreno di ieri?


venerdì 18 ottobre 2013

Torta rovesciata alle Albicocche

- Mamma, ma te da piccola avevi paura dei Furby?-
- No, tesoro, forse solo un pochino, perchè? -
- Perchè ho paura che si muova da solo... -
- Tesoro mio non ti preoccpuare, basta che non gli fai mai fare il bagno e non gli dai da mangiare dopo mezzanotte... -
- Perchè mamma non gli posso dar da mangiare dopo mezzanotte?-
(E la mamma iniziò a pensare a orde inferocite di Gremplins che affollavano gli incubi della sua infanzia, moltiplicandosi a dismisura grazie all'acqua, e trasformandosi, da graziose palle di pelo in mostruosi cosi terrificanti se mangiavano dopo la mezzanotte...)
- No così, poi magari gli rimane sullo stomaco...-
 Shamira & Keira

Nonostante i passi avanti fatti dalla tecnologia, e nonostante io avessi un Furby da piccola (che, per chi non sapesse che diavoleria è, è un coso che dice cose strane e che somiglia in modo pauroso ad un gremlins prima della trasformazione...), continuo a pensare che i Furby, quegli adorabili peluches, siano la copia sputata dei Gremlins, si, vi ricordate quel vecchio film degli anni 80?
Ecco, sono stati il mio incubo per anni, e quando per regalo a Natale, ebbi il mio primo Furby, ci giocavo di giorno, ma poi volevo che mia mamma, la sera, quando andavo a letto, lo riponesse da qualche parte al chiuso, dove non poteva uscire, non sia mai che magari se ne andava  a zonzo a farsi una doccia svuotare il frigo dopo mezzanotte....

Per questo, ieri, quando Keira, ha avuto in regalo il mio Furby, che chiedeva da qualche giorno, mi ha fatto parecchio ridere la sua domanda "Mamma, ma te da piccola avevi paura dei Furby?", perchè l'avevo eccome, ed era normale, sono nata negli anni dei Gremlins, era normale averne paura!
E' lei che non ne ha perchè non ha ancora visto quel dannatissimo film!!!

Ieri è stata proprio una bella giornata, abbiamo cucinato insieme tutto il pomeriggio ( oquasi), ed abbiamo preparato una torta deliziosa!
Per realizzarla ho utilizzato una ricetta di mia zia Luana, che è bravissima a cucinare, la mia versione è leggermente modificata, perchè era la ricetta di una torta all'anans, e credo che ananas e mele si sposino benissimo con questo impasto, anche i pinoli e le pere, protagonisti della mia prossima variante, in più ho aggiunto il lievito ed alleggerito l'impasto diminuendo la dose di panna, il risultato è stato comunque eccellente, quindi, ma intanto gustatevi questa mia versione alle albicocche!
Vi leccherete le dita!

Torta rovesciata alle Albicocche



Per l'impasto

200 ml di panna
3 uova
100 g di burro fuso
300 g di farina 00
150 g di zucchero
1 bustina di lievito


Sbattete i tuorli con lo zucchero (molto a lungo, almeno 10 minuti, finchè non risulteranno chiari e spumosi).
A parte montate gli albumi a neve, ed a parte, montate anche la panna.
Aggiungete ai tuorli il burro fuso, e la farina mescolata precedentemente con il lievito.
Continmuando a sbattere incorporate prima la panna e poi gli albumi.
Versate in una teglia ben imburrata, nella quale, avrete precedentemente disposto sul fondo, la frutta sciroppata che avete intenzione di usare.
Per la frutta sciroppata si procede così:

La base di frutta

 Alzata per Torta e piattino a Foglia By Porcellana Bianca

Io ho utilizzato un barattolo di albicocche sciroppate Mariangela Prunotto, le migliori che abbia mai avuto il piacere di assaggiare.
Dato che avrete necessità di utilizzare anche lo sciroppo nella quale la frutta è contenuta, sarà necessario utilizzare un prodotto eccellente, poco importa se sono ciliege, albicocche, pesche o ananas, l'importante è la qualità.
E queste albicocche erano davvero perfette.

Aprite a metà le albicocche, denocciolatele, e disponetele nella teglia ben imburrata, con il lato interno rivolto verso il basso, a contatto con la superficie.

Una volta diposta la frutta in teglia, potrete versare l'impasto.
Infornate in forno già caldo a 180° per circa 45 minuti.

Per la glassa dorata


Più che una glassa è una gelatina fantastica a vedersi, dorata, con tante piccole bollicine al suo interno, sembrano gocce di resina che hanno intrappolato tante piccole stelle, una meraviglia!

 Per ogni 4 cucchiai di sciroppo (della frutta sciroppata)
3 cucchiai di zucchero

Mettete sul fuoco a fiamma vivace e fate addensare.
Attenzione, questa operazione va fatta solo quando la vostra torta sarà sfornata!

Una volta sfornata la torta, toglietela molto delicatamente dalla teglia, disponetela in un vassoio e cospargete abbondante glassa su tutta la sua superficie.

Per renderla ancora più golosa potete cospargerla di zucchero, la renderà croccantina e ancora più sfiziosa!



Ottima per i bambini servita accompagnata con un bel bicchierone di latte

Voglio dire, Gramlins e Furby sono così diversi?... A me sembrano identici....





FERMI TUTTI!





Tortelloni ripieni di melanzane di Shamira Gatta

Shamira ci ha inviato 4 ricette una più bella dell'altra per questo contest*. Quattro ricette originali e – oseremmo dire – gustativamente poetiche.
All'unanimità abbiamo scelto questi tortelloni : per la loro finezza, per l'originalità e l'equilibro dei sapori e degli ingredienti e per la sobrietà e l'eleganza del piatto, che la foto ben illustra.
Complimenti quindi al talento e alla cucina di Shamira che si aggiudica il 1° premio !

*ricordiamo che era possibile partecipare al contest con più di una ricetta ma che la quantità di ricette inviate non rientrava nei nostri criteri di scelta dei vincitori.Non è quindi per la quantità di ricette che Shamira vince questo contest, ma per la qualità della sua cucina, espressa nella ricetta di questi Tortelloni.



giovedì 17 ottobre 2013

Insalata con triglia croccante panata alla salvia elegans con salsa dolce piccante all'ananas

Keira sta facendo la lezione, il sole splende, e si preannuncia una bella giornata.
Stamani invece, quando mi sono alzata, c'era una nebbia davvero fitta, che tagliava gli stabilità metà, e poi, ecco il sole, ed il caldo, e la voglia di fare una grande insalatona, con quella voglia che ti prende di mare, di oro e di sole, quando l'estate è alle porte!
Ed in effetti, dai 15' di stamani ai quasi 25 di adesso, c'è una bella differenza, che fa pensare all'arrivo dell'estate più che ad una giornata di pieno autunno, ed io sono piena di voglia di fare, di desideri, di nuovi progetti!!
E così è nata la mia insalata di oggi.
Il mio ragazzo non approverebbe, ne sono certa, perchè anche stamani abbiamo sfiorato l'argomento "frutta nel salato" ed a lui queste cose proprio non vanno giù...
Ma io adoro l'agrodolce e tutto ciò che riguarda la frutta, anche nel salato, dall'insalata di fragole, prossimamente su queste pagine, alle mele arrosto che in Polonia infilano in quasi tutti i secondi.
In realtà volevo preparare un'insalata completamente diversa, ma questa è andata più che bene.
È molto particolare, fresca e piccante, morbida e croccante, la salsa da un tocco esotico davvero gustoso.

Non sono una gran chiacchierona in questi giorni, penso ve ne siate accorti, e quindi, ecco che passerò subito alla ricetta.

Insalata con triglia croccante panata alla salvia elegans con salsa dolce piccante all'ananas



Per la triglia croccante

1 grossa triglia
1 albume
1 mazzetto di foglie d'ananas
pepe nero
sale
olio extra vergine d'oliva

Squamate e sfilettate la triglia, quindi, tagliate il filetto a striscioline.
Sbattete l'albume e tritate le foglie.
Pepate la triglia, passatela nell'albume e quindi nel trito di foglie di salvia ananas.
In una padella antiaderente scaldate due cucchiai di olio, fatevi dorare i filetti di triglie a fuoco altissimo.
Togliete dal fuoco e salate.

Salvia elegans o Salvia ananas: salvia dall'aroma d'ananas, profumatissima e molto delicata.

Per la salsa


100 g di polpa di ananas fruttiamo
sale e pepe q.b
1 cucchiaio di olio al peperoncino Marina Colonna
1 cucchiaino di senape

Frullate la polpa di ananas con sale, pepe, olio e senape, aggiungete due cucchiai di acqua e frullate ancora, quindi servite la salsa ( a temperatura ambiente).

Per l'insalata


insalatina mista (rucola, valeriana...)
 carciofini sott'olio tagliati a listarelle e spolverati con poco peperoncino



mercoledì 16 ottobre 2013

Papaya Tart alla Salvia Ananas

Giornata di sorprese !
Oggi sono arrivati due pacchi, e dentro, due cose strepitose!
Una che servirà in vacanza, e secondo me sarà una cosina molto utile, e l'altra, bhè, anche l'altra possiamo dire che me la porterò in vacanza, in quanto ho intenzione di farci un servizio fotografico all'Elba, ma che sbadata che sono!
Ancora non vi ho raccontato del mio viaggio all'Isola d'Elba!!!
Rimedierò al più presto!
Promesso!!!
Oggi sono indaffaratissima, come al solito del resto,devo assolutamente liberare la memoria delle macchine fotografiche, che, l'ultima volta che sono andata ad una fiera, mi sono accorta che quella della Fuji era esaurita e sono andata nel panico...
Questa fiera era appunto Harborea, e li, ho comprato un sacco di piantine!
Ma prima di parlare di piante, chi ha visto il mio articolo su Il Tirreno di lunedì scorso!?!?!?
Si intitola Lotta allo spreco, andate a vedere se vi va!

Comunque, tornando a noi, a proposito di piante che ho comprato alla fiera...

Ho preso la Salvia ananas, una salvia spettacolare dagli splendidi fiori rossi che ha l'aroma dell'ananas, perfetta sia per il dolce che per il salato!
E così, presa dall'entusiasmo, eccomi qui, a darvi la prima ricetta!

Papaya Tart alla Salvia Ananas


Per la frolla

120 g di farina 00
70 g di farina di mandorle
10 foglie di salvia ananas
30 g di zucchero di canna grezzo
120 g di burro freddo a cubetti
1 tuorlo d'uovo
1 pizzico di lievito

Frullate lo zucchero con la salvia (ner bobot a lem), fino ad ottenere una bellissima polvere dorata che profumerà d'ananas.
Unite tutti gli ingredienti nel robot a lame e frullate fino ad ottenere una pasta compatta, trasferite in frigorifero e fate solidificare.
Una volta solidificata tiratela fuori dal frigo, disponetela sul piano di lavoro infarinato, stendetela e disponetela in piccoli stampi imburrati ed infornae a 180° per 20 minuti circa.
Sfornate e fate raffreddare.

Per la crema di Papaya


180 g di philadelphia
150 g di mascarpone
2 cucchiai di zucchero a velo
100 g di polpa di papaya Fruttiamo
qualche foglia di salvia ananas

Con lo sbattitore elettrico unite velocemente tutti gli ingredienti fino a formare una crema, versate nei gusci dii frolla e trasferite in frigorifero a solidificare.

Componiamo il piatto


A questo punto spolverate con cioccolato bianco venchi con frutta secca salata, darà un gusto molto particolare alla vostra crostatina, il salato esalterà la crema di papaya, e la frutta secca conferirà una croccantezza ed un sapore diverso ad ogni morso!
Guarnite con foglie di salvia ananas.





martedì 15 ottobre 2013

Cortesie per gli ospiti (a 4 zampe) - Almo Nature

Voi da che parte state?
Gatti o cani?
Bhè, a questo punto penso che il detto: "come cani e gatti" non abbia più una sua valenza, tantomeno un fondo di veridicità, visto che le zuffe dove si tiravano fuori più artigli o si ringhiava come cani rabbiosi le ho sempre viste fare agli uomini, e non a cani contro gatti.
Anche perchè di solito i gatti si fanno gli affaracci loro, ed amano passare davanti ad un cane che li vedrebbe volentieri serviti su un piatto da portata, ehm, o meglio in una ciotola d'argento, solo se suddetto cane è imbestialito e rinchiuso per bene dietro un cancello, e li, (ecco che parte la musica di superquark, mettetela vi prego) il gatto si mostra in tutta la sua tranquillità, esibendo, con disinvoltura, la pelosa coda al vento, svendolandola sotto il naso del povero cane.
Il gatto poi, quasi attirato dalla soave melodia del cane impazzito, che sta maledicendo la rete che li separa, per la gioia di tutti, si apposta esattamente davanti al cane, che in preda a convulsioni isteriche abbaia come un forsennato.
L'incuranza del gatto prosegue, mette in mostra la sua eleganza leccandosi la zampa e dando il via ad un'accurata pulizia del muso.
Il cane, in preda alla disperazione ed allo sconcerto, non sa più che fare, ed è solo allora, che il gatto decide di sdraiarsi a prendere il sole davanti al cancello.

Tuttavia, non ho mai creduto nella rivalitàe tantomeno nell'ostilità tra cane e gatto, nei dispetti che i gatti fanno ai cani si, ma il loro non è un odio profondo come si crede.
La mia bisnonna Tona, aveva un cane, un bassotto: Boby, che dormiva sempre in compagnia della gatta di casa, erano inseparabili.
Benjamyn invece, il mio gatto nero, quando era piccolo edusciva con me, era solito correre insieme ai cuccioli di cane, come se fosse uno di loro.
Forse questi sono casi a parte, come la mia povera Lince che riportava i bastoncini tirati, ma l'amore tra cane e gatto a volte è più profondo di quello che due amici umani possono provare, ne ho la riprova tutti i giorni,.

Li amiamo comunque, che siano rapinosi, dolci o "bavosi", noi li amiamo, e li amiamo così tanto da coccolarli con cuccette nuove, croccantini alla frutta, ci informiamo sulle ultime novità in fatto di scatolette, compriamo ai nostri cani scarpette e cappottini, non sia mai che Madre Natura abbia sbagliato a fargli il pelo troppo poco copente per questi inverni sempre più rigidi che si stanno presentando.

Io per il mio gatto uso Almo Nature, che sposa in pieno la mia filosofia, dopotutto questo è un blog di cucina, no?
E quindi, oggi, sempre di cuina parliamo,anche se è per i nostri amici pelosi!

 

Benjamyn adora le bustine green label raw pack, l'idea geniale che propone Almo Nature con queste bustine, è quella di cuocere direttamente la carne una volta imbustata, e non prima, questo rende il pasto dei nostri mici succoso e pieno di nutriente brodino.
Ho notato un gran miglioramento da quando ho inserito le raw pack nell'alimentazione del mio gatto, che gradisce molto il sapore, non ha più problemi di stomaco ed ha un pelo luminosissimo e soffice.

Per questo do al mio gatto Almo Nature, perchè fa le cose come farei io.
Ma quando abbiamo un'pò più di tempo, in una giornata uggiosa, in cui fa piacere accendere il forno, nessuno ci vieta di preparare qualcosa per i nostri amici a 4 zampe.

Benjo va matto per il pan di Spagna, ma, per paura che gli faccia male, evito sempre di darglielo, allora ieri, armata di pazienza e verdure, mi sono data alla creazione di biscottini, per cane questa volta, anche se Benjo non ha gradito questa differenza e ne ha rubati un paio mentre si stavano raffreddando..

Biscotti Al Riso per Cani

 150 g di farina
150 g di farina di riso
1 uovo
3 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
200 g di polpa di carne o pesce
brodo
1 carota o due foglie di lattuga
 1 cucchiaio di parmigiano grattugiato


Prima di tutto decidete a cosa fare i vostri biscotti, se di carne o di pesce.
Il procedimento sarà comunque identico:


Prendete l'ingrediente prescelto (pollo, tacchino, tonno, nasello...), lessatelo in poca acqua di cottura con la carota o con la lattuga, quindi scolatelo e mettetelo da parte.
 

Nel robot a lame frullate la polpa lessata, aggiungete l'uovo e continuate a frullare.
Unite quindi le farine, ed il parmigiano, la lattuga o la carota, infine l'olio.
Continuate a frullare.


Aggiungete poco brodo a filo per ottenere la giusta consistenza, dopo di che, stendete la pasta (spessa circa 1 cm) su un piano da valoro e ricavate tante formine.
Fate cuocere in forno a 180° per 15 minuti..



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